Siracusa. La paura del contagio allontana i pazienti dall'ospedale, sottovalutati gli infarti

La paura del contagio tiene i pazienti lontani dall’ospedale di Siracusa. Al punto che persino sintomi riconducibili all’infarto vengono sottovalutati, con conseguenze potenzialmente gravi. A lanciare l’appello è allora il direttore di Emodinamica, il dottore Marco Contarini. Il reparto è considerato una eccellenza e sono centinaia le testimonianze di pazienti “salvati” dall’equipe del medico siracusano, una vera eccellenza invidiata dalle principali realtà ospedaliere.
Il timore di contrarre il virus in un ospedale al centro di mille polemiche avrebbe però indotto molti a sottovalutare sintomi e dolori, “e così siamo tornati indietro di vent’anni” denuncia Contarini per via del drastico calo di accessi. Aumenta il rischio di mortalità, quando invece le procedure da anni applicate in reparto consentirebbero un sereno decorso.




Coronavirus, 50enne denunciato: in quarantena volontaria ma a passeggio

Un 50enne è stato denunciato a Priolo. I poliziotti lo hanno fermato mentre si spostava sul territorio comunale nonostante fosse soggetto a quarantena. Era rientrato nelle settimane scorse dal nord Italia ed aveva provveduto all’autodenuncia. Trascorsi i 14 giorni di prescritto isolamento, si sarebbe ritenuto libero di muoversi. E questo ha provato a spiegare ai poliziotti che lo hanno sottoposto a controllo.
Ma, come da ordinanza regionale, la quarantena viene completata solo dopo l’effettuazione del tampone di fine isolamento. Prima, nonostante il superamento dei prescritti 14 giorni, non è consentito lasciare il domicilio di quarantena. “Nessuno me lo aveva comunicato”, ha provato ad obiettare l’uomo, denunciato per aver violato il divieto di mobilità, sebbene sottoposto alla quarantena.




Siracusa. Pesca vietata con rete da posta e assembramento in barca: doppia multa

Una segnalazione giunta alla sala operativa della Guardia Costiera di Siracusa ha permesso di intercettare un gozzo intento nell’attività di pesca con rete da posta. Nella prima serata di ieri, la motovedetta ha raggiunto una zona del porto Grande in prossimità del Castello Maniace, dove era stata segnalata la probabile pesca con reti.
Il pronto intervento ha permesso di bloccare l’imbarcazione e di elevare un verbale per violazione delle norme in materia di esercizio di pesca sportiva con attrezzo non consentito. La rete è stata sequestrata. Tutte le persone a bordo sono state anche sanzionate per aver violato il divieto di assembramento in luoghi pubblici.




Priolo, comune da record: per l'Istat è il primo per aperture industria e servizi

“Record” di lavoratori attivi a Priolo Gargallo. L’Istat ha stilato la classifica dei 100 comuni per quota di apertura di industrie e servizi; al primo posto si è piazzato proprio la cittadina della zona industriale, con l’82,3% di addetti impiegati in settori aperti.
“Anche in tempo di lockdown – ha commentato il sindaco Pippo Gianni – con grande spirito di sacrificio, coraggio e determinazione, i priolesi continuano a recarsi al lavoro nell’area del petrolchimico. La Sicilia si conferma come una delle regioni con meno imprese chiuse e, nonostante questo, una delle aree con meno contagi. Evidentemente, i lavoratori e tutti i cittadini si stanno attenendo alle misure restrittive, evitando assembramenti, mantenendo le dovute distanze di sicurezza e osservando le giuste precauzioni igienico-sanitarie”.




Emergenza covid-19, la donazione del Rotary Club Siracusa: videobroncoscopi ed alimenti

Il Rotary Club Siracusa ha donato 10 video-broncoscopi monouso, e relativo monitor, all’Unità di Terapia Intensiva dell’ospedale Umberto I. Donati anche generi alimentari per l’infanzia e 150 uova di Pasqua alla Caritas diocesana, con un impegno totale di oltre 6.000 euro.
“Nel quadro di questa emergenza ci fa piacere ricordare anche l’impegno dei singoli soci. Quelli direttamente impegnati in prima linea, come il dottore Maurilio Carpinteri, primario dell’Unità di Terapia Intensiva, e quelli che sono intervenuti con significative donazioni, come la Irem. L’azienda ha donato agli ospedali di Siracusa e Noto centinaia di mascherine, tute protettive e caschi respiratori”, spiega il presidente del Rotary Club Siracusa, Francesco Tabacco.




