Il futuro del marchio Dentix, preoccupazioni a Siracusa: lettera del fondatore non convince Federconsumatori

Anche nel siracusano si sono moltiplicate le preoccupazioni sul futuro dei lavoratori e dei pazienti di Dentix Italia, società controllata dal colosso Dentix Spagna, di proprietà del dentista Angel Lorenzo Muriel. A Siracusa è presente uno degli oltre 60 studi dentistici italiani della catena che, da marzo, ha chiuso i battenti a causa del covid.
I sindacati hanno lanciato l’allarme segnalando pazienti “abbandonati”, curati a metà per lo stop dell’attività aziendale, e di 400 posti di lavoro a rischio in Italia. “Sono stati lasciati da settimane senza notizie certe su una possibile riapertura e non aiutano a rasserenare gli animi le voci delle difficoltà economiche e di un problema di liquidità che metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa di Dentix Italia”, si legge in un recente documento unitario delle sigle di categoria.
Dentix Italia ha risposto rendendo pubblica la lettera di Angel Lorenzo Muriel, presidente e fondatore del gruppo. “In primo luogo dobbiamo scusarci per questo silenzio”, scrive rivolto ai pazienti. “Nei mesi della pandemia abbiamo garantito i servizi d’urgenza e i trattamenti indifferibili, adesso da metà maggio stiamo per attrezzare i nostri centri con tutti i dispositivi di sicurezza. In questo periodo il nostro call center è stato sempre attivo, abbiamo avuto un picco di chiamate ricevute molto alto che ha generato delle lunghe code di attesa”. L’obiettivo è la riapertura anche se, non nasconde Muriel, “stiamo vivendo un momento storico ed aziendale veramente complicato e critico”.
Dentix sta valutando attentamente il da farsi per tutelare dipendenti e pazienti. “Ci stiamo adoperando per garantire le urgenze e ripristinare le cure a cui avete diritto fin dal momento in cui vi siete affidati a noi. Non possiamo negare la realtà. Non possiamo ignorarla. Stiamo lavorando giorno per giorno, ora per ora, per studiare qualsiasi soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix. Per proteggere le vostre urgenze e pianificare un percorso di ritorno alla normalità”.
Dentix assicura comunque la prosecuzione dei trattamenti in corso. “Quando l’azienda avrà modo di aprire gli ambulatori, continueremo i trattamenti con la stessa qualità e lo stesso servizio che abbiamo sempre offerto. Dentix è stata fondata 10 anni fa e in nessun momento abbiamo abbandonato alcun paziente. Nostro obiettivo rimane sempre la soddisfazione dei pazienti. Faremo tutto quanto possibile e vi comunicheremo al più presto istruzioni operative”.
Ma Federconsumatori non si fida, specie in Sicilia dove si trovano due degli studi a marchio Dentix. “Il problema è che la società madre, in Spagna, ha fatto richiesta di istanza pre-fallimentare in tribunale. Il modus operandi di questa società, poi, non lascia affatto ben sperare perché è lo stesso già adottato in passato da altre catene di studi medici e dentistici: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria. Dopodiché le cure proseguono lentamente, a singhiozzo, e oggi risultano del tutto interrotte”, lamentano dall’associazione.
Federconsumatori ha già chiesto al ministro della Salute, Roberto Speranza, di prendere atto che non è possibile permettere a delle società private di agire in questo modo e che è necessaria una riforma del settore che eviti situazioni economicamente e sanitariamente pericolose, come quella in cui si trovano oggi gli ex pazienti Dentix.
Le sedi territoriali siciliane di Federconsumatori, nel frattempo, si sono già attivate per ricevere le segnalazioni del caso (sono già oltre 20 nella sola provincia di Siracusa, ndr) e fornire assistenza legale. “Faremo di tutto per assistere i pazienti consumatori in difficoltà – afferma l’avvocato Adriana Bazzano, responsabile dello sportello Federconsumatori di Siracusa – al momento non sanno neanche se le cure iniziate saranno portate a termine. Purtroppo, però, la cosa più probabile è che ciò non avverrà e che si dovrà portare Dentix Italia S.r.l. in tribunale”.
Gli fa eco il presidente di Federconsumatori Sicilia: “Invitiamo tutti i pazienti siciliani di Dentix a rivolgersi alle sedi territoriali della nostra associazione per avere assistenza – dichiara Alfio La Rosa – e ribadiamo l’invito al ministro Speranza affinché faccia in modo che casi del genere non si ripetano: non è possibile che una S.r.l. a socio unico con appena 110.000 euro di capitale sociale sia autorizzata ad effettuare, passando da società finanziarie esterne, migliaia di trattamenti sanitari con prezzi che partono da 1.195 euro”. 
Gli sportelli di Federconsumatori Sicilia che si stanno occupando della vicenda Dentix sono quello di Siracusa e quello di Catania-Mascalucia.




