Siracusa. Medici di base, prevenzione e contenimento del coronavirus: le istruzioni

Oltre 200 medici di famiglia hanno riempito il salone della sede provinciale dell’Ordine dei Medici per partecipare al secondo incontro operativo sulle misure di prevenzione e contenimento del coronavirus. Il presidente Anselmo Madeddu ha chiarito anzitutto le definizioni di “Zona rossa” e “Zona gialla”.
Sostanzialmente nella prima rientrano i comuni indicati dalle circolari, dove si sono registrati focolai di contagio, mentre al secondo macro-insieme appartengono le regioni dove tali cluster sono stati individuati. A tal proposito sono state date, in particolare ai medici di base, le indicazioni su come agire con i propri pazienti.
Nel caso di pazienti provenienti dalla zona rossa, dovranno comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, che stabilirà eventuale isolamento in quarantena, attiverà l’assistenza dovuta e produrrà la certificazione per l’astensione dal lavoro, in triplice copia: una verrà indirizzata all’Inps, al datore di lavoro e al medico curante.
I pazienti provenienti dalla zona gialla, invece, in assenza di sintomatologia non devono osservare l’isolamento. Ma per ogni dubbio possono contattare telefonicamente il medico di base, che provvederà ad un triage telefonico e in caso di necessità consiglierà l’attivazione delle procedure del caso.
“La mission di un Ordine professionale- ha spiegato Anselmo Madeddu- è sicuramente quello di fungere da guida nell’esercizio della professione, per questo stiamo dedicando molta formazione-informazione a questo tema di grande attualità, ma al centro del nostro lavoro viene sempre al primo posto la tutela della salute dei cittadini, che sta a cuore a tutti noi e lo abbiamo dimostrato con la massiccia partecipazione di oggi a questo incontro”.
Il primo e ripetuto appello alla cittadinanza è quello di non affollare, in caso di sospetto contagio, i pronto soccorso, le guardie mediche e gli ambulatori dei medici. “Prima di tutto la telefonata al proprio medico, che suggerirà l’iter da avviare. Siamo pronti ad evitare la diffusione del virus, anche perché in prossimità del Pronto soccorso abbiamo allestito un MPA, un presidio medicalizzato attrezzato, dove sarà eseguito un primo screening a tutti i pazienti che presentano una sintomatologia influenzale, che non è ricordiamo necessariamente riconducibile a Coronavirus, dato che in questo periodo siamo ancora in balia dell’influenza stagionale. L’acutezza dei sintomi ci avverte se qualcosa deve o meno preoccuparci”.
Madeddu, poi, ha tranquillizzato anche i medici che non sono riusciti a reperire le mascherine anti-virali. “La
Protezione civile – ha informato- ha preso in mano la situazione e a giorni distribuirà i dispositivi alle aziende
sanitarie, che a loro volta li distribuiranno agli operatori”.




La paura del coronavirus più grave del contagio: "turisti, vacanze sicure a Siracusa"

Niente panico da coronavirus a Siracusa. Il sindaco Francesco Italia ha invitato a non esasperare le preoccupazioni da covid-19 ed eventuali casi di positività (ad oggi pari a zero). Ed ha ricordato come un eccessivo allarmismo rischia di pesare su di una voce importante dell’economia locale: il turismo. “Venite a Siracusa, non cambiate i piani per le vostre vacanze”, dice su FMITALIA il primo cittadino. E’ chiaro che l’invito è aperto a tutti, purchè rispettosi delle norme attualmente in vigore nel nostro Paese (ed asintomatici). Gli effetti della paura (non giustificata) sul commercio possono essere davvero pesanti e protrarsi nel tempo, zavorrando circuiti economici limitati come quello siracusano.
Nel corso di una lunga intervista su FMITALIA, il sindaco ha spiegato quali misure sono state messe in campo e come è organizzato il Comune di Siracusa in questi giorni segnati dall’allerta Covid-19.