Verso la ripartenza: il 4 maggio cantiere della Siracusa-Gela a pieno regime

“Il prossimo 4 maggio, salvo imprevisti, il cantiere dell’autostrada Siracusa-Gela ripartirà a pieno regime. Già dalla prossima settimana, comunque, avranno luogo alcuni interventi minori nel rispetto delle normative di prevenzione del contagio”. Lo rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, al termine di una videoconferenza dedicata all’autostrada Siracusa-Gela, alla presenza dei tecnici del Consorzio per le autostrade siciliane e dell’impresa appaltatrice Cosedil. Attualmente, sui lotti 6, 7 e 8 fra Rosolini e Modica, è in corso la costruzione di quasi 20 km di tracciato autostradale.
“L’opera, così come decine di altre in Sicilia, ha subito una battuta d’arresto a causa dell’emergenza coronavirus – spiega Falcone – ma il Governo Musumeci ha in ogni caso mantenuto costante la vigilanza sul cantiere, garantendo grazie all’impegno del Cas anche i necessari flussi di liquidità. Lavoriamo così al dopo emergenza, per farci trovare pronti quando il lockdown avrà fine e contenere gli effetti della crisi economica sull’Isola”.




Coronavirus, positivi tra i sanitari del Di Maria. La Cisl: "Pediatria lì non può andare"

“No al trasferimento del reparto di pediatria dell’Umberto I all’ospedale di Avola dove, nella stessa unità operativa, sono già stati
accertati casi di positività”. Vera Carasi, segretaria provinciale della Cisl, fa suonare un nuovo campanello di allarme per la sanità siracusana. E con lei anche il segretario generale della FP Cisl, Daniele Passanisi, ed il segretario generale dei Medici Cisl, Vincenzo Romano.
I tre sindacalisti sottolineano il rischio reale di aprire un pericoloso fronte del contagio all’interno di un reparto particolarmente delicato.
“Il piano di intervento, presentato ai vertici aziendali lo scorso sabato dal
gruppo di lavoro nominato al posto del direttore di presidio dell’Umberto I, prevede il trasferimento di oculistica,
otorinolaringoiatria e pediatria da Siracusa ad Avola. Se, dopo la bambina di 10 mesi, anche un medico, una infermiera ed un operatore socio-sanitario sono risultati positivi proprio al Di Maria, è da escludere qualsiasi ipotesi di portare lì lo stesso reparto dell’Umberto I”, indicano i tre sindacalisti che invocano l’intervento di Rosario Di Lorenzo, direttore del presidio ospedaliero Avola-Noto ed Augusta. “Se il Team
emergenza Covid nominato lo scorso aprile esaurisce la propria competenza
all’ospedale di via Testaferrata, tocca, a questo punto, al direttore sanitario Anselmo Madeddu, predisporre un piano di intervento immediato per Avola, che corre il rischio di diventare un nuovo pericoloso fronte, e anche per il Muscatello di Augusta”.
Per i tre segretari Cisl “è in atto uno smantellamento totale della sanità del capoluogo. Prima l’Oncologia, adesso altri tre reparti, trasferiti in un ospedale, quello avolese, che non può garantire il servizio sicuro”.
Carasi, Passanisi e Romano sottolineano poi la mancanza di trasparenza nelle informazioni dei vertici aziendali.
“Basterebbe confermare quotidianamente i dati e comunicare quando ci sono
criticità evidenti tra il personale sanitario ed amministrativo. È la base che ci fornisce dati e ci trasferisce
preoccupazioni e perplessità. Molti di loro si chiedono perché alcuni, tra medici, infermieri ed oss, risultati stranamente dubbi al tampone, vengano fatti regolarmente lavorare. Ci chiedono perché altri, pare anche qualche dirigente, vengano messi stranamente in ferie in un momento di emergenza, con personale già insufficiente e con quel che conseguirà in materia di accesso all’Inail per le malattie sul lavoro.
Ad Avola la situazione è particolarmente grave. Positivi in Pediatria, un medico
e un infermiere in Cardiologia, un medico e un infermiere in Rianimazione, una infermiera al Pronto Soccorso, almeno due ausiliari ed altrettanti infermieri al Trigona di Noto. In base alle regole stabilite dall’amministrazione, solo otto dei venti operatori impegnati in cardiologia, possono fare il tampone subito. Questo – stigmatizzano
Carasi, Passanisi e Romano – significa che, se qualcuno dei 12 operatori sanitari che non fa il tampone è positivo, infetta tutti gli altri”.
La Cisl provinciale, confederale e le due federazioni direttamente coinvolte, sta già predisponendo un dossier che mette insieme segnalazioni, documenti, criticità evidenti.
“Non possiamo sicuramente tornare indietro, verrà il tempo delle valutazioni definitive, resta però la necessità di agire serenamente
e concretamente su tutti gli ospedali della provincia. Il racconto degli operatori e alcune immagini circolanti in rete, mostrano, ad esempio, l’inadeguatezza organizzativa del pronto soccorso di Avola. Unico ingresso per grigi e normali, persone in abito borghese e senza protezioni davanti alla porta, unico percorso interno per arrivare alla stanza Covid. Chiediamo un intervento immediato, agiremo con le autorità preposte per scongiurare che la salute di tutti gli operatori e di tutti i pazienti sia messa a rischio anche al Di Maria.”




