Cordoglio a Siracusa per la scomparsa di Roberto Varsalona, ex primario Ortopedia

Profondo cordoglio a Siracusa per la prematura scomparsa di Roberto Varsalona. Medico chirurgo, ha diretto fino al 2015 l’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Umberto I di Siracusa.
Catanese di nascita, ha costruito importanti momenti della sua carriera professionale a Siracusa, città verso la quale non ha mai nascosto la sua personale simpatia.
Anche dopo la fine del rapporto lavorativo con l’Asp aretusea, ha continuato ad operare tra la città di Archimede e Catania. Ha collaborato con alcune delle più importanti realtà della sanità privata locale, fino a quando la salute lo ha permesso.
Da alcuni anni combatteva con determinazione e coraggio la sua personale battaglia. Nella notte, purtroppo, la morte. Lascia moglie e due figli adolescenti.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 107 positivi, 102 guariti, 26 deceduti

Confermando il trend degli ultimi giorni, diminuisce il numero degli attuali positivi ed aumentano i guariti. Dato regionale, confermato dall’ultimo report di aggiornamento.
In provincia di Siracusa sono 107 gli attuali positivi, 4 in meno rispetto ad ieri. Salgono a 102 i guariti (+3), scendono i ricoverati (30). Purtroppo c’è da registrare un nuovo deceaso da covid-19. Sono così 26 in totale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 696 (71, 245, 91); Enna, 288 (86, 104, 29); Messina, 358 (65, 142, 52); Palermo, 404 (56, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Trapani, 69 (2, 65, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Cane ucciso a Priolo: a causa di omonimia, minacce ad un medico estraneo ai fatti

Sui social ha suscitato reazioni accese la vicenda del cane ucciso a Priolo. Le generalità dell’uomo sospettato di essere l’autore del gesto (e per questo denunciato) sono subito finite sulla rete persino con tanto di sua foto. Una palese violazione degli stessi diritti del deferito di cui potrebbero essere chiamati a rispondere gli autori dei post su Facebook. Intanto fioccano i commenti ed oltre ai prevedibili insulti, si moltiplicano anche le minacce.
Una situazione seguita da vicino dai Carabinieri. E complicata dal fatto che, per una sorta di omonimia, decine di pesanti minacce sono state rivolte – via social- anche al primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Non è chiaramente lui il soggetto denunciato. Il noto medico, oggetto nelle ultime ore insieme alla famiglia di pesanti minacce e calunnie, è completamente estraneo ai fatti. Ma per ovvie ragioni di sicurezza si è visto costretto a denunciare l’accaduto.




Minacce di morte sui social, i legali del commerciante priolese: "denunciamo tutti"

“Si tratta di un evento che per, quanto ragionevolmente impressionante anche per le tristissime immagini diffuse sul web, non è stato volontariamente posto in essere dal nostro assistito. Il cane infatti non è come era un randagio ma era accudito da circa quindici anni dall’odierno indagato, presso la propria campagna”. A precisarlo Donata Posante e Graziella Vella, i legali che difendono il commerciante priolese denunciato.
“Ieri, dopo essersi fermato di ritorno da una passeggiata fatta con il proprio animale nei pressi della proprietà, il nostro assistito al fine di evitare che l’animale, oramai anziano, si allontanasse senza riuscire a trovare la strada di casa, come avvenuto in qualche occasione in passato, lo ha ancorato per brevi minuti alla propria autovettura”, ricostruiscono Posante e Vella.
“Purtroppo, una volta risalito in automobile, ha dimenticato di avere lasciato fuori il proprio animale e si è messo in marcia totalmente inconsapevole della macabra scena. Solo dopo l’intervento di alcuni passanti inorriditi, il nostro assistito ha potuto avvedersi e ricordarsi di avere fatalmente dimenticato il proprio cane legato all’auto”. E tutto quello che è
accaduto dopo, è da collegare “allo stato di shock emotivo che ha colpito l’anziano signore per la macabra perdita del proprio animale, accidentalmente avvenuta”.
Nella tesi dei legali, proprio la terribile dinamica dell’evento sarebbe in realtà la prova dell’inconsapevolezza dell’insano gesto, “evidentemente non voluto”. L’auto avrebbe infatti attraversato vie principali e non isolate. “Sarà poi certo compito della magistratura far luce sulle reali dinamiche dell’accaduto. Le sconcertanti immagini diffuse sul web non giustificano però in alcun modo la campagna mediatica di odio e violenza che si è diffusa subito dopo la notizia ai danni del pensionato, allo stato incensurato, e di tutta la sua famiglia. Da ieri stanno subendo un pesantissimo ed inaudito linciaggio mediatico, con gravissime minacce di morte oltre che di insulti. Condotte in ordine alle quali ci riserviamo di denunciare già nelle prossime ore alle Autorità competenti i responsabili dei gravi reati posti in essere”.

