Divisi dal coronavirus, finalmente uniti dal matrimonio: la storia

Il loro amore ha dovuto fare i conti con il coronavirus che per due mesi li ha tenuti distanti. Adesso hanno finalmente potuto coronare il loro sogno. Antonino e Maria Lucia si sono sposati in Municipio a Sortino, la città della sposa. Lui, invece, è di Melilli; cittadina che mai è sembrata così distante come durante i giorni del lockdown, quando gli spostamenti da un comune all’altro erano vietati.
Pubblicazioni nei primi giorni di marzo, poi la pandemia che ferma tutto. Stop ai preparativi e futuri sposi tenuti a distanza dalle rigide restrizioni che hanno permesso di contenere i contagi.
Finalmente ieri il fatidico “sì”. Davanti al sindaco di Sortino, Enzo Parlato, si sono promessi il loro amore. Rigorosamente in mascherina, con le mani appena igienizzate e la temperatura – anche dei partecipanti – controllata poco prima della cerimonia.
È il secondo matrimonio civile celebrato in Municipio a Sortino. Pochi giorni fa, i primi sono stati Marco e Valentina. Anche loro si sono scambiati il fatidico “si” alla presenza del primo cittadino.
Segnali di normalità e ripartenza, in una delle cittadine siracusane più colpite dal coronavirus. A Sortino sono stati 7 i decessi da covid-19.




Siracusa. Parcheggiatori della Neapolis, ad attenderli la Polizia e si legano al parcometro per protesta

Singolare protesta dei posteggiatori abusivi della Neapolis. Il vicino parco archeologico ha riaperto proprio ieri il suo cancello, riaprendo alle visite. Ad attendere i due uomini, destinatari in passato di diversi daspo urbano, c’erano gli agenti di Polizia. Hanno invitato i parcheggiatori ad andare via e loro, per protesta, si sono legati ad uno dei parcometri presenti in zona.
Avrebbero rivendicato il diritto a mantenere le proprie famiglie e chiesto iniziative per regolarizzare la loro posizione.
La Polizia ha seguitova distanza, ma in modo costante, fino a quando i due uomini non hanno desistito e hanno lasciato l’area.




Coronavirus, Siracusa e provincia: numeri sotto controllo ma si resta vigili in Malattie Infettive

Altra giornata senza nuovi contagi per la provincia di Siracusa. Dati epidemiologici invariati rispetto alle scorse 24 ore. Restano 17 gli attuali positivi, 205 i guariti.
Vuoto il covid center del capoluogo, quello allestito per gli acuti. Lo staff sanitario impegnato in questi lunghe settimane tira un sospiro di sollievo ma nessuno abbassa la guardia. Potrebbe trattarsi solo di una tregua, davanti ad un virus che ha mostrato di mutare velocemente. Fonti mediche siracusane parlano infatti di una prima fase in cui il virus si è mostrato particolarmente aggressivo e di una seconda in cui avrebbe perduto parte della sua “violenta” azione. Ma è avversario insidioso. Tant’e’ che da malattie infettive rimbalza una metafora calcistica: “siamo 1-0 per noi, però la partita è ancora in corso”.




Siracusa. Domenica 31 maggio e 2 giugno, cimitero aperto ai visitatori

Nelle giornate di domani e di martedì, 2 giugno, il cimitero di Siracusa sarà aperto al pubblico. Lo ha stabilito con ordinanza il sindaco, Francesco Italia, modificando parzialmente le precedenti disposizioni fissate per l’emergenza Covid-19.
Gli orari di apertura sono quelli osservati regolarmente nei giorni festivi, cioè dalle 8 alle 12,30.
I visitatori sono tenuti a rispettare le norme anti-contagio sull’uso dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) e il mantenimento del distanziamento sociale.




Ai domiciliari per il covid-19, torna in carcere dopo gli accertamenti

Gli erano stati concessi i domiciliari perché le sue condizioni di salute non compatibili con il rischio di un eventuale contagio covid in carcere. Ma quest’oggi, il 67enne avolese Antonino Sudato è stato nuovamente condotto all’interno dell’istituto di pena, su ordine della Corte d’Appello di Catania. Gli approfondimenti sanitari condotti, avrebbero attestato la non incompatibilità delle sue condizioni di salute col regime carcerario.




