Siracusa. Il fiuto del cane Auro scova droga in casa: cocaina, marijuana e hashish

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa hanno tratto in arresto Gianfranco Bottaro, già sottoposto ai domiciliari poiché coinvolto nell’ambito dell’operazione “Aretusa”. E’ stato sorpreso in flagranza, mentre deteneva in casa cocaina, marijuana ed hashish per complessivi 350 grammi. Oltre a 180 grammi di “mannite”, sostanza comunemente utilizzata per il cosiddetto “taglio” dello stupefacente per la vendita al dettaglio.
L’uomo, trovato in casa, è stato sottoposto ad un’accurata perquisizione e con il prezioso contributo del cane “Auro”, sono state rinvenute le sostanze stupefacenti.
Durante la perquisizione sono state rinvenute anche numerose buste di colore giallo e verde dello stesso tipo di quello utilizzato per il confezionamento dello stupefacente nonché due bilancini di precisione.
Bottaro è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Catania, Piazza Lanza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria aretusea. Indagini sono in corso per stabilire la provenienza della sostanza stupefacente.




Traffico di droga, undici arresti per attività criminali tra Catania e Siracusa

L’operazione è stata ribattezzata “Consegna a domicilio” ed ha permesso di arrestare 11 persone per traffico di droga tra Catania e Siracusa. A condurre le indagini è stata la Guardia di Finanza di Catania con il coordinamento della Procura Distrettuale. Acquisiti indizi definiti “gravi e plurimi” attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, riscontrati dall’esecuzione di 5 arresti in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti e furto in abitazione nonché dal sequestro di 4 chili e mezzo di marijuana. In totale, dieci persone sono state richiuse in carcere ed uno ai domciliari. Sono coinvolti a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (principalmente cocaina e marijuana) nonché alla perpetrazione di furti aggravati anche in abitazioni.
Nello specifico, l’indagine dei Finanzieri del G.I.C.O. di Catania nasce dallo sviluppo diretto delle evidenze emerse in un distinto procedimento penale che portò, nel gennaio 2016, all’arresto in flagranza di reato di 2 soggetti trovati in possesso di cocaina e eroina, sostanze stupefacenti destinate ad essere acquistate proprio dal sodalizio criminale successivamente investigato. Nel proseguo delle attività, i Finanzieri delineavano anche l’operatività di una distinta associazione che, oltre a spacciare stupefacenti, si era specializzata nella realizzazione di furti in abitazione e in esercizi commerciali “con spaccata”.
Il primo sodalizio criminale ruota intorno alla figura di Carmelo Russo, 65 anni, detto “Turazzo” la cui abitazione di Misterbianco fungeva da centrale operativa dello spaccio oltreché sede di incontri con pregiudicati e soggetti sottoposti a provvedimenti di sorveglianza speciale della pubblica sicurezza. Carmelo Russo, insieme al fratello Mario, 48 anni, quest’ultimo già condannato per la sua appartenenza al clan mafioso dei “Cursoti Milanesi”, mantenevano costanti relazioni con fornitori (palermitani e calabresi) ed acquirenti (localizzati a Messina, Siracusa, Motta Sant’Anastasia, Portopalo) avvalendosi della collaborazione dei sodali (tutti ristretti in carcere): Filadelfo Innao, 63 anni e Cirino Giannetto, 49 anni, quali detentori della “cassa comune” del gruppo criminale e, quando necessario, corrieri dello stupefacente acquistato o da cedere; Emanuele Pavone, 53 anni, il quale si occupava della fase di approvvigionamento degli stupefacenti nonché della vendita in territorio messinese; Antonio Bevilacqua, 46 anni, e Antonio Pelle di 36, entrambi reggini, quali stabili fornitori di cocaina della formazione criminale catanese.
Il secondo focus investigativo dell’operazione in rassegna era rappresentato dall’associazione a delinquere capeggiata da Vito Danilo Caputo, 31 anni e da Pio Giuseppe Scardaci di 34 e completata da Alfio Stancampiano di 26, e Carmelo Motta, 35 anni, – i primi tre sono stati ristretti in carcere, il quarto ai domiciliari – i quali erano autori seriali di furti, anche tentati, in appartamento. Nello specifico, gli indagati erano soliti impossessarsi delle chiavi dell’abitazione che il malcapitato lasciava incustodite nella sua autovettura per poi recarsi presso l’appartamento della vittima e agire indisturbati. Spesso la persona offesa non si rendeva conto della sottrazione delle chiavi in quanto l’autovettura veniva aperta senza che gli indagati lasciassero evidenti segni di effrazione.
Il gruppo, nella sua “attività” avrebbe anche rubato una Fiat Bravo a Lentini poi utilizzata contro la vetrina di un esercizio commerciale di Siracusa, dove sono stati rubati oltre 500 capi di abbigliamento del valore di circa 25 mila euro.




