Coronavirus in Sicilia, mille posti in alberghi e residence per i positivi

Almeno mille posti letto, distribuiti nelle nove province siciliane e ricavati dall’utilizzo di alberghi, residence, saranno riservati dalla Regione Siciliana a persone obbligate all’isolamento.
Pazienti positivi al Coronavirus, ma che non hanno necessità di ricovero in strutture ospedaliere. Entro ventiquattro ore sarà fornito alle Aziende sanitarie provinciali l’elenco delle strutture che hanno manifestato la propria disponibilità ad accogliere tali soggetti. Subito dopo, le Asp dovranno disporne una adeguata sistemazione.
A Siracusa, si è fatta avanti la ex Casa del Pellegrino
E’ quanto prevede una nuova ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci per far fronte all’emergenza provocata dal Covid 19. Aziende sanitarie e strutture alberghiere, che dovranno mettere a disposizione centinaia di camere da sanificare preventivamente, sottoscriveranno una convenzione che prevede, tra l’altro, il pagamento di un importo massimo a carico dell’amministrazione di trenta euro al giorno, in relazione alla classificazione in stelle della struttura.
“Ne stiamo cercando almeno una in ogni territorio provinciale per essere pronti – sottolinea il governatore siciliano – a un possibile picco dei contagi che richieda di tenere in isolamento i soggetti risultati positivi, ma che non presentano particolari sintomi. Abbiamo allertato le organizzazioni di categoria e contiamo su adeguate risposte all’avviso pubblico del dipartimento Salute”.
Gli alloggi saranno a uso esclusivo dell’utente in isolamento indicato dall’Asp e per il quale ci sarà il divieto assoluto di ricevere visite. Nella struttura, oltre al personale in servizio, potranno accedere soltanto ospiti designati dall’Azienda sanitaria, il personale medico e i fornitori autorizzati. Per tutti, naturalmente, verranno adottate le massime precauzioni.
 




Coronavirus, dopo la morte di Rizzuto paura in Sovrintendenza: funzionaria in ospedale

La paura del coronavirus aumenta negli uffici della Sovrintendenza di Siracusa.
Il giorno dopo la tragica notizia della morte del direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto, arriva la notizia del ricovero in ospedale di una funzionaria dell’ente regionale. Fonti vicine alla Sovrintendenza confermano l’avvenuto trasferimento all’Umberto I, per i necessari approfondimenti. Da qualche giorno avrebbe accusato febbre alta.
A quanto si apprende, già in precedenza sarebbe stato attivato il protocollo sanitario di salvaguardia che tende a ridurre i contatti sociali.




Siracusa. Coronavirus, la morte di Rizzuto: Ficarra, "rifiutato primo ricovero"

Dopo le polemiche seguite alla drammatica notizia della morte di Calogero Rizzuto, il direttore generale dell’Asp di Siracusa rompe il silenzio “per rassicurare la cittadinanza circa l’impegno dell’Azienda”. Nella nota diffusa nel primo pomeriggio, il mamager Salvatore Lucio Ficarra spiega che l’Asp “sta profondendo ogni sforzo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in atto. È stata approntata un’organizzazione accurata per l’accettazione ed il trattamento dei soggetti affetti da coronavirus che sino a questo momento sta dando prova di funzionare adeguatamente”.
Poi, senza citare direttamente quanto accaduto al direttore del parco archeologico, aggiunge che “purtroppo vi sono dei casi,sin ora per fortuna limitati, di soggetti rispetto ai quali non è possibile evitare l’esito infausto. Diventa cruciale, pertanto, da parte degli utenti, attenersi scrupolosamente alle indicazioni dei sanitari, ne è riprova quest’ultimo caso in cui sarebbe stato preferibile accettare il ricovero proposto nell’immediatezza dai sanitari, in ragione della presenza di conclamati elementi di rischio”. Senza entrare in polemica, Ficarra sembra suggerire che Rizzuto possa aver rifiutato, in una prima fase, il ricovero.
Poi Ficarra invita “tutti a fare fronte comune: i cittadini restando a casa attenendosi alle indicazioni dei medici e delle autorità; gli operatori sanitari continuando a lavorare con impegno, evitando di dare notizie parziali, fuorvianti e idonee a gettare ingiustificato allarme nella cittadinanza”.
Non mancano il sentito cordoglio e le condoglianze da parte dell’Asp di Siracusa “alla famiglia del dottore Rizzuto e a quelle di tutti i deceduti a causa dell’epidemia di coronavirus”.




Siracusa, mercoledì con allerta meteo arancione: le previsioni

Prima parte della settimana all’insegna del maltempo. Allerta meteo arancione per domani, mercoledì 25 marzo. Lo comunica il bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile.
Per quel che riguarda nello specifico io capoluogo, si prevedono dalle prime ore di domani e per le prossime 24-36 ore precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale.
I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, loci grandinate e forti raffiche di vento. Si prevedono, inoltre, forti venti. Un alert della Protezione Civile comunale ha avvisato la popolazione.
Nella zona montana, in particolare a Buccheri, attesa anche la neve.




