Droga nascosta negli slip, arrestato un geometra di 32 anni ad Augusta

Nascosti negli slip, aveva 5 involucri termosaldati con circa 50 grammi di cocaina. Una perquisizione disposta dai Carabinieri ha incastrato un geometra 32enne di Augusta. E’ stato fermato mentre si trovava a bordo della sua atuo.
Lo stupefacente è stato sequestrato e l’uomo posto ai domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siracusa. E’ stato anche sanzionato per la violazione delle misure di contenimento della pandemia da coronavirus.




Siracusa, marzo 2020: aumentati i decessi dello 0,6%, incidenza covid dell'1,5%. Studio Istat/Iss

E’ stato pubblicato oggi il rapporto dedicato all’analisi dell’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente in Italia. Uno studio condotto dall’Istat insieme all’Istituto Superiore di Sanità con cui si prova a fornire “una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati” dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre del 2020. I risultati vengono presentati, dopo una introduzione di carattere nazionale, a livello provinciale e per aggregazioni di province.
La provincia di Siracusa viene inserita tra quelle a bassa diffusione dell’epidemia. Si tratta di una lista di 34 province, tutte del centro sud, tra cui tutte le altre siciliane (Agrigento, Catania, Caltanissetta Messina, Trapani, Ragusa e Palermo) ad eccezione di Enna che rientra tra quelle a media diffusione.
Lo studio Istat/Iss (con copertura dell’87,6% della popolazione della provincia di Siracusa) prende in considerazione i decessi del mese di marzo 2020 e li rapporta alla media Istat 2015-2019. Ne viene fuori un aumento dei decessi pari allo 0,6%.
Quanto ai decessi totali nel periodo 20 febbraio-31 marzo sono stati 452, contro i 445 della media 2015-2019 (stesso periodo). Al 31 marzo 2020 erano 7 i decessi in provincia di Siracusa attribuiti ufficialmente al coronavirus dalla sorveglianza integrata covid-19, ovvero l’1,5% del totale. Dato che rende la provincia di Siracusa tredicesima tra le trentaquattro a bassa diffusione.
Oggi i decessi sono diventati 25, rendendo il mese di aprile (non ancora coperto dallo studio Istat/Iss) quello con il maggior numero di morti da covid-19 in provincia di Siracusa.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 113 contagiati, 39 ricoverati, 25 deceduti

Seguendo la lieve altalena delle ultime giornate, torna a scendere il numero degli attuali positivi in provincia di Siracusa. Nell’aggiornamento fornito dalla Regione e relativo alla data odierna, i contagiati sono 113 ovvero due in meno rispetto ad ieri. Continua la flessione del numero dei ricoverati nelle strutture covid della provincia, sono 39. Arriva invece a 96 il numero dei guariti ma c’è da registrare anche un nuovo decesso. Sono così 25 le persone che hanno perduto la vita in provincia di Siracusa a causa del covid-19.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 127 (16, 24, 11); Catania, 683 (84, 238, 88); Enna, 296 (119, 93, 29); Messina, 375 (76, 124, 51); Palermo, 393 (61, 95, 28); Ragusa, 54 (5, 32, 6); Trapani, 92 (4, 42, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Rientro degli studenti fuori sede, la Regione dice si ma "verifica delle condizioni e quarantena"

I siciliani fuori sede, in particolare gli studenti universitari, potranno rientrare in Sicilia. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, in un video sui suoi canali social istituzionali. “Un vero blocco ai rientri per necessità non c’è mai stato. Adesso allarghiamo: possono rientrare coloro che si debbono ricongiungere con le famiglie. E’ chiaro che serve la verifica delle condizioni al momento dello sbarco e i rientranti dovranno poi mettersi in quarantena. Nessuno – ammonisce il presidente della Regione – deve pensare che la partita sia chiusa. Fase due non vuol dire tutti liberi. Rientri si, ma con necessaria prudenza e responsabilità”.
Nelle ultime ore, centinaia erano stati gli appelli indirizzati a Musumeci con gli studenti universitari che erano sin qui rimasti al nord uniti nell’hashtag #fateciritornare. “Sono un padre e comprendo le necessità di una famiglia. Ma da presidente della Regione devo trovare punto di equilibrio tra le esigenze affettive e quelle della prudenza e della cautela, per evitare che si possa entrare in Sicilia ed essere poi inconsapevoli portatori del virus. Restiamo prudenti per non ricominciare daccapo. Buon rientro a chi ha un buon motivo per rientrare nella nostra Isola”, ha detto ancora il presidente siciliano.

