Coronavirus, Siracusa e le polemiche sulla sanità: la Cigl, "Emergency supporti gli ospedali"

Anche il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, rilancia l’idea di chiedere la collaborazione di Emergency a supporto delle strutture sanitarie di Siracusa. “Una proposta da accogliere senza esitazione, mettendo al primo posto la salute pubblica. Si metta stop dunque alle polemiche e si affrontino subito i problemi reali nell’interesse di tutti”, dice insieme al segretario della Funzione pubblica, Gaetano Agliozzo.
Ad avanzare la proposta era stata la Camera del lavoro di Siracusa con una richiesta indirizzata alla direzione dell’Asp. “Mentre nulla si muove fuorchè il furore della polemica, noi guardiamo avanti”, dicono i due sindacalisti con riferimento alla richiesta di dimissioni dei vertici della sanità siracusana, piovute da più parti. “C’è bisogno di ripristinare la funzionalità del sistema sanitario a Siracusa – sottolineano i due sindacalisti regionali – e un clima di fiducia e sicurezza tra gli operatori e presso la collettività. A questo punto la soluzione Emergency, che sta già operando com’è noto in altre aree del Paese e che possiede competenze e Know how avanzati per affrontare le crisi sanitarie ci pare un buon modo per uscire da un’impasse che è grave in un momento in cui c’è da assicurare la salute pubblica.
Cgil e Fp chiedono inoltre che “tra vertici delle aziende ospedaliere, direzioni sanitarie e sindacati si instauri un clima di confronto e collaborazione per mettere in luce e superare i problemi che via via emergono, cosa che abbiamo già chiesto al tavolo col governo regionale”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 101 contagiati, 58 ricoverati, 16 deceduti

Diventano 101 gli attuali positivi in provincia di Siracusa. Uno in più rispetto ad ieri, secondo l’ultimo report fornito dalla Regione. I ricoverati sono 58 (3 in terapia intensiva), 60 i guariti e i decessi purtroppo salgono a 16.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 114 (15, 14, 10); Catania, 607 (114, 73, 65); Enna, 304 (170, 29, 25); Messina, 377 (127, 52, 38); Palermo, 335 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Trapani, 113 (7, 17, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Raccolta firme contro i vertici Asp, il dg Ficarra: "denuncio il promotore"

Con una mossa che suscita qualche sorpresa, il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha annunciato di voler denunciare il promotore della petizione online con cui si chiede la rimozione dei vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
Sono circa 10mila le firme raccolte sulla piattaforma change.org, con una mobilitazione nata dopo la messa in onda della puntata di Report (Rai Tre) che si è occupata del caso Rizzuto.
“Apprendo dalla stampa che l’ambientalista siracusano Giuseppe Patti ha promosso una petizione per chiedere la mia rimozione da direttore generale dell’Asp di Siracusa. Poiché tale raccolta firme contiene evidenti presupposti di profilo giudiziario, ho già provveduto a dare mandato al mio legale di denunziare alla competente autorità giudiziaria il promotore dell’iniziativa avverso il quale sarà anche esercitata azione risarcitoria”.
Salvatore Lucio Ficarra rivolge anche un invito al promotore della petizione: “consegni l’elenco delle firme depositate e riferisca a quale autorità sono state consegnate”.




Ascoltato dagli investigatori l'infermiere del video-shock. Acquisita documentazione all'Asp

L’infermiere del Pronto Soccorso di Siracusa, Marco Salvo, è stato sentito dagli investigatori che si occupano della vicenda scaturita dalla diffusione online del noto video-denuncia dalla tenda pre-triage dell’Umberto I. Nei giorni scorsi ha svelato la sua identità in un servizio trasmesso da “Chi l’ha visto?”.
In collegamento in modalità telematica, questa mattina Salvo ha risposto alle domande degli agenti della Polizia giudiziaria.
Frattanto, atti e documenti sono stati acquisiti negli uffici dell’Asp di Siracusa. Gli investigatori vogliono verificare la sussistenza di eventuali riscontri a quanto denunciato, in alcuni passaggi del video, dall’infermiere. L’uomo venne identificato poche ore dopo la comparsa sui social della clip.
Sul caso, anche l’Azienda Sanitaria Provinciale aveva presentato una sua denuncia.




