Fotovoltaico, biomassa, restauri e ripristini viari: 850mila euro per Pachino e Marzamemi

Oltre 850 mila euro al comune di Pachino per il ripristino di opere viarie, fognarie, idriche; la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 126 kwp; il restauro conservativo dell’Edicola e della Statua con bambino di S. Giuseppe ed ancora per l’installazione di un impianto di biomassa, da realizzare nei territori del Comune di Pachino e nella frazione di Marzamemi.
Lo prevede il finanziamento del progetto inserito nella graduatoria definitiva, relativa alla sottomisura 7.2 del PSR Sicilia 2014 – 2020 “Sostegno a investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all’ espansione di ogni tipo di infrastruttura su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico”.
Ne da notizia l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera: “Grazie a questo intervento favoriamo lo sviluppo di servizi essenziali per il miglioramento delle attività di questi territori, promuovendone fruibilità, accessibilità e valorizzazione del patrimonio storico e ambientale”.
Il finanziamento del progetto, pari esattamente ad euro 861.816,32 a totale carico del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) Sicilia 2014-2020, prevede un contributo in conto capitale corrispondente al 100% della spesa ritenuta ammissibile.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 66 contagiati, 21 guariti, 6 deceduti

Quattro positivi in più rispetto a ieri in provincia di Siracusa. Ma sul dato pesano ancora nuovi e noti ritardi. In ogni caso, secondo l’aggiornamento regionale odierno, sono 66 i contagiati in provincia di Siracusa. Sono 36 quelli ricoverati, 21 i guariti, 6 i deceduti.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 91 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 62 (18, 4, 4); Catania, 453 (150, 16, 29); Enna, 191 (120, 1, 11); Messina, 283 (128, 10, 18); Palermo, 236 (87, 17, 9); Ragusa, 38 (10, 3, 2); Trapani, 72 (26, 0, 1).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it.




Siracusa. Arriva il covid team regionale all'Umberto I: Pronto Soccorso, si cambia

Si è insediato ieri a Siracusa il covid-team inviato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Lo compongono tre personaggi di primo piano nella sanità regionale: Cristoforo Pomara, Bruno Cacopardo e Paolo Murabito. Pomara è ordinario di Medicina Legale all’Università di Catania; Cacopardo è ordinario di Malattie Infettive mentre Murabito è un anestesista. Inoltre, Pomara e Cacopardo fanno parte del comitato tecnico-scientifico regionale, allestito proprio per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Al termine del loro sopralluogo, sono partite le prime disposizioni operative che riguarderebbero in primo luogo la separazione dei percorsi dei pazienti non covid dai possibili o sospetti pazienti covid.
Per ottenere questo risultato, sarebbe stato disposto il “trasloco” del reparto di oncologia dell’Umberto I, verosimilmente al Rizza o in altro ospedale della provincia. E questo per due ordini di motivi: proteggere i pazienti oncologici dal rischio contagio ma soprattutto consentire al Pronto Soccorso non covid di prendere il posto del reparto di oncologia. L’attuale Pronto Soccorso rimarrebbe operativo ma solo per tutti i casi di sospetti o conclamati pazienti covid. Misure che dovrebbero essere operative dalla metà della prossima settimana, secondo una prima stima.
Finalmente quella separazione di percorsi, chiesta sottotraccia anche da diversi operatori sanitari. Nel complesso, sarebbero state comunque valutate positivamente le misure messe in campo dall’Asp di Siracusa.
Intanto, alcune spaccature a livello locale ed una eccessiva commistione tra politica e sanità starebbero rischiando di rallentare scelte che, altrove (vedi Ragusa), hanmo mostrato di funzionare. In particolare, la soluzione di puntare su si un solo covid hospital (il Maggiore di Modica), al posto della frammentazione Noto-Augusta-Siracusa.




Siracusa. Coronavirus, buoni spesa: il Comune definisce l'elenco negozi aderenti

Buoni spesa, dopo lo stanziamento del governo si mette in moto l’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Siracusa. Viene definito l’elenco comunale degli esercizi commerciali dove i buoni spesa potranno essere spesi. Questo elenco, pubblicato sul sito web del Comune, sarà aggiornato periodicamente. I titolari degli esercizi commerciali che volessero essere inclusi, potranno presentare apposita domanda ai seguenti indirizzi: politichesociali@comune.siracusa.it e via pec servizisociali@comune.siracusa.legalmail.it

In una prima fase, le istanze dovranno pervenire entro giovedì 2 aprile. L’elenco sarà poi aggiornato periodicamente. Sotto questo profilo, l’amministrazione si augura la massima partecipazione anche da parte di esercizi commerciali ubicati a Cassibile e Belvedere, al fine di garantire le prescrizioni governative in materia di minimi spostamenti dai luoghi di residenza.
In caso di gestore titolare di una pluralità di punti vendita, l’istante dovrà indicare tutti i negozi di possibile spendibilità dei buoni, con specificazione dell’indirizzo. Con gli esercizi aderenti verranno concordate le modalità operative per l’emissione dei relativi buoni di vario importo, da emettere attraverso card e/o codici alfanumerici o altra soluzione da definire al fine di garantirne la facilità di fruizione.
Per ogni informazione ci potrà rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 0931/781300, 0931/65165.

