Siracusa. Coronavirus, mercati cittadini sanificati quotidianamente

“Le aree destinate a mercato vengono sanificate tutte le volte in cui i commercianti smontano i loro banchetti, per ripristinare la situazione igienica dei luoghi”. La precisazione arriva dall’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti, per rispondere ad
alcune perplessità manifestate in questi giorni di maggiore preoccupazione per la diffusione del coronavirus.
“La prassi – spiega l’assessore Burti – è che, appena le aree vengono liberate dagli operatori, entrano in azione le spazzatrici con acqua della Tekra che aggiungono al liquido i prodotti per la
sanificazione. Questa operazione viene effettuata giornalmente in via De Benedictis e in via Giarre,
il venerdì a piazza Adda, dopo il mercato del contadino, e il lunedì a Belvedere, dopo il mercato settimanale che per adesso è comunque limitato solo a tre rivenditori di generi alimentari”.
I quattro mercati rimasti aperti in città per effetto delle misure contro la Covid-19, spiega l’assessore, rispondono a precise esigenze di servizio e di osservanza del divieto di assembramento
se le condizioni logistiche lo consentono.
“È importante ribadire – aggiunge Burti – che la ragione per cui abbiamo mantenuto operative le aree di via De Benedictis e via Giarre è che il primo serve i residenti dei quartieri più vicini ad Ortigia mentre il secondo la zona alta. Ragione per cui, l’invito è di recarsi al mercato più vicino e
non attraversare tutta la città. Quanto piazza Adda, devo dire che la collaborazione con la Coldiretti si sta rivelando molto efficace. Il mercato si svolge in maniera ordinata e nel rispetto delle precauzioni sanitarie che è giusto adottare in questo momento. Inoltre l’organizzazione di categoria distribuisce del materiale informativo. In ogni caso, mi preme ringraziare la Polizia annonaria e tutto il corpo dei vigili urbani per il prezioso lavoro che continuano a svolgere”.
In città, infine, continua ad operare anche il mercato ortofrutticolo di via Elorina. “Il volume di affari si è ridotto ma il suo apporto è importante perché rifornisce la grande distribuzione e le mense. Anche qui il lavoro della Polizia municipale importante soprattutto per i controlli sui mezzi che portano la merce dal resto d’Italia che devono osservare, oltre a quelle di sempre, le norme contenute nei provvedimenti del Governo contro il coronavirus”.




Siracusa. Granata chiama in causa la grande industria: "dovere morale donare per sanità"

“Le grandi industrie dovrebbero avvertire, in questo frangente, il dovere della solidarietà. Invece i grandi gruppi industriali del siracusano non danno alcun contributo serio in termini di aiuti concreti e adeguati alla emergenza sanitaria”. Fabio Granata non usa troppi giri di parole e chiama direttamente in causa la zona industriale siracusana. “Dovrebbero avvertire il dovere di mettere a disposizione subito qualche milione di euro, così come al nord stanno facendo i più importanti gruppi industriali e imprenditoriali. Soldi finalizzati ad attrezzare a Siracusa l’ex Onp o il Rizza con altri preziosissimi posti di rianimazione, in una cornice salubre e facilmente adattabile e rigenerabile”.
Granata chiama in causa anche le rappresentanze associative degli Industriali. “Tacciono o pensano solo a scongiurare il fermo degli impianti, in barba alla salute degli operai. Solo le raffinerie continuano a ignorare il principio di precauzione, secondo il quale sono più importati la vita e la salute che il profitto delle imprese e l’economia. Una vera vergogna, sulla quale il Governo Nazionale e Regionale dovrebbero subito intervenire con rigore e autorevolezza”.




