Siracusa. Sanificazione delle vie cittadine, le zone interessate

La sanificazione delle strade del capoluogo è, da giorni, al centro di pressanti richieste di informazioni da parte dei cittadini.
Il Comune di Siracusa ha disposto, in anticipo alle disposizioni regionali, la sanificazione di tutto il territorio comunale.
Il sindaco, Francesco Italia, ha pubblicato sui suoi canali social un elenco delle strade sottoposte a sanificazione nei giorni scorsi. “Le zone su cui si è già intervenuto, saranno periodicamente sottoposte nuovamente a sanificazione, fino al termine dell’emergenza sanitaria”, spiega.
L’elenco redatto riporta i quartieri ed alcune aree della città e non tutte le singole vie interessate (“sarebbe impossibile elencarle tutte”).
Il prodotto utilizzaro non è nocivo per l’ambiente e per gli animali. Dalla scorsa settimana gli operatori sono stati dotati di un particolare strumento (tifone) per una copertura più omognea dell’area sottoposta ad intervento.
Le operazioni sono iniziate l’11 marzo: Ortigia, zona Umbertina, zone commerciali e Corso Gelone, Viale Cadorna, Piave, Piazza Adda, Teracati, Tisia, Santa Panagia e limitrofe;
Il 12 marzo sanificazione a Cassibile, Fontane Bianche e zona Ippodromo;
Il 13 marzo: Belvedere, Epipoli e Villaggio Miano.
Il 14 marzo: via Italia, quartiere Grottasanta, via Algeri, Cassia, Achille Adorno, Tunisi, Servi di Maria e limitrofe;
Il 16 marzo: Quartiere Tiche, Zona Santa Panagia, Viale dei comuni e limitrofe;
Il 17 marzo: Quartiere Tiche, Zone Scala Greca, Teracati, Quartiere Pizzuta;
Il 18 marzo: Quartiere Akradina, Zona Zecchino, Corinto, area della Cittadella, Via Tisia, Tica, Filisto e limitrofe;
Il 19 marzo: Quartiere Grottasanta, Servi di Maria, de Caprio, via Lazio, Quartiere Borgata e Piazza Santa Lucia, Zona Cappuccini, Arenella;
Il 20 marzo: Fanusa, Cassibile, Ognina, Fontane Bianche.




Discariche sulle strade cittadine, siracusani e spazzatura: "6,5 tonnellate, è assurdo"

Fine settimana di intenso lavoro per gli operatori della Tekra, delle varie ditte specializzate e per gli uomini della Polizia ambientale: tutti impegnati in attività di bonifica e diserbo delle strade extraurbane e di sanificazione del territorio. Compresa purtroppo la raccolta dei rifiuti che continuano ad essere abbandonati in maniera indiscriminata, dando origine a decine di micro discariche lungo tutte le strade cittadine.
“Una cosa assurda, intollerabile e che non rende onore alla città. Quello a cui stiamo assistendo andando in giro per Siracusa è uno spettacolo indecoroso, con ogni tipo di spazzatura buttata ovunque e con micro discariche che non si fa in tempo a bonificare e che si raddoppiano il giorno dopo. In un momento come questo occorre un grande senso civico da parte di tutti”: lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri, che anche stamani ha seguito e coordinato le diverse attività in giro per Siracusa.
Nel dettaglio gli interventi di bonifica odierna hanno riguardato la zona della Pizzuta, le vie San Cataldo, Luigi Monti, Modica, piazza Leonforte, l’area della Borgata, via Agrigento, piazza Santa Lucia, le vie Mosco, Ancona e Genova, e tutte le micro discariche di Ortigia, Fontane Bianche, Ognina, Isola e le vie Ermocrate ed Elorina. Alcune di queste aree erano state bonificate di recente. Continua Buccheri: “Quello che chiediamo ai cittadini è di rispettare scrupolosamente i calendari di conferimento: non vorremmo trovarci a dover fronteggiare altre emergenze, visto che quella del coronavirus è già abbastanza impegnativa. Inoltre voglio ricordare che i servizi di prenotazione rifiuti ingombranti e ritiro sfalci di potature, e il servizio supplementare del ritiro pannolini e altri presidi sanitari, sono regolarmente attivi. Occorre chiamare il numero verde dedicato ed esporre il rifiuto, munito del codice attribuito, davanti la propria abitazione il giorno prima del ritiro concordato. Inoltre l’ufficio Ambiente, anche nella modalità del lavoro agile, risponde a tutte le vostre comunicazioni all’indirizzo ambiente@comune.siracusa.it e sui telefoni cellulari indicati sul sito istituzionale”.




