Siracusa. La dirigente scolastica: "studenti, non è festa; ed i genitori siano autorevoli"

Scuole e università con attività sospese fino al 3 aprile. Ma dalla scuola siracusana arriva il messaggio di Lilly Fronte, dirigente di uno degli istituti più prestigiosi, il Liceo Corbino. “Studenti, non datevi alla pazza gioia. Non è un momento di festa, non è vacanza. E’ un’ora importante per la Nazione, bisogna impegnarsi”, dice dal suo ufficio in un video rilanciato sui canali social dell’istituto. “Evitate di riunirvi e fare festa. Ci sarà tempo per tutto questo e in modo gioioso. Ma quel tempo non è ora. Anche il premier è stato chiaro con il messaggio io resto a casa”.
La dirigente scolastica si rivolge anche ai genitori. “Imponete la vostra autorevolezza e modificate il modo di essere genitori oggi. I nostri genitori sono stati attenti, autoritari ed autorevoli nell’educarci e nel comportamento. Siatelo anche voi. Il lavoro di tutti sarà importante per sconfiggere questo nemico invisibile”.




Coronavirus in Sicilia, salgono a 62 i contagi: 8 più di ieri

Aggiornamento quotidiano con il report regionale della situazione coronavirus nell’Isola.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
La Regione raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Momento difficile, "affidiamoci a Santa Lucia": preghiera in streaming

A Siracusa, atto di affidamento alla patrona Santa Lucia. I frati minori di Sicilia invitano tutti i fedeli ad unirsi in preghiera per chiedere a Santa Lucia salute, pace e serenità. 
I frati del Santuario Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa hanno deciso di affidare il popolo di Dio alla patrona di Siracusa in questo momento di emergenza al termine della messa che si celebra ogni giorno tredici del mese. 
Venerdì prossimo, 13 marzo, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle ore 19.00 ci sarà la recita della coroncina a Santa Lucia e alle ore 19.30 sarà celebrata la messa alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. 
“Il tempo che stiamo vivendo sta generando preoccupazioni per la nostra salute e per la nostra vita ordinaria che si trova a gestire delle limitazioni in ogni settore – spiega fra Daniele Cugnata, rettore del Santuario -. Consapevoli che, nel bene e nel male, in salute e malattia, le nostre vite sono nelle mani di Dio e che noi apparteniamo a Lui, ci uniamo tutti in preghiera affidandoci al Signore per intercessione di Santa Lucia. I nostri padri ci hanno insegnato che nei momenti di difficoltà, di carestia, di peste e terremoti si sono affidati alla nostra Patrona. Anche noi vogliamo seguire il loro esempio e la loro fede, certi che ancora una volta ascolterà la nostra preghiera e ci verrà in aiuto e soccorso”.
Una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia “ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare semprel’incontro con Dio e con i fratelli”.
L’iniziativa è sostenuta dai Frati minori di Sicilia che hanno deciso di indire per venerdì 13 una giornata di preghiera e di digiuno nei vari conventi dell’Isola.
Poiché non sarà possibile fisicamente partecipare al momento di preghiera, il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia che ha aderito al momento di preghiera hanno predisposto una diretta streaming: sarà possibile partecipare tramite la pagina Facebook della Basilica Santuario Parrocchia S. Lucia al sepolcro Siracusa, e dalla pagina Facebook dellaDeputazione Cappella di Santa Lucia. Inoltre la diretta sarà trasmessa anche sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Siracusa.




Matrimoni e funerali, sospese tutte le cerimonie civili e religiose

Con le nuove misure in vigore in tutta Italia, anche a Siracusa sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose. Dunque non ci si può sposare né in chiesa, né in municipio. Almeno fino al 3 aprile. Chi aveva programmato il giorno del fatidico “si” in queste particolare settimane, scandite dall’allerta per il coronavirus, dovrà rivedere le scelte.
Con la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose, restrizioni anche per i funerali.




Elezioni amministrative verso lo slittamento: nuova data, 14 giugno

Si va verso il rinvio delle elezioni amministrative di primavera, fissate per il 24 maggio. La nuova data è quella del 14 giugno. La decisione verrà formalizzata a breve con un provvedimento della giunta regionale. In provincia di Siracusa, interessati sono i Comuni di Augusta e Floridia.




