Siracusa. Tablet per gli studenti, iniziativa del Rizza: "potranno seguire lezioni a distanza"

Trenta I-pad sono stati consegnati ad altrettante famiglie di studenti dell’istituto Rizza di Siracusa. Potranno così seguire regolarmente le lezioni attraverso la didattica a distanza. In attesa dei computer acquistati con i finanziamenti stanziati dal Ministero e grazie all’aggiornamento dei dispositivi che la scuola aveva in dotazione, il Rizza ha potuto far arrivare i tablet alle famiglie che ne avevano fatto richiesta.
Per la consegna, condotta una operazione in sinergia tra la scuola, la Prefettura, la Municipale ed i Carabinieri di Siracusa in modo da garantire l’arrivo dei tablet anche nelle case degli studenti pendolari residenti in provincia.




Cassa integrazione in deroga, Ficara e Zito: "Regione in ritardo, faccia presto"

“Anziché vaneggiare su pieni poteri, il governatore regionale Musumeci invii in fretta all’Inps le richieste pervenute dalle imprese siciliane per la cassa integrazione in deroga. I ritardi accumulati dalla Regione allontanano il momento della liquidazione delle spettanze a chi ne ha diritto. Solo dalle 12 del 7 aprile è possibile presentare le domande degli aventi diritto e per i neo-assunti è stata richiesta nuova pratica. Il governo nazionale è stato tempestivo, la Regione però sta affossando economicamente questi lavoratori. Altre undici regioni hanno già attivato il collegamento con l’Inps che adesso erogherà la cassa direttamente ai lavoratori. Da noi l’assessore Scavone che fa? Musumeci, fate presto!”. Il parlamentare Paolo Ficara e il deputato regionale Stefano Zito del Movimento 5 Stelle denunciano la lentezza con cui l’apparato regionale fronteggia l’emergenza economica e sociale legata al coronavirus.
“E questo succede mentre l’Inps ha invece rispettato i tempi ed erogato il bonus da 600 euro agli autonomi e messo in moto le liquidazioni relative alla cassa integrazione, con un tempo decisamente più rapido rispetto ai normali 2, 3 mesi. La Regione Siciliana purtroppo brilla anche in questo caso per altisonanti annunci e poca concretezza. Siccome parliamo di lavoratori e di famiglie lasciate senza sostegno, si faccia in fretta come il governo nazionale ha fatto e disposto”, la posizione di Zito e Ficara.
“I consulenti del lavoro si sono anche messi a disposizione degli uffici regionali a titolo gratuito, per velocizzare le procedure. Sarebbe interessante comprendere se la Regione ha mai risposto a questa disponibilità. E in tema di risposte, non guasterebbe raccordarsi con i rappresentanti delle varie categorie interessante, onde evitare di disperdere le risorse in mille e poco utili rivoli”, conclude Stefano Zito.




Siracusa. Un imprenditore: "riparo io il mezzo della Municipale preso a sassate"

Un imprenditore siracusano si è offerto per riparare a sue spese il furgoncino della Municipale di Siracusa oggetto nei giorni scorsi di un atto vandalico. Come ricorderete, ignoti hanno infranto a sassate finestrini e lunotto mentre gli agenti erano in servizio di controllo nella zona di via Algeri. Notevoli i danni a due mezzi, un’auto di pattuglia ed il van attrezzato.
Per quest’ultimo, si è fatta avanti la GMS di G. Giardina srl. Il titolare ha protocollato una nota diretta al comandante della Polizia Municipale, attraverso la quale formalizza la propria disponibilità a riparare a sue spese il Tourneo danneggiato. “Voglio contribuire in questo momento di emergenza al servizio di controllo garantito dalla Municipale e per questo sono disponibile a riparare gratuitamente il mezzo della Municipale”, spiega il responsabile della ditta.
Un bel gesto che ha positivamente colpito anche la stessa Municipale a cui è andata la solidarietà di tutta la cittadinanza dopo il vile atto subito.