Siracusa. Coronavirus, la Casa del Pellegrino a disposizione della Protezione Civile

Per far fronte all’emergenza coronavirus, il Santuario della Madonna delle Lacrime ha messo a disposizione della Protezione Civile di Siracusa la ex Casa del Pellegrino. Una decisione condivisa anche dalla società Aprotur, subentrata nella gestione.
“Questa decisione anticipa la destinazione che il Santuario intende dare alla struttura, cioè quella di accogliere ammalati e pellegrini bisognosi”, spiega il rettore, padre Aurelio Russo. “In questo momento tutti gli sforzi vanno indirizzati per sostenere il nostro sistema sanitario e quindi contribuire in ogni modo a dare manforte a medici ed infermieri per la cura degli ammalati”.
La disponibilità è provvisoria ed è legata al momento di particolare urgenza. Una volta terminato il periodo di emergenza, la struttura ritornerà ad essere adibita a luogo di accoglienza dei pellegrini, degli ammalati dell’Unitalsi e delle altre associazioni caritative di assistenza alle fasce deboli della società.




Mafia, la Guardia di Finanza sequestra un bar in centro a Noto

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione con il Comando Provinciale di Siracusa, hanno eseguito un provvedimento di sequestro di un’attività commerciale riconducibile ad Domenico Waldker Albergo, detto “Rino”, ritenuto esponente di riferimento del clan siracusano “Trigila”.
Già nel luglio del 2019, il Gico di Catania aveva eseguito un sequestro di prevenzione nei confronti dell’uomo, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro e relativo a un patrimonio costituito da 2 terreni, 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli nonché 8 imprese aventi la loro sede a Noto e tutte esercenti attività di ristorazione, bar e chiosco.
Il provvedimento odierno si estende, dunque, all’attività commerciale denominata “I Vicerè” in quanto ritenuta una mera prosecuzione della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, già sottoposta a sequestro di prevenzione nel luglio 2019. La ditta “I Vcerè”, dunque, nasceva da una comunicazione di variazione del luogo di esercizio presentata dalla consorte del preposto che prendeva in affitto, alla fine del 2019, un locale a Noto in via Viceré Speciale. Secondo quanto illustrato dagli investigatori, la ditta – da oggi sotto sequestro – manteneva la medesima partita iva della “Ditta individuale Ferla Giuseppina”, svolgendo la stessa attività. Nella sede dei “Vicerè” sarebbe stata anche accertata la stabile presenza di Rino Albergo, già condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia.
Nella ricostruzione degli investigatori, dopo l’emissione nel 2019 di due interdittive “antimafia” per le società della famiglia Albergo, queste società “colpite” venivano trasferite a ditte individuali neo costituite, tutte nella disponibilità della cerchia familiare e affettiva di Albergo: in altre parole, venivano attuate, in rapida sequenza, locazioni aziendali finalizzate a rendere vani i provvedimenti amministrativi; stessa metodologia adottata e riscontrata nell’impresa oggetto della misura ablativa eseguita in data odierna.




VIDEO. Siracusa: pista ciclabile deserta, le immagini nel primo giorno di "chiusura"

Dopo l’ordinanza con cui ieri il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha disposto la “chiusura” della pista ciclabile, ecco le immagini del tracciato ciclopedonale deserto. Niente jogging e niente passeggiate. Nei giorni scorsi aveva creato stupore e qualche preoccupazione il continuo vai e vieni di persone lungo la pista dedicata a Rossana Maiorca, nonostante i divieti del decreto Io resto a casa.
Fino al 3 aprile, secondo il provvedimento, sono vietate le attività ricreative sulla pista ciclabile, anche nel caso in cui questo avvenga in solitudine, senza, cioè, altre persone. Non rientrano nel divieto i mezzi autorizzati per ragioni di igiene e sicurezza.

Le immagini sono state realizzate dallo stesso sindaco, durante uno dei diversi sopralluoghi avvenuti in giornata per verificare il rispetto dell’ordinanza.




Passeggiata, corsetta e giri in bici: il governo verso la stretta. Tutte le nuove regole