L'annuncio del premier, anche la Sicilia "zona protetta": stringenti restrizioni

Estese anche alla Sicilia ed a tutte le regioni italiane le stringenti misure introdotte nel fine settimana per la Lombardia e 14 province. Lo ha annunciato in serata il premier Giuseppe Conte. Per fermare l’avanzata dei contagi da coronavirus, tutta Italia diventa “zona protetta”.
E questo comporta in primo luogo il divieto di spostamento se non per “comprovati motivi di lavoro” oppure “serie esigenze familiari o sanitarie”. Dal 10 marzo, chi ad esempio dovrà spostarsi da Siracusa a Catania dovrà avere una valida giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo. 
Il primo ministro ha spiegato che “occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute pubblica. È l’ora della responsabilità”.
Qui il modulo per l’autocertificazione.modulo

Anche in provincia di Siracusa i bar e i ristoranti in tutta Italia dovranno chiudere alle ore 18.00. Già sospesi i pub, le discoteche, le sale gioco, le sale bingo ed in Sicilia le palestre, piscine e centri benessere.
Disposta la sospensione di scuole e università fino al 3 aprile.
Chiusi musei, teatri e cinema. Porte chiuse nel fine settimana anche per i centri commerciali. Niente messe in chiesa, stop anche alle celebrazioni di matrimoni e funerali.




Coronavirus, stop ai colloqui con i parenti: protesta in carcere ad Augusta

Lo stop ai colloqui con i parenti, prevista come misura di prevenzione per il contenimento dei contagi da covid-19, ha causato la reazione anche dei detenuti del carcere di Augusta. Nella struttura penitenziaria megarese sono circa 500, tutti con pena definitiva.
Gran lavoro per la direzione dell’istituto e per gli agenti di Polizia Penitenziaria chiamati a rimanere in servizio ben oltre il turno programmato. Tutto per evitare che la tensione potesse degenerare. Il lungo confronto avviato con i detenuti li ha convinti a far rientro in sezione. Qui, però, hanno deciso sulle prime di non rientrare nelle celle. E’ stato necessario un nuovo confronto per vincere anche le ultime resistenze, senza far degenerare la tensione strisciante.
E’ stato sottolineato che si tratta di misure imposte dall’alto e non locali, decise per la salvaguardia della salute di tutti: detenuti e familiari.
“Viviamo situazione che non sappiamo dove ci potrà portare”, confida Nello Bongiovanni, segretario del Sippe, sindacato di Polizia Penitenziaria. “Una qualche reazione del mondo penitenziario era prevedibile. Ad Augusta stiamo aumentando le misure di sicurezza, predisponendo i doppi turni per le note carenze di personale. Ma stanno per finire le mascherine e da tempo chiediamo sanificazione dei mezzi. Esprimiamo solidarietà ai colleghi che nel resto d’Italia stanno fronteggiando emergenze.”




Tutti gli obblighi a carico di chi è rientrato a Siracusa dalle zone a rischio coronavirus

Tutti quelli che sono rientrati in provincia di Siracusa a partire dal 25 febbraio ed avete soggiornato in precedenza in una delle zone a rischio (Lombardia, province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli) devono comunicare l’avvenuto rientro a Siracusa o in Sicilia al Comune dove intendono risiedere e soggiornare (a Siracusa, protezionecivile@comune.siracusa.it oppure via whatsapp al 3492657854); al dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente per territorio (a Siracusa, dipartimento.prevenzionemedico@asp.sr.it); al proprio medico di famiglia. Inoltre devono registrasi sul sito web della Regione Siciliana www.costruiresalute.it.
In via prioritaria, è bene ricordare che hanno l’obbligo di osservare l’isolamento fiduciario, mantenendo una quarantena domiciliare di 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di spostamento e di viaggi. Devono essere sempre raggiungibili per potere condurre l’attività di sorveglianza prevista in Sicilia.
Se non si osservano questi obblighi, si incorre nelle conseguenze penali previste dall’articolo 650 (codice penale), se il fatto non costituisce reato più grave.
Per ulteriori chiarimenti è possibile contatta il numero verde del Dipartimento Regionale della Protezione Civile 800458787.
Chi è in possesso di elementi certi circa persone rientrate dalle zone a rischio indicate dai provvedimenti governativi e regionali che non rispettano gli obblighi di quarantena, può allertare le forze dell’ordine chiamando il numero unico 112.




