Boss siracusano scarcerato: ai domiciliari per motivi di salute

Ha lasciato il carcere di Bari per raggiungere la sua abitazione di Floridia. Scarcerato il 72enne Carmelo Terranova, esponente di spicco della cosca Aparo di Siracusa e condannato a tre ergastoli per omicidio.
Il Tribunale di Sorveglianza della città pugliese ha accolto l’istanza di scarcerazione a causa delle condizioni di salute del 72enne, anche alla luce dell’emergenza covid-19.
Terranova è stato condannato all’ergastolo per gli omicidi di Salvatore Pernagallo di Francofonte avvenuto il 7 aprile 1992, di Salvatore Navarra, ex autista del sindaco di Canicattini, nel 1992 e per la strage di San Marco, del settembre 1992.
Nel 2015 Terranova era stato scarcerato sempre per motivi di salute. Ma dopo qualche tempo, secondo le forze dell’ordine, il suo appartamento sarebbe diventato il luogo di incontro tra appartenenti alla cosca mafiosa.




Siracusa. Mascherine e termometri per il 118: la donazione dell'Ambasciata Cinese

Guanti, mascherine e termometri digitali a infrarossi per il personale del 118 in servizio in provincia di Siracusa. La bella fornitura è arrivata nei giorni scorsi con un pacco spedito direttamente dall’ambasciata cinese in Italia. Una donazione. Da Roma al servizio Pte 118 dell’Asp di Siracusa anche grazie alla intraprendenza della dottoressa Flavia Lo Verde. “E’ stata una fortunata opportunità che abbiamo potuto cogliere grazie anche alla sensibilità dei funzionari dell’ambasciata cinese”, si schermisce lei. “Ringrazio in particolare Luciana Cillari per la sua gentilezza e disponibilità”, aggiunge poco dopo.
Nel pacco, con tanto di messaggio positivo (“Uniti si può fare, Forza Italia-Cina”), ben 500 mascherine, diversi pacchi di guanti monouso e 20 termometri digitali ad infrarossi che serviranno a meglio attrezzare e rifornire le 18 ambulanze del 118 in servizio in provincia ed il personale. “Sono presidi che fanno comodo, recapitati alla responsabile del nostro servizio, la dottoressa Giocchina Caruso”, precisa Flavia Lo Verde.




Autismo, famiglie e piccoli pazienti seguiti online da specialisti di neuropsichiatria infantile

Il Dipartimento Salute mentale dell’Asp di Siracusa, in collaborazione con il SIFA, ha istituito un servizio di collegamento in rete tra il pool di specialisti della Neuropsichiatria infantile che si occupa di diagnosi precoce dell’autismo e le famiglie dei piccoli pazienti.
Attraverso una suite installata nei computer aziendali, gli specialisti effettuano giornalmente collegamenti in chat ed in videochiamata con le famiglie non interrompendo in tal modo i trattamenti intensivi precoci in corso. “Lo strumento – spiega il direttore del Dipartimento Salute mentale, Roberto Cafiso – consente alle famiglie di inviare filmati, porre domande, avere chiarimenti sul comportamento dei figli e su tutto ciò che possa non far sentire soli genitori già onerati dalla gestione di disturbi complessi”.




Nervi tesi tra l'Asp e la Cisl, ancora botta e risposta tra il dg Ficarra e la segretaria Carasi