Siracusa. Primavera in ritardo, allerta meteo gialla per lunedì: "possibili temporali"

La primavera per ora si fa attendere. E la settimana si apre con una allerta meteo gialla. Il bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile parla di precipitazioni “sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro-orientale, con quantitativi cumulati da deboli a localmente moderati; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, sui restanti settori della Sicilia, con quantitativi cumulati deboli”.
La provincia di Siracusa, come tutta la Sicilia orientale, rientra nella zona gialla dove le piogge dovrebbero essere più copiose.




VIDEO. Coronavirus. Sabato mattina, Siracusa città fantasma: ferma e silenziosa

Saracinesche abbassate, pochissime persone in giro, nessuna auto in doppia fila, zero traffico. E’ una Siracusa spettrale quella ripresa in camera car questa mattina. Aree brulicanti di vita si mostrano oggi ferme e silenziose: corso Gelone, via Malta, viale Teracati. Nessuna coda ai semafori di via Costanza Bruno.
Immagini inusuali, che rimarranno indelebili nella memoria storica cittadina.

foto di Dario Ponzo




Due positivi al coronavirus a Canicattini. "Attivate le procedure, cittadini restino a casa"

Arriva da Canicattini Bagni la conferma di altri positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Si tratta di due canicattinesi che nei giorni scorsi avevano accusato i sintomi del covid-19. “Per loro sono state attivate tutte le misure previste dalle autorità sanitarie”, spiega il sindaco Marilena Miceli.
Le autorità stanno ora ricostruendo la rete di contatti intrattenuti in queste ultime settimane per poter intervenire e fare scattare le misure di sicurezza.
Il rischio dell’arrivo del contagio in un piccolo centro come Canicattini Bagni, dov’è facile incontrarsi e mantenere rapporti di vicinato e amicali, preoccupa fortemente il sindaco.
“Invito con forza tutti i cittadini a restare a casa ed a rispettare rigorosamente i protocolli e le misure che sono state ordinate. Necessita uno sforzo maggiore da parte di tutti per stringere ancora di più le maglie della sicurezza per la prevenzione se si vuole uscire dall’emergenza e tornare alla normalità”.




Coronavirus, un caso anche ad Avola. La comunicazione del sindaco

Un caso di coronavirus accertato ad Avola. A dare la comunicazione ufficiale è stato il sindaco della cittadina, Luca Cannata. “I medici stanno ricostruendo la catena di chi ha avuto contatti con la persona positiva, che tra l’altro ha già informato tutti gli amici e parenti”, scrive sui suoi canali social. Si tratterebbe, secondo quanto riferisce in un video Cannata, di un giovane condotto in ospedale alla luce delle sue condizioni. Il primo cittadino spiega anche che è atteso l’esito di un secondo tampone eseguito su di un’altra persona con sintomi. “Continuiamo a rispettare le regole e restiamo a casa”, l’invito del sindaco di Avola.

Foto dal web




Siracusa. Foto dal drone: in fila (a distanza) all'esterno del supermercato

Ripresa con un drone, la foto mostra la fila all’esterno di uno dei tanti supermercati del capoluogo. E’ stata scattata questa mattina. E mostra decine di persone in attesa all’esterno, disposte in fila ordinata e con il loro carrello. Per aiutarsi a mantenere la distanza di sicurezza interpersonale, utilizzano le strisce bianche dipinte per terra e destinate ad indicare gli stalli di sosta delle auto.
Non in tutti i supermercati, all’esterno, l’ordine è così rispettato. Sugli scaffali, intanto, generale diminuizione dell’assortimento, in attesa dell’arrivo dei prossimi rifornimenti. Da questo punto di vista, non è segnalata alcuna criticità. Ma la corsa all’approvvigionamento ripresa in queste ultime ore ha colto di sorpresa alcuni punti vendita.
Tenuti sotto controllo i prezzi ed il loro andamento. Le preoccupazioni dei consumatori riguardano adesso possibili impennate dell’inflazione e un generale aumento dei prezzi in un momento di crisi generalizzata.
Anche il Comune di Siracusa, frattanto, starebbe prendendo in considerazione la possibilità di limitare con ordinanza l’orario di apertura dei supermercati, dove spesso (all’esterno) si registrano assembramenti potenzialmente dannosi nel contrasto alla diffusione del coronavirus. Domani, da ordinanza regionale, i supermercati saranno chiusi.

