Maltrattamenti anche via social nei confronti dell'ex convivente, arrestato catanese 38enne

Un catanese di 38 anni è stato arrestato dalla Polizia di Lentini per il reato di maltrattamenti nei confronti dell’ex convivente. L’uomo, già destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari perché accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti dell’ex convivente, avrebbe reiterato i comportamenti vessatori anche attraverso i social, perseguitando la donna.




Inseguimento per le vie di Lentini, arrestati due giovani per resistenza a pubblico ufficiale

Si è concluso con l’arresto di Michael Di Fazio e Nicholas Midore un inseguimento per le vie di Lentini. I due giovani, di 26 e 25 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati intercettati mentre si spostavano per le strade del centro a bordo di un’auto di grossa cilindrata. I poliziotti hanno deciso di effettuare un controllo ma, alla vista della Volante, i due giovani hanno accelerato bruscamente, cercando di dileguarsi.
Sono stati raggiunti e bloccati in pochi minuti. Al termine dell’inseguimento hanno tentato di resistere ulteriormente ai controlli. Sono stati pertanto dichiarati in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e posti ai domiciliari.




Vittorio Sgarbi a Siracusa per il Caravaggio: "il dipinto trasportabile, prima Roma poi Rovereto"

L’atteso appuntamento del Maniace inizia con trenta minuti di ritardo. Al tavolo dei relatori non c’è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Per l’amministrazione è invece presente l’assessore Fabio Granata. Assente anche il senatore Candiani, impegnato a Roma. Poi tutti presenti, dall’assessore regionale Samonà all’esperta Silvia Mazza e, su tutti, Vittorio Sgarbi.
Bisogna attendere oltre un’ora prima che il presidente del Mart di Rovereto prenda la parola, dopo una serie di interventi tecnici e non esattamente da conferenza stampa.
Sgarbi ripaga l’attesa servendo le notizie attese sul Seppellimento di Santa Lucia in rapida sequenza. Dalle sue condizioni al prestito in Trentino, dalla trasportabilità del dipinto alla realizzazione di una copia perfetta.
“Ritorno sui miei passi e ridò vita al progetto”, annuncia riferendosi a quel video di alcuni giorni fa in cui diceva di rinunciare al Caravaggio di Siracusa.

“Io sono un giocatore di scacchi. La mia era una mossa. Me ne volevo andare: ne avevo trovati altri 6 di Caravaggio”, spiega oggi forte anche del parere del direttore dell’Istituto Centrale del Restauro, arrivato dopo due giorni di verifiche tecniche alla Badia. “Chiudendo ogni polemica, lui dice che il quadro è trasportabile e che le sue condizioni sono discretamente buone. Ha bisogno di manutenzione, da fare però nel laboratorio di Roma perché lì ci sono gli strumenti e le giuste condizioni. Qualcuno non voleva Rovereto? Il Caravaggio dovrà comunque andare a Roma”, taglia corto Vittorio Sgarbi.
Ma il Caravaggio, a sentire il parere di quanti invitati a prendere la parola nella sala ipostile del Maniace, a Rovereto andrà. Quando? “Dopo la sosta a Roma e la scannerizzazione per la realizzazione di una copia digitale, probabilmente ad ottobre sarà a Rovereto”, risponde Sgarbi a precisa domanda. “Dovrebbe tornare a Siracusa, alla Borgata, per la festa di Santa Lucia. Ma questo dipende anche da quanto ci vorrà per la fabbricazione della teca protettiva”. Per tutto il periodo in cui il Caravaggio sarà a Rovereto, arriveranno in cambio dal Mart opere del 900, tra cui anche De Chirico. Saranno esposte al Bellomo o in altro luogo che verrà ritenuto idoneo dalla Soprintendenza.
“Ci sono 350mila euro stanziati per una finalità, quella di un ente pubblico che aiuta un altro ente pubblico per la collocazione nella chiesa della Borgata del Caravaggio”, dice ancora Sgarbi. Vanno risanati gli ambienti, installate giuste misure di allarme e realizzata una teca protettiva. A sentire il presidente del Mart, tutti quegli interventi paiono inclusi nello stanziamento dell’istituzione trentina. “È un progetto nato mesi fa e il presidente Musumeci ne era al corrente da tempo. Ho anche fatto un sopralluogo nei luoghi del Caravaggio, incluso il sepolcro alla Borgata. La Badia è sede due volte impropria: in primo luogo, perché non è la sua; ed in secondo luogo perché copre il Guinaccia”, racconta ancora il critico d’arte. “Un orrore nascondere per 15 anni il Guinaccia in nome della star Caravaggio”.
Ai punti, Sgarbi ed il Mart si portano in vantaggio, appuntandosi al petto anche il merito di aver riportato d’attualità il Seppellimento di Santa Lucia, secondo molti finito “parcheggiato” in attesa di miglior sorte alla Badia.




