Siracusa. Una lavabiancheria in mare in Ortigia, nuova frontiera dell'abbandono

Una lavatrice nelle acque di Ortigia. Succede anche questo nella Siracusa del 2020. Difficile pensare ad un incidente: per finire giù, oltre la ringhiera, nel lungomare nei pressi di via Nizza, ce ne vuole. Si fosse trattato di un inconveniente tecnico, qualcuno avrebbe avvisato le autorità competenti. Qualcuno, allora, ha probabilmente pensato di sbarazzarsi così dell’ingombrante, passando dall’abbandono su strada direttamente a quello in mare. Da rabbrividire. Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
Il nucleo Ambientale della Polizia Municipale vuol vederci chiaro ed in questo potrebbero dare una mano d’aiuto le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Diversi sub si sono spontaneamente messi a disposizione per il recupero dell’elettrodomestico scaraventato in mare. L’operazione potrebbe ricevere nelle prossime ore il via libera dell’assessorato all’Ambiente, sentita presumibilmente anche la Capitaneria di Porto.




Siracusa. Rifiuti, fuori la Tech: servizio aggiudicato alla Tekra

Il servizio di igiene urbana è stato affidato alla Tekra. Il provvedimento interdittivo antimafia recapitato nelle settimane scorse alla Tech Servizi di Floridia, agggiudicataria della gara d’appalto in raggruppamento con la Ciclat Trasporti Ambiente, ha convinto il Comune di Siracusa a procedere con l’assegnazione del servizio alla Tekra, la cui offerta era stata valutata come seconda.
Il Comune di Siracusa si è determinato a non accogliere la proposta della Commissione di Gara dell’Urega di aggiudicazione del servizio al raggruppamento Tech Servizi-Ciclat Trasporti Ambiente.
Gli uffici hanno deciso l’esclusione anche perché nell’offerta economica è stato indicato il costo della manodopera degli operai e non anche degli impiegati, in violazione del Disciplinare di Gara e dell’art. 95 comma 10 del D.lgs. n. 50/2016.
Inoltre, non sarebbe stato possibile procedere all’aggiudicazione al raggruppamento temporaneo perché la Tech Servizi s.r.l. (mandataria) è destinataria del provvedimento interdittivo antimafia. In ossequio alla regola generale di immodificabilità della composizione del raggruppamento in sede di gara, non è stata accettata la proposta della Ciclat Trasporti Ambiente (mandante) di eseguire il servizio senza la Tech Servizi.
Pertanto, il servizio di igiene urbana è stato aggiudicato alla Tekra per sette anni, per la somma complessiva di 121.454.840,24.




Siracusa. Con l'auto finisce contro la verandina di un bar: ferito il conducente

Curioso incidente attorno alle 10.00 di questa mattina, nei pressi della chiesa di San Giovanni alle Catacombe. Un’auto è finita contro la veranda esterna di un bar solitamente molto frequentato. In quel momento, fortunatamente, i tavolini più vicini al luogo d’impatto non erano occupati.
Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, forse una manovra errata. Ferito solo l’uomo alla guida, in ospedale per controlli. Le sue condizioni non destano preoccupazione.




Scuole chiuse, operatori Asacom a casa e senza stipendio: interrogazione all'Ars

“Permettere agli assistenti alla comunicazione nelle scuole (personale Asacom) di proseguire la loro attività al domicilio degli alunni disabili”. Lo chiede il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, Giorgio Pasqua, “per venire incontro – specifica – alle esigenze di questi operatori che si trovano fortemente penalizzati dalla chiusura delle scuole dovuta all’emergenza corona virus”.
Pasqua, che ha presentato un’interrogazione a Palazzo dei Normanni, sottolinea che “si tratta di una categoria, pagata con fondi regionali attraverso le ex Province, che in questa situazione di forza maggiore si troverà completamente priva di reddito. Gli operatori potrebbero essere sostenuti dal governo regionale, semplicemente consentendo loro di svolgere l’attività a casa o nel domicilio degli alunni che hanno in carico, cosa che può avvenire anche se le scuole sono chiuse”.