Siracusa dice no al 5G, per ora. "Attendiamo maggiori certezze"

Come anticipato da SiracusaOggi.it, diventa ufficiale la posizione del Comune di Siracusa nei confronti della tecnologia 5G. “L’installazione di antenne 5G a Siracusa non è all’ordine del giorno e comunque l’idea mi vede, oggi, contrario in particolare rispetto al momento storico che stiamo vivendo”. Sono le parole cui il sindaco, Francesco Italia, allontana la sperimentazione della nuova tecnologia di telecomunicazione sul territorio comunale. “Non sposo in alcun modo le tesi di chi pensa ci sia una qualche attinenza tra questa tecnologia e la diffusione del coronavirus, credo però che l’enorme sensibilità sviluppata dalle persone verso il tema della salute obblighi tutti noi amministratori ad averne particolare rispetto e quindi di attendere maggiori certezze sui fattori di rischio prima di autorizzare gli impianti”, spiega motivando la posizione.
Alcune foto postate sui social, ieri, avevano rilanciato il dibattito pubblico.
“Aspetto dagli uffici l’esito delle verifiche da me richieste – afferma il sindaco Italia – ma per quanto mi riguarda, ho le idee molto chiare. Dovremmo considerare le grandi difficoltà di questo momento come un’occasione per rivedere le nostre priorità. Cos’è veramente necessario nelle nostre vite? Come contemperare la salvaguardia della salute, sempre e comunque, con la difesa dei livelli di benessere raggiunti? Dobbiamo cogliere l’occasione offerta dalla pandemia per ripensare un nuovo modello di sviluppo e su quale scala di valori fondare le scelte? Ognuno di noi – aggiunge
Italia – ha la propria scala di valori e io non sono tra quelli che pensano che ce ne sia una totalmente giusta e una totalmente sbagliata. Penso, però, che soprattutto coloro i quali sono chiamati a compiere scelte capaci di condizionare la vita altrui debbano ancorarle a dei valori e motivarle”.
Secondo il sindaco Italia, l’eventuale installazione di antenne 5G creerebbe un diffuso allarme sociale, soprattutto in questa fase particolarmente delicata per la popolazione dal punto di vista
psicologico.
“La preoccupazione per la salute di ciascuno di noi – prosegue – dovrebbe essere sempre altissima, ma in questo momento è esasperata dalla pandemia in corso. Inoltre, se è vero che allo stato attuale non è dimostrata la dannosità della nuova tecnologia, è altrettanto vero che nessuno scienziato ha ancora dimostrato il contrario e che allo stato attuale l’allarme creato ed il rischio
eventuale e non accertato appare molto più elevato rispetto al beneficio prospettato”.
Discorso chiuso? “No. Con la
tecnologia 5G dovremo comunque fare i conti per il suo contenuto fortemente innovativo in chiave globale e perché è destinata ad incidere fortemente nello sviluppo tecnologico. Ma per differenti
valutazioni sarà necessario disporre di nuove evidenze scientifiche che diano indicazioni chiare sulla sua sostenibilità e sulla salvaguardia della salute della gente”.

