Migranti positivi e quarantena a Noto, Musumeci corregge il tiro

Parziale retromarcia del governatore siciliano, Musumeci. Dopo la forte presa di posizione della mattinata sugli 8 migranti positivi al covid trasferiti a Noto e la minaccia di istituire persino una zona rossa, torna sui suoi passi. “La Regione Siciliana ha mantenuto contatti continui con la prefettura di Siracusa e il Comune di Noto. Abbiamo chiesto congiuntamente con il sindaco un forte potenziamento di controlli perché l’area in cui si trovano alloggiati i migranti, che è isolata fuori dal contesto urbano, sia adeguatamente presidiata. Chiedo al ministro dell’Interno di attuare un diverso protocollo di gestione perché nessuno può permettersi che le nostre città finiscano in pasto alla comunicazione negativa solo per aver deciso di non attendere i risultati dei tamponi a bordo o, come continua a chiedere la Sicilia, individuando altre navi per la quarantena obbligatoria”. Toni moderati rispetto alle dichiarazioni di poche ore prima.
“Abbiamo pagato un prezzo troppo alto per rendere pubblicità negativa al nostro territorio, il cui turismo va accompagnato alla ripresa. Chiedo e pretendo maggiore attenzione. Al momento abbiamo città sicure, a partire proprio da Noto, e ci siamo dedicati al protocollo SiciliaSiCura con grande impegno per tutelare il turismo e i nostri cittadini. Nessuno può e deve metterci a rischio”.




Migranti positivi a Noto, il sindaco: "controllati notte e giorno, ma non doveva succedere"

Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, si trova alle prese con un problema covid importato. Otto migranti sbarcati da nave Mare Jonio sono risultati positivi al coronavirus e trasferiti a Noto. “La Prefettura li ha collocati in una struttura adeguata allo scopo, in una contrada urbanizzata a circa 20 km dal centro abitato (Testa dell’Acqua, ndr). Dai tamponi sono emersi 8 casi di soggetti asintomatici che sono stati posti in ulteriore isolamento. Entrambi i gruppi, gli 8 asintomatici e gli altri 35 soggetti, sono presidiati a vista giorno e notte”, dice il primo cittadino. I contatti con il presidente della Regione, Musumeci, e l’assessore alla salute, Razza, sono costanti “per una rapida soluzione della problematica”.
Il presidente siciliano ha “minacciato” una zona rossa tutto intorno alla struttura che ospita imigranti. E questo, nelle intenzioni, per “proteggere” Noto ed il suo turismo. “Non ci deve essere nessuna preoccupazione per la nostra comunità – si affretta a spiegare Bonfanti – perché non sarà consentita nessuna possibilità di contatto: in una riunione in Prefettura sono stati decisi ed adottati tutti gli opportuni provvedimenti. Qualcosa, però, nella gestione strategica dello sbarco non ha funzionato e in una situazione, come l’attuale, in cui esperienza e mezzi ci consentono di lavorare in sicurezza, quello che è accaduto non sarebbe dovuto accadere”.
Intanto infuria la polemica. Poco prima dello sbarco, la Ong Mediterranea Saving Humans scriveva sui suoi canali social che “i 43 naufraghi sono in buone condizioni di salute e verranno trasferiti in una struttura di accoglienza”.




Otto migranti positivi al coronavirus: in isolamento a Noto. Musumeci: "valutiamo zona rossa"

Otto dei 43 migranti sbarcati nel porto di Augusta da nave Mare Jonio sono risultati positivi al coronavirus. Sono stati condotti a Noto. A confermare la notizia è il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliano. Ma lo Stato dice che la nave costa troppo. Quindi si possono alloggiare a Noto, perla del nostro turismo”, attacca il governatore.
Tutti i migranti sono stati sottoposti a tampone. I positivi sono stati posti in isolamento. Tutti gli altri accompagnati al centro di accoglienza di Testa dell’Acqua, dopo lo sbarco dalla Mare Jonio. “Perchè la quarantena sulla terraferma? Verificherò se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che li ospita”, le parole di Musumeci.




Siracusa. Ritorna la tassa di soggiorno, albergatori delusi: "enorme regalo ad altre destinazioni"

