Siracusa. Mercato del Contadino: col distanziamento sociale torna anche in via Fava

Da sabato ritorna il mercato del contadino di via Pippo Fava, a Siracusa. Dopo lo stop per l’emergenza sanitaria, autorizzata la ripresa con i produttori del territorio che potranno allestire i loro stand e vendere i prodotti della filiera corta.
La formula del mercato è stata riveduta a causa del coronavirus. Il distanziamento sociale è d’obbligo, tra i clienti e tra gli stessi stand, “protetti” con nastri e non totalmente aperti come è sempre stato in passato. Prodotti disinfettati per le mani devono essere messi a disposizione anche degli utenti. I venditori dovranno indossare guanti e mascherine, obbligatori.

foto: mercato del contadino di piazza Adda, il primo a ripartire dopo emergenza coronavirus




Pallanuoto, amarezza Ortigia: la Len cancella la finale di Euro Cup

La federazione internazionale ha deciso. Annullata la fase finale di Champions League ed Euro Cup, le principali competizioni europee per club. L’ufficialità è arrivata ieri, quando dalla sua sede la Len ha comunicato la propria decisione. Edizione cancellata a causa del coronavirus.
Doccia gelata per l’Ortigia. Il sette siracusano si era guadagnato la finale di Euro Cup, la prima della sua storia. Una straordinaria cavalcata che aveva autorizzato grandi sogni, sulla scia di prestazioni in crescendo.
“C’è tantissima amarezza, ma a mister Piccardo e ai nostri atleti va ugualmente un infinito graziw per tutte le emozioni che ci hanno regalato e per aver portato in alto il nome di Siracusa e i colori dell’Ortigia in tutta Europa”, si legge sui canali social istituzionali della società biancoverde.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 111 contagiati, 99 guariti, 25 deceduti

Meno contagiati, meno ricoverati, più guariti. Si potrebbero sintetizzare così i dati odierni sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in provincia di Siracusa. Secondo quanto comunicato dalla Regione, gli attuali positivi sono 111, due in meno rispetto ad ieri. Scendo a 37 i ricoverati nelle strutture covid del territorio mentre 99 sono i guariti. I deceduti dall’inizio dell’epidemia sono 25.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 127 (14, 24, 11); Catania, 685 (84, 239, 88); Enna, 294 (117, 95, 29); Messina, 373 (74, 126, 52); Palermo, 397 (60, 95, 29); Ragusa, 54 (3, 33, 7); Trapani, 92 (4, 42, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Più voli e più traghetti da e per la Sicilia, arriva l'ok del governo

È arrivato l’ok dei ministeri competenti alla richiesta della Sicilia: raddoppio dei voli e l’aumento delle corse navali sullo Stretto di Messina.
I voli ssano da due a quattro al giorno da Roma per Palermo e per Catania (e viceversa), mentre i collegamenti navali tra Sicilia e Calabria da cinque diventano otto, in ogni direzione.
Lo stato di necessità ricomprendera’ anche il ricongiungimento alla famiglia.
Restano immutate le prescrizioni, già adottate dalla Regione, alle quali si devono attenere coloro che ritornano nell’Isola: registrazione sul portale web dedicato dell’assessorato della Salute (siciliacoronavirus.it), obbligo di isolamento in quarantena e sottopposizione, al termine del periodo, al tampone rino-faringeo. Per quanto riguarda i passeggeri agli approdi a Messina, i controlli sanitari continueranno a essere assicurati dalla Regione, mentre per gli aeroporti di Palermo e Catania, la cui competenza è in capo all’Usmaf, Musumeci ne ha chiesto il rafforzamento.

Foto Sac – Aeroporto di Catania




Siracusa. Coronavirus, positivo infermiere dell'ospedale: un nuovo caso

A suo modo, è già una sorta di piccolo caso. Un infermiere in servizio all’ospedale di Siracusa è risultato positivo al coronavirus. Eppure il primo tampone effettuato aveva dato esito negativo. E così l’uomo era regolarmente tornato a lavoro nel suo reparto. Ma dopo poco, avrebbe avvertito un malore durante il turno del primo maggio. Lo confermano fonti familiari e mediche. Sottoposto a nuovo tampone, questa volta è risultati positivo, nonostante pochi giorni prima lo stesso test avesse fornito responso diverso.
Il nuovo caso finisce per allungare la scia di sanitari dell’ospedale di Siracusa che hanno contratto il virus. Prima della separazione dei percorsi e del doppio pronto soccorso, il covid-19 si era manifestato in più reparti destando allarme nell’opinione pubblica per il numero dei sanitari positivi. Poi, con la “normalizzazione” dell’Umberto I avviata dal covid team, le percentuali sono scese sotto le soglie di allerta.