Foto dal web




La protesta di Cassibile, tende in piazza Saitta: "stanchi della baraccopoli, intervenite"

Tende in piazza Saitta per manifestare il “disappunto dei cassibilesi in ordine alla gestione, da parte delle istituzioni locali e nazionali, della vicenda tendopoli di Cassibile”. E’ pronta la protesta pacifica, organizzata da alcuni residenti nella frazione siracusana, dove è salita in tempi di coronovirus e lockdown la tensione sociale. La cittadina da una parte, la baraccopoli che ospita i migranti stagionali dall’altra. Si tratta purtroppo di un problema noto e che tocca vari aspetti, dalla dignità dei lavoratori stranieri alla sicurezza dei cassibilesi. Nonostante il passare degli anni, nessuno pare saper regolamentare ogni aspetto di una vicenda assai complessa.
Domenica 10 maggio ecco intanto la protesta dei residenti. Tende in piazza, a partire dalle 10. Alle forze dell’ordine è stata inviata la comunicazione con richiesta di autorizzazione. “Tutto si svolgerà in maniera pacifica e nel rispetto di quanto previsto dal dpcm quindi nel pieno rispetto delle norme sanitarie e di contenimento”, spiegano gli organizzatori.




Siracusa. Riaprono i parchi cittadini, ma le misure sono rigide: se si sbaglia, si chiude

Firmata stamattina l’ordinanza che, da domani, riapre 5 parchi cittadini. La fruizione avverrà con ingressi contingentati e solo se vengono rispettate le misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus, a cominciare dal distanziamento sociale e dall’utilizzo di mascherine.
La proposta porta la firma del dirigente del settore Ambiente, Gaetano Brex, ed era stata concordata con l’assessore Andrea Buccheri.
I parchi sono quelli recintati e dotati di cancello di ingresso e il numero massimo delle persone che vi possono sostare è stato individuato in rapporto alla loro ampiezza.
Si tratta della porzione di area verde del Foro siracusano lato Pantheon, che potrà accogliere fino a 60 persone; del giardino “Corrado Cartia” di piazza Adda (25 persone); del parco “Donne vittime di violenza” di via Ramacca (10 persone); del parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta (215 persone); e del parco di via Ozanam (45 persone). L’ingresso è consentito dalle 9 alle 19; resta vietato l’utilizzo dei giochi per bambini e di eventuali altre attrezzature ludiche presenti (ad esempio, la pista di skateboard del parco Ozanam) e, soprattutto, è assolutamente proibita qualsiasi forma di assembramento, che potrebbe comportare anche la chiusura delle strutture. Inoltre, restano confermate tutte le restrizioni adottate per le altre aree verdi non recintate, compresi i parchigioco.
“Comprendiamo – dice il sindaco Italia – l’esigenza da tutti avvertita, anche da noi amministratori, di ritornare piano piano alle nostre abitudini ma si deve anche comprendere che l’emergenza non è ancora cessata e che l’allentamento delle misure è funzionale soprattutto alla ripartenza dell’economia. Scene come quelle viste in questi giorni in moltissime città, compresa Siracusa, non devono più ripetersi. Si tratta di un percorso lento e graduale, come quello fatto per la riapertura del cimitero, e che passa prima di tutto dalla responsabilizzazione di tutti. Dunque, nessun accesso alla attrezzature, niente giochi di gruppo, uso di mascherine e, soprattutto, niente assembramenti, che potrebbero portare all’annullamento dei questa ordinanza”.
L’ingresso è consentito a persone singole oppure accompagnate se si è minorenni o non autosufficienti. Allo stesso modo è consentita l’attività motoria o sportiva e sempre nei rispetto della distanza di sicurezza. I parchi “verranno immediatamente chiusi al pubblico, momentaneamente o per l’intero prosieguo della giornata ogni qualvolta risulti particolarmente difficoltoso assicurare il divieto di assembramento” oppure in presenza di comportamenti non adeguati.
“Abbiamo sfruttato – afferma l’assessore Buccheri – questi giorni di chiusura per effettuare la sanificazione delle aree e per interventi di pulizia e di sistemazione del verde. Pur con le necessarie misure anti-covid, riconsegniamo i parchi alla disponibilità dei siracusani perché possano tornare alla vita all’aria aperta, col pensiero rivolto soprattutto ai bambini che più di tutti hanno sofferto in queste settimane il fatto di non poter uscire di casa”.