Giulia, siracusana a Milano: "sono rimasta nella zona rossa per riguardo dei miei cari"

Giulia è una siracusana di 26 anni che lavora a Milano. A differenza di molti suoi corregionali, nelle ore del caos e della fuga, ha deciso di non lasciare Milano per tornare da mamma e papà. E’ rimasta nella Lombardia delle regole stringenti “per riguardo dei miei cari”, racconta al telefono.
Da brava social media manager, ha deciso di raccontare su Facebook la mia esperienza, creando una pagina ad hoc. Ed ha dato vita ad un racconto giornaliero, “per far sentire tutti più vicino, sopratutto i genitori che stanno vivendo con grande angoscia la lontananza dei propri figli da casa”. Dalla zona rossa lombarda alla sua Siracusa.
La pagina creata da Giulia si chiama CapidWriter. “Resto in zona rossa. Sia chiaro, questo non è un atto di eroismo, ma solo quello che la mia coscienza mi ha suggerito di fare in questo momento”.
“Non posso non negare che ieri quella bozza di decreto è stata un gran bel colpo. Un gran bel colpo perché anche se sei consapevole della scelta che hai fatto di vivere a km di distanza dalla tua terra, avere privata la libertà di prendere un aereo e correre ad abbracciare i tuoi cari è un qualcosa di veramente poco piacevole. Ti senti in gabbia. È così che il panico e la paura ti sovrastano. È così che si saranno sentiti coloro che sono saltati sul primo, mezzo disponibile, e sono tornati giù. Non è una giustificazione, ma solo un comprendere una situazione che allarma e destabilizza e che ti vede ridurre a zero la tua normalità e i tuoi progetti. Io che in queste ultime settimane sono stata combattuta tra il mio cuore che mi diceva Famiglia e la mia testa che mi diceva Rimani, ho scelto che l’unica cosa giusta da fare era rimanere. Sono rimasta qui, a casa. Perché in fondo Milano, anche se mi fa essere lontana dalla mia famiglia, è casa mia. È il posto in cui ho scelto di costruire, provare, fallire e realizzare e in fin dei conti per quanto ti opponi non puoi far altro che prenderne atto. E oggi il primo giorno in una Lombardia zona rossa l’ho trascorso tra cibo e qualche messaggio, tra una partita alla playstation e risposta a qualche chiamata. Io questo giorno l’ho trascorso sospirando e sorridendo e pensando che l’unica arma di cui ci si può armare è la pazienza. Io non so come saranno i prossimi giorni, ma so che oggi ho deciso di rimanere e di fare uscire qualcosa di buono in una situazione che non ha niente di buono”.




Siracusa. Forza Italia: "sospendere la Ztl per favorire accessi in Ortigia"

Gli ex consiglieri comunali Ferdinando Messina, Alessandro Di Mauro, Federica Barbagallo e Gianni Boscarino (Forza Italia) propongono di sospendere la zona a traffico limitato in Ortigia. “Gli ultimi giorni stanno penalizzando troppo pesantemente, e non sappiamo fino a quando, l’economia del nostro Paese. Gli effetti del Coronavirus stanno mettendo in ginocchio numerose attività produttive ed esercenti anche della nostra città”, spiegano i quattro. “Riteniamo che una piccola ma significativa iniziativa cittadina possa essere quella di sospendere le zone a traffico limitato, anche solo nel week end, per alleviare in parte le difficoltà che i commercianti stanno vivendo in questo momento difficile”.
Al momento, nessuna risposta ufficiale da Palazzo Vermexio. Appare però soluzione poco percorribile specie in un momento storico in cui dal governo nazionale arriva chiara l’indicazione di evitare assembramenti e viene disposta la sospensione temporanea di diversi tipi di attività.