Siracusa. Due spazzatrici, un mezzo disinfettante e lancia per lavaggio: bonifica al Talete

Mezzi e personale Tekra a lavoro questa mattina all’interno del parcheggio Talete. Coordinata dall’assessorato all’Ambiente, è stata condotta una nuova operazione di bonifica con due spazzatrici, un mezzo per la disinfezione e lavaggio.
Molta plastica abbandonata nell’area riservata alla sosta delle auto, purtroppo si tratta di rifiuti abbandonati senza alcun criterio. Ma il Talete è anche diventato negli anni la casa degli ultimi. Vi vivono stabilmente 8 senza fissa dimora ed evidenti sono le tracce della loro presenza: giacigli di fortuna con cartoni distesi sul cemento, padelle, persino una pizza e piccole suppellettili personali. Al momento della bonifica, non erano all’interno del parcheggio e non si è valutato un eventuale sgombero.




Spiagge sicure, finanziamenti per aumentare i controlli: istanze in Prefettura entro il 20 giugno

Il Ministero dell’Interno ha stanziato 4,8 milioni di euro per aiutare i Comuni a programmare una estate sicura in spiaggia. Non solo per programmare le iniziative di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, ma anche per i necessari controlli sul rispetto delle misure anti Covid-19.
La misura è rivolta ai Comuni non capoluogo di provincia e con popolazione non superiore ai 50mila abitanti. Siracusa non potrà quindi accedere alla misura che interessa, però, quasi tutti i centri litoranei della provincia. Il contributo potrà essere impiegato per l’assunzione di personale della Polizia locale a tempo determinato, o per l’acquisto di mezzi ed attrezzature oppure ancora per campagne informative. Inoltre, tenuto conto dell’emergenza epidemiologica in atto, i fondi potranno essere utilizzati per la verifica del rispetto delle misure di distanziamento sociale nonché delle ulteriori prescrizioni contenute nei protocolli o nelle linee guida per prevenire o ridurre il rischio di contagio da Covid-19.
I Comuni devono presentare domanda alla Prefettura di Siracusa, insieme ad una scheda progettuale riferita al periodo 1 luglio – 30 settembre. Lì devono essere illustrate le misure che si intendono adottare e specificati, nel dettaglio, i mezzi e il personale da impiegare, le aree del territorio interessate e i relativi costi.
La Prefettura procederà alla verifica dell’istanza e, acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, potrà approvare il progetto, chiedere integrazioni o respingere l’istanza. L’istruttoria dovrà concludersi entro il 20 giugno. A garanzia degli impegni assunti, i comuni stipuleranno con la Prefettura un protocollo d’intesa.




Coronavirus, la provincia di Siracusa si conferma a quota 0. Da 13 giorni nessun contagio

Cambia la periodicità degli aggiornamenti regionali sui numeri dell’epidemia di coronavirus in Sicilia. Il secondo report settimanale conferma per la provincia di Siracusa il dato di zero attuali positivi. Quella aretusea è la prima provincia siciliana a registrare l’assenza di positivi. Sono 13 i giorni senza nuovi contagi: dopo 28 giorni consecutivi, possibile dichiarare la fine della pandemia.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 32 (0 ricoverati, 108 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 13 (2, 152, 11); Catania, 399 (15, 577, 100); Enna, 8 (0, 388, 29); Messina, 122 (16, 384, 59); Palermo, 254 (13, 290, 37); Ragusa, 8 (0, 83, 7); Trapani, 17 (0, 120, 5).
Il prossimo aggiornamento avverrà venerdì.