Foto dal web




Siracusa. Coronavirus e caro-prezzi, Udicon: "vigili su rispetto tabella dei prezzi concordata"

L’Unione per la Difesa dei Consumatori (Udicon Sicilia) preoccupata per le notizie che si susseguono sugli aumenti anomali dei prezzi di alimenti e beni di prima necessità.
Le proteste scoppiate lunedì al mercato ortofrutticolo di Siracusa, sebbene rientrate, “confermano un quadro di anomalie e alto rischio di speculazioni incontrollate il cui prezzo, come al solito, ricadrà sui portafogli dei cittadini-consumatori già stremati dall’emergenza coronavirus. Impensabile che gli operatori si trovino a dover acquistare frutta e verdura a prezzi anche triplicati, secondo le segnalazioni che ci hanno raggiunto”. Lo dichiara Salvatore Lorefice, vicecommissario regionale e responsabile per la provincia di Siracusa dell’Unione per la Difesa dei Consumatori, invitando cittadini ed esercenti a segnalare anomalie e rincari ingiustificati agli sportelli locali dell’associazione o alla mail regionale sicilia@udicon.org.
“Stiamo monitorando il mercato locale – spiega Lorefice – perché le lamentele di cittadini e piccoli esercenti stanno raggiungendo il livello di guardia, sull’onda dell’emergenza covid-19 e della corsa agli approvvigionamenti alimentari. Per quanto riguarda il caso di Siracusa, auspichiamo che la tabella dei prezzi massimi per i prodotti agricoli, fissata al mercato ortofrutticolo dopo le proteste, venga rispettata da tutti gli operatori. Ringraziamo, inoltre, le forze dell’ordine che stanno garantendo la sicurezza dei commerci vigilando sugli eventuali abusi. Gli sportelli comunali U.Di.Con e le nostre e-mail sono a disposizione di cittadini e lavoratori per tutte le eventuali segnalazioni, al fine di valutare le iniziative da intraprendere a difesa dei diritti dei consumatori, interessando le autorità competenti”, conclude il dirigente U.Di.Con.




Siracusa. Consorzio Plemmirio, Salvatrice Zappalà è la coordinatrice consortile

La nomina è arrivata nelle ore scorse. Salvatrice Zappalà è la coordinatrice consortile pro tempore del Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Geometra, dipendente di ruolo del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, dovrà occuparsi di sovraintendere agli uffici ed ai servizi , vigilando sulla tempestività e correttezza dei procedimenti del Consorzio Plemmirio. Zappalà era già distaccata presso l’ente presieduto da Patrizia Maiorca.
La nomina a coordinatrice consortile ha durata di 60 giorni.




Siracusa. Pronto Soccorso, operazione trasparenza dopo le critiche: video dell'Asp

Dopo le polemiche, scatta l’operazione trasparenza per il Pronto Soccorso dell’Umberto I. L’Asp di Siracusa ha realizzato un breve video, pubblicato sul sito internet aziendale e sulla propria pagina facebook, per “meglio illustrare ai cittadini il percorso assistenziale e di accesso al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I Siracusa che è stato previsto nella programmazione per la gestione dell’emergenza coronavirus”.
In poco meno di sei minuti, il dirigente medico del Pronto soccorso, Dario Chiaramida, e il direttore del Dipartimento di Radiodiagnostica, Giuseppe Capodieci, accompagnano lo spettatore lungo i percorsi previsti per la più adeguata assistenza sanitaria, secondo protocolli ben definiti per la sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari, “con una netta separazione nella cura dei pazienti critici da quelli non critici”.
Nel video illustrati i passaggi pretriage e le sale no covid, le stanze di isolamento ed i sistemi di sanificazione degli ambienti e delle apparecchiature, fino alla radiodiagnostica dedicata.
Qui il video




Siracusa. Tamponi smarriti o in ritardo, esposto in Procura del Codacons: "fatto grave"