Lite per futili motivi degenera in accoltellamento: c'è un denunciato

Un giovane tunisino è stato denunciato a Rosolini perché, al termine di un litigio per futili motivi avvenuto la notte tra il 26 ed il 27 maggio, avrebbe colpito alla gamba con un fendente un ragazzo marocchino. Gli avrebbe inoltre procurato altre lievi ferite sul resto del corpo.
Allontanatosi subito, ha fatto perdere le proprie tracce. Le immediate indagini svolte dai Carabinieri hanno permesso di identificarlo e denunciarlo in stato di libertà.




Coronavirus, Siracusa e provincia: altra giornata senza nuovi contagio, positivi sotto quota 20

La provincia di Siracusa mette in fila un’altra giornata senza nuovi contagi aggiunge così una nuova casella nel percorso che conduce all’uscita da questa fase epidemiologica.
Gli attuali positivi sono 17, si torna sotto quota 20 come non accadeva da marzo. I guariti sono 205 e si svuotano i reparti covid nelle strutture ospedaliere di Siracusa, Augusta e Noto.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 35 (0 ricoverati, 105 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 18 (3, 144, 11); Catania, 445 (28, 529, 98); Enna, 16 (1, 378, 29); Messina, 274 (25, 234, 57); Palermo, 299 (16, 244, 35); Ragusa, 18 (0, 72, 7); Trapani, 15 (0, 120, 5).




Inseguimento da thriller in autostrada, arrestato 24enne con 92 grammi di cocaina in auto

Un inseguimento degno di un film d’azione ha portato all’arresto di Mattia Parrino. A fermarne la folle corsa in autostrada sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa, distaccamento di Lentini, e colleghi della Stradale di Caltanissetta. Il 24enne aveva in auto 92,5 grammi di cocaina, dall’alto principio attivo, tale da realizzare 548 dosi verosimilmente dirette alle piazze di spaccio della provincia di Ragusa. Avrebbe potuto fruttare oltre 50mila euro.
Ad intercettarlo è stato un agente della sezione Polizia Stradale di Caltanissetta, libero dal servizio ed in compagnia della moglie. Dopo essere stato tamponato da un’autovettura pirata che viaggiava a velocità sostenuta sull’autostrada A19, veniva catapultato contro il guard-rail all’altezza dello svincolo che immette sulla rampa della Tangenziale Ovest di Catania. L’agente, benché viaggiasse in compagnia della moglie e con la macchina incidentata, si è subito mezzo all’inseguimento della Fiat Bravo, che frattanto seminava scompiglio fra gli automobilisti che viaggiavano in direzione Siracusa, lungo l’autostrada.
Avvisata anche la Stradale di Siracusa che riusciva ad intercettare la Bravo, poi costretta ad abbandonare l’autostrada per tentare una ultima manovra disperata per eludere il controllo, imboccando la statale per Ragusa. Ma gli agenti della Polstrada non si sono fatti ingannare e lo hanno bloccato con una attenta manovra. Vistosi fermato, Mattia Parrino avrebbe tentato di liberarsi di un involucro dalle consistenti dimensioni. Avrebbe tentato di spingerlo con i piedi sotto la macchina, per sottrarlo al controllo. Il gesto non sfuggiva all’occhio attento dei poliziotti della Stradale che hanno raccolto il sacchetto contenente la cocaina con un alto grado di purezza. Il 24enne è stato dichiarato in arresto.