Gli ospedali dopo l'emergenza: Siracusa resta covid hospital, Noto in caso di necessità

Come si riorganizzano gli ospedali siciliani dopo l’emergenza coronavirus? La risposta è contenuta in un documento di due pagine, redatto dall’assessorato regionale alla Salute. La nuova programmazione, presentata oggi in commissione sanità Ars, prevede l’individuazione di centri Covid-19 separati ed autonomi rispetto alle normali attività assistenziali. Per quel che riguarda la provincia di Siracusa, il padiglione nord dell’Umberto I, staccato dalla struttura ospedaliera propriamente intesa, rimarrà centro covid con posti letto ordinari e di terapia intensiva. Previsto anche l’eventuale ricorso al Trigona di Noto con ulteriori 40 posti di letto da attivare qualora ne venisse riscontrata la necessità.
Il piano dell’assessore Razza introduce infatti la previsione della gradualità nel riempimento dei posti letto covid. Questo perchè gli eventuali ricoveri devono avvenire a partire da una sola struttura (per Siracusa, il centro covid dell’Umberto I) e, solo dopo saturazione dei posti disponibili, nelle strutture ulteriori (Noto). In caso di ripresa e risalita dei contagi, possibile espandere ulteriormente il numero dei posti letti nel tempo di 48h dalla eventuale insorgenza della necessità.
In ogni caso, i posti letto non possono essere superiori al 30% del totale per la terapia intensiva e al 40% del totale per la degenza ordinaria. Per il centro covid di Siracusa vengono previsti 40 posti letto ordinari, 10 di terapia intensiva e altrettanti di sub-intensiva.
La gestione dei centri covid è affidata alle unità di Malattia Infettive, d’intesa con le indicazioni di Anestesia e Rianimazione. Rimane la previsione delle zone per i grigi in ciascuna struttura siciliana, con posti letto Covid-19 che consentano materiale isolamento del casi accertati e/o sospetti in attesa del trasferimento nei reparti dedicati.
Nel documento regionale, via libera al ritorno alla normalità delle strutture ospedaliere siciliane che “potranno riprendere tutte le attività sospese prima della emergenza, nel rispetto delle circolari e delle linee guida validate dal comitato tecnico scientifico regionale”.




Siracusa, Noto e Canicattini: si amplia il fronte del no al grande impianto fotovoltaico degli iblei

Si allarga il fronte del no alla costruzione di un grane impianto industriale fotovoltaico a terra in contrada Cavadonna. I sindaci dei tre territori interessati dall’opera – Siracusa, Canicattini e Noto – si sono incontrati per pianificare una unica azione di opposizione alla ripresentazione al Comune di Canicattini Bagni del progetto dalla potenza nominale di 67,421 MWp, su un terreno agricolo di oltre 100 ettari.
“Quell’impianto modificherebbe radicalmente lo stato dei luoghi ed ancor di più la visione programmatica del parco degli Iblei”, spiegano i sindaci Italia, Miceli e Bonfanti insieme al presidente del consiglio comunale di Canicattini Bagni, Paolo Amenta.
Il progetto presentato dalla società romana Lindo srl, prevede la collocazione di una distesa di pannelli montati su strutture a inseguimento monoassiale in configurazione bifilare, in almeno un milione di metri quadri di terreno in località Cavadonna, tra l’area artigianale alle porte di Canicattini Bagni e Siracusa, con l’energia prodotta veicolata mediante un cavidotto MT (media tensione) interrato, lungo circa 10 km, transitando da 67 cabine inverter, 5 cabine MT, 1 controllo room, una cabina di consegna e una cabina utente di trasformazione MT/AT (da media ad alta tensione) realizzata in adiacenza alla costruenda sottostazione AT di proprietà di Terna in località Case Sant’Alfano, in territorio di Noto ma a ridosso di Canicattini Bagni.
Ala Regione sono stati trasmessi i pareri negativi apposti dal Settore Territorio del Comune di Siracusa e dall’Ufficio Tecnico del Comune di Canicattini Bagni su cui si erano espressi in linea anche i Consigli comunali.
Una delle principali note critiche riguarda l’aspetto paesaggistico e visivo. “La realizzazione dell’intero impianto fotovoltaico deturperebbe l’altopiano ibleo”, spiega in particolare Amenta. “Basti pensare che posizionandosi nel centro storico di Ortigia, patrimonio Unesco, nell’area della Fonte Aretusa e Lungomare Alfeo, si vedrebbe questo abbagliante lago di specchi, in netto contrasto con il paesaggio. E’ impensabile che la deturpazione del paesaggio possa essere mitigata con schermature arboree in prossimità dell’impianto mentre è evidente che l’impatto sarebbe notevole e non solo per la vista da Siracusa”, insiste il presidente dell’assise di Canicattini.
Non meno importante sarebbe, poi, la perdita di centinaia di alberi d’ulivo secolari e di macchia mediterranea esistente nei terreni interessati dalla realizzazione. “Si parla nel complesso di una estirpazione di circa 1600 piante tra olivi, carrubi, perastri, olivastri, lentischi, etc., di cui solo 500 di essi reimpiantati in loco. Il danno sarebbe irreversibile con l’abbattimento di alberi d’ulivo, essenze tipiche protette, anche per la produzione di olive con caratteristiche organolettiche di alta qualità”.
Ed a chi manifesta sorpresa per la contrarietà di fronte ad un progetto di produzione di energia da fonti rinnovabili, pronta è la replica. “Fotovoltaico di tipo industriale, in sostituzione di colture agricole: non rappresenta un passo avanti verso l’ecosostenibilità né la naturale vocazione dei territori interessati”.




