Spaccio di droga, il lockdown rallenta ma non stoppa gli "affari": sanzionati in 66

Seppure con una contrazione nel volume degli “affari” a causa del coronavirus, lo spaccio di stupefacenti non si è arrestato nel siracusano in lockdown. “I numeri complessivi sono stati comunque significativi”, spiegano i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa. Nel corso dei servizi di controllo del territorio per verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento del Coronavirus, hanno sorpreso e sanzionato diverse persone che hanno deciso di violare il lockdown solo per andare a reperire sostanze stupefacenti per il loro uso personale.
Tra il 9 marzo ed il 3 maggio 2020, i militari dell’Arma hanno infatti segnalato alla Prefettura di Siracusa per uso personale di stupefacenti addirittura 66 persone, delle quali ben 37 nel solo capoluogo. Sono stati sorpresi, il più delle volte, in prossimità delle note piazze di spaccio.
Sono stati tutti sanzionati per la violazione delle disposizioni ministeriali sul contenimento della pandemia, ovvero con la contravvenzione da 400 a 3.000 euro, aumentata fino a un terzo quando la violazione è avvenuta mediante l’utilizzo di un veicolo.




Multe da Fase Due: "sto andando a trovare un amico", ma gli amici non sono "congiunti"

Le sanzioni non si arrestano in Fase Due. Le regole da seguire restano e le infrazioni vengono perseguite. Nelle ore scorse, i Carabinieri hanno elevato multe a Siracusa, Cassibile, Carlentini, Ferla e Lentini.
In particolare, un uomo si era spostato da un comune all’altro della provincia, a bordo del suo ciclomotore, per andare a trovare un amico che non vedeva da tempo. Ma i semplici amici, come è stato più volte chiarito, non rientrano nella categoria dei congiunti, ai quali invece è ora consentito andare a far visita, e pertanto no rappresentano un valido motivo per lo spostamento. E’ successo a Lentini.
I Carabinieri di Siracusa, quotidianamente impegnati a garantire la corretta osservanza delle regole vigenti, rammentano che è necessario continuare a rispettare le misure di contenimento della pandemia, “alla cui violazione conseguono per i contravventori sanzioni da 400 euro a 3.000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva”.




"Dammi i soldi o voli via dal balcone": arrestato per estorsione un 39enne a Noto

E’ accusato di estorsione ai danni di un operaio di Noto il 39enne Simone Manenti. E’ stato arrestato al termine un’operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura di Siracusa e condotta dal commissariato diretto da Paolo Arena.
Tutto ha inizio lo scorso martedì, quando gli investigatori netini hanno avuto notizia di una estorsione subita da un operaio. La vittima, da tempo, sarebbe stata vessata da costanti richieste di denaro e da chiare minacce che – secondo gli inquirenti – sarebbero state messe in atto da Simone Manenti. La vittima ha ricevuto via social un eloquente messaggio minatorio “perché non mi rispondi? Devi pagare…devi pagare o giuro che vengo a casa tua e butto dal balcone te e tua moglie”, con la richiesta di 1800 euro. Altri messaggi vocali dello stesso tenore intimidatorio sono stati inviati via whatsApp.
Per interrompere l’azione criminosa e tutelare la vittima ed i suoi familiari, gli uomini del Commissariato di Noto hanno predisposto un’operazione di polizia giudiziaria che ha consentito di cogliere nella fragranza del reato il Manenti, bloccato mentre mentre riceveva una somma di denaro dalla sua vittima (video).

Gli elementi di prova vengono a carico dell’arrestato vengono definiti “pesanti” dagli investigatori. Secondo una prima ricostruzione, è verosimile che dietro le pretese estorsive vi siano dei debiti derivanti da una compravendita di sostanze stupefacenti effettuata dall’estortore con terze persone, per onorare i quali, lo stesso avrebbe vessato la vittima.




Il Questore tira le orecchie ai siracusani: "evitate assembramenti, rispettate le regole"

Anche il Questore di Siracusa, Gabriella Ioppolo, interviene su questi primi giorni di fase due, interpretati da alcuni siracusani come una sorta di libera tutti. “Le disposizioni poste a salvaguardia della salute pubblica devono essere scrupolosamente osservate per continuare a contrastare efficacemente la diffusione del virus. Si ribadisce, pertanto, che è necessario evitare ogni forma di assembramento, rispettare il distanziamento sociale e indossare i dispositivi di protezione individuale all’interno degli esercizi commerciali e sulle pubbliche aree, quando non è possibile mantenere il distanziamento personale”, le parole del Questore.
La Polizia resta pertanto impegnata nei controlli per il rispetto delle misura di contenimento e gestione dell’epidemia. Dall’osservanza delle norme igienico-sanitarie, al divieto di assembramento; dal rispetto del
distanziamento sociale all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Rimangono invariati i divieti di spostamento per le persone positive al COVID-19 e per quelle che si trovano in quarantena domiciliare e per l’esercizio delle attività non ancora autorizzate all’apertura.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 111 contagiati, 36 ricoverati, 25 deceduti

Restano 111 gli attuali positivi in provincia di Siracusa. Nessun nuovo caso nelle ultime 24 ore, così come riporta l’aggiornamento quotidiano regionale. L’unica variazione registrata riguarda i ricoverati che diventano 36, uno in meno rispetto ad ieri. Rimangono 99 i guariti, 25 i deceduti.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 125 (16, 26, 11); Catania, 691 (82, 240, 90); Enna, 292 (114, 100, 29); Messina, 370 (71, 130, 52); Palermo, 397 (58, 95, 30); Ragusa, 54 (3, 33, 7); Trapani, 92 (4, 42, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Si torna a parlare del viadotto di Targia: sopralluogo del Genio Civile