Non si fa attendere la risposta del dg dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra. Per la Cisl, il manager della sanità avrebbe tenuto un atteggiamento aggressivo in videoconferenza con il segretario della Cisl Medici, Vincenzo Romano.
“Ancora una volta il segretario generale della Cisl Siracusa in modo preconcetto attacca inopinatamente l’Asp di Siracusa dimostrando di non conoscere le procedure che si stanno seguendo, come avvenuto per il caso dell’ospedale Di Maria di Avola in cui ha annunciato un focolaio di infezione poi dimostratosi palesemente falso”, dice Ficarra senza citare direttamente Vera Carasi.
“Piuttosto, la segreteria generale della Cisl voglia chiarire – prosegue il direttore generale – se il suo dirigente non avesse un interesse personale nel sollevare un polverone sull’ospedale di Avola in concomitanza con il paventato trasferimento del reparto di Pediatria di Siracusa per motivi di sicurezza. Non vorrei che la paura di un trasferimento personale si confondesse con un motivo di carattere generale, poi dimostratosi falso. Così come è difficile attribuire un fatto unicamente falso alla direzione aziendale in modo sibillino da parte del dottore Romano (verbale del 28 aprile 2020) su un evento non certo piacevole accaduto ad un dipendente. Forse è il caso che prima di parlare anche in TV su procedure di cui ha notizie parziali si informasse, evitando di gettare discredito sulle pubbliche istituzioni e creando ingiustificati allarmismi”, la replica del dg.
Finito qui? No, perchè la Cisl non ci sta e senza alzare la voce ma con parole misurate, controbatte. “Ora ne siamo certi: pur comprendendo le difficoltà del momento, il direttore generale dell’ASP non è più sereno. Provare a rimestare le cose, provando a creare un effetto confusione, è il metodo classico di chi vuole soltanto fuggire dalle responsabilità. Questa strategia comunicativa è vecchia e superata.”
Così, il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, commenta la replica del dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale al comunicato diffuso a sostegno del segretario generale della Cisl Medici attaccato in sede di delegazione trattante.
“La risposta del Direttore generale – commenta la Carasi – contiene una serie di inesattezze che appaiono gravi se ricondotte a lui. Intanto, vorremmo specificare, la nostra nota non contiene un inopinato attacco all’Asp di Siracusa, ma al suo atteggiamento; quindi un riferimento personale.
Secondo, la nostra Organizzazione non ha mai usato il termine focolaio; ha segnalato una serie di criticità evidenti all’ospedale Di Maria di Avola. Il direttore saprà naturalmente che il ministero della Salute, il 9 marzo scorso, con una circolare, aggiornava la definizione dei casi Covid-19 aggiungendo, al tampone positivo e a tampone negativo, anche quello probabile. In questo caso, come scritto e confermato dagli stessi referenti dei laboratori autorizzati dalla Regione, si ritiene, comunque, ‘caso clinico’, definito come ‘positivo’ e con il soggetto allontanato dal luogo di lavoro in attesa di altri due tamponi, necessariamente negativi per riprendere servizio.
Ultima, ma non meno importante cosa, visto il riferimento personale – conclude Vera Carasi – Vorremmo soltanto ricordare al direttore generale, che evidentemente è stato informato male e non ha comunque verificato prima di pronunciarsi, che il nostro dirigente non lavora in Pediatria ma in Neonatologia. Quindi, nessun timore legato al trasferimento di un reparto non suo. Il direttore generale pro tempo dell’Asp, invece, farebbe meglio a non riferire cose artatamente false sulla riunione del 28 aprile u.s. svolta alla presenza di almeno una decina di persone. Con questa nota, per quanto ci riguarda, la vicenda si chiude qui. Simo sempre convinti che il fare è sempre meglio del dire. E questo con la certezza che fatti e provvedimenti ci daranno ragione.”




Anche Noto dice no alle antenne 5G, il sindaco: "per ora non necessaria sperimentazione"

Anche il Comune di Noto dice no alla sperimentazione della tecnologia 5G sul proprio territorio. Questa mattina, infatti, il sindaco Corrado Bonfanti ha firmato un’ordinanza sindacale che avrà valore di 6 mesi, prorogabile per ulteriori 6 mesi, in attesa delle nuova classificazione sugli eventuali effetti cancerogeni annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando di fatto il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea.
“Ho avuto modo di confrontarmi con genitori di bambini che riescono a sentire grazie ad impianti cocleari che gli sono stati impiantati – spiega il sindaco Corrado Bonfanti – e per queste famiglie, così come per tutti noi, in attesa di risultati scientifici più confortanti, ritengo procrastinabile o addirittura non necessaria per il nostro territorio, l’installazione o la sperimentazione di antenne con tecnologia 5G. La tutela della salute è un aspetto molto importante, anche alla luce dell’attuale pandemia. C’è un tempo per tutto e oggi abbiamo ben altre priorità a cui dedicare tutti i nostri sforzi. Non vogliamo permettere, fino a quando non ne sapremo di più, che sul nostro territorio sorgano pericoli per la salute umana”.