Siracusa. Scuole paritarie, la madre generale del Sacro Cuore: "senza aiuti, rischio chiusura"

Parte da Siracusa l’accorato appello delle scuole paritarie. Suor Ester, madre generale del Sacro Cuore, va dritta al cuore del problema: “se il governo continuerà ad ignorare la nostra realtà, saremo costretti a chiudere. A settembre non si riaprirà”. Lo dice in diretta su FMITALIA commentando il recente incontro tra le generali d’Italia, chiuso con l’amara constatazione. “In questo momento di forte crisi economica, non possiamo chiedere il pagamento delle rette alle famiglie. C’è chi non ha potuto lavorare, chi è in cassa integrazione. Le famiglie sono in difficoltà ma non possiamo pensare di andare avanti solo con lo sforzo di 18 suore. Se lo Stato non ci aiuta, a settembre non riapriremo. E dovremo licenziare 30 docenti ed invitare circa 400 alunni a trovare sistemazione altrove”, spiega suor Ester.
I numeri complessivi in Italia parlano di 12mila scuole paritarie per un milione circa di alunni. “Siamo presenti sin dal 1925, la nostra è sempre stata una missione per la scuola: pensare agli alunni, educarli, istruirli. L’alunno deve essere seguito sempre e oggi lo Stato ce lo vieta”.
Il presidente dell’Agidae (Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica), padre Francesco Ciccimarra, ha dato indicazioni precise: servono 500milioni per le scuole paritarie a rischio chiusura. “Una somma che permette però un notevole risparmio alle casse pubbliche, considerando il costo per alunno se affidato al servizio pubblico”, precisa suor Ester. Di seguito, il video integrale.

http://https://www.facebook.com/siracusaoggi.it/videos/1346724292382485/?t=24




Coronavirus, Siracusa e provincia: un positivo in più, sono 33 in totale. Guariti 185

Un positivo in più in provincia di Siracusa, sono adesso 33 in totale. Mentre aumentano ancora i guariti, oggi 185, e diminuiscono i ricoverati: 8 (-1). I deceduti sono sempre 28. Sono i dati più significativi contenuti nell’aggiornamento quotidiano sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Sicilia dalla Regione.
In tutta l’Isola, registrati 7 positivi in più. Attualmente contagiate 1.539 persone (-16), 1.589 sono guarite (+23) e 267 decedute. Sono 150 (-8) i pazienti ricoverati – di cui 13 in terapia intensiva – mentre 1.389 (-8) sono in isolamento domiciliare.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 118.859 (+1.433 rispetto a ieri), su 106.277 persone: di queste sono risultate positive 3.395 in totale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 44 (0 ricoverati, 96 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (6, 109, 11); Catania, 634 (45, 331, 96); Enna, 67 (7, 325, 29); Messina, 299 (44, 205, 56); Palermo, 366 (36, 163, 34); Ragusa, 29 (4, 58, 7); Trapani, 17 (0, 117, 5).




Siracusa. Le elezioni del 2018 in Procura, la rivelazione di Reale: "io ascoltato dai magistrati"