Proprio quando sembrava oramai abbandonato al suo destino, si accendono nuove attenzioni sul viadotto di Targia. Questa mattina i tecnici del Genio Civile hanno svolto un primo sopralluogo, su incarico dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Ai tecnici ha chiesto una relazione sulle condizioni del viadotto e sulle necessità di un eventuale intervento.
La prossima settimana lo stesso Falcone è atteso a Siracusa per visionare lo stato dell’infrastruttura. Nelle previsioni, dovrebbe essere un passaggio propedeutico alla pianificazione dei lavori che dovrebbero poi condurre alla sua riapertura. Ma uno dei primi ostacoli da superare è il costo dell’intervento per il quale, secondo recenti stime, occorrerebbero non meno di 6,5 milioni di euro. In passato, si era parlato più volte di un suo finanziamemto, anche attraverso la Protezione Civile Regionale.
I problemi per il viadotto di Targia, chiuso dal 2015, iniziarono nel febbraio del 2013 con un provvedimento che introdusse restrizioni nel transito veicolare con il divieto di transito per i mezzi pesanti. Poi, come detto, la chiusura e la contestuale realizzazione della bretella attuale, definita provvisoria.




I Carabinieri mettono in guardia: "Fase 2 non vuol dire basta restrizioni: evitate assembramenti"

“La Fase 2 non deve essere scambiata con un periodo nel quale improvvisamente tutte le restrizioni sono decadute. Sono ancora in vigore, con la sola differenza che alcune pratiche, come ad esempio l’attività sportiva o le visite ai congiunti, possono ora essere consentite purché attuate nel rispetto delle condizioni stabilite”. Il chiarimento arriva dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Siracusa che mette così in guardia dal rischio di incorrere in sanzioni.
“Poter correre al parco non significa quindi poterlo fare in gruppo, né è ora consentito passeggiare senza metà al solo fine di svago: al contrario, il criterio corretto è oggi quello che occorre ancora rimanere a casa, per uscirne solo nei casi di comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute”, specifica ancora il Comando Provinciale.
I Carabinieri continuano, da parte loro, a controllare il territorio per verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento del Coronavirus. Anche ieri, in tutta la provincia, si sono registrati casi di persone sorprese a circolare senza motivo valido, alcune anche a bordo di autovetture ed altre intente a dialogare tra di loro, creando assembramenti, pratica come detto ancora non consentita. Sanzioni sono state elevate ad Augusta e a Palazzolo Acreide. Si parla di multe da 400 fino a 3.000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva.




Abitazione in fiamme a Città Giardino, salve le persone all'interno

Un violento incendio si è sviluppato questa mattina all’interno di una abitazione di via Brancati, a Città Giardino. Notevoli i danni nei locali del piano terra, devastati dalle fiamme. Fortunatamente illese le persone che erano all’interno. In comprensibile stato di shock, sono state affidate alle cure dei sanitaricdel 118.
Sono stati, invece, i Vigili del fuoco di Siracusa a domare l’incendio, sviluppatosi poco prima delle 6 del mattino. Le cause del rogo sono in corso di indagine da parte degli organi di polizia. Ma secondo le prime informazioni, potrebbe esser stato generato da un corto circuito elettrico.




Tenta un furto ma perde le chiavi di casa sul posto: arrestato 48enne di Francofonte

Arresto in flagranza di reato per il 48enne Michele Ponte. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo – dopo avere rubata un’auto a Francofonte – si sarebbe recato nottetempo presso un’area di servizio di Carlentini. Dopo aver infranto il vetro di una porta del retro, si sarebbe voluto introdurre all’interno probabilmente per commettere un furto. Si sarebbe però leggermente ferito, imprevisto per cui avrebbe poi desistito dall’intento.
Intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno trovato le chiavi di casa del 48enne, perse per la fretta. Con quella prova e dopo aver visionato le immagini di videosorveglianza, sono iusciti in breve a rintracciarlo e ad arrestarlo. L’uomo è stato quindi posto ai domiciliari, con tanto di sanzione anche per la violazione delle misure di contenimento della pandemia da coronavirus.

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Siracusa. Test sierologici, via allo screening: si inizia dalla Polizia Municipale

Avviati anche in provincia di Siracusa i test sierologici disposti dall’assessorato regionale all’Ambiente. Si comincia dalle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e militari impegnati nel contrasto e contenimento dell’epidemia. Ordine di priorità stabilito da Palermo.
Ad occuparsi dello screening è l’Unità operativa di Patologia clinica dell’ospedale Umberto I di Siracusa.
Da lunedì 4 maggio è stata avviata l’esecuzione dei test per il personale del Comando dei Vigili Urbani di Siracusa, che ne ha fatto richiesta. Gli esiti vengono comunicati giornalmente, con le eventuali prescrizioni.
Nelle settimane successive verranno screenate tutte le Forze dell’Ordine che hanno avanzato richiesta. In una seconda fase, non appena il Laboratorio di Patologia clinica verrà attrezzato con la strumentazione idonea di cui si attende la consegna, come da circolare verranno effettuati anche i testi quantitativi a tutte le categorie cui la stessa circolare fa riferimento.

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