Finisce sul tavolo del procuratore capo di Siracusa il caso dell’uomo di 36 anni che dopo aver effettuato ben due tamponi, non sa ancora se è affetto da Covid-19. Lo rende noto il Codacons. “La vicenda ha inizio il 13 marzo quando l’uomo avverte i primi sintomi dell’influenza e, dopo aver contattato il proprio medico curante, il 18 marzo effettua il tampone presso l’Ospedale Umberto I di Siracusa”, spiegano dall’associazione dei consumatori. “Successivamente, per conoscere l’esito del tampone, il trentaseienne contatta l’ASP ma gli viene comunicato che il tampone è stato smarrito, sicchè ne fa un altro il 25 marzo. Adesso, a distanza di oltre 10 giorni dal primo tampone, non sa ancora se è positivo perché in ospedale non hanno ancora ricevuto l’esito”.
Il presidente provinciale Codacons, Bruno Messina, è netto. “Il fatto è gravissimo, poiché sebbene i tamponi inviati a Catania nei giorni tra il 18 e il 19 marzo siano stati moltissimi, ciò non ne giustifica lo smarrimento. Piuttosto, la loro perdita indica che il meccanismo di distribuzione presso i laboratori dei centri di riferimento si è inceppato e che la catena di trasferimento non è stata tracciata o è mancato un corretto tracciamento. I campioni, infatti, una volta etichettati e conservati in modo adeguato, vanno spediti per giungere in tempi brevissimi al laboratorio che li analizza; tutto il percorso dall’inizio alla fine deve avere dei tempi preventivamente stabiliti e l’esito va comunicato immediatamente all’interessato. Se, come sostenuto dall’ASP di Siracusa, a Catania avrebbero smarrito alcuni tamponi per l’incassante invio di campioni, vuol dire che è mancata una valida programmazione dell’attività dei centri di raccolta i quali, lavorano a fasi alterne, ovvero incessantemente in determinati momenti e saltuariamente in altri. L’emergenza che ormai da inizio marzo viviamo nel nostro Paese avrebbe dovuto portare a valutare le reali capacità operative dei laboratori scelti per l’analisi dei tamponi in Sicilia e ad estenderne il numero già qualche settimana fa. Adesso si sta cercando di correre ai ripari istituendo altri strutture ma nel frattempo ci sono casi di persone che a distanza di più di 10 giorni dal tampone non sanno se sono affette da coronavirus. Abbiamo appreso dagli esperti – spiega il legale – che i primi sette giorni di malattia sono fondamentali, dunque sapere se un soggetto che ha pochi sintomi è infettato può voler dire salvargli la vita, poiché si può iniziare a curarlo nella maniera adeguata. Per questi motivi riteniamo inaccettabile quanto denunciato dal trentaseienne e chiederemo con un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa di indagare sull’accaduto”, conclude Messina.




Coronavirus, dall'ospedale di Avola richieste per le maschere di Decathlon

Maschere da sub come quelle vendute dal noto marchio Decathlon da convertire in maschere respiratorie. Servono reparto di rianimazione dell’ospedale di Avola. E nella cittadina parte la corsa alla donazione, specie dopo l’appello d sindaco, Luca Cannata in contatto con i medici della struttura sanitaria.
La scoperta della nuova utilità di quelle maschere è stata quasi casuale, opera di un’azienda bresciana che, dopo aver realizzato valvole stampate in 3D per i macchinari di terapia intensiva, ha riadattato le maschere per andare sott’acqua. Il prototipo viene testato in due ospedali.
“Ho saputo – ha detto il sindaco di Avola – che conoscono degli esperti in grado di apportare le modifiche necessarie per il loro riadattamento. In realtà, serve dell’altro materiale per l’ospedale e così mi sono messo a disposizione, infatti la mia amministrazione provvederà a comprarlo: le istituzioni devono aiutarsi, crediamo molto nel lavoro in sinergia soprattutto quando c’è di mezzo la salute della comunità. Abbiamo un tesoretto, frutto di una collaborazione con un centro di ricerca.  Soldi che metteremo a disposizione per l’ospedale”.




Siracusa. Raccolta fondi Avis: donato ecografo, obiettivo ventilatore polmonare

In due settimane, l’Avis di Siracusa ha raccolto 16.400 euro in donazioni per l’acquisto di presidi per gli ospedali del capoluogo, in queste settimane di forte emergenza. Di questi, circa 12.000 sono stati spesi per l’acquisto di un nuovo ecografo per il reparto di rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa (prezzo battuto ad hoc per l’Avis Comunale di Siracusa, in considerazione dell’emergenza Covid-19, visto che il prezzo di mercato è di 21.000 Euro). Rimangono in attivo 4.400 euro che verranno spesi al termine della raccolta fondi che andrà avanti fino a Pasqua.
Il prossimo obiettivo sarà quello dell’acquisto di un ventilatore polmonare per il reparto di rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. Se non si dovesse tuttavia raggiungere la cifra necessaria, “verranno comunque acquistate attrezzature medicali e dispositivi sanitari secondo le necessità del reparto stesso”, spiegano dall’Avis.
Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico bancario: Avis Comunale di Siracusa, iban IT05D0871317100000000001739, causale “Donazione Covid-19” seguito da nome, cognome e codice fiscale.