A dieci giorni dalla decisione del Cga di Palermo sul ricorso relativo al risultato delle elezioni amministrative del 2018, Ezechia Paolo Reale rivela anche l’esistenza di una inchiesta penale. “Sono stato recentemente ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti”, dice in diretta su FMITALIA. “Mi hanno mostrato dei documenti che sono stati acquisiti presso il Comune di Siracusa e mi sono stati richiesti dei chiarimenti su altri passaggi. Deduco che l’amministrazione sia a conoscenza di questo passaggio”.
L’attenzione della Procura sarebbe concentrata su due passaggi: la presunta sparizione delle schede in alcuni seggi e il contenuto dei verbali delle sezioni elettorali. Ezechia Paolo Reale non ha nascosto di ritenere che, a suo giudizio, vi sarebbero stati riportati in alcuni casi “dati falsi”. E sarebbero emerse anche delle situazioni in cui sarebbero stati conteggiati “più voti che votanti”. Tutto materiale che è già all’esame dei giudici amministrativi e, da qualche tempo, anche della Procura di Siracusa. “Per esperienza da penalista, deduco vi siano stati dei sequestri in Comune. Se provvedimento vi è stato, perchè nasconderlo? Deve essere portato a conoscenza dei cittadini”, dice ancora Reale nel suo intervento su FMITALIA.
Il 28 maggio, intanto, atteso il pronunciamento del Cga ovvero l’atto finale dopo che a dicembre scorso il Tar di Catania aveva parzialmente accolto il ricorso, presentato proprio da Ezechia Paolo Reale. In quella occasione, i giudici amministrativi avevano disposto l’annullamento delle preferenze in 9 sezioni (con ripetizione della tornata elettorale in quei seggi, ndr) e della proclamazione a sindaco di Francesco Italia. La richiesta di sospensiva presentata dallo stesso primo cittadino è stato accolta poco dopo dal Cga, con fissazione della camera di consiglio ai primi di aprile. Reale non è rimasto a guardare ed ha allegato ulteriore istanza con cui viene chiesto di annullare il voto in almeno altre 10 sezioni.
Ma l’emergenza coronavirus ha poi suggerito di spostare ulteriormente in avanti la data di trattazione. “Non saranno ascoltati gli avvocati ma solo riletti gli scritti, per ragioni di cautela. Non è il massimo, però al momento è richiesto così. Probabilmente la decisione avverrà senza contraddittorio. Attendo con tranquillità”, dice ancora Reale. “Ho sollevato una questione di alto profilo: ogni singolo voto del cittadino deve avere un penso nel computo della rappresentanza. Inaccettabile quello che invece pare essere accaduto a Siracusa. Fatti gravi che ho segnalato, anche con questioni tecniche non meno rilevanti, che dovrebbero portare a riconsiderare il risultato finale delle elezioni”.




VIDEO. L'infettivologo Scifo: "coronavirus, il futuro ora dipende da noi. A Siracusa come a New York"

“Il futuro? Adesso dipenderà da noi. I nostri comportamenti produrranno un riflesso più o meno immediato sull’andamento e l’evoluzione del coronavirus”. L’infettivologo Gaetano Scifo non ha dubbi. Forte della credibilità costruita in anni di carriera, è un invito che vale doppio il suo: “rispettate le misure di prevenzione, anche in questa fase di maggiore libertà. E’ grazie a quelle misure che le cose stanno adesso andando bene. E questo vale a New York come in Ortigia, a Rio de Janeiro come a Cassibile”, avvisa Scifo consapevole com’è che la tentazione di abbassare la guardia è forte in una provincia che ha tenuto bene sul fronte epidemiologico sino a pensare – sbagliando – che adesso sia finita. “Questa infezione ci terrà compagnia per altri 18-24 mesi”, avvisa Scifo. “Le norme che ci siamo dati vanno rispettate. Abbiamo avuto la fortuna di rientrare nelle aree con incidenza media di infezione (60 infezioni per 100mila abitanti, ndr). Adesso la mascherina è fondamentale. Si è visto che ha la capacità di ridurre, in caso di asintomatici, di 36 volte l’immissione di particelle virali. Dobbiamo pretendere, allora, che gli altri indossino come noi la mascherina. E’ uno strumento importante di protezione globale. Non serve a nulla se la indossa solo 1 su 100 ma se la portiamo 99 su 100, allora si”.

L’infettivologo Gaetano Scifo in diretta su FMITALIA
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Parchi acquatici siciliani, a rischio la stagione: audizione in Commissione Ars il 20 maggio