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foto di Eliseo Lupo




Siracusa. Chiudono per ferie diversi negozi cinesi: allerta coronavirus, clienti in calo

Chiudono per ferie alcuni tra i più grandi e noti esercizi commerciali gestiti da cinesi, a Siracusa. Porte chiuse in viale Zecchino, via Pietro Novelli e viale Santa Panagia solo per fare degli esempi. E’ probabile che si tratti di una scelta adottata dopo settimane di grande sofferenza, dal punto di vista degli incassi, a causa delle notizie che da gennaio iniziavano ad arrivare sul coronavirus e proprio dalla Cina. Pochi clienti e affari ridotti al lumicino.
A nulla sono valse le specifiche comparse in vetrina (“non andiamo in Cina da mesi”), il calo c’è stato e pure evidente. I commercianti allora si sono probabilmente risolti ad aspettare tempi migliori, con ferie più o meno forzate fino alla prima decade di marzo, come mai neanche in agosto.




Zone gialle e zone rosse: "cosa fare se arrivo a Siracusa da…", facciamo chiarezza

Quali comportamenti tenere se si fa rientro a Siracusa dal nord Italia? In questi giorni segnati dall’allerta coronavirus, abbiamo girato la domanda ad Anselmo Madeddu, presidente provinciale dell’Ordine dei Medici e Direttore Sanitario dell’Asp.
Chi sta per tornare a Siracusa dal Piemonte o dall’Emilia, dalla Lombardia o dal Veneto è chiamato ad attenersi ad alcune norme di comportamento che, con diversi esempi pratici, sono state illustrate questa mattina da Madeddu intervenuto in diretta su FMITALIA. Telefonata al medico curante o al Dipartimento Prevenzione dell’Asp? Quarantena volontaria o ritorno alla normalità? E chi comunica cosa al datore di lavoro? Tutte le risposte nel video che segue. Si tratta di comportamenti di responsabilità individuale, nell’interesse della collettività. Ignorarli è, pertanto, irresponsabile.

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Restate aggiornati anche con il Ministero della Salute




Zona Industriale, torna la Commissione Istruttoria Aia: sopralluogo alla centrale Enel

La Commissione Istruttoria del Ministero dell’Ambiente torna nella zona industriale siracusana. Ieri è stato effettuato un sopralluogo all’interno della centrale Enel Archimede. Esami e controlli rientrano nelle procedure per il riesame aia, l’autorizzazione integrata ambientale. Ad accompagnare i componenti della commissione c’erano anche, per il Comune di Priolo, l’assessore all’ambiente Santo Gozzo, il disaster manager Gianni Attard e l’esperto del sindaco per le problematiche ambientali, Giuseppe Raimondo.
“La nostra zona industriale – ha commentato il sindaco, Pippo Gianni – è finalmente oggetto di un sopralluogo importante, che porterà ad ottenere buoni risultati. Abbiamo chiesto alla commissione l’abbassamento delle emissioni in atmosfera in tutti gli impianti”.
La visita di ieri segue quella di alcune settimane addietro, con le ispezioni agli impianti di produzione Versalis, Isab Sud, Nord e IGC. Durante i sopralluoghi, la commissione ha acquisito documentazione; entro la fine di marzo verrà depositata presso il Ministero dell’Ambiente che, durante la prima riunione utile, prenderà in considerazione le nuove Aia. “Al Ministero – ha sottolineato il sindaco Gianni – sarà proposto un sistema di prescrizioni, monitoraggio e controllo aderente al Piano regionale della Qualità dell’Aria”.
Durante l’ispezione di ieri, fuori programma da parte della Commissione, che ha visitato anche la riserva naturale orientata Saline di Priolo, per ammirare i fenicotteri.