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Siracusa. Astensione dalle udienze degli avvocati, il Consiglio dell'Ordine a difesa

Anche il Consiglio dell’Ordine di Siracusa ha aderito all’astensione indetta dall’Organismo Congressuale Forense (OCF). Il Ministero sta valutando la sospensione delle udienze, come misura di prevenzione dal coronavirus. Intanto gli avvocati, anche siracusani, si sono portati avanti e richiedono iniziative per gli ambienti di lavoro dell’intero Tribunale.
I consiglieri siracusani presenzieranno comunque alle udienze, così da monitorare l’andamento dell’astensione “al
fianco dei colleghi”, spiega la nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa.
Intanto, l’Organismo Congressuale Forense, commentando recenti prese di posizione di alcuni presidenti di Corte d’Appello intenzionati a negare il diritto alla astensione degli avvocati già nelle udienze di oggi, anticipa di essere pronto a tutelare i diritti degli avvocati. “Dinanzi alla Commissione di Garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero, unica a deputata a valutare la legittimità della astensione e che nulla ha contestato al riguardo, e in tutte le altre sedi in ordine a eventuali reati in violazione delle prescrizioni della Presidenza del Consiglio sui corretti comportamenti da tenere per evitare la diffusione del contagio”.




Ippica: sei corsa in programma ma senza pubblico, porte chiuse al Mediterraneo

Anche l’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa si adegua alla circolare emanata stamattina dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che detta le modalità di gestione delle organizzazioni delle corse ippiche a porte chiuse in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19. L’ippodromo monitorerà e vigilerà sull’unico accesso concesso ai soggetti autorizzati all’impianto nella giornata di corsa di sabato 7 marzo. Resteranno aperte le attività del Ristorante Nastro D’oro, allocato al secondo piano, indipendente dall’Ippodromo e con accesso autonomo. Qui, il servizio sarà espletato per i soli posti a sedere nel rispetto della norma che garantisce tra gli utenti la distanza minima di un metro.
Sei le corse in programma, che apriranno con una incerta Condizionata e proseguiranno attendendo la II Tris del pomeriggio, un’altra dotata Condizionata per i tre anni e la TQQ abbinata all’ultima competizione. Scatteranno alle ore 15:20 i protagonisti del Premio Mile. Tutti i 7 cavalli di 4 anni e oltre, schierati su 2100 metri di pista piccola, hanno una chance. Preferiamo la linea dettata da Berenson e Old Fox, con un Cuore del Grago sempre all’agguato. Per le piazze nessuno escluso però. La II Tris pomeridiana è abbinata ad un handicap sui 1800 metri di pista sabbia. In questa terza competizione partono con i favori del pronostico il buon Thesan e la linea dettata da Ile de Cap con Kyll For Dixie e Vettory Lacky. Altra invitante Condizionata è il Premio Asoof, quarta competizione riservata a cavalli di tre anni. Sui lunghi 2100 metri di pista piccola varie linee si incrociano. Citiamo i già protagonisti del Criterium d’Inverno Rockey Racoon e Dreaerfilly. Fiorerosa che si è espressa bene su questa distanza e ancora Meglio Crederci e Wallaby, quest’ultimo subito in bella vista alla prima uscita siracusana. 15 i cavalli partenti della Tris Quarte Quinte legata al Premio Samedi Soir, handicap per cavalli di 4 anni e oltre sui 1400 metri di pista piccola. I qualitativi Wild Acclaim e Every Promise pagano al peso i recenti buoni risultati raggiunti. Positivi e regolari Siciliano Bello, Osho, My Man e Complimentor che potrebbero sfruttare la migliore posizione sulla scala peso. Corsa complicata e dal difficile pronostico.




Coronavirus, gli uffici comunali si adattano: lavoro da casa e contatti ravvicinati limitati

Anche il Comune di Siracusa apre al lavoro agile (smart working) per il personale dell’ente. E’ una delle misure previste per limitare la diffusione del coronavirus, non l’unica. Con una direttiva del sindaco ed un provvedimento di giunta, entrano in vigore le nuove norme.
In applicazione delle misure adottate dal presidente del Consiglio dei ministri e dal presidente della Regione siciliana a partire dal 23 febbraio, la direttiva del sindaco Italia dispone la normale apertura degli uffici comunali e il regolare svolgimento della attività ma adottando le necessarie contromisure, la cui applicazione e demandata ad un gruppo di lavoro costituito dal segretario comunale, dai dirigenti di settore, dal medico aziendale e dal responsabile della sicurezza dei lavoratori. Il provvedimento prevede: di incrementare la pulizia e la sanificazione dei locali e degli automezzi; di evitare il sovraffollamento negli uffici aperti al pubblico, per evitare contatti ravvicinati, che devono essere frequentemente areati; di applicare forme flessibili di lavoro al personale più esposto al Covid-19 a causa di malattie o che si prende cura del figli; di incrementare la pulizia nei locali di ritrovo comunali come impianti sportivi o auditorium; di tenere per via telematica eventuali riunioni o incontri del personale; di promuovere la diffusione della misure di prevenzione igienico-sanitarie.
Anche l’applicazione del cosiddetto lavoro agile, secondo le indicazioni della Presidenza del consiglio dei ministri, è affidato a un gruppo costituito dal segretario comunale e dai dirigenti di settore con il supporto del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità e il benessere dei lavoratori e dell’Organismo indipendente di valutazione. La delibera approvata dalla Giunta individua il lavoro agile come la “forma più evoluta di flessibilità nel lavoro” e prevede l’utilizzo di “soluzioni cloud” per la condivisione di dati, informazioni e documenti e il ricorso alle videoconferenze e alle call conference per riunioni e incontri. Se c’è la disponibilità dei diretti interessati, è disposto che tale modalità possa essere svolta con le attrezzature private del personale e saranno attivati sistemi di verifica per “l’ottimizzazione della produttività anche in un’ottica di progressiva integrazione con il sistema di misurazione e valutazione della performance”.
“Siamo impegnati con ogni mezzo a contenere la diffusione del virus senza provocare contraccolpi sul regolare funzionamento della macchina amministrativi e sulla qualità dei servizi al cittadino”, commenta il sindaco Italia.