Doni per i bimbi prematuri, fatti da Pigitin e consegnati dai Vigili del Fuoco

I vigili del fuoco di Siracusa questa mattina hanno effettuato una consegna speciale. Considerate le attuali misure di prevenzione per l’emergenza Covid-19, sono stati loro a portare fisicamente in ospedale, per conto dell’associazione Pi.gi.tin (piccoli giganti in terapia intensiva neonatale), alcuni oggetti fatti a mano in lana merinos e stoffa donato al reparto UTIN dell’ospedale Umberto I di Siracusa diretto da Massimo Tirantello.
Quattro vigili del fuoco si sono presentati in ospedale con guanti e mascherine. Hanno indossato cuffiette e copri-calzari nel rispetto delle massime misure di sicurezza e, in occasione della festa della mamma, hanno portato i dudú in lana merinos per i piccoli ospiti del reparto, fiori in stoffa per tutte le mamme e per il personale del reparto e portachiavi per i tutti i papà, in ritardo perché non festeggiati a causa del Covid.
Tutti gli oggetti sono stati confezionati a mano dai volontari dell’associazione Pi.gi.tin che da un paio di mesi non possono purtroppo accedere al reparto per offrire il loro regolare supporto ai genitori dei bambini prematuri ricoverati. Se vigili del fuoco di svolgere ancora una volta un servizio per i cittadini. “Registriamo l’ennesimo gesto di grande solidarietà a favore dei nostri piccoli ospiti – dichiara il direttore del reparto, Massimo Tirantello – che anche in questo momento di emergenza e di distanziamento sociale è stato reso possibile dalla disponibilità dei Vigili del Fuoco che non hanno esitato a farsi da tramite per portare a compimento il desidero dell’Associazione. Ai componenti Pigitin e al Comando dei vigili del fuoco di Siracusa giunge un sentito ringraziamento da parte di tutto il reparto e dalla direzione generale dell’Asp di Siracusa”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: nessuna variazione. 111 contagiati, 99 guariti, 36 ricoverati

Dati epidemiologici sostanzialmente in fotocopia per la provincia di Siracusa nel report di aggiornamento fornito oggi dalla Regione. Rispetto alle 24 ore precedenti, nessuna variazione.
Restano 111 gli attuali positivi, 36 i ricoverati, 99 i guariti e 25 i deceduti. Esattamente gli stessi numeri di ieri, evenienza che solleva anche i dubbi di chi fornisce una lettura critica dell’analisi numerica fornita dalla Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 694 (82, 243, 90); Enna, 288 (114, 104, 29); Messina, 362 (71, 138, 52); Palermo, 396 (58, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Siracusa, 111 (36, 99, 25); Trapani, 71 (4, 63, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Non si paga il suolo pubblico per i mesi di lockdown: la decisione del Comune

Novità per il pagamento del suolo pubblico da parte delle attività commerciali in lockdown. Con una delibera del 4 maggio, il Comune di Siracusa ha stabilito che bar, ristoranti, pub, pizzerie ed ogni altra attività con occupazione di suolo pubblico non dovrà pagare la relativa tariffa di concessione per i mesi in cui è stata disposta la serrata per via dell’epidemia di coronavirus.
Il provvedimento, preparato dall’assessorato alle attività produttive retto da Cosimo Burti, ha ricevuto anche il via libera del commissario straordinario che sostituisce il Consiglio comunale. È immediatamente esecutivo e vale anche per le attività che hanno riaperto per asporto ma non possono comunque utilizzare verande e dehors allestiti su suolo pubblico.
È in corso di ricalcolo anche la Tari per le attività commerciali, inclusi i negozi al dettaglio. La volontà di Palazzo Vermexio, nel rispetto degli equilibri di bilancio, è quella di “scontare” i mesi di chiusura rideterminando l’importo totale dovuto.

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Prezzi in aumento? L'assessore invita al consumo critico, Confcommercio lancia strategia di contenimento

Diverse segnalazioni giunte in redazione hanno lamentato l’aumento dei prezzi in alcuni bar di Siracusa. Una media di 15/20 centesimi in più per caffè o colazione, nella settimana della riapertura seppur in forma di asporto. “Se ci sono bar dove sono stati aumentati i prezzi, si può anche decidere di non andare”, commenta l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio, Cosimo Burti, intervenuto su FMITALIA. “Una forma di consumo critico”, aggiunge.
“Se un imprenditore decide di aumentare i prezzi  per pagarsi i costi, non è molto furbo perché. Inevitabilmente, l’utenza gli volterà le spalle. E se, alla fine, di cornetti o di caffè, ne venderà meno non credo abbia individuato la strategia giusta”.
Intanto da Confcommercio Siracusa mettono in evidenza come la stragrande maggioranza delle attività associate stia, invece, adottando una strategia di contenimento dei prezzi. “Se gli aumenti dipendono dai rincari sulla materia prima, purtroppo l’esercente non può fare molto avendo, a sua volta, un costo maggiorato in partenza”.

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