Siracusa. Tamponi nei reparti dell'ospedale, nuove regole per il trasferimento in laboratorio

Cambia il protocollo per il trasferimento dei tamponi dall’Umberto I di Siracusa al laboratorio privato di Avola, accreditato dalla Regione. A fissare le nuove regole da seguire è il gruppo medico interno alla struttura sanitaria, creato dall’Asp come supporto al covid team regionale.
Nel documento inviato a primari e direttori dei reparti dell’ospedale di Siracusa si legge che “ad ogni coordinatore delle varie Unità Operative Complesse verranno consegnati dalla direzione del presidio i tamponi per le esigenze prioritarie della giornata”. Precedenza assoluta è data all’area covid dell’Umberto I che potrà contare su di una dotazione quotidiana di tamponi “più congrua”: circa 20.
Stabilite anche le procedure di etichettatura delle provette, con il tampone all’interno. Viene quindi ricordata la necessità di “attaccare etichetta con nome e cognome, reparto di provenienza” insieme agli orari di consegna del tampone.
“I tamponi consegnati entro le 9 – si legge nel documento – saranno processati in giornata con esito in serata al massimo nella mattinata successiva. I tamponi consegnati entro le 16 saranno processati il giorno seguente con esito entro 24 ore”.
I titolari del laboratorio privato dovranno comunicare all’ospedale di Siracusa i risultati solo attraverso la posta elettronica.




Siracusa. Il coronavirus "annulla" la festa di Santa Lucia delle quaglie

L’emergenza coronavirus “annulla” per quest’anno la festa del patrocinio di maggio. Le norme in vigore e le misure di distanziamento sociale rendono, purtroppo, impossibile il primo abbraccio pubblico e di piazza di devoti e fedeli siracusani alla patrona, Lucia. Ma la Deputazione della Cappella di Santa Lucia sta comunque lavorando ad un appuntamento “virtuale” per consentire ai siracusani di sentire “vicina” la Santa della luce, anche prima del 3 maggio, la domenica in cui il volo delle quaglie avrebbe dovuto salutare l’uscita del simulacro dalla Cattedrale. E non rimarrebbe comunque un momento isolato perché proprio per quella domenica si sta cercando di allestire un ulteriore incontro a distanza tra Santa Lucia ed i suoi concittadini.
“In questo tempo di emergenza sanitaria per il coronavirus abbiamo chiesto l’intercessione di Santa Lucia, martire siracusana, con un atto di affidamento”, ricordano dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia. “Stiamo definendo con le autorità competenti la possibilità di riammirare l’argenteo simulacro della nostra Patrona, seppur sempre non dal vivo, in occasione della prossima festa del Patrocinio”, la conferma. Ancora nessuna indescrizione su date e modalità ma tanto basta per riaccendere la speranza di fedeli e devoti.




Siracusa. Donna positiva in clinica privata, scatta la profilassi: tamponi per il personale

Sottoposto a tampone il personale di una clinica privata di Siracusa. Una misura disposta in via precauzionale dalla direzione sanitaria della struttura, dopo la notizia della positività al coronavirus di una anziana. La donna, sottoposta ad un intervento urgente secondo convenzioni attive tra l’Asp e la clinica, è stata poi trasferita in altra struttura fuori provincia, dove è emersa anche l’infezione da covid-19.
Gli infermieri, i medici e tutto il personale della clinica siracusana sono stati sottoposti nelle scorse ore a tampone. Una misura di prevenzione, disposta insieme ad un consigliato periodo di isolamento volontario in attesa dei risultati dei test effettuati.
Non si hanno comunque notizie di contagio tra altri pazienti o i parenti che hanno condiviso gli ambienti della clinica dove è stata anche la donna poi risultata positiva.

foto dal web




Siracusa. Muore in casa di riposo, l'esito del tampone arriva 10 giorni dopo: positivo

Solo dieci giorni dopo il decesso del loro congiunto, hanno saputo dell’esito del tampone a cui era stato sottoposto: positivo. E’ la storia di un anziano siracusano che, prima di essere trasferito in una casa di cura privata, era stato dimesso dal reparto di Geriatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa. E’ il reparto chiuso nei giorni scorsi, con Medicina e Stroke unit, per sanificazione a causa di diversi contagi. La vicenda potrebbe finire adesso in Procura, sfociando in un nuovo esposto.
Secondo quanto si apprende, al manifestarsi dei primi sintomi, il pensionato è stato precauzionalmente ricoverato in una stanza isolata e con contatti limitati al solo personale della casa di cura, con i dovuti dispositivi di protezione individuale.
Sarebbe stato lo stesso gestore della struttura privata a chiedere all’Asp il tampone per l’anziano paziente, assistito nella richiesta dalla famiglia dell’uomo. La sintomatologia sarebbe stata tale da far subito pensare al covid-19. I risultati del test, però, avrebbero tardato ad arrivare. E nell’attesa, il pensionato si è aggravato fino a perdere la vita. Solo dopo 10 giorni la famiglia ha appreso della sua positività al coronavirus.




Siracusa. Centralino Asp per emergenza covid-19, aumentate le postazioni del call center

Sotto la pressione di decine e decine richieste quotidiane, l’Asp di Siracusa ha incrementato le postazioni telefoniche del call center (0931484980) attivato per l’emergenza Covid 19, dal Dipartimento di Prevenzione.
Dalle 8 alle 20, medici specialisti rispondono alla cittadinanza e a quanti sono rientrati in provincia di Siracusa e si trovano in isolamento domiciliare fiduciario, per fornire informazioni utili in ordine agli obblighi, alla valutazione del rischio, alle procedure comportamentali da seguire, alla esecuzione dei tamponi. E’ attiva, inoltre, la casella di posta elettronica siracusacoronavirus@asp.sr.it.
“I cittadini che si trovano in isolamento domiciliare fiduciario e sono in attesa della convocazione per l’esecuzione del tampone in prossimità della scadenza della quarantena, nel caso in cui abbiano necessità inderogabili di rientrare al lavoro, possono segnalare il requisito di precedenza a mezzo mail o telefonando anche ai numeri 0931 484056-484039 dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18”, recita la nota diffusa nel pomeriggio dall’Asp di Siracusa.