Da Siracusa alla presidenza del Comitato Rapporti di Lavoro della Regione Siciliana

Il direttore dell’ispettorato del lavoro di Siracusa, Michelangelo Trebastoni, è stato nominato presidente del Comitato per i Rapporti di Lavoro della Regione Siciliana. Il Comitato, costituito il 20 settembre 2004 per alleggerire il carico giudiziario in materia di lavoro presso i Tribunali, ha sede a Palermo ed è composto dal direttore regionale dell’Inps e dal direttore regionale dell’Inail, oltre che da un rappresentante dei datori di lavoro e da un rappresentante dei lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
Il Comitato valuta e decide in Sicilia i ricorsi amministrativi delle ditte e imprese avverso tutti gli atti di accertamento in materia lavoristica e previdenziale emessi dagli Ispettorati Territoriali del Lavoro, dall’Inps e Inail, nonché dalla Guardia di Finanza, ed in genere su tutti gli atti che abbiano la sussistenza e qualificazione dei rapporti di lavoro. La presidenza di questo Comitato, di fatto, dopo la direzione generale, è l’incarico più importante del Dipartimento Regionale del Lavoro.
Lo stesso direttore Trebastoni ultimamente è stato nominato, con decreto del Prefetto di Siracusa, presidente della costituita Commissione per il rilascio del certificato di abilitazione per l’esercizio della professione di manutentore di ascensori e montacarichi.

foto dal web




Coronavirus, Siracusa e provincia: 111 contagiati, 47 ricoverati, 24 deceduti

Per il terzo giorno consecutivo, restano 111 gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Il dato viene riportato nel quotidiano aggiornamento fornito dalla Regione con i casi riscontrati nelle varie province isolane. I ricoverati nelle tre strutture covid del territorio scendono a 47, mentre sono 89 i guariti e 24 i deceduti.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 126 (16, 22, 11); Catania, 665 (99, 225, 81); Enna, 296 (121, 86, 28); Messina, 368 (85, 117, 48); Palermo, 362 (69, 90, 28); Ragusa, 54 (7, 29, 6); Trapani, 94 (5, 40, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Guarisce dal covid-19 e torna a lavoro, dal Pronto Soccorso di Siracusa a quello di Avola

Ha battuto il coronavirus e adesso è pronto a tornare a lavoro. Il direttore del Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa, Carlo Candiano, è risultato positivo il mese scorso, proprio mentre nel delicato reparto di prima emergenza si registravano i primi contagi. Superato brillantemente il percorso di guarigione, adesso l’Asp di Siracusa ha deciso di affidargli l’incarico di responsabile del Pronto soccorso del Di Maria, l’ospedale di Avola.
“Quella struttura richiedeva personale e il dottore Candiano ha dato la sua disponibilità”, conferma il direttore dell’Azienda Sanitaria, Salvatore Lucio Ficarra.
Pochi giorni fa, intanto, proprio 9 medici dell’ospedale di Avola hanno inviato una lettera alla direzione dell’Asp per denunciare il rischio di promiscuità tra pazienti e percorsi con criticità anche nella gestione della cosiddetta area grigi.