Augusta. Sorpreso in casa con 160 grammi di marijuana, finisce ai domiciliari

I carabinieri di Augusta hanno tratto in arresto ieri, in flagranza di reato, Giovanni Greco. Il trentenne, sottoposto a perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso 160 grammi di marijuana nonché di materiale idoneo alla pesatura ed al confezionamento, tutto occultato all’interno dell’appartamento. E’ stato posto ai domiciliari.




Coronavirus, i controlli della Polizia: le scuse che non salvano dalle multe

Agenti del Commissariato “Ortigia” hanno sanzionato un uomo di 36 anni perché sorpreso fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo.
Ad Avola, gli agenti hanno multato un 39enne perché non ha rispettato il divieto di abbandonare il proprio comune di residenza. Durante il controllo, l’uomo ha dichiarato che, pur se residente a Noto, essendo nato ad Avola, credeva di potersi recare nel proprio comune di nascita.
Infine, gli agenti del Commissariato di Lentini hanno sanzionato un uomo perché fuori dal proprio domicilio senza giustificato motivo. L’uomo ha dichiarato agli agenti che si stava recando in campagna per dar da mangiare ai cani.




Tentano di rubare pc dalla scuola chiusa: bloccati dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Lentini hanno tratto in arresto ieri notte, in flagranza di reato, un ventenne dominicano, Omar Rafael De Jesus Gomez Victoria, ed un ventenne marocchino, Yazid Bachar, sorpresi mentre tentavano di commettere un furto all’interno dell’istituto comprensivo “Riccardo da Lentini” di via Focea. I due, dopo aver forzatoo la finestra di un corridoio, si sono introdotti all’interno della scuola dove hanno prelevato alcuni personal computer. Intercettati dai carabinieri, sono stati bloccati in un tentativo di fuga. Sono stati posti anche loro ai domiciliari.

foto dal web




Coronavirus, Siracusa e provincia: 100 contagiati, 49 ricoverati, 14 deceduti

Torna a salire il numero degli attuali positivi in provincia di Siracusa. Secondo l’ultimo aggiornamento regionale sono oggi 100. Poco meno della meta (49) i ricoverati mentre 60 sono i guariti. Con gli ultimi decessi registrati nelle scorse ore, il numero totale delle persone che hanno perduto la vita a causa del coronavirus sale a 14. Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (14, 13, 10); Catania, 600 (121, 70, 65); Enna, 292 (174, 25, 24); Messina, 370 (133, 48, 38); Palermo, 330 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Trapani, 113 (6, 17, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Muore dopo tre ricoveri in ospedale, esposto in Procura dei familiari

Nuovo esposto in Procura dopo il decesso di un uomo, risultato positivo al coronavirus. I figli dell’81enne floridiano Paolo Accardo hanno formalizzato la loro denuncia alla magistratura, ricostruendo le ultime giornate dell’anziano, ricoverato tre volte in pochi giorni all’Umberto I di Siracusa. Fino al decesso avvenuto lo scorso 11 aprile. La famiglia si è affidata all’avvocato Emanuele Scorpo.
Tutto ha inizio il 27 marzo quando Accardo, cardiopatico, si è recato al Pronto Soccorso a causa di alcuni fastidi. La tac avrebbe riscontrato una polmonite e, pertanto, l’81enne è stato ricoverato. “Il 2 aprile, nonostante febbre alta e tosse, veniva dimesso e pertanto tornava nella sua casa di Floridia, dove vive insieme ad altre due persone”, racconta la famiglia.
Pochi giorni dopo, il 5 aprile, le difficoltà respiratorie riscontrate dall’uomo convincono i figli della necessità di un nuovo ricovero. Condotto in ospedale dal 118 e sottoposto a tampone, risulta negativo al coronavirus. Per sicurezza, vista la sintomatologia, sarebbe comunque stato trasferito in isolamento.
“Dopo tre giorni in terapia intensiva è stato dimesso giorno 8 aprile con febbre e polmonite”, denunciano ancora i familiari che raccontano anche di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che non si trattasse di covid-19. Ma una nuova crisi respiratoria e un forte dolore addominale costringono l’indomani a chiamare nuovamente il 118. “Due giorni dopo, dall’ospedale ci comunicano che devono operare d’urgenza nostro padre per un infarto intestinale”: è l’11 aprile. Paolo Accardo pare superare il delicato intervento ma le sue condizioni si aggravano. “Quel giorno, alle 19, abbiamo appreso della positività del secondo tampone a cui nostro padre era stato sottoposto. Purtroppo, poco prima della mezzanotte, il suo cuore ha cessato di battere”.
Anche le due persone conviventi sono poi risultate positive al coronavirus, dopo un tampone richiesto a gran voce. E ora la famiglia di Paolo Accardo chiede giustizia. “Nostro padre è entrato in ospedale da negativo, come dimostra il primo tampone. Nonostante i gravi sintomi, è stato dimesso due volte prima della diagnosi e dell’operazione. E in questo lasso di tempo, ha contratto il covid-19 ed altre due persone sono state contagiate”.