Incidente stradale in contrada Cavadonna, auto finisce oltre la sede stradale

Incidente stradale questa mattina lungo la Statale 115, Floridia-Cassibile. Una vettura è finita oltre la sede stradale, scavalcando il muretto che la separa dalla campagna. Il sinistro è avvenuto poco distante dal carcere di Cavadonna. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Siracusa.
Hanno soccorso l’uomo alla guida, portato fuori dall’abitacolo. È stato affidato così alle cure del 118.




Gattino non sa più scendere dall'albero, soccorso dai Vigili del Fuoco

Sembra l’intervento di soccorso dei Vigili del Fuoco, in favore di animali, per antonomasia: il classico salvataggio del gattino in difficoltà.
È successo a Priolo, in via San Leonardo. Si era arrampicato in cima ad albero piuttosto alto. E non riusciva più a scendere.
Udito il suo miagolio, sono stati allertati i soccorsi. Arrivati con l’autoscala dei Vigili del Fuoco di Siracusa.




Finanza agevolata per le imprese siracusane: Confindustria chiede il potenziamento di Irfis Catania

Un potenziamento dell’ufficio Irfis- Finsicilia di Catania, al quale fa riferimento la gran parte delle imprese delle province di Siracusa, Catania e Ragusa, per meglio venire incontro alle esigenze della ripresa produttiva del territorio.
E’ quanto chiedono in una lettera al governatore della Regione siciliana, Nello Musumeci, il presidente di Confindustria Catania, Antonello Biriaco e il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, sottolineando l’importante ruolo dell’istituto finanziario regionale nel sostegno al tessuto produttivo dell’isola.
“Di fronte alle urgenti necessità di liquidità delle aziende e al fine di accelerare l’istruttoria amministrativa delle pratiche di finanziamento – scrivono Biriaco e Bivona – sarebbe auspicabile trasformare la sede Irfis di Catania da mero ufficio di rappresentanza a filiale strutturata per l’istruzione e la gestione delle pratiche di finanziamento alle imprese”.
Per i due presidenti “il rafforzamento dell’ufficio etneo e la velocizzazione delle istruttorie sarebbero un segnale concreto di attenzione al mondo produttivo, con benefici certi per tutte le aziende, ritenendo l’Irfis una prestigiosa istituzione finanziaria che ha contribuito a far nascere e crescere l’imprenditoria siciliana”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 103 contagiati, 60 ricoverati, 17 deceduti

Consueto aggiornamento quotidiano con i numeri dell’epidemia di coronavirus in provincia di Siracusa. Secondo l’ultimo report regionale, gli attuali positivi sono 103: 5 in più rispetto ad ieri, quando erano 98. Sottoposti a ricovero e terapia ospedaliera sono 60, mentre continua ad aumentare il trend dei guariti che si attesta adesso a 77. Mentre i decessi sono 17.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 113 (16, 15, 10); Catania, 664 (99, 114, 73); Enna, 319 (172, 33, 25); Messina, 412 (123, 59, 42); Palermo, 349 (70, 46, 27); Ragusa, 58 (4, 6, 6); Trapani, 112 (7, 18, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




L'odissea del tampone di fine quarantena, l'avvocato Mauceri: "istanza urgente al Tribunale"

Per la stragrande maggioranza dei siracusani che, in tutta la provincia, attendono il tampone di fine quarantena i giorni scorrono senza grosse novità. Lentamente, vengono effettuati alcuni test. Ma anche per chi riesce ad effettuare l’agognato tampone, non sono certi i tempi di ricezione del risultato. Motivo per cui, alla fine, sono molti quelli che non riescono a lasciare il loro domicilio “forzato”, nonostante in alcuni casi siano trascorsi anche 35 giorni di isolamento.
Abbiamo chiesto chiarimenti, anche dal punto di vista legale, al noto avvocato siracusano Michele Mauceri. “La carta costituzionale sancisce il diritto dell’individuo al godimento della libertà personale e le restrizioni alla stessa vanno inquadrate nel senso di costituire una eccezione a tale principio generale”, esordisce.
“Conseguentemente, se decorsi i 14 giorni di quarantena il soggetto, per riacquisire la libertà compressa momentaneamente per ragioni di sanità pubblica, deve essere sottoposto alla verifica del suo stato di salute con la esecuzione del tampone di controllo non v’è dubbio che tale diritto è insopprimibile ed è onere e dovere dell’ente preposto alla esecuzione dei test attivarsi per dare risposte concrete sui tempi e modalità del controllo medesimo”.
Ma quanto sta accadendo nel siracusano “si pone in contrasto con i diritti del cittadino in quarantena, e denota un mal funzionamento della pubblica amministrazione che è tenuta ad operare con imparzialità ed a garantire il buon andamento, principi anch’essi consacrati nella carta costituzionale all’articolo 97”, puntualizza Michele Mauceri.
Cosa fare, allora? “Il cittadino ha il diritto di rivolgersi alla autorità giudiziaria per vedere immediatamente riconosciuto il suo diritto ad essere sottoposto al controllo post quarantena attraverso una procedura d’urgenza”, la chiara risposta dell’avvocato Mauceri. La soluzione estrema, pertanto, pare essere quella dell’istanza urgente al Tribunale di Siracusa.