https://www.facebook.com/regionesiciliana/videos/569677823947968/

Nello specifico, la Regione ha richiesto al Ministero dei Trasporti di portare i voli da Roma per Palermo e Catania da due a quattro al giorno, “sperando che Alitalia non si abbandoni a speculazioni. Il costo dei voli, mi segnalano, è inaccessibile e inaccettabile. Manteniamo la corsa del treno da Roma a Messina – spiega ancora Musumeci – e per quanto riguarda lo Stretto, chiediamo di passare da 5 corse ad 8”.
Con l’andare del tempo, se la curva dei contagi non dovesse riprendere a salire, la Regione chiederà di aumentare di volta in volta voli, treni e corse dei traghetti. “Andare in giro con la mascherina è essenziale, guanti in un locale chiuso altrettanto importante. Sapete già che abbiamo consentito varie attività, vorremmo autorizzarne altre ma non dipende da noi. Stiamo pressando perchè parrucchieri e barbieri possano riaprire in Sicilia il 18 maggio”.




Rifiuti, il Tar conferma l'interdittiva antimafia per la ditta che aveva vinto la gara a Siracusa

I giudici della Prima Sezione del Tar di Catania hanno rigettato la richiesta di sospensiva della Tech, destinataria lo scorso febbraio di un’interdittiva antimafia della Prefettura di Siracusa. Si tratta dell’azienda che si era aggiudicata l’appalto per la gestione settennale dei rifiuti a Siracusa poi assegnato da Palazzo Vermexio – a seguito di quella interdittiva – alla Tekra, attuale gestore, che aveva presentato la seconda migliore offerta.
La Tech aveva prodotto al Tar la richiesta di archiviazione della Procura distrettuale antimafia (accolta dal gip di Catania) in un procedimento penale. Per i giudici ammimistrativi, però, “l’interdittiva non presuppone la prova di un fatto, ma solo la presenza di una serie di indizi in base ai quali non sia illogico o inattendibile ritenere la sussistenza di un collegamento con organizzazioni mafiose o di un condizionamento da parte di queste”, si legge nel provvedimento. Inoltre, “i fatti sui quali si fondano i provvedimenti del tipo di quello oggetto di causa, possono anche essere risalenti nel tempo nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi attendibile l’esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata”. E anche “il mero decorso del tempo, di per se solo, non implica, cioè, la perdita – si legge ancora nel provvedimento – del requisito dell’attualità del tentativo di infiltrazione mafiosa e la conseguente decadenza delle vicende descritte in un atto interdittivo, né l’inutilizzabilità di queste ultime quale materiale istruttorio per un nuovo provvedimento”. Da qui la decisione del Tar di Catania di respingere la domanda cautelare, al termine di una camera di consiglio svolta in videoconferenza da remoto.




Corona d'alloro per i poliziotti Carmelo Rao e Salvatore Reina, uccisi nel 1965

Una corona di alloro per ricordare Carmelo Rao e Salvatore Reina, poliziotti uccisi la mattina del 4 maggio 1965 nell’adempimento del loro dovere. Cerimonia in forma riservata, per le note restrizioni legate al contenimento sanitario, in via Lisso a Lentini dove una lapide ricorda i due agenti. Avevano entrambi 32 anni. La loro vicenda è ancora oggi sentita e fonte di commozione nella cittadina della zona nord della provincia.