E’ probabile che arrivi dal governo una nuova stretta per passeggiate e attività sportiva all’aperto. L’eccessivo ricorso a jogging e bicicletta starebbe convincendo anche il Ministero dello Sport circa la necessità di intervenire nelle prossime ore. Lo ha lasciato intendere in maniera chiara anche lo stesso ministro Spadafora. “Bisognerà prendere in considerazione la possibilità di un divieto completo, anche all’attività all’aperto”, ha detto al Corriere della Sera. “Quando abbiamo lasciato questa opportunità, lo abbiamo fatto perché la comunità medico scientifica ci diceva di dare la possibilità a molte persone di correre, anche per altre patologie sanitarie. Ma l’appello generale era quello di restare a casa: se non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto”.
Nel frattempo, sono arrivati dal governo ulteriori chiarimenti. In auto si può andare massimo in due. È preferibile stare uno davanti e uno dietro per mantenere la distanza.
Chi si sposta con il ciclomotore e la bicicletta deve comunque dimostrare le “comprovate esigenze”.
La passeggiata non può andare oltre la propria zona di residenza o domicilio.
Chi porta a spasso il cane non può utilizzare questo stratagemma come scusa per rimanere fuori troppo a lungo. Il tempo necessario per i bisogni fisiologici dell’amico a quattro zampe.
Si può andare a trovare gli anziani, per portare loro i farmaci o la spesa. È necessario indossare guanti e mascherina. Evitare in ogni caso i contatti.
Chi deve andare dal medico può farlo, ma deve dimostrare il motivo della visita. Identica procedura per sottoporsi a visite specialistiche e analisi cliniche. Sul modulo va indicato anche il nome del medico e il luogo dove si effettua la visita.
Gli assembramenti sono vietati. Anche quando si è in fila per fare la spesa o per andare in farmacia, bisogna stare a distanza.
È vietato spostarsi da un Comune all’altro, a meno che non si abbiamo esigenze di lavoro o familiari.
È vietato trasferirsi nelle seconde case. Se si hanno motivi di necessità bisogna dimostrarlo. Il motivo di necessità riguarda guasti o altri problemi che possano mettere a rischio l’incolumità delle persone (ad esempio: perdite di gas o di acqua)
Chi si trovava nelle seconde case oppure all’estero al momento dell’entrata in vigore del decreto può rientrare nel proprio domicilio ma dovrà stare in quarantena.
Chi esce senza motivo rischia la denuncia con arresto fino a tre mesi e la sanzione fino a 206 euro come previsto dall’articolo 650 del codice penale. Chi viola la quarantena rischia una denuncia per procurata epidemia che prevede il carcere fino a 12 anni e altri reati che puniscono i comportamenti contro la salute pubblica.




Coronavirus, azzerata stagione crocieristica. Siracusa porto "tecnico" per Costa e Royal?

Sono ingenti i danni che l’emergenza coronavirus sta arrecando al settore portuale di Siracusa. Le prime tappe di alcune crociere nel Mediterraneo sono saltate, cancellati gli arrivi di yacht e le prenotazioni. Tengono ancora in piedi i numeri di maggio ma per marzo e aprile non c’è nulla fare. Slitta la partenza della stagione del turismo crocieristico. E la falsa partenza costa decine e decine di migliaia di euro all’economia siracusana. Considerando l’indotto – quindi i servizi portuali, dagli ormeggiatori alla spazzatura – la perdita secca lieviterebbe pericolosamente vicina ai 100.000 euro, secondo alcune fonti.
Il porto Grande di Siracusa tiene per ora come scalo “tecnico”. Un rifugio sicuro per le grandi navi da crociera che sperano di poter presto tornare a solcare con regolarità i mari, insieme al loro carico di turisti. Interessate a Siracusa sono una delle navi della flotta Costa e due della Royal (Celebrity Constellation e Jewel of the Sea). A bordo solo l’equipaggio.
Dovrebbero distribuirsi tra la rada e la banchina, per procedere ad attività di rifornimento cibo e bunkeraggio. Nelle previsioni, almeno un mese di stop tecnico a Siracusa, in attesa di indicazioni su di un possibile ritorno alla normalità.
Una situazione che sarà valutata nei prossimi giorni dalle autorità, con in testa la Capitaneria di Porto, per le determinazioni del caso.