Coronavirus, sei positivi tra gli operatori di una casa di cura privata. Secondo caso dopo Canicattini

Sei positivi tra gli operatori della casa di cura privata Villa Salus. Sono stati i tamponi effettuati a pagamento dall’attenta proprietà della struttura a far emergere il nuovo caso. “Purtroppo registriamo primi casi nel mondo della sanità privata”, commenta la segretaria provinciale della Cisl, Vera Carasi. “Il caso ‘0’ sarebbe stato un anziano trasferito in quel centro, per una ischemia, dall’ospedale di Avola. Accertata la sua positività, è stato trasferito in un centro Covid. Villa Salus ha avviato il normale protocollo chiedendo all’ASP di poter effettuare i tamponi al personale. È stato risposto che ci sarebbero voluti sette giorni. La struttura si è rivolta al laboratorio privato di Avola, ma questi ha risposto che lavora solo per l’Asp. A questo punto la decisione di rivolgersi a Catania dove, a pagamento, sono stati effettuati i tamponi”.
Dopo la struttura di Canicattini, con 13 positivi, emerge con sempre maggiore forza la necessità di alzare il livello di attenzione sul mondo delle strutture private, comprese le Rsa. “Diversi, tra il personale, sono liberi professionisti – aggiungono ancora – Bisogna verificare, quindi, qualsiasi possibile e rischiosa commistione tra strutture diverse, soprattutto quelle che ospitano anziani, fascia più debole”.




Tamponi neutri del personale sanitario e quarantene, nuova polemica Cisl-Asp

La polemica a distanza sul risultato neutro di diversi tamponi eseguiti sul personale sanitario dell’ospedale di Avola conosce una nuova puntata. “Il personale ufficialmente in ferie per tampone dubbio ha ricevuto una telefonata che dispone la quarantena. Insomma, le linee guida del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità non erano una nostra immaginazione”, annuncia il segretario generale della sigla sindacale, Vera Carasi. Al suo fianco il segretario della FP Cisl, Daniele Passanisi, ed al segretario dei Medici Cisl, Vincenzo Romano. Quanto successo ad Avola sarebbe, secondo i tre sindacalisti, una mezza ammissione che suona come l’ennesima auto-smentita dell’Asp di Siracusa.
“Uno dei medici messo in ferie perché con tampone dubbio ha ricevuto una telefonata che dispone la sua quarantena. Questo, in buona sostanza, a conferma di quelle linee guida del Ministero che definiscono come casi clinici i tamponi positivi/negativi. A questo punto dobbiamo porci delle domande. Questo personale, in ferie, ha continuato a frequentare familiari, amici, supermercati? A questo si aggiunge una nota inviata alla direzione generale dal responsabile del Pronto soccorso del Di Maria. Il dottor Girlando ha confermato che, in questo momento, lo stesso personale segue i casi grigi e i normali e ‘che l’utenza è cospicua e spesso soggetta a condizioni cliniche che necessitano di assistenza medico-infermieristica intensiva’. Continuiamo a ricevere segnalazioni – concludono i tre segretari – Ci sono errori su errori che non possono essere più tollerati”.
Intanto arriva la notizia, confermata dal sindaco di Avola, Luca Cannata, della negatività di alcune decine di tamponi nuovamente eseguiti sul personale sanitario del locale ospedale, al netto di qualche caso positivo.