Sisma 90, rimborso dei tributi: accelerata per far ripartire i pagamenti

Novità per chi attende il rimborso relativo ai tributi “Sisma 90” nelle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Entro il 2021 dovrebbe concludersi la trentennale vicenda. Le nuove risorse stanziate nel decreto Milleproroghe, grazie al lavoro dei parlamentari Paolo Ficara e Marialucia Lorefice (M5s) e al sottosegretario Alessio Villarosa, permettono all’Agenzia delle Entrate di avere le risorse a disposizione per effettuare i pagamenti dovuti agli aventi diritto, da troppi anni in attesa.
“In queste settimane di lockdown, siamo stati contattati da tanti cittadini che chiedevano informazioni sulle tempistiche e procedure di rimborso delle somme dovute. Somme che possono certo alleviare le difficoltà economiche che le famiglie stanno attraversando”, dicono i due esponenti pentastellati.
E proprio per fare chiarezza sulle tempistiche, hanno interpellato il Ministero dell’Economia e delle Finanze. “Gli ulteriori rimborsi potenzialmente erogabili nel 2020 saranno circa 32.000, per un importo stimato di 61,4 milioni di euro. Altre 26.000 istanze verranno liquidate nel 2021, per un importo stimato di 49,8 milioni di euro”.
Per gran parte del 2019, Ficara e Lorefice hanno incontrato associazioni e comitati di cittadini nei territori interessati. E le istanze raccolte direttamente nelle tre province di Siracusa, Ragusa e Catania hanno costituito l’ossatura di quell’intervento normativo che rende ora possibili nuovi pagamenti per 160 milioni di euro.
“Dal 2016 al 2019, l’Agenzia delle Entrate ha erogato 57.327 rimborsi, esaurendo le risorse di 90 milioni di euro che erano state stanziate in precedenza. Terminate quelle risorse, figuravano, a gennaio 2020, 9.761 rimborsi convalidati ma non erogati. Di questi – proseguono i due esponenti pentastellati – 5.685 sono già stati pagati nel 2020, mentre i restanti 4.076 rimborsi sono stati posti in pagamento nelle scorse settimane, insieme agli ulteriori rimborsi convalidati dalle Direzione Provinciali interessate, presso le quali risultano altri 57.914 rimborsi da lavorare”.




Ecco la Casa della Solidarietà di Grottasanta: il nuovo volto dell'ex Madonna delle Grazie

La nuova vita dell’ex Madonna delle Grazie parte da una intesa e da un progetto. L’edificio di Grottasanta diventerà la “Casa della Solidarietà”, con l’impiego di risorse disponibili per il programma di Agenda Urbana (circa 5 milioni di euro). Il piano di trasformazione, che si accompagna alla riqualificazione dell’area circostante, è il frutto di una collaborazione a tre: Comune di Siracusa, Iacp e Associazione nazionale costruttori edili (Ance).
Presentato questa mattina il progetto di “riqualificazione e rifunzionalizzazione”. L’obiettivo è quello di creare un primo e innovativo modello sociale e abitativo, nello spirito del social housing. Il grande complesso, oggi vuoto, muterà aspetto ed al suo interno troveranno posto 9 appartamenti singoli, 19 matrimoniali, 4 per famiglie, 12 stanze singole e 4 matrimoniali. Nel progetto, spazio anche ai servizi di foresteria, lavanderia ed ai cosiddetti servizi di quartiere aperti anche all’utenza esterna con ingresso dal portico su via Grottasanta. Sono stati previsti un centro di aggregazione, un centro di orientamento, un’area coworking, caffetteria e centro famiglia. Curiosità: quella che era la chiesa dell’ex Madonna delle Grazie verrà convertita in cineforum: uno spazio di circa 128 mq.
Nel dettaglio, il progetto – realizzato dagli architetti Anna Zuccarini e Francesco Pappalardo – limita gli interventi di demolizione e ricostruzione, prevedendo l’eliminazione del muro di confine dell’edificio e l’accorpamento dell’area servizi (S3) dell’attuale tratto di strada di via Basilicata. A delimitare il rinnovato complesso saranno direttamente le strade: via Grottasanta, via Rosa Maria Zangara, via Calabria e via Lazio.
“I salti di quota fra l’edificio e l’esterno verranno risolti tramite la creazione di scarpate a verde, parterre, gradonate, scale e rampe, tali da consentire la fruizione degli spazi di fruizione pubblica anche ai diversamente abili”, spiegano i progettisti.
Parallelamente alla via Calabria è stata inserita un’area a parcheggio pertinenziale, che fa da filtro all’area destinata agli “orti sociali”.