Odissea a Targia, per ore in coda per entrare al Centro Comunale di Raccolta

Anche tre ore in fila, dentro l’auto, prima di riuscire a conferire i propri rifiuti al centro comunale di Targia. Con la chiusura di Arenaura, tutta l’utenza si è riversata nella struttura a nord del capoluogo. Aumentano gli utenti, ma può entrare solo un’auto per volta per le regole che vietano assembramenti. E così lievitano i tempi di attesa, generando lunghe code visibili sin dall’ex viadotto di Targia.
Sono decine i messaggi di utenti imbufaliti per un sistema che non da alternative ad una attesa di ore in auto. Ed anche Fratelli d’Italia protesta con una nota a firma di Alberto Moscuzza, del circolo Aretusa.
Tekra è ferma: per garantire la sicurezza dei lavoratori non si può aumentare il numero di accessi contemporanei. Si entra uno per volta. Il Comune di Siracusa, allora, spinge per poter aprire Arenaura (destinato a rifiuti covid) ma per poterlo fare servono più corse verso la discarica apposita per quel tipo di rifiuto.
Il Ccr di Targia è aperto per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, dal martedì alla domenica; solo nel pomeriggio il lunedì. Al Ccr si possono conferire i rifiuti differenziati con il sistema della pesatura per gli sconti sulla Tari insieme ad ingombranti ed altri rifiuti.




Sport individuali all'aperto, via libera in Sicilia: ecco quali e come

Dopo il lockdown per limitare ogni forma di contagio dal Coronavirus, da oggi in Sicilia scatta il via libera alla pratica degli sport individuali “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”.
L’apertura – contenuta nell’ordinanza firmata lo scorso 30 aprile dal presidente della Regione, Nello Musumeci – è disciplinata da una circolare dell’assessorato alla Salute.
Nel documento, in cui si escludono di fatto tutti gli sport di squadra, viene infatti specificato che “l’attività sportiva deve essere svolta esclusivamente in forma individuale e non ammette né prevede alcun contatto fisico” e praticata “in luoghi aperti”. La circolare chiarisce inoltre che è “ammessa la pratica di qualsiasi sport, esclusivamente e rigorosamente in forma individuale, che contempli l’utilizzo di un attrezzo”.
Per fare degli esempi, si potranno nuovamente praticare tutte le discipline su due ruote, ma anche tennis, padel, tennis tavolo o pattinaggio, windsurf, surf. Via libera anche alla “pesca subacquea, apnea, diving e nuoto in acque libere, purché esercitati nel sito più vicino alla propria abitazione”. Come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione sì anche a canoa, canottaggio e vela, equitazione, golf e ovviamente atletica, ma anche alla pesca sportiva: tutte discipline che si possono praticare “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio”.
La circolare dell’assessorato alla Salute specifica inoltre che nei circoli e nelle strutture sportive private, i legali rappresentanti dovranno far rispettare tutte le misure in materia di sanificazione, di distanziamento interpersonale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di sicurezza (mascherine, guanti, termoscanner e saturimetro).
Nelle strutture, all’intero delle quali potranno accedere solo gli iscritti, dovrà essere individuato un supervisor che avrà il compito di “monitorare ed assicurare costantemente il regolare espletamento delle attività”.
All’interno dei circoli sportivi, che dovranno dotarsi di igienizzanti da dislocare nelle diverse aree dedicate all’attività fisica e nelle aree comuni (ingresso, WC etc.), sarà comunque vietato l’uso di piscine e luoghi chiusi, quali palestra, bar, sale di intrattenimento e non sarà consentito l’utilizzo delle docce. L’ingresso negli spogliatoi, infine, è permesso esclusivamente per l’uso dei wc che dovranno essere preventivamente sanificati.
La circolare dell’assessorato alla Salute chiarisce inoltre che “l’ingresso ai soci presso le strutture sportive è consentito previa prenotazione, secondo le modalità utilizzate dalle strutture medesime, per lo svolgimento dell’attività, tra quelle ammesse, prescelta dall’interessato”.
L’assessorato per assicurare un costante monitoraggio del rispetto delle disposizioni ha previsto dei controlli nei circoli e le eventuali violazioni saranno oggetto di specifiche sanzioni.