Foto: lavori per montare un’antenna di telecomunicazioni




Due sostituzioni a tempo nella direzione degli ospedali di Siracusa e Lentini

Con una nota, l’Asp di Siracusa comunica un interim alla guida dell’ospedale Umberto I e del generale di Lentini. “Il direttore del dipartimento dei Servizi e dell’Area Igienico organizzativa, Rosario Di Lorenzo, e il direttore del dipartimento area chirurgica, Giovanni Trombatore, sono stati individuati dalla direzione generale dell’Asp di Siracusa, in via provvisoria, rispettivamente direttore medico ad interim dell’ospedale Umberto I di Siracusa e direttore ad interim dell’ospedale di Lentini”. Di Lorenzo è il direttore dell’ospedale di Avola-Noto.
Sostituiscono il direttore medico dei due presidi ospedalieri, Giuseppe D’Aquila, “assente temporaneamente, per quindici giorni e comunque fino al rientro del titolare”. Non vengono fornite indicazioni circa i motivi dell’assenza temporanea di D’Aquila ma “stante l’emergenza epidemiologica in corso”, la direzione generale “ha ritenuto necessario procedere con urgenza alla individuazione dei due sostituti, al fine di continuare a garantire una efficiente erogazione dei servizi sanitari e rispettare i livelli minimi di assistenza”.
Solo pochi giorni fa era stata nominata una commissione interna per la guida sempre dell’Umberto I, di cui faceva parte anche Di Lorenzo insieme ai dirigenti medici Capodieci, Bucolo ed al vicedirettore Bordonaro. “Rimangono confermati Antonino Bucolo e Giuseppe Capodieci componenti il Covid Team a supporto della direzione medica dell’ospedale Umberto I di Siracusa, ed Eugenio Vinci, in affiancamento per l’emergenza Covid alle direzioni mediche dei presidi ospedalieri di Augusta e Lentini”, precisa in proposito l’Asp.




Coronavirus, riduzione delle concentrazioni degli inquinanti in Sicilia: i dati siracusani

E’ una analisi interessante quella contenuta nel rapporto sulla qualità dell’aria in Sicilia, durante l’emergenza coronavirus. Il lavoro preliminare di Arpa, raccolto in 46 pagine, offre utili spunti per future riflessioni.
L’analisi dei dati, registrati nelle stazioni ubicate negli agglomerati di Palermo e Catania e nell’area industriale siracusana – tra le altre – fotografa una netta riduzione delle concentrazioni di NOx e Benzene ed un più contenuto decremento del particolato, proprio nel periodo immediatamente successivo all’adozione di misure più restrittive per il contenimento dell’emergenza da covid-19. Misure che hanno ridotto di circa il 50% l’indice di mobilità in Sicilia.
In particolare, per gli ossidi di azoto in tutte le stazioni regionali prese in esame si assiste ad una riduzione
delle concentrazioni a seguito della riduzione di prodotti della combustione. Ma non in modo omogeneo. Nell’agglomerato di Palermo e Catania si assiste alla maggiore riduzione di NOx, pari circa al 65%. Subito dietro si piazzano i dati raccolti dalla stazione di Priolo, con una riduzione pari circa al 60%. “Le concentrazioni rilevate nella terza settimana di Marzo raggiungono dei valori più bassi rispetto la stessa settimana di Gennaio dove inoltre sono evidenti delle pronunciate oscillazioni di concentrazione, in particolare nelle stazioni di Trapani, Palermo, Partinico e Priolo, che raggiungono i picchi nelle ore centrali del giorno e che si attenuano solo parzialmente durante il fine settimana”, si legge nel rapporto Arpa Sicilia.
Quanto al benzene, la stazione Augusta (Marcellino) “risente in modo significativo degli impianti presenti nell’area industriale di Siracusa”. Questo comporta che “rileva dei picchi di benzene anche nel periodo in cui sono state adottate le misure più restrittive”.
Sono più limitate le riduzioni dei valori di polveri sottili, nonostante una forte diminuzione del traffico urbano. Ma il particolato, spiegano gli esperti di Arpa Sicilia, “dipende oltre che dalla quantità di emissioni e dalle condizioni meteorologiche, anche dai fenomeni chimico-fisici che avvengono in atmosfera e che determinano i meccanismi di formazione, trasformazione e persistenza delle sostanze presenti in aria”. Le percentuali di riduzione calcolate di PM10 e PM2.5 nell’agglomerato di Catania e nella stazione Priolo dell’area industriale sono comprese tra il 10% e il 20%. Quanto alla stazione Siracusa-Verga, all’interno del tessuto cittadino, registrata una riduzione superiore al 20% per il PM10, risentendo presumibilmente degli effetti della riduzione del traffico.
L’ozono, in ultimo, sembra risentire debolmente delle misure di contenimento per il Covid-19.