Cafeo all'attacco: "operazione non chiara, il suo è monologo autoreferenziale"

“Trasformare quella che doveva essere una conferenza stampa in un lungo monologo autoreferenziale, con tanto di rimbrotti ai giornalisti che osavano interloquire, non è servito a fare chiarezza su un’operazione dall’amaro retrogusto mediatico, più votata alla visibilità dei protagonisti che alla salute del capolavoro di Caravaggio”.
Ad intervenire dopo la conferenza stampa svolta di Vittorio Sgarbi o nella sala Ipostila del Castello Maniace di Siracusa è il deputato regionale Giovanni Cafeo (Italia Viva).
“Il parere positivo al trasferimento del Caravaggio, dato dall’Istituto Centrale del Restauro a seguito delle analisi preliminari svolte sull’opera, è finalizzato al suo trasporto presso la sede romana dell’istituto – attacca Cafeo – dove verranno svolte ulteriori e più approfondite analisi nonché eventuali interventi non di restauro ma di manutenzione dell’opera. Successivamente, il dipinto dovrebbe essere portato al Maart di Rovereto per l’esposizione, in cambio di altre opere del Novecento da esporre qui a Siracusa – prosegue Cafeo – ma nel passaggio e nell’investimento generale pare, almeno per il momento, scomparso l’impegno per la fornitura della teca protettiva, ad oggi declassata a eventualità futura da rivedere”.
Per il deputato regionale “è un peccato che in questo contesto l’assessore Samonà, al quale nonostante tutto va la mia personale solidarietà per quanto accaduto oggi nella sede del suo assessorato, in rappresentanza del Governo e dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, si sia posto come un semplice ‘osservatore’, ben lontano dal ruolo di protagonista che la Regione dovrebbe adempiere nella tutela dei capolavori qui residenti, così come ho trovato abbastanza inusuale il cambio di posizione dell’assessore Granata, per il quale ‘il fine giustifica i mezzi’ e dunque tutto sarebbe concesso purché il Seppellimento di Santa Lucia faccia ritorno nella sede della Borgata”.
Cafeo è un fiume in piena. “Premesso che il ritorno della tela in Borgata resta comunque un obiettivo da raggiungere, l’eventuale partenza del Caravaggio a Rovereto senza garanzie certe sul restauro e soprattutto sulla teca protettiva, rappresenterebbe l’ennesima sconfitta per la politica siciliana, incapace in tutti questi anni di provvedere in autonomia al mantenimento dell’opera e oggi in grado soltanto di guardare con occhi distaccati un’operazione mediatica dalla quale, con tristezza e un po’ di amarezza, dipendono le sorti di un capolavoro senza tempo; auspico che l’assessore Samonà, stanco di fare da spettatore, giochi finalmente un ruolo da protagonista nella firma definitiva della convenzione che darà il via al progetto del Maart, impegnando il museo di Rovereto al rispetto di tutti gli impegni precedentemente sbandierati nei confronti del capolavoro di Caravaggio”.




A tu per tu con il Caravaggio: il Seppellimento di Santa Lucia visto come mai prima