foto di Dario Ponzo




Liquidità per le imprese siciliane al collasso, Irfis mette sul piatto 30 milioni di euro

Liquidità a sostegno delle imprese siciliane quasi al collasso: il governo regionale ha messo a disposizione 30 milioni di euro come contributo sugli oneri per interessi e le spese di istruttoria per i finanziamenti. Un meccanismo che, attraverso il “Fondo Sicilia” gestito dall’Irfis – la banca controllata dalla Regione – e in sinergia con tutti gli altri istituti bancari dell’Isola, consentirà di immettere 600 milioni di euro di liquidità per le aziende siciliane.
“Le misure finanziarie predisposte dal Governo nazionale -sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci – non sono sufficienti a sostenere le imprese in questo momento di emergenza sanitaria che, purtroppo, è diventata inevitabilmente anche emergenza economica. Riteniamo, quindi, di dovere intervenire energicamente, insieme al sistema bancario. Auspichiamo che in questo modo si possano avere immediati benefici. Tutte le banche isolane sono chiamate, quindi, ad affiancare il governo regionale in questa azione di sostegno finanziario”.
Ciascuna azienda potrà chiedere un credito di esercizio per un importo massimo di 100mila euro, per un periodo di 15 mesi, di cui almeno tre di pre-ammortamento.
“Si tratta – commenta l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao – di un’ulteriore iniziativa, preceduta dalla moratoria sugli interessi, che serve a ridare ossigeno alle nostre imprese. Del resto serve a poco posticipare le scadenze tributarie se non aiutiamo con pronta liquidità l’imprenditore, fornendogli credito di esercizio e capitale circolante”.
Il direttore generale dell’Irfis, Giulio Guagliano assicura sulla celerità nella risposta alle richieste di finanziamento. “Siamo pronti e a breve sarà pubblicata sul nostro sito la scheda-prodotto, con le indicazioni operative per presentare le richieste”.




Medici vs Asp, prove di chiarimento. Il Codacons attacca, e Cafeo: "conflitto d'interesse"