Siracusa. Tablet per gli studenti, iniziativa del Rizza: "potranno seguire lezioni a distanza"

Trenta I-pad sono stati consegnati ad altrettante famiglie di studenti dell’istituto Rizza di Siracusa. Potranno così seguire regolarmente le lezioni attraverso la didattica a distanza. In attesa dei computer acquistati con i finanziamenti stanziati dal Ministero e grazie all’aggiornamento dei dispositivi che la scuola aveva in dotazione, il Rizza ha potuto far arrivare i tablet alle famiglie che ne avevano fatto richiesta.
Per la consegna, condotta una operazione in sinergia tra la scuola, la Prefettura, la Municipale ed i Carabinieri di Siracusa in modo da garantire l’arrivo dei tablet anche nelle case degli studenti pendolari residenti in provincia.




Cassa integrazione in deroga, Ficara e Zito: "Regione in ritardo, faccia presto"

“Anziché vaneggiare su pieni poteri, il governatore regionale Musumeci invii in fretta all’Inps le richieste pervenute dalle imprese siciliane per la cassa integrazione in deroga. I ritardi accumulati dalla Regione allontanano il momento della liquidazione delle spettanze a chi ne ha diritto. Solo dalle 12 del 7 aprile è possibile presentare le domande degli aventi diritto e per i neo-assunti è stata richiesta nuova pratica. Il governo nazionale è stato tempestivo, la Regione però sta affossando economicamente questi lavoratori. Altre undici regioni hanno già attivato il collegamento con l’Inps che adesso erogherà la cassa direttamente ai lavoratori. Da noi l’assessore Scavone che fa? Musumeci, fate presto!”. Il parlamentare Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito del Movimento 5 Stelle denunciano la lentezza con cui l’apparato regionale fronteggia l’emergenza economica e sociale legata al coronavirus.
“E questo succede mentre l’Inps ha invece rispettato i tempi ed erogato il bonus da 600 euro agli autonomi e messo in moto le liquidazioni relative alla cassa integrazione, con un tempo decisamente più rapido rispetto ai normali 2, 3 mesi. La Regione Siciliana purtroppo brilla anche in questo caso per altisonanti annunci e poca concretezza. Siccome parliamo di lavoratori e di famiglie lasciate senza sostegno, si faccia in fretta come il governo nazionale ha fatto e disposto”, la posizione di Zito e Ficara.
“I consulenti del lavoro si sono anche messi a disposizione degli uffici regionali a titolo gratuito, per velocizzare le procedure. Sarebbe interessante comprendere se la Regione ha mai risposto a questa disponibilità. E in tema di risposte, non guasterebbe raccordarsi con i rappresentanti delle varie categorie interessante, onde evitare di disperdere le risorse in mille e poco utili rivoli”, conclude Stefano Zito.




Siracusa. Un imprenditore: "riparo io il mezzo della Municipale preso a sassate"

Un imprenditore siracusano si è offerto per riparare a sue spese il furgoncino della Municipale di Siracusa oggetto nei giorni scorsi di un atto vandalico. Come ricorderete, ignoti hanno infranto a sassate finestrini e lunotto mentre gli agenti erano in servizio di controllo nella zona di via Algeri. Notevoli i danni a due mezzi, un’auto di pattuglia ed il van attrezzato.
Per quest’ultimo, si è fatta avanti la GMS di G. Giardina srl. Il titolare ha protocollato una nota diretta al comandante della Polizia Municipale, attraverso la quale formalizza la propria disponibilità a riparare a sue spese il Tourneo danneggiato. “Voglio contribuire in questo momento di emergenza al servizio di controllo garantito dalla Municipale e per questo sono disponibile a riparare gratuitamente il mezzo della Municipale”, spiega il responsabile della ditta.
Un bel gesto che ha positivamente colpito anche la stessa Municipale a cui è andata la solidarietà di tutta la cittadinanza dopo il vile atto subito.