Nel seminterrato scoppia l'incendio di una autovettura

Era parcheggiata all’interno del seminterrato di una costruzione non ancora rifinita l’auto divorata da un incendio a Melilli.
Il fumo ha allarmato i residenti della zona di via San Giovanni che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. I soccorritori sono arrivati con due squadre, una da Augusta e l’altra da Siracusa. In breve tempo hanno spento il rogo.
Non sono state ancora accertate le cause dell’incendio, al vaglio degli investigatori.




Siracusa. Incidente frontale a Torre Milocca, fortunatamente tutti illesi

Incidente stradale poco fuori città, lungo la strada che conduce verso le contrade balneari di Siracusa. Due auto si sono scontrate in maniera frontale, all’altezza di Torre Milocca. Ingenti i danni alle vetture, fortunatamente illese le persone a bordo. Se la sono cavata con tanta paura.
L’incidente è avvenuto poco prima di ora di pranzo. Ancora in fase di accertamento la dinamica del sinistro, forse una distrazione. A scontrarsi, una Fiat Cinquecento che proveniva da Siracusa ed una Ypsilon che si muoveva nella direzione opposta. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza del 118 ma per fortuna non risultano feriti. Tanta paura ma nessuna conseguenza fisica per le due ragazze a bordo della Cinquecento e per l’uomo alla guida della Ypsilon.




Invasione di api nel siracusano, condomini "assediati": intervengono i Vigili del Fuoco

Sono numerosi, in queste giornate, gli interventi dei Vigili del fuoco di Siracusa per la presenza di imenotteri aculeati ovvero vespe, api e calabroni. Anche se di regola non è questo uno dei compiti istituzionali del corpo, i Vigili del fuoco entrano in gioco quando viene riscontrata la sussistenza di un reale pericolo per l’incolumità delle persone.
E così ad esempio, quando gli sciami o i favi sono particolarmente grandi o non c’è modo di isolare i locali dove insistono gli insetti intervengono in soccorso i pompieri con gli strumenti ed i mezzi in dotazione.
L’ultimo di questi interventi, in ordine temporale, si è svolto questo pomeriggio a Lentini con l’utilizzo dell’autoscala.




Va a comprare un panino al furgone ambulante: multato a Villasmundo

A qualcuno è costata cara la voglia di anticipare la cosiddetta fase 2. E così, anche ieri, diverse sono state le sanzioni elevate dai Carabinieri, in tutta la provincia. I centri più interessati sono stati Siracusa, Cassibile, Solarino, Priolo Gargallo, Belvedere, Carlentini, Villasmundo, Melilli, Lentini, Augusta, Rosolini.
Curioso il caso di Villasmundo: un uomo è stato sanzionato perché, a bordo della sua autovettura, si era recato in un altro comune solo per acquistare un panino da un furgone ambulante. Fino ad ieri, però, era una violazione delle norme che autorizzavano il solo servizio di consegna a domicilio (c.d. delivery). Un 28enne è stato inoltre fermato e sanzionato perché stava circolando in sella alla sua motocicletta, dichiarando di essere uscito al solo scopo di far muovere il mezzo, che era fermo da molto tempo. Un altro ha dichiarato di essere uscito per far fare una passeggiata al cane: giustificazione tuttavia non valida, poiché l’uomo era in macchina e stava circolando fuori dal comune di residenza.
A Rosolini è stato sanzionato un 23enne che al momento del controllo ha cercato di giustificare l’uscita con la voglia di una passeggiata.
I Carabinieri ricordano che è stato fatto divieto a tutti di circolare se non per “comprovate esigenze lavorative”, “assoluta urgenza” o “motivi di salute”. Da oggi in avanti è inoltre consentito uscire di casa per far visita ai congiunti (senza tuttavia uscire dal territorio della regione) e fare sport, rispettando comunque le distanze sociali. Le vigenti disposizioni di legge prevedono per i contravventori sanzioni da 400 a 3000 euro, da aumentare fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo e da raddoppiare in caso di recidiva.