Siracusa. I numeri della cassa integrazione: pagata l'ordinaria (85%), ferma quella in deroga

“La cassa integrazione ordinaria ha già pagato l’85% delle istanze autorizzate a Siracusa, mentre la cassa integrazione in deroga è ancora bloccata, a causa di una procedura sicuramente più complessa”. Il presidente dell’ordine dei commercialisti, Massimo Conigliaro, fotografa così la situazione provinciale al termine del seminario online organizzato in collaborazione con Bluenext. I numeri, d’altronde, sono chiari. Su 1.500 istanze di cig ordinaria, legate all’emergenza sanitaria in atto, l’Inps di Siracusa ne ha autorizzate 1.200 e ne ha già pagate circa l’85%. Per il Fondo Integrativo Salariale (FIS), a fronte di 550 istanze presentate ne sono state autorizzate 100 e pagate circa la metà per un totale di 124 lavoratori.
I numeri della cassa integrazione in deroga, gestita a livello regionale dal Dipartimento Lavoro dell’Assessorato, vedono invece per la provincia di Siracusa 3.134 istanze presentate con causale COVID-19, di cui soltanto 50 autorizzate e nessun pagamento ad oggi.
“La procedura – ha spiegato il direttore del Centro per l’impiego di Siracusa, Alberto Alessandra – è molto più complessa e prevede diversi passaggi burocratici. Stiamo lavorando alacremente, anche 10 ore al giorno, per ovviare a questi problemi; peraltro, le pratiche vengono gestite dal sistema a livello regionale e questo comporta che ciascun ufficio periferico gestisce le istanze in ordine cronologico, anche se di altre province. Ad esempio su 555 pratiche istruite dal Centro per l’Impiego di Siracusa soltanto il 7% afferisce alla nostra provincia.”
Per quanto riguarda il Fondo di Solidarietà Bilaterale per gli Artigiani, “a fronte di 428 istanze, relative a 1057 dipendenti – ha dichiarato Giuseppe Gianninoto, Segretario Provinciale CNA – ne sono state già pagate la metà e le restanti saranno esitate entro la prossima settimana”.
Il Presidente della Commissione Lavoro dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa Giuseppe Motta ha formulato l’auspicio dell’introduzione di un sistema informatico unico, strumento che potrebbe costituire un elemento di grande aiuto per facilitare l’accesso delle aziende ai diversi ammortizzatori sociali, semplificando così procedure, tempi di autorizzazione e modalità di pagamento”.
Nelle more , ha dichiarato in chiusura dei lavori il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Siracusa Massimo Conigliaro “occorre un intervento urgente a livello regionale, al fine di consentire al Dipartimento Lavoro dell’Assessorato di snellire il complesso e farraginoso iter che ha impedito, ad oggi, a migliaia di lavoratori di fruire della Cassa Integrazione in deroga. Non è accettabile, in un momento di drammatica emergenza, rischiare di superare la pandemia e morire di burocrazia!”
“Il punto sulle richieste di ammortizzatori sociali COVID-19 nella provincia di Siracusa” era anche il tema del webinar, che ha visto la partecipazione del direttore provinciale Inps di Siracusa, Salvatore Di Stefano, del direttore del Centro per l’Impiego di Siracusa, Alberto Alessandra, e del segretario provinciale CNA di Siracusa, Pippo Gianninoto.




Coronavirus. Casa di riposo di Palazzolo, sospiro di sollievo: negativi tutti i tamponi

Tira un sospiro di sollievo il sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo, mentre annuncia che i tamponi eseguiti alla casa di riposto Villa Verde hanno dato esito negativo. “Una notizia rasserenante. Abbiamo un pò tremato, pur senza avere elementi per essere allarmati”, spiega in un video rivolto alla cittadinanza.
A Palazzolo Acreide girava da qualche giorno la voce degli screening eseguiti su pazienti e personale della struttura. E non mancavano le voci in giro. “Non c’è nessun positivo, tutti e 29 i tamponi sono negativi”, ripete Gallo. “I nostri nonnini sono sani, auguriamo loro ogni bene”.
Nelle settimane scorse a Canicattini, non lontano da Palazzolo, aveva destato forte preoccupazione la notizia dei 12 contagiati all’interno di una residenza sanitaria per anziani, tra pazienti e personale. La donna di 83 anni risultata prima positiva in quella infelice catena di trasmissione del virus è poi purtroppo deceduta.