I principali interventi edilizi riguardano un nuovo portico su via Grottasanta, “dalle forme meno rigide e sinuose per percepire uno spazio pulsante e sempre diverso”. Un corpo scala ed ascensore posto in testa ai due bracci minori dell’edificio, ascensore per il raggiungimento delle abitazioni del primo piano e sistema di scale e rampe con rispettivi percorsi nell’area a verde più “privata”, per il raggiungimento del piano terra degli edifici, dai due cortili.




Siracusa. Il taglio ai servizi di supporto mette in ginocchio il settore Tributi: 24 ore per una intesa

Ventiquattro ore per trovare una soluzione o si rischia un nuovo stop nei servizi comunali, tra tutti quello dei tributi. Non si è ancora trovata una intesa sui servizi di supporto all’amministrazione comunale e la proroga tecnica decisa da Palazzo Vermexio, oltre a scontentare i lavoratori, rischia di fare sentire i suoi effetti sull’utenza.
Domattina nuovo incontro con il sindaco Italia e il vicesindaco Coppa, con i lavori in presidio a poca distanza. “Se non si raggiungesse la quadra definitiva, non esiteremo a riprendere le iniziative di sciopero e di lotta che hanno contraddistinto l’appalto nelle ultime settimane”, ringhiano i sindacati.
A creare fastidio è quello che viene definito “lo scaricabarile” del Comune di Siracusa sull’appalto di supporto all’amministrazione. “Nonostante l’apertura della Giunta e del vicesindaco Pierpaolo Coppa, il responsabile unico del procedimento afferma di non avere ancora ricevuto da parte dei dirigenti, nessuna richiesta di ripristino del monte orario. Ma i dirigenti, a loro volta, sostengono di aver già inviato le relative comunicazioni”, spiegano i segretari provinciali di Filcams, Fisascat e Uiltucs.
“Atteggiamento inaccettabile”, tagliano corto. “E’ irresponsabile giocare col pane dei lavoratori e delle lavoratrici. L’ufficio tributi, martoriato dai tagli messi in campo, è stato letteralmente preso d’assalto in questi giorni e proprio le figure tagliate, come uscieri e front office e l’unico tecnico informatico, sono quelle di cui si è avvertita la grossa mancanza in questi giorni. Nessun contingentamento, centinaia di persone ammassate, computer in tilt, questo è il risultato dello scellerato taglio operato dall’amministrazione comunale. Si aggiunge quindi – dicono Vasquez, Pintacorona e Floridia- un problema enorme di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini che si rivolgono come utenza e non tarderemo a denunciare il tutto alla medicina del lavoro, ricordando al comune che anche in materia di igiene e sicurezza rimane obbligato in solido”.




Siracusa. Emersione del lavoro nero, sportello informativo in Prefettura

Da mercoledì 17 giugno apre i battenti in Prefettura a Siracusa, uno sportello informativo realizzato nell’ambito del Progetto FAMI “Building Together”, ad opera di OIM e della omonima RTI (di cui fanno parte le associazioni I tetti colorati, Padre Maria Massimiliano Kolbe, We Care, coop.Proxima, Cgil Siracusa e Ragusa).
Lo sportello sarà attivo ogni mercoledì e venerdì dalle 9,00 11,00 e riceverà dietro prenotazione ai numeri 3393093237 e 3204924620 o tramite email (helpdeskfami3207@gmail.com).
Lo sportello fornirà informazioni sulle procedure di emersione del lavoro nero. Le istanze possono essere presentate dai datori di lavoro e dai lavoratori entro il 15 luglio esclusivamente con modalità informatiche.
I settori interessati sono agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse, assistenza alla persona, lavoro domestico.
Maggiori informazioni sul sito istituzionale della Prefettura (http://www.prefettura/siracusa), cliccando sulla sezione “Emersione dei contratti di lavoro”.

Foto dal web