A vederlo così, a distanza notevolemente ridotta e senza allungare il collo in una posa quasi innaturale, il Caravaggio prende tutta un’altra luce. Anche i colori appaiono diversi. Sulla parte retrostante della tela, sono visibili ad occhio nudo delle macchie. Non si tratterebbe però di umidità o simili. Probabilmente collanti legati ad uno degli ultimi restauri.
Non sembra comunque un dipinto malmesso o minacciato da chissà quali guai. Certo, è solo una impressione ad occhio nudo. Per la valutazione finale, conterà solo il parere dei tecnici che nelle ore scorse hanno esaminato il Seppellimento di Santa Lucia sotto ogni aspetto e con l’ausilio di più strumenti. Potrebbe forse volerci una decina di giorni prima di conoscere l’esito delle verifiche affidate all’Istituto Centrale del Restauro, con la partecipazione del Centro Regionale. Proprio quest’ultimo, nel 2016, aveva esaminato il Caravaggio di Siracusa senza segnalare grosse criticità.
Dal parere dei tecnici dipenderà anche l’eventuale prestito al Mart di Rovereto con il suo presidente, Vittorio Sgarbi, arrivato appositamente a Siracusa. E pronto ad illustrare e far valere le sue ragioni. Nelle ultime ore, però, alcuni orientamenti sarebbero mutati e potrebbero registrarsi a breve, dopo la conferenza stampa del noto critico d’arte, posizioni autorevoli nuove e non favorevoli ad ogni movimento che non sia il ritorno alla Borgata del dipinto.




Autonomia di Cassibile-Fontane Bianche, un ordine del giorno in Ars per il referendum

L’ordine del giorno per l’autonomia di Cassibile e Fontane Bianche è già quasi pronto. Entro la fine della prossima settimana potrebbe essere presentato e successivamente calendarizzato per la discussione in Assemblea Regionale Siciliana. Il testo dovrebbe essere piuttosto snello e semplice, una formula del tipo “dare mandato alla giunta regionale per l’indizione del referendum per l’autonomia di Cassibile e Fontane Bianche”.
Il procedimento si richiama alla norma prevista dall’articolo 9A, secondo cui non sarebbe necessaria in questo caso la raccolta firme per la presentazione della richiesta di referendum. Tecnicamente, con il parere positivo del governo regionale, il provvedimento potrebbe anche passare in aula. Ma servirebbe poi una consequenziale delibera di giunta e solo decorsi 90 giorni da quell’atto, sarebbe possibile indire il referendum.
I gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, Italia Viva e M5s – che hanno partecipato ad un incontro con l’assessore alle Autonomie Locali sul tema – sembrano favorevoli alla presentazione dell’ordine del giorno. “Vista la disponibilità dell’assessore, presenteremo l’ordine del giorno entro settimana prossima. Se la giunta darà l’ok, si seguirà l’iter previsto dalla norma”, spiega il deputato regionale Giovanni Cafeo (Italia Viva). “Io sono stato sempre contraria alla scissione ma prendo atto che le difficoltà del Comune di Siracusa hanno aggravato lo stato di abbandono di quei luoghi”, aggiunge.
All’incontro a Palermo hanno partecipato i rappresentanti del Movimento per l’Autonomia di Cassibile e Fontane Bianche, con il portavoce Paolo Romano ma anche con la ex consigliera comunale di Siracusa, Chiara Ficara.
In caso di referendum, chiamati a votare sarebbero tutti i cittadini siracusani inclusi – ovviamente – i residenti delle frazioni di Belvedere e Cassibile. Il referendum sarebbe valido solo raggiungendo il quorum del 50%+1 dei votanti. In caso di percentuale più bassa, varrebbero i voti espressi nel solo territorio che si vuole separare.
Il cammino non è però in discesa, come potrebbe apparire in una prima fase. Una delle preoccupazioni che inizia a serpeggiare in giunta regionale è quella di un rischio domino, con altre piccole realtà locali di altre province che potrebbero chiedere lo stesso trattamento. E in una fase in cui si moltiplicano i default comunali potrebbe non apparire come lungimirante la scelta di creare nuovi Municipi.




Minacce al sindaco di Avola: un manifesto ed un mattone in Municipio. Denunciato un 49enne

Un manifestino con scritte minacciose nei confronti del sindaco, affisso proprio all’ingresso del palazzo comunale di Avola. Accanto, un mattone pressato per “rafforzare” il messaggio intimidatorio indirizzato al primo cittadino di Avola, Luca Cannata.
Grazie anche alle immagini registrate dalle telecamere presenti in zona, le veloci indagini di polizia giudiziaria, hanno permesso agli agenti del Commissariato di Avola di individuare l’autore delle minacce aggravate. Si tratta di un 49enne, parrebbe non nuovo a simili episodi, adesso denunciato proprio quella fattispecie.
Cannata si mostra sereno e liquida l’accaduto con un “andiamo avanti”, accompagnato da ringraziamenti alle forze dell’ordine per la pronta risposta.