Sulla tassa di soggiorno rischia di rompersi l’alleanza tra l’associazione Noi Albergatori e l’amministrazione comunale di Siracusa. Aver reintrodotto quel tributo poco dopo averne annunciato la sospensione per tutto il 2020 ha indispettito non poco gli operatori del settore. E’ bene ricordare che si tratta di un tributo pagato dai turisti che pernottano nelle strutture ricettive della città e versato da queste a Palazzo Vermexio.
“Il Comune viene meno alle promesse e cambia le regole del gioco, compiendo due atti, in meno di due mesi, che si annullano tra loro e arrecando notevole danno al settore turistico cittadino, già fortemente provato dal crollo dei flussi dovuto all’emergenza Covid-19″, commenta il presidente dell’associazione, Giuseppe Rosano con riferimento alle due delibere del commissario straordinario: la prima che sospende la tassa, la seconda che invece la reintroduce.
“Il 29 giugno 2020, nel momento in cui il mondo imprenditoriale cerca con enormi sforzi, di ripartire dopo aver subito ingenti danni dalla pandemia da Covid-19, abbiamo appreso con grande stupore e disappunto, tramite una mail inviata dal Comune di Siracusa alle strutture ricettive, che l’ente ha ripristinato l’applicazione dell’imposta di soggiorno. Disponendo, inoltre, che il versamento dell’imposta riscossa dalle strutture ricettive nel 1° trimestre 2020 debba avvenire entro il 16 luglio 2020. In pratica la city tax è stata sospesa dal 4 maggio al 16 giugno, quando a Siracusa non c’era alcun turista!”, sbotta Rosano.
“Adesso gli alberghi che hanno tanto promosso verso tour operator, agenzie viaggi e clienti la sospensione della city tax, si trovano nelle condizioni di dover comunicare il contrario, con un danno d’immagine non indifferente a meno che non si decide di pagarla di tasca propria, aggravando così una situazione finanziaria ed economica già difficile. Il rischio è di fare un grosso regalo alla concorrenza rappresentata dalle destinazioni turistiche che, grazie alle deliberazioni dei propri Comuni, non applicando l’imposta di soggiorno avranno maggiore attrattiva verso i turisti. Per quanto accaduto, Noi albergatori Siracusa esprime grande disappunto e somma delusione nei confronti dell’amministrazione comunale di Siracusa che ha agito senza nemmeno interpellare l’associazione che, al contrario, ha sempre creduto in un sano e virtuoso dialogo”.
E’ rottura dopo decine di iniziative di comune accordo? Non proprio. Il disappunto non dura per tutta la nota inviata alle redazioni.”Nonostante tutto, Noi Albergatori mantiene il proprio ruolo di interlocutore con la pubblica amministrazione, rendendosi sempre disponibile a ogni confronto e collaborazione”.




Siracusa. Cede un canale, viene giù un pezzo di corso Gelone

Una grossa buca si è aperta improvvisamente nella parte alta di corso Gelone. A cedere, secondo quanto verificato dai tecnici comunali, è stato un canale di raccolta delle acque meteoriche. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco e la polizia Municipale.
Il tratto interessato dal cedimento è stato interdetto, con restringimento della carreggiata.
“Invitiamo, pertanto, i cittadini a prestare attenzione alla segnaletica temporanea apposta e a limitare la velocità”, l’invito del sindaco, Francesco Italia.
In corso di valutazione i danni e gli interventi necessari.




Paura in autostrada, incidente autonomo tra gli svincoli di Noto e Rosolini: illeso

Se l’ė cavata con qualche ammaccatura ma lo spavento è stato davvero tanto per il giovane protagonista di un incidente autonomo. È avvenuto in serata nel tratto sud della Siracusa-Rosolini, tra gli svincoli di Noto e Rosolini, appunto.
Per cause al vaglio della Polizia Stradale, intervenuta insieme a personale del Cas, il ragazzo alla guida avrebbe perso il controllo dell’auto che, dopo una carambola, ha finito la sua corsa di traverso sulla carreggiata.
Traffico rallentato, sino al termine delle operazioni di rito.




Siracusa. Calarossa torna balneabile, l'ok dopo i nuovi test di laboratorio

I nuovi esami di Arpa su campioni di acqua prelavata a Calarossa segnalano il ritorno alla normalità dei livelli di salubrità. E il sindaco, Francesco Italia, ha firmato stamattina un’ordinanza, con effetto immediato, con la quale revoca il divieto di balneazione nella spiaggetta di Ortigia.
Il precedente provvedimento era stato adottato nei giorni scorsi, dopo che l’Arpa aveva rivelato un’alta concentrazione di “Ostreopsis ovata”, un’alga che, se presente in quantità superiori ai valori consentiti dalle norme (il decreto ministeriale del 19 aprile 2018), può essere nociva all’uomo e determina la non balneabiltà del mare.
Le analisi dei nuovi prelievi effettuati dall’Agenzia per la protezione ambientale hanno rilevato che la concentrazione è rientrata nei valori consentiti, ragione per cui il sindaco Italia ha accolto la proposta del dirigente del servizio di Igiene e sanità pubblica, Vincenzo Migliore, consentendo ai cittadini di fare il bagno a Cala rossa.