Dall’associazione Parchi permanenti italiani e dal Comitato Parchi Acquatici e Tematici Siciliani parte un disperato SoS. Difficile che queste strutture riescano ad aprire entro i termini utili per sfruttare la stagione estiva, con il rischio di un danno economico ed occupazionale. Simili impianti, denunciano dalle associazioni di rappresentanza, sarebbero stati esclusi da ogni forma di aiuto economico.
Il prossimo 20 maggio, una delegazione di titolari di parchi acquatici siciliani sarà ricevuta in audizione in Commissione Parlamentare Attività Produttive all’Ars. A richiedere l’incontro è stato il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo. “La lunga e forzata chiusura a causa del Coronavirus, il divieto di gite scolastiche, la totale chiusura delle imprese oltre che l’incertezza sulle direttive ministeriali relative alle misure da adottate per programmare l’apertura, stanno ponendo in gravissima crisi tutte le strutture siciliane che gestiscono i parchi acquatici. Oramai per queste aziende la stagione estiva è praticamente finita in quanto servono almeno 70 giorni per programmare il funzionamento degli impianti”.
Unica soluzione possibile sarebbe quella di prevedere un sistema di aiuti da parte della Regione. “Servono delle direttive che in prima battuta diano la possibilità di aprire, almeno nell’ultimo mese della stagione estiva e salvare il salvabile. In subordine debbono essere subito verificati quali aiuti economici possano essere destinati a tali categorie. Stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro a rischio, oltre al fatto che le aziende, anche se chiuse, devono sostenere i costi di manutenzione, collaudi, sanificazione e pagamento delle utenze: una beffa insostenibile alla quale occorre porre fine”.




Siracusa. Su le saracinesche, si riparte: da lunedì a sabato, domenica disposta chiusura

Da oggi si riparte. Da tenere a mente le due regole principali: mascherina obbligatoria nei luoghi aperti al pubblico, per operatori e clienti; distanza interpersonale di sicurezza. Su la saracinesca dei negozi, riprende l’attività di parrucchieri e centri estetici, ristoranti e bar. Potranno prolungare l’orario di chiusura entro le 23.30 fino al 7 giugno o rinunciare al giorno di riposo settimanale. Ma la domenica (ed i festivi) si chiude, tranne farmacie, edicole, bar, ristorazione e fiorai.
Lo dispone l’ordinanza regionale del 17 maggio. “È disposta la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la
ristorazione ed i fiorai. È autorizzato nelle superiori giornate anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento”.
Chiusi nei giorni domenicali e festivi anche “i centri commerciali e i c.d. outlet, fatta eccezione per l’esercizio delle attività commerciali di cui al superiore comma ed unicamente per lo svolgimento del servizio a domicilio”.




Siracusa. Borgata, rubinetti a secco: guasto in via Trapani, riparazione conclusa in giornata

Rubinetti a secco in tutta la Borgata. Un nuovo guasto idrico ha reso necessaria l’interruzione dell’erogazione idrica nel popoloso rione. I tecnici di Siam sono a lavoro dalle prime battute della giornata. Entro la giornata dovrebbero concludere la riparazione.
Il nuovo guasto in via Trapani, angolo via Pasubio. I residenti chiedono al Comune maggiori investimenti per ammodernare la rete idrica della Borgata. Nel giro di poche settimane è infatti il terzo episodio simile.




Ex Provincia Regionale, 3 milioni di euro dalla Regione, liquidato saldo accise

La Regione liquida il saldo per le accise, una somma che supera i 6 milioni di euro. Di questi, poco più di 3 milioni saranno destinati all’ex Provincia di Siracusa, mentre la restante parte verrà destinati ai 21 comuni dell’area. “Il Dipartimento regionale delle Autonomie Locali ha emesso il decreto (DDG 132/2020) con il quale viene
trasferito, dalla Regione, il saldo accise al Libero Consorzio di Siracusa e ai 21 comuni della provincia aretusea”, conferma l’assessore Edy Bandiera, unico siracusano della compagine di governo.
Le risorse economiche erogate saranno così ripartite: Augusta € 317.542,42; Avola € 343.246,65; Buccheri € 24.100.98; Buscemi € 6.608,55; Canicattini Bagni € 54.114,92; Carlentini € 165.140,54; Cassaro € 5.470,94; Ferla € 16.181,29; Floridia € 161.308,77; Francofonte € 162.453,07; Lentini € 244.922,20; Melilli € 107.277,03; Noto € 244.817,48; Pachino € 211.729,51; Palazzolo Acreide € 58.589,41; Portopalo di Capo Passero € 45.220,85; Priolo Gargallo € 93.296,02; Rosolini € 175.613,20; Siracusa € 912.847,05; Solarino € 59.589,96; Sortino € 69.165,77.
“Una importante boccata di ossigeno – aggiunge Bandiera – che servirà a far fronte al pagamento degli stipendi del personale dipendente e ad altre esigenze degli enti beneficiari”.