"Addio Calogero, mancherai a Siracusa", il ricordo di Stefania Prestigiacomo

“Ancora incredula per la terribile notizia, sento il dovere di dire pubblicamente che Calogero Rizzuto lascia un grande vuoto. Un vuoto di competenza, di professionalità, di carattere, di cuore”. Anche l’ex ministro Stefania Prestigiacomo (FI) ha voluto ricordare nelle ore scorse il direttore del parco archeologico di Siracusa, prematuramente scomparso.
“Se n’è andato tragicamente, travolto dalla nuova peste e forse anche dalle carenze storiche della nostra sanità che l’epidemia evidenzia tutte, assieme è giusto sottolinearlo, a tanti eroismi e sacrifici di una classe medica che non si sta risparmiando. Noi lo ricorderemo – continua la parlamentare azzurra – per il grande dirigente dei beni culturali che ha dimostrato d’essere in tutta la sua carriera e per le qualità umane che ha sempre mostrato in chi ha avuto il privilegio della sua consuetudine. Lo ricorderemo e rimpiangeremo che se ne sia andato così giovane e proprio quando poteva dare moltissimo a Siracusa da direttore del Parco Archeologico, civil servant anche spigoloso ma preparatissimo, puntuale, inflessibile. Come quando nell’estate di due anni fa, brevemente Soprintendente facente funzioni nella nostra città, ebbe il coraggio di emettere l’ordinanza della rimessione in pristino della piazza d’armi del Maniace, ordinanza che ha resistito ad un interminabile giudizio del TAR che alla fina non ha potuto che confermarne la legittimità.
Addio Calogero. Ci mancherai e mancherai a Siracusa”.

Foto dal web




Siracusa. Cambia ancora il modulo per l'autodichiarazione, il nuovo modello

È​ disponibile on line il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal dpcm 22 marzo 2020.
Clicca qui per scaricarlo.




La morte di Calogero Rizzuto: la Procura di Siracusa apre un'inchiesta

La Procura di Siracusa ha deciso di aprire un’inchiesta sulla morte di Calogero Rizzuto, il direttore del Parco archeologico di Siracusa, deceduto in mattinata dopo essere stato affetto da coronavirus.
Al momento non c’è una ipotesi di reato definita e non risultano persone iscritte nel registro degli indagati.
La notizia arriva a poche ore dalla divulgazione di una lettera al Prefetto da parte del deputato regionale ragusano Emanuele Dipasquale, che ha sollevato dei dubbi sulla gestione sanitaria del paziente e su presunti ritardi nei tempi di esame del tampone e nel ricovero del paziente.
L’inchiesta è diretta dal procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino. Da verificare se quanto denunciato dal deputato possa avere inciso sul destino di Rizzuto.




Siracusa. Coronavirus: è morto il direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto

La notizia è arrivata come un pugno allo stomaco. Non ce l’ha fatta il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. Ricoverato in terapia intensiva a Siracusa da metà marzo, dopo essere risultato positivo al coronavirus, è spirato nella mattinata.
Dopo aver manifestato alcuni sintomi, si era sottoposto ai controlli del caso. E’ stato poi trasferito a Siracusa, nel reparto di terapia intensiva riservato ai casi più critici di covid-19. Le prime notizie parevano incoraggianti, circa la reazione alle terapie.
Originario di Rosolini, 65 anni, aveva assunto da diversi mesi la guida del parco archeologico di Siracusa, finalmente autonomo. Aveva subito impresso un passo deciso per la crescita del parco. Uomo di cultura e pragmatico, disponibile ed aperto al confronto, lascia un vuoto difficilmente colmabile. In passato aveva guidato la Soprintendenza di Ragusa e, ad interim, quella di Siracusa in una delle sue più burrascose fasi, collaborando a riportare il sereno.
Alla famiglia, le condoglianze delle redazioni di FMITALIA e Siracusaoggi.it




Coronavirus, primo positivo a Priolo. Il sindaco: "restate a casa"

Primo caso di coronavirus anche a Priolo Gargallo. A comunicarlo è il sindaco, Pippo Gianni, che invita tutti i cittadini “a rimanere in casa e rispettare rigidamente le misure di sicurezza e prevenzione”.
Sono state attivate tutte le misure previste dalle autorità sanitarie. Si sta ricostruendo la rete di contatti intrattenuti nelle ultime settimane anche dai familiari e dagli amici del soggetto positivo. Tutti saranno sottoposti al tampone per contenere il contagio e non mettere a repentaglio l’intera comunità.

https://www.facebook.com/amministrazionegianni/videos/244329556606826/

“I cittadini – ha detto il sindaco Gianni – dovranno uscire da casa soltanto per reale necessità e recarsi al supermercato non tutti i giorni, come purtroppo fanno in molti. Dovranno indossare guanti e mascherina ed evitare di toccare i prodotti che non devono acquistare. Osserveremo le immagini delle telecamere per individuare coloro che escono da casa senza reale necessità, che si recano al supermercato o in farmacia più volte in una settimana; i controlli saranno dunque più rigorosi e gli eventuali trasgressori saranno puniti con le sanzioni previste dall’art. 650 del codice penale. La situazione è sotto controllo – ha concluso Pippo Gianni – ma i cittadini devono rimanere a casa e rispettare rigorosamente i protocolli e le misure ordinate”.

Foto dal web




Stretto troppo trafficato, Musumeci richiama il governo al rispetto verso i siciliani

Sul caso dei traghetti presi d’assalto a Vila San Giovanni, il presidente della Regione ha scritto al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Accento sul transito di numerosi automezzi nello Stretto di Messina. “Lei sta assumendosi una grave responsabilità nel vanificare gli sforzi ed i sacrifici di milioni di siciliani”, scrive Musumeci. “Agli imbarcaderi della Regione Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità da parte del governo nazionale verso la Sicilia”.
Atteso l’esercito a vigilare sugli sbarchi a Messina, dopo l’ordinanza che non permette di spostarsi da un comune all’altro, senza giustificato motivo.