Non si placano le polemiche tutto attorno allo scontro a distanza tra medici di base ed Asp di Siracusa sulle mascherine ed i dispositivi di protezione individuale (leggi qui). C’è stato un tentativo di chiarimento, con l’Ordine dei Medici di Siracusa intento a far da paciere. Quanto l’episodio possa dirsi “chiuso” è però un mistero, vista la pioggia di reazioni – anche politiche – che tutta la vicenda sta generando.
A gettare benzina sul fuoco, il Codacons. L’associazione dei consumatori non nasconde il proprio sgomento in particolare davanti alla “minaccia” di ispezioni e controlli negli studi di medici di famiglia e sui pediatri sull’utilizzo di mascherine e dpi che, però, non si trovano.
Giovanni Petrone, presidente Regionale Codacons, in una lettera indirizzata al Direttore Generale dell’Asp di Siracusa, scrive che “è spiacevole dover constatare che chi dovrebbe avere il compito istituzionale di farsi carico delle serie problematiche poste dall’intera categoria dei medici di medicina generale della Provincia, non trova di meglio che minacciare addirittura ispezioni per verificare il rispetto della non meglio precisata normativa vigente”. Il Codacons lamenta uno scarso spirito collaborativo in un momento di emergenza ma segnala soprattutto “un vizio di principio che pervade la posizione del direttore generale dell’Asp di Siracusa. Non solo i medici di medicina generale e i pediatri di libera sono inquadrati in maniera unanime dalla giurisprudenza come lavoratori parasubordinati, ma gli ACN di settore, qualificano espressamente gli studi professionali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta come presidio del Servizio Sanitario Nazionale che concorre al perseguimento degli obiettivi di salute del Servizio medesimo nei confronti del cittadino, mediante attività assistenziali convenzionate e non convenzionate retribuite”.
Il Codacons, pertanto, invita il dg dell’Asp di Siracusa a “rimeditare sulle affermazioni rese e a rivedere la propria posizione, in un momento di tensione e di difficoltà che vede gli operatori sanitari esposti ad un rischio non facilmente fronteggiabile, che si aggrava se chi è chiamato a prendere delle decisioni genera divisioni e frappone ostacoli”.
L’Ordine provinciale dei Medici, con il suo presidente Anselmo Madeddu, prova a chiudere l’episodio parlando di “chiaro fraintendimento”. Non senza però invitare prima il direttore generale della Asp a chiarire la propria posizione nei confronti della categoria medica, “e a fornire altresì i dovuti chiarimenti su di una vicenda che, ci si augura, possa concludersi subito con la piena distensione dei toni e con un pronto e sereno recupero dei rapporti istituzionali tra il vertice aziendale e la categoria dei medici, nell’interesse supremo dei pazienti e dell’intera comunità”.
Un invito subito raccolto dallo stesso Ficarra che ricorda come tutta la polemica sia nata da una diffida a suo carico, inviata dalle Federazioni dei medici di medicina generale e dei pediatri al prefetto di Siracusa. “Una denunzia che, ove fondata – scrive Ficarra – avrebbe esposto l’Azienda che dirigo a responsabilità civili e penali in alcun modo riconducibili né alla funzione che svolgo né alla mia persona”. Non voleva essere un attacco verso i medici ed i pediatri, prova a chiarire il dg dell’Asp, quanto piuttosto una piccata replica alle due Federazioni che, attraverso i loro segretari, avevano scritto al Prefetto ed alla Protezione Civile. “Non era diretta alla categoria dei medici, non fosse altro perché io stesso sono figlio, nipote e fratello di un medico”, scrive ancora Ficarra. “Fermo restando – aggiunge – che la nota carenza di dpi rende necessario, in primis, equipaggiare il personale della dirigenza medica e sanitaria nonché il personale del comparto sanitario di questa Azienda che, come è ben noto, sta reggendo in modo encomiabile la prima linea insieme al restante ed indispensabile personale amministrativo e tecnico di supporto”.
Caso chiuso? Pare di no. “Mentre viviamo forse il momento più difficile per l’umanità in tempo di pace, i cittadini di Siracusa si trovano costretti ad assistere ad un conflitto interno proprio tra coloro i quali più di tutti oggi dovrebbero assumere un atteggiamento responsabile perché in prima linea nella lotta contro il COVID-19, ossia i medici”, dice il deputato regionale Giovanni Cafeo (IV). “La vera carenza che condiziona la disponibilità di nuovi posti letto – spiega ancora Cafeo – è però la mancanza di medici e personale sanitario da utilizzare per coprire le esigenze di tutto il territorio. In questo drammatico contesto diventa paradossale e inaccettabile lo scontro tra medici e direzione dell’Asp ed ancora più inspiegabile la posizione del presidente Madeddu che in veste di rappresentante di medici e odontoiatri della provincia ma anche di direttore sanitario, anziché riuscire con il duplice incarico a creare collaborazioni e sinergie, si ritrova in un evidente conflitto di interesse, che crea ancora più confusione e mancanza di fiducia nel sistema”, l’attacco di Cafeo.
“Oggi al primo posto è necessaria la collaborazione di tutti finalizzata al perfetto funzionamento del sistema per la salvaguardia della salute pubblica; per questo ritengo utile poter impiegare il personale sanitario destinato al territorio negli ospedali, potenziando così in questa fase di massima allerta l’organico già sottoposto a grandi stress. È chiaro che ad emergenza finita, arriverà il tempo delle verifiche e delle battaglie sulla sanità anche a livello regionale perché non consentiremo più di avere un organico inferiore a quanto necessario in tutta la nostra provincia, inclusa la cenerentola zona sud”.

foto dal web




Siracusa. Runner solitario al Parco Robinson, denunciato un 33enne

Nonostante sia stato ormai chiarito che non è più consentito svolgere attività sportiva all’aperto, anche in forma individuale, c’è chi crede comunque di poterlo fare. Violando così le regole poste a tutela del contenimento sanitario in atto.
Nel pomeriggio di ieri, agenti delle Volanti di Siracusa hanno fermato un 33enne che, in abbigliamento ginnico, faceva jogging all’interno del Parco Robinson. I poliziotti hanno contestato il reato all’uomo e lo hanno invitato a recarsi presso la propria abitazione.
La Polizia di Stato torna a chiedere ai cittadini piena collaborazione nel rispetto delle norme sul contenimento sanitario, nell’interesse comune. E invita tutti a limitare gli spostamenti al di fuori dalle proprie abitazioni. Sono consentite per lavoro o motivi di estrema necessità (pereffettuare la spesa, per motivi di salute o per altri indifferibili urgenze).
Per ulteriori informazioni si può contattare la pagina facebook della Questura di Siracusa.