Siracusa. Sulle mascherine è scontro a distanza tra i medici di famiglia e l'Asp

Tra medici di famiglia, pediatri di libera scelta ed Asp di Siracusa è scontro a distanza sui dispositivi di protezione individuale, ed in particolare le mascherine. Nei giorni scorsi, le segreterie provinciali della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg) e dei Pediatri (Fimp) avevano inviato una nota congiunta di diffida alla Prefettura, alla Protezione Civile e per conoscenza all’Azienda Sanitaria. A causa della mancata fornitura di mascherine e dpi, Fimmg e Fimp declinavano “ogni responsabilità per danni (da covid-19, ndr) arrecati a terzi dai propri iscritti”, ritenendo invece responsabile l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa.
Una posizione che non è andata giù al direttore generale dell’Asp. “Spiace ricevere una simile lettera da chi, invece di collaborare con le istituzioni, cerca esclusivamente di tenersi lontano da responsabilità civili e penali, anzichè assumersi quelle morali e deontologiche”, scrive il manager Salvatore Lucio Ficarra. “I medici di Medicina generale ed i pediatri di libera scelta non sono dipendenti dell’Asp ma si tratta di liberi professionisti”, aggiunge. Non essendoci pertanto un rapporto di lavoro diretto, “resta in capo a ciascuno dei professionisti approvvigionarsi dei dpi e di quanto necessario per proteggere sè e gli altri dall’infezione coronavirus”. Il direttore dell’Asp anticipa poi controlli negli studi dei medici, per verificare il rispetto delle normative vigenti.
Il segretario della Fimmg di Siracusa, Giovanni Barone, si mostra sorpreso “dal tono aggressivo usato nei confronti dei medici di Medicina Generale, come se non volessimo fare la nostra parte in questo difficile momento”. Barone non lo conferma espressamente, ma molti colleghi hanno pesato come esagerata ed esasperata la reazione dell’Asp. “Questi presidi di protezione purtroppo non si trovano. L’assessore regionale alla Salute ha detto che, se arriveranno, saranno distribuiti anche ai medici di famiglia. Ed alla fine questo era quello che avevamo chiesto in più di una occasione. Vorremmo solo poterci difendere. Siamo in prima linea ed accettiamo con dedizione la responsabilità verso i nostri pazienti”.
Gli studi medici rimangono infatti aperti, “ma con tutte le precauzioni del caso come disposto dalle norme vigenti”, ricorda Barone. Così, ad esempio, in caso di sintomi influenzali potenzialmente sospetti, scatta il pre-triage telefonico con contatti continui tra medico e paziente. In caso di peggioramento, il medico di famiglia coordina il passaggio del caso al 118 ed alla struttura sanitaria di emergenza-urgenza. “Seguiamo scrupolosamente le norme e teniamo anche alla protezione nostra e dei nostri collaboratori di studio. Senza dimenticare che i medici di medicina generale tornano anche loro ogni sera a casa dalle loro famiglie”.
Con una sua nota, intanto, l’Asp “si rimette al senso di responsabilità richiesto in questo momento di grande emergenza, invitando tutti a prendere atto con oggettività della carenza di dispositivi di protezione individuali, problematica che investe tutto il territorio nazionale”.

foto da igv.it




Siracusa. Autolavaggio aperto, nonostante i divieti: denunciato il titolare, 2 mesi di stop

Il titolare di un autolavaggio è stato denunciato a Siracusa. A suo carico, richiesta anche la sospensione di due mesi dell’attività. Nell’ambito dei controlli quotidiani, la Polizia Municipale è intervenuta nella zona alta del capoluogo, per verificare il rispetto di quanto previsto dal Dpcm.
Il ricorso allo stratagemma della saracinesca abbassata per trequarti non è bastato ad eludere una verifica accurata da parte della pattuglia. Gli agenti hanno così potuto riscontrare come fosse in corso l’attività, eppure non tra quelle consentite dalle ultime norme governative.
Da qui la denuncia e la sospensione dell’attività.




Cucciolo salvato dai Vigili del Fuoco, era precipitato in un pozzo profondo 12 metri

Per salvare un cucciolo finito in fondo ad un pozzo, i Vigili del Fuoco non hanno esitato a calarsi fino a 12 metri di profondità. Nella stretta fenditura si è potuto calare un solo soccorritore, con l’imbracatura e le attrezzature del caso. Dopo una lenta risalita, è riapparso con il cagnolino in braccio. Nonostante la caduta, era in buone condizioni.
E’ stato riconsegnato ai proprietari che hanno seguito con il fiato sospeso l’intervento dei Vigili del Fuoco a Siracusa. E’ successo a Floridia.