Santa Panagia, la ex Tonnara e l'area circostante: carta bianca per la delinquenza. Serve scatto avanti

L’area della ex tonnara di Santa Panagia affascina per le sue bellezze paesaggistiche. Ma chi non si sofferma solo sul blu del mare e sui colori della natura, non può fare a meno di notare che tutta quella grande area è purtroppo una zona franca dove l’illegalità regna sovrana.
Vogliamo parlare dell’abitudine quasi industriale di buttare lì rifiuti di ogni genere, anche speciali ed inquinanti? Non servono le telecamere, non servono i controlli, non servono i blocchi in cemento che chiudono i varchi.
Vogliamo parlare dei furti e delle ruberie consumate a più riprese nel cantiere della ex tonnara? E della incapacità, o forse impossibilità, di recuperare quel complesso nonostante fiori di milioni pubblici investiti negli anni? E che dire della semplicità con cui è possibile introdurvi una moto, verosimilmente rubata o forse utilizzata in chissà quale azione criminale, e poi darvi fuoco. Tutto nell’assoluta e piena tranquillità che solo una grande area divenuta depandance di interessi e azioni illecite può garantire.
Tra terreni di proprietà privata abbandonati e non recitanti e una azione degli enti pubblici purtroppo sempre a corto raggio e mai finalizzata, si è consegnata quella grande zona, incastonata tra la costa ed i palazzi, alla prepotenza ed alla forza intimidatoria.
Senza una reazione anche dei residenti, non basteranno i controlli ciclicamente operati dalle forze dell’ordine per “riconquistare” quella porzione di Siracusa che, sulla tavola di un immaginario Risiko, oggi non è possibile definire nel pieno controllo dell’armata della legalità.




Siracusa. Cocaina e marijuana in una fessura della parete, sequestro in via Italia 103

Nascosta in una fessura della parte della tromba delle scale di una palazzina di via Italia 103, agenti delle Volanti hanno trovato della cocaina. Lo stupefacente è stato sequestrato. La droga era suddivisa in 17 dosi, per un totale di 3 grammi circa. Rinvenuti e sequestrati anche 2 grammi di marijuana, suddivisi in due dosi.
I poliziotti hanno con ogni probabilità interrotto un’attività di spaccio in corso. Da mesi i servizi di controllo del territorio finalizzati ad individuare le “piazze dello spaccio” sono stati intensificati. Quella di via Italia 103 è una zona da tempo considerata sensibile e sotto la lente degli investigatori siracusani.

foto archivio




Guglia di Marcello e Cento Scale: con il Fai alla scoperta di monumenti e sentieri, tra storia e suggestione

Sabato e domenica edizione “particolare” delle Giornate Fai. Un fine settimana per riscoprire rigorosamente all’aperto – e nel rispetto delle norme anti covid -parchi e giardini storici, riserve naturali, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano. Tra gli oltre 200 luoghi visitabili grazie ai volontari dei Fai ci sono anche le Saline di Priolo Gargallo e il sentiero delle cento scale di Melilli. E’ obbligatoria la mascherina per la visita e la prenotazione online, entro le ore 15 di venerdì 26, sul sito www.giornatefai.it.
Nella riserva di Priolo c’è anche la storica e misteriosa Guglia di Marcello: forse è un cippo funebre, forse un monumento celebrativo, forse romano per la vittoria contro i siracusani, forse siracusano per la vittoria contro gli ateniesi. Suggestivo, poi il sentiero delle cento scale a Melilli: in passato lì si spostavano i “cavatori” per raggiungere la Pirrera di Sant’Antonio, cava di estrazione della pietra bianca, attiva sin dal 1600. Nel mese di maggio, poi, le Cento Scale pullulavano di devoti giunti, dalle località circostanti, per omaggiare San Sebastiano. Il pellegrinaggio prevedeva la sosta obbligata presso l’edicola votiva nota come “Santa Cruci”, antichissima.
Per partecipare alle Giornate FAI all’aperto sarà richiesto un contributo per il Fondo per l’Ambiente Italiano. Tutti i fondi raccolti saranno destinati alle attività istituzionali della Fondazione. La raccolta contributi avverrà prima dell’evento, alla prenotazione, con la richiesta di un contributo minimo per il Fai tramite carta di credito o paypal.