Un assessore alla gentilezza: novità nella giunta comunale di Melilli

Più che un rimpasto, un aggiustamento alla giunta del Comune di Melilli. Il sindaco Giuseppe Carta, prima di procedere all’assegnazione delle deleghe, ha illustrato le motivazioni delle scelte operate, ricondotte ad un comune denominatore: “la costituzione di un organo collegiale ‘ibrido’, tale da configurarsi come contesto orientato alla crescita e al confronto continuo tra nuove leve e figure ben rodate”. Mantiene la carica di vicesindaco Guido Marino, al quale vengono attribuite le deleghe all’ambiente, ecologia, Protezione Civile, Randagismo, Fauna
Urbana, Tutela Animale e Attuazione Programma Elettorale. Riconfermato
l’assessore Vincenzo Coco con le deleghe ai Lavori Pubblici e Manutenzione, Edilizia Comunale e Scolastica, Servizio Idrico e Pozzi, Urbanistica, Anagrafe e Stato Civile.
Mirko Caruso riceve le deleghe alle Politiche Sociali e Giovanili, Enti del Terzo Settore, Politiche della Terza età, Decentramento e Frazioni, Toponomastica e Personale. Rosario Cutrona, presidente del Consiglio comunale uscente, riceve la nomina
di assessore alla Pubblica Istruzione, Patrimonio, Artigianato, Commercio, Trasporti, Agricoltura, Spiagge, Mare, Sviluppo Economico e Turismo. New entry
Teresa Santangelo, unica figura femminile, con le deleghe ai beni culturali, Cultura, Unesco, Centro Storico, Innovazione Urban Center, Formazione, Università, Pari Opportunità
e Gentilezza: una delega nuova, volta alla promozione di pratiche utili a favorire il benessere e una sana crescita sociale.




La crisi del marchio Dentix, la società ha presentato richiesta di concordato preventivo

Anche dalla provincia di Siracusa si segue con preoccupazione il complesso momento di Dentix Italia. Una delle cliniche siciliane ha sede proprio nel capoluogo aretuseo. La società, nei giorni scorsi, ha ufficializzato di aver presentato richiesta di concordato preventivo in continuità. “L’obiettivo è di arrivare alla riapertura delle cliniche in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e collaboratori”, spiega la nota diffusa dall’ufficio stampa.
Le cliniche Dentix Italia hanno interrotto la loro attività con il lockdown. Una situazione imprevista “che ha acuito in maniera improvvisa alcune difficoltà finanziarie già esistenti”. In Italia il gruppo è presente con la società Dentix Italia costituita nel 2014 che gestisce attualmente 56 cliniche odontoiatriche su tutto il territorio nazionale, con un organico di 420 dipendenti, 56 direttori sanitari e 229 medici.
“Abbiamo lavorato e riflettuto su diverse ipotesi per tornare all’operatività in Italia nel miglior modo possibile, senza venire meno agli impegni che ci siamo assunti. Quella del concordato preventivo in continuità è la scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti: in primis i nostri pazienti, i dipendenti, i creditori e la Società”, ha dichiarato Angel Lorenzo Muriel, fondatore e presidente di Dentix.
In seguito al deposito della domanda di concordato preventivo in continuità, Dentix Italia presenterà nel termine che sarà assegnato dal Tribunale, e comunque entro un massimo di 120 giorni, un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della Società che consenta di riaprire le cliniche con il primario obiettivo di completare i trattamenti odontoiatrici dovuti ai pazienti e, allo stesso tempo, trovare gli accordi nel miglior interesse di tutti.
Le associazioni dei consumatori seguono con attenzione l’evoluzione. L’Adiconsum ha già invitato i propri iscritti coinvolti nella crisi Dentix a contattare gli sportelli di Siracusa.




Centro Autismo dell'Asp di Siracusa, audizione in Commissione Ars. "Criticità e buone nuove"

Anche Rossana Cannata, deputato regionale di Fratelli d’Italia, stamattina, ha partecipato a un’audizione della VI commissione Salute, Servizi sociali e sanitari dedicata alle problematiche del Centro Autismo dell’Asp di Siracusa. “Con l’obiettivo di porre rimedio alle difficoltà nell’usufruire i servizi da parte degli utenti autistici anche a seguito del contenzioso che ha coinvolto il centro”, spiega al termine.
“A pagare il prezzo sono le categorie fragili e le loro famiglie che, tra l’altro in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando a causa del Covi-19, si sono trovati privati di un’assistenza essenziale”.
In audizione, oltre alla direzione dell’Asp di Siracusa e della Regione, sono intervenute anche alcune associazioni che si occupano di disabilità. E Rossana Cannata ha inoltre evidenziato le problematiche che, ad oggi, riguardano la zona Sud della provincia di Siracusa, su cui ha presentato anche un’interrogazione. “Nel distretto sanitario di Noto, infatti i servizi di assistenza riabilitativa risultano sottodimensionati rispetto al fabbisogno reale e gravi carenze si registrano, in particolare nell’area del territorio di Avola, con liste d’attesa molte lunghe che creano inevitabilmente problemi e disagi, derivanti dagli spostamenti, a famiglie che vivono già diverse difficoltà”.
Una buona notizia è emersa dall’audizione. “La direzione dell’Asp di Siracusa – anticipa la Cannata – ha preso l’impegno ad avviare tutte le misure previste per procedere con il reclutamento del personale in questa fase emergenziale. Nel frattempo, anche sulla scorta della mia segnalazione, si è parlato della necessità di ampliare l’offerta assistenziale dove è carente ovvero soprattutto nella zona Sud, evidenziata e all’attenzione anche dell’assessorato regionale”.