Coronavirus in Sicilia, il quadro riepilogativo del 5 marzo: 6 ricoverati, 15 in quarantena

La Regione Siciliana ha comunicato all’Unità di crisi nazionale il report aggiornato alle 12 del 5 marzo relativo al Covid-19.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 440 tamponi, di cui 404 negativi e 15 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 21 campioni, di cui quattro già validati (tre a Palermo e uno a Catania). Risultano ricoverati 6 pazienti (tre a Palermo e tre a Catania), mentre 15 sono in isolamento domiciliare.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Non sono stati forniti aggiornamenti su base provinciale.




Coronavirus e sport di base, palestre comunali: cosa fare? Priolo chiude, gli altri no

Sospese le attività didattiche, come comportarsi con le attività sportive di base che solitamente vengono svolte nelle palestre comunali o in quelle delle stesse scuole? Il primo a prendere l’iniziativa, in provincia di Siracusa, è stato il Comune di Priolo con il sindaco Pippo Gianni che ha disposto sino al 15 marzo la chiusura. “Già informate le associazioni sportive dilettantistiche assegnatarie di spazi. Tutto ciò a seguito delle disposizioni impartite ieri con il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede anche la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino alla stessa data. Le misure sono state decise per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus”. Sin qui la nota emessa dall’amministrazione priolese.
Ma rischia di essere una posizione isolata. Nessun altro sindaco sembra, infatti, intenzionato ad adottare un simile provvedimento. D’altronde la linea uniforme tracciata con la Prefettura imporrebbe di attenersi alle disposizioni del governo che, nel citato decreto, peraltro non dispone automaticamente la chiusura delle palestre.
Al punto C dell’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri si legge testualmente che “lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Se, pertanto, lo spazio è sufficiente a garantire una simile distanza tra una persona e l’altra non viene ravvisata la necessità di bloccare anche l’attività sportiva di base. Ed a questo si stanno uniformando i restanti Comuni siracusani.

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Scabbia a scuola a Solarino, nessun allarme: "solo un caso a febbraio, già guarito"

L’allarme scabbia che si è diffuso negli ultimi giorni a Solarino è ingiustificato. Lo sostiene il sindaco, Seby Scorpo, e paiono confermarlo anche le parole dell’ufficiale sanitario che, in una nota ufficiale, parla di un solo caso, peraltro risalente a febbraio e già risolto.
Eppure il 3 marzo l’istituto comprensivo di Solarino aveva emesso circolare in cui si parlava di acaro diffuso tra gli alunni, invitando genitori e familiari a fronteggiare la situazione. “Ho appreso di questa circolare solo ore dopo”, racconta il sindaco Scorpo mentre tenta di tenere nascosto un certo disappunto. “Ho allora chiamato la dirigente scolastica che mi ha spiegato di essere stata avvisata da qualche mamma. A quel punto, mi sono attivato con l’ufficio sanitario, come prevede la prassi”.
Una visita a scuola dell’ufficiale sanitario e un incontro con la dirigente scolastica paiono meglio chiarire i contorni della vicenda. “Ufficialmente, non c’è nessuna segnalazione di nuovi casi di scabbia oltre quello sporadico e già guarito di febbraio. La privacy ovviamente è massima e va sempre tutelata in queste occasioni, però non si devono creare allarmi in questa maniera. Peraltro, si tratta di patologia con evoluzione benigna nel giro di qualche giorno”.
Nella nota inviata dall’ufficiale sanitario alla scuola ed al sindaco si ricorda poi che “eventuali altri casi vanno segnalati come previsto dalla normativa, dal medico che diagnostica la malattia, nel rispetto della privacy, trattandosi di dati sensibili. Sarà cura del servizio di Igiene Pubblica adottare eventuali provvedimenti di competenza”.

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