Foto: sport360.it
 




Siracusa durante il lockdown, studio del Cipa: giù gli inquinanti

Il Cipa (Associazione per la Protezione dell’Ambiente) ha completato un proprio studio sulla qualità dell’aria mel siracusano durante le settimane del lockdown da coronavirus.
Nel rapporto sono stati analizzati gli andamenti di molti inquinanti monitorati dalla rete Cipa.
“Fin dalle prime battute della crisi da Coronavirus, e del conseguente lock-down, abbiamo registrato una riduzione degli inquinanti. I dati della rete sono stati confrontati con quelli prodotti dalla ex Provincia, in particolare nei centri abitati e fino alle porte del capoluogo, nel tratto fra
Belvedere e Scala Greca”, spiega il presidente del Cipa, Mario Lazzaro.
Durante la pandemia (le misurazioni fanno riferimento al periodo gennaio-aprile) è stato rilevato un contenimento delle concentrazioni di NOx (Ossidi di Azoto) e di Benzene. Contenimemto maggiorinei centri a più intenso traffico. “Per gli ossidi di azoto (NOx), il traffico costituisce il fattore causa determinante, le concentrazioni si sono ridotte, da gennaio ad aprile del 40-45%. Gli scostamenti sono stati più evidenti nelle stazioni San Focà (da 16 a 7 microgrammi per metro cubo) e di Belvedere (da 13 a 5 microgrammi per
metro cubo) più prossime ai centri abitati. Si tratta di riduzioni dovute alla forte contrazione del traffico veicolare. E’ comunque un dato assodato che negli ultimi cinque anni le medie annuali degli Ossidi di Azoto viaggiano ben al di sotto dei limiti prescritti”, spieganogli specialisti del Cipa.
“Per quel che riguarda benzene, toluene, etilbenzene e xilene, le loro concentrazioni (il prodotto più significativo è il benzene, ndr) nel
periodo di quarantena si sono ridotte del 25%. Si tratta di composti volatili derivati per gran parte dal traffico veicolare. Pa restante quota, circa il 20%, può originarsi da attività industriali”, analizzano dal Cipa.




Siracusa. Pesca illegale in Area Marina Protetta, sanzionati due sub

La Capitaneria di Porto è intervenuta due volte, ieri, in area marina protetta del Plemmirio.
Dopo aver individuato la presenza di fasci di luce nello specchio acqueo antistante Terrauzza, attraverso le telecamere di monitoraggio, il Consorzio Plemmirio ha informavato la Sala Operativa della Guardia Costiera che ha inviato unità sui luoghi segnalati, precisamente tra il Varco 14 e il Varco 15.
Giunti sul posto, i militari hanmo riscontravato la presenza di due pescatori subacquei in attività di pesca in apnea. Quando si sono avviate verso la loro auto, al termine della pesca, sono stati fermati e identificati. Hanno rimediato una sanzione amministrativa pecuniaria per aver effettuato la pesca subacquea in apnea in orario notturno.
Ai due è stata inoltre sequestrata l’attrezzatura da pesca (2 fucili subacquei con fiocina e 2 torce) ed il prodotto ittico pescato, per un peso complessivo di 6 kg di specie mista tra polpi, saraghi, triglie, orate, seppie e cicale.
Sempre nella giornata di ieri, un dipendente del Consorzio Plemmirio in servizio di perlustrazione ha riscontrato la presenza in Zona A – riserva integrale – di un rete da posta segnalata con un bidone bianco e una cima galleggiante arancione. La Guardia Costiera ha rimosso la rete, lunga circa 1500 metri. All’interno sono stati trovati 3kg di pesce, tra palamite e triglie. Tutto è stato sottoposto a sequestro.




Mascherine chirurgiche per la popolazione, a Canicattini parte la distribuzione

Il Comune di Canicattini Bagni ha iniziato quest’oggi la distribuzione di mascherine a tutti i nuclei familiari della città. Si tratta delle mascherine chirurgiche messe a disposizione dal Dipartimento di Protezione Civile in tutto il territorio nazionale.
A consegnarle casa per casa sono i volontari comunali di Protezione Civile, in modo da evitare possibili assembramenti. Muniti di dispositivi di protezione, i volontari faranno le consegne delle mascherine ai vari nuclei familiari davanti all’uscio di casa.
Il sindaco Marilena Miceli e l’Assessore alla Protezione Civile, Salvatore La Rosa, hanno ringraziato i giovani volontari per l’impegno. Ringraziamenti da Canicattini anche alla Sibeg Coca Cola per aver donato bevande al Dipartimento Regionale di Protezione Civile che ha provveduto a recapitarle ai minori ospiti presso le Case di accoglienza della città, “Casa Aylan” e “La Pineta”.