Scuola, da settembre in classe a distanza di un metro e mascherina: il documento

Dal distanziamento alle modalità di ingresso. Per tornare a scuola, in classe, a settembre, il comotato tecnico scientifico ha predisposto un documento con le indicazioni al vaglio del Ministero dell’Istruzione.
Tornare a scuola in presenza, ma soprattutto in piena sicurezza, è l’obiettivo del Governo. “Siamo al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe. Questo documento è la cornice in cui inserire il piano complessivo di riapertura: poche semplici regole, soluzioni realizzabili che ci permetteranno di tornare tra i banchi in sicurezza”, ha spiegato la ministra Lucia Azzolina. “A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica”.
Il distanziamento fisico e le misure di igienee prevenzione sono i cardini del documento. Previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della disposizione interna, ad esempio, dei banchi, ma anche nei laboratori, in aula magna, nei teatri scolastici. Si passa a due metri per le attività svolte in palestra.
Il consumo del pasto a scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l’eventuale fornitura del pasto in “lunch box” per il consumo in classe.
Andranno limitati gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche.
La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il rischio assembramento, saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico.
All’ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5° dovrà restare a casa.
Ciascuna realtà scolastica procederà ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.
Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato del II ciclo. 
Gli alunni della scuola dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione. 
Potranno essere organizzate apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola, per prendere dimestichezza con le misure previste.




Prestito del Caravaggio, M5s chiede approfondimenti a Roma e al Centro Regionale Restauro…

La vicenda del prestito del Seppellimento di Santa Lucia a Rovereto finisce al Ministero dell’Interno ed a quello dei Beni Culturali. I parlamentari Paolo Ficara e Filippo Scerra, insieme al deputato regionale Stefano Zito (Movimento 5 Stelle), si sono rivolti ai due ministeri competenti per chiedere maggiori chiarimenti. Il dipinto del Caravaggio dovrebbe partire per il Mart di Rovereto, dietro promessa di un restauro e la realizzazione di una teca per poi far rientro nella chiesa di Santa Lucia alla Borgata, per la quale venne concepito. Attualmente è esposto alla Badia, in piazza Duomo.
Ficara, Scerra e Zito hanno anche contattato il Centro Regionale del Restauro che ha comunicato la disponibilità dei propri tecnici per effettuare un sopralluogo “al fine di verificare le condizioni e progettare interventi di restauro. Serve però una richiesta da Siracusa”.
Sulla necessità di un restauro, nessuno ha dubbi. “Ci chiediamo perché il Fec (Fondo Edifici di Culto) non abbia proceduto in passato di sua iniziativa, attraverso risorse dello stesso Stato proprietario, anziché attendere questo scambio? E sarebbe anche bene capire, a fronte della disponibilità del Centro Regionale, perché non è stato ancora chiamato in causa. Si badi bene, la cultura è fatta anche di collaborazione e prestiti, non lo riteniamo scandaloso e neanche ne facciamo battaglia di campanile”, dicono i tre pentastellati.
Emergono però ritardi di indirizzo e gestione nei beni culturali siciliani, con responsabilità della politica. “Il problema – argomentano Ficara, Scerra e Zito – non è Sgarbi o il trasferimento al Mart. Il problema è invece tutto quello che è accaduto prima, ovvero il nulla. Dipinto prestigioso parcheggiato in una bella cornice, ma senza musealizzazione e senza ticket d’ingresso, a dispetto del suo valore e richiamo per Siracusa. Risultato: niente risorse, niente manutenzione. Ma non per questo Siracusa deve essere intesa come supermarket dell’arte. Prima il prestito dell’Antonello da Messina, ora il Caravaggio. E le promesse contropartite? Nel primo caso, timide e nemmeno percepite. Impegni generici di liberalità non possono essere sufficienti senza un insieme di garanzie che vadano oltre ai pareri, pure richiesti e fondamentali”.
Quanto al momento scelto per il trasferimento, i tre cinquestelle segnalano come “nel particolare momento storico che stiamo vivendo, pensare di privarsi di una attrazione culturale come il Caravaggio non appare come la più indovinata delle idee. Semmai, se ne incentivi la promozione in rete con tutto il circuito della bellezza, per dare forza e slancio alla lenta, ma comunque attesa e da invogliare, ripresa turistica capace di guardare almeno sino a dicembre ed alla festa di Santa Lucia”, concludono.