Siracusa. Controlli e sanzioni al Plemmirio, gli occhi della Guardia Costiera sull'Amp

Una imbarcazione è stata intercettata dalla Guardia Costiera all’interno della zona di riserva integrale dell’Amp Plemmirio. Dai controlli, è risultato che il diportista era autorizzato alla pesca all’interno dell’area marina protetta ma è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per aver navigato all’interno della zona “A”, riserva integrale.
Il monitoraggio della riserva marina protetta del Plemmirio ha anche consentito di accertare l’ingresso ed il transito di due unità mercantili superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda all’interno della fascia delle due miglia nautiche dal perimetro dell’Amp, in violazione del divieto imposto dal decreto interministeriale Clini – Passera del 2012. Entrambi i comandanti delle unità mercantili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.
Il personale delle motovedette ha inoltre elevato 4 verbali di illecito amministrativo per attività di pesca sportiva con attrezzi non consentiti nei confronti di diportisti a bordo delle rispettive barche, tutti intercettati in attività di pesca sportiva attraverso l’utilizzo di rete da posta, sottoposta successivamente a sequestro amministrativo.




Amministrative a Floridia, anche Marco Carianni candidato sindaco con liste civiche

Marco Carianni ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Floridia, in vista delle prossime elezioni amministrative del 24 maggio. Dopo Claudia Faraci e Cristian Fontana è il terzo nome a scendere in campo. “Una scelta ponderata e frutto di confronto”, spiega il ventitreenne Carianni.
Nel 2017 risultò primo degli eletti al consiglio comunale. E’ stato per sei mesi assessore allo Sport e Spettacolo poi a dicembre dello stesso anno le dimissioni dalla giunta e la fuoriuscita dalla maggioranza per divergenze insanabili con l’ex primo cittadino, legate ai tagli necessari per Carianni alle indennità di carica.
“In questo momento a Floridia serve una squadra competente e obbiettiva per cercare di risollevare una città che, negli ultimi dieci anni, ha dovuto subire le scelte sbagliate di chi l’ha amministrata. Vogliamo porci come alternativa credibile rispetto al passato, prospettando soluzioni possibili e studiando progetti realizzabili”, dice Marco Carianni che alle amministrative si presenterà con due liste civiche.
“I problemi di Floridia – ha continuato – sono di tutti e non devono avere un colore politico. Stiamo analizzando i bilanci passati, le problematiche e le soluzioni per la città. Il nostro sarà un programma elettorale chiaro e realista”.




Sicurezza dei netturbini di Siracusa e Melilli: l'intervento del deputato Giorgio Pasqua

Il capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, Giorgio Pasqua, si è rivolto alle amministrazioni comunali di Melilli e Siracusa per chiedere un intervento di controllo nei confronti delle aziende affidatarie del servizio rifiuti. “Il ciclo di raccolta e smaltimento a Melilli viene gestito da un’azienda, la Igm Rifiuti Industriali, che probabilmente a causa della non perfetta manutenzione dei mezzi, mette gli operatori nelle condizioni di entrare talvolta fisicamente negli autocompattatori per consentire ai mezzi di continuare raccogliere o scaricare i rifiuti. Una condizione a quanto pare reiterata e pericolosissima, se si considerano i meccanismi dei mezzi che per l’appunto hanno la funzione di comprimere e compattare i rifiuti raccolti”, dice Pasqua.
E non sarebbe dissimile la situazione a Siracusa dove “i lavoratori della Tekra – a detta del deputato regionale – sono costretti a lavare in casa le tute da lavoro, perché l’azienda non ha una lavanderia industriale in house. L’azienda corrisponderebbe infatti un’indennità di alcuni centesimi a divisa di lavoro per ciascun dipendente che di fatto sono ben poca cosa rispetto al rischio igienico cui sottopongono i lavoratori e le loro famiglie, facendo lavare in casa tute che nel corso della giornata sono state a contatto con materiali tutt’altro che salubri. Ad aggravare la condizione di precarietà sul futuro occupazionale dei lavoratori c’è il fatto che la subentrante Tech Servizi di Floridia, si è vista notificare un’interdittiva antimafia dalla prefettura di Siracusa”.
Per questo Pasqua si rivolge alle amministrazioni comunali di Melilli e Siracusa, chiedendo loro di stimolare le aziende “per risolvere questioni attinenti alla sicurezza e alla salute dei lavoratori e per migliorare la qualità del servizi”.