Coronavirus, ospedale Di Maria: un solo sanitario positivo per l'Asp, ma è balletto di cifre

In assenza di comunicazioni regionali ufficiali e quotidiane sui dati relativi ai sanitari positivi al coronavirus, diventa tutto un balletto di dichiarazioni.
L’ultimo fronte, in ordine di tempo, è quello dell’ospedale Di Maria di Avola. Dopo un susseguirsi di voci, è la Cisl a prendere il cerino in mano e denunciare i primi positivi nella struttura avolese dove dovrebbero, peraltro, traslocare altri reparti dell’Umberto I.
Il sindaco, Luca Cannata, si è recato sul posto ed in diretta facebook ha provato a chiarire alcune indiscrezioni circolate con numeri di positivi al momento senza riscontro.
L’Asp di Siracusa si affida alla fine ad una nota del direttore medico dell’ospedale avolese, Rosario Di Lorenzo. “Un solo caso accertato, positivo un operatore sociosanitario. Mentre per altri operatori sanitari sottoposti a controllo è in fase di definizione la procedura dell’analisi dei tamponi per l’accertamento della positività o meno secondo le linee guida vigenti al fine di ottenere un risultato certo”. Una espressione francamente molto tecnica che sembra chiarire poco se non addirittura nulla.
L’Asp, intanto, assicura che “tutti gli operatori sanitari sottoposti a controllo sono stati precauzionalmente allontanati dal lavoro e posti in isolamento domiciliare. Ogni qualvolta viene accertato anche un solo caso dubbio, scattano le procedure che prevedono anche la sanificazione e nebulizzazione degli ambienti interessati nonché il controllo dei pazienti ricoverati. I tamponi effettuati a questi ultimi hanno dato tutti esito negativo”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 87 positivi, 55 ricoverati, 11 deceduti

Gli attuali positivi in provincia di Siracusa sono 87 nel report di aggiornamento quotidiano fornito dalla Regione. Aumentano i ricoverati, che salgono a 55, ed aumentano anche i guariti che ad oggi sono 58. Salgono purtroppo ad 11 i decessi.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: #lAgrigento, 127 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 117 (22, 8, 10); Catania, 593 (128, 59, 63); Enna, 293 (177, 21, 21); Messina, 358 (133, 45, 36); Palermo, 327 (71, 41, 23); Ragusa, 58 (6, 4, 5); Trapani, 111 (13, 17, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Mascherine donate ai poliziotti, il Siulp: "grazie alla Consulta Civica"

Mascherine in dono per i poliziotti siracusani. Le prime 100 sono state consegnate questa mattina al segretario provinciale del Siulp, Tommaso Bellavia, dalla Consulta Civica di Siracusa. Si tratta di mascherine riutilizzabili e lavabili, con una tasca per introdurre un filtro di carta forno, realizzate da sarte volontarie.
“Si sta creando una rete virtuosa e per certi versi commovente tra varie componenti della società civile e tra i cittadini e le donne e gli uomini delle Istituzioni impegnati in prima fila nell’emergenza sanitaria. Dopo la gratuita sanificazione di tutti i mezzi della Polizia di Stato, la Consulta sta continuando a fornire esempi di vicinanza al Siulp, maggior sindacato del Comparto Sicurezza difesa, non dimenticheremo mai coloro che si stanno prodigando per aiutare i servitori dello Stato in un momento così difficile”. Questo il messaggio di ringraziamento pubblico del segretario del Siulp, Tommaso Bellavia.
“Il pensiero in questa giornata non può non andare ancora una volta ai colleghi operativi impegnati sul campo e, in particolar modo, a quanti stanno affrontando da ieri l’emergenza legata alla nuova ondata di sbarchi di migranti”.