Siracusa, il sindaco: "coronavirus, nessun motivo di allarme. Sanificazioni a scuola"

“A Siracusa al momento non sussistono ragioni di allarme”. Il sindaco Francesco Italia torna così sull’allerta legata al coronavirus. “Continuiamo a monitorare l’evolversi delle notizie,
sia negli aspetti generali che rispetto alla situazione siciliana e saremo pronti a intervenire, se
necessario, di concerto con le altre istituzioni ad ogni livello, a cominciare da quelle sanitarie, e
attraverso la nostra struttura di protezione civile già attiva”, chiarisce.
“Le notizie che arrivano dal resto della Sicilia sono del tutto tranquillizzanti – prosegue il sindaco Italia – motivo per cui confermiamo i provvedimenti di prevenzione adottati in questi giorni. Anche le iniziative pubbliche già in programma sono confermate. Stiamo seguendo pedissequamente, come riteniamo giusto, le indicazioni che provengono dalla autorità sanitarie centrali e locali. Inoltre, disporremo la sanificazione degli edifici scolastici in collaborazione con i dirigenti, così da intervenire in ore diverse da quelle delle attività didattiche al fine di evitare disagi a docenti e studenti rispetto al normale svolgimento dei programmi”.
Il sindaco Italia invita, infine, a rispettare le misure quotidiane di igiene più volte consigliate in questi giorni e a evitare spostamenti fuori città se non strettamente necessari.
“Ricordo – conclude il sindaco Italia – che se si ha febbre o tosse persistenti e se si è tornati da meno di 14 giorni da luoghi nei quali si sono verificati casi di coronavirus occorre contattare il numero verde nazionale 1500 o quello regionale 800458787”.

Nella foto archivio, il sindaco Italia (destra) con l’assessore regionale alla salute, Razza




Siracusa. Coronavirus, tutti negativi i tamponi: oggi chiarimenti sulla quarantena volontaria

Resta alta l’attenzione sul coronavirus anche in provincia di Siracusa ma pare lentamente rientrare sotto la soglia di allarme la preoccupazione seguita alla notizia del primo caso in regione, a Palermo. I controlli sanitari sono attivi, come da disposizioni nazionali e regionali. La buona notizia è che tutti i tamponi eseguiti nelle ultime 24/36 ore hanno dato esito negativo. Dal sistema sanitario siracusano è stato disposto il test per quelle persone con sintomatologia assimilabile a quella del Covid-19, inviando i tamponi a Catania per l’esame con gli appositi reagenti. I laboratori regionali abilitati per questi controlli sono 7 e corrispondono con le strutture Dea di II livello.
Intanto questa mattina a Palermo nuovo incontro in assessorato regionale alla Salute. Razza ha chiamato a raccolta i presidenti provinciali dell’Ordine dei Medici. Per Siracusa è presente Anselmo Madeddu. Due i punti da chiarire, dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale urgente sulla prevenzione per il Coronavirus. Il primo riguarda la quarantena volontaria suggerita a quanti rientrano in Sicilia dal nord Italia: quando si parla delle misure di isolamento volontario, nel testo regionale non c’è più alcun accenno alle Regioni o alle zone gialle, bensì, per quel che riguarda l’Italia, ai soli Comuni con documentata trasmissione ovvero i cosiddetti focolai. Questo potrebbe anche significare che quanti non presentano alcun sintomo, possono tranquillamente ritornare alla quotidianità senza altra misura se non la comunicazione al proprio medico di famiglia.
Il secondo chiarimento è invece necessario sulla questione delle certificazioni per assentarsi dal lavoro, in caso di obbligo di isolamento. L’ordinanza regionale fa riferimento ad una dichiarazione dell’autorità sanitaria da rilasciare ad Inps, datore di lavoro e medico curante in cui si attesta che l’interessato è stato posto in quarantena “per motivi di sanità pubblica”, riportando la data di inizio e fine.

foto da lifegate.it