Siracusa. In garage droga e materiale esplodente illegale: ai domiciliari un 25enne

Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno arrestato Gianmarco Meomartini. Il 25enne è accusato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e detenzione illecita ed omessa denuncia di materiale esplodente.
Gli agenti hanno eseguito una perquisizione domiciliare e all’interno del garage nella disponibilità del ragazzo hanno rinvenuto circa 7 grammi di marijuana, tre piante di marijuana, del liquido concimante ed altro materiale per la coltivazione, un foglio di carta con indicata la procedura per la coltivazione delle piante, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
Inoltre, sono stati rinvenuti diversi manufatti ed artifizi esplodenti di diversa natura per un totale di circa 7 chili e materiale utile per il loro utilizzo che, oltre ad essere detenuto illegalmente, era stato custodito violando le più elementari norme di prudenza e sicurezza. Infatti il materiale è stato trovato all’interno di un armadio metallico con le ante aperte e parzialmente all’esterno dall’originario confezionamento.
Il materiale esplodente si trovava a ridosso di una tenda serricola dedicata alla coltivazione delle piante di marijuana, in presenza di un rudimentale sistema di alimentazione elettrica ad alto rischio di incendio.
Il 25enne è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Cocaina e marijuana non sfuggono al fiuto del cane Maui: un arresto

Il fiuto dal cane Maui ha messo gli agenti sulla traccia giusta. E durante una mirata perquisizione domiciliare, i poliziotti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato Corrado Cascione, avolese di 37 anni. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Con l’ausilio del cane Maui gli agenti hanno rinvenuto 13 involucri di cocaina per un peso di circa 3 grammi ed 1 involucro contenente circa 3 grammi di marijuana. Inoltre, sono stati rinvenuti materiale per il confezionamento e materiale per la cottura della cocaina.
Cascione, dopo le incombenze di rito, è stato accompagnato nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.




Coronavirus, i sindaci del siracusano: "chi arriva da zone gialle avvisi"

I sindaci del siracusano si adeguano alla comunicazione disposta dal Presidente della Regione in relazione all’emergenza Coronavirus. Al momento, in attesa del vertice convocato per oggi alle 18 con il coinvolgimento dei prefetti dell’Isola, a coloro che faranno o hanno fatto da poco rientro in Sicilia e provengono della cosiddette zone gialle viene consigliato di “mettersi in contatto con il proprio medico di famiglia e di osservare, in via prudenziale, un’auto quarantena volontaria di 14 giorni nella propria abitazione”.
Sono definite zone gialle: Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna.
Si ribadisce che oggi alle 18 è stata convocata in Regione una riunione con i prefetti dell’Isola “per coordinare le iniziative necessarie da adottare nella emergenza nazionale del Coronavirus”.

foto: interno aeroporto di Catania




Attenti alla fake: le scuole non sono al momento chiuse per prevenzione Coronavirus

C’è voluta una smentita ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per bloccare l’avanzata della notizia della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Italia. Una fake news che non ha risparmiato nessun territorio, al punto che sui canali social, Palazzo Chigi è dovuto intervenire. “La Presidenza del Consiglio smentisce le notizie che stanno circolando in queste ore su una presunta chiusura, per decisione del presidente Giuseppe Conte, di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le decisioni e le misure adottate dal governo vengono comunicate attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega far riferimento”, il testo della smentita.
Anche la Regione Siciliana, attraverso i suoi canali social, ha condiviso la comunicazione. Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rimandato ad ogni decisione governativa l’eventuale chiusura delle scuole nel capoluogo di regione dopo il caso della turista bergamasca positiva al coronavirus.
A Siracusa qualche buontempone aveva “corretto” il messaggio pubblicato ieri dal sindaco Francesco Italia aggiungendo che tutte le scuole siracusane sarebbero state chiuse dal 26 febbraio a tempo indeterminato. Una evidente fake news, lo scherzo (di pessimo gusto) di un buontempone in tempi in cui la responsabilità dovrebbe essere la bussola di ognuno.




Gite scolastiche annullate per coronavirus, Confconsumatori: "rimborsi alle famiglie"

L’annullamento delle gite d’istruzione, disposto dal Consiglio dei Ministri (e confermato ieri dalla Regione, ndr) tra le misure per evitare la diffusione del Coronavirus, porta con sé una conseguenza pratica per le famiglie che avevano già versato una quota (oppure il saldo) all’istituto scolastico in vista del viaggio.
Chi dovrà rimborsare il denaro? Confconsumatori interviene per confermare che non ci sono dubbi a proposito: “il Codice del turismo, al quarto comma dell’articolo 41, parla chiaro: il contratto di viaggio deve ritenersi risolto per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Alla luce di questo, dunque, gli istituti scolastici sono tenuti a restituire alle famiglie, senza bisogno di alcuna richiesta, le somme percepite per i viaggi d’istruzione, che siano acconti o saldi. Neppure gli organizzatori, cioè le agenzie di viaggio o i tour operator, hanno diritto ad alcuna somma: non possono lamentare la restituzione di spese o indennizzi di nessun genere”.
Confconsumatori invita gli istituti scolastici a bonificare immediatamente le somme che spettano ad ogni famiglia, senza sottoporle a ulteriore inutile stress. “Salvo, naturalmente, che le scuole intendano valutare di riproporre la gita in un altro periodo dell’anno, se possibile”.

foto archivio




Vittorio, Nicoletta, Carla e gli altri: sei ragazzi con sindrome di Down coronano un sogno

Per sei ragazzi e ragazze con sindrome di down arriva il momento di cimentarsi con il mondo del lavoro. Hanno dai 22 ai 30 anni e sono stati selezionati dall’Aipd, l’Associazione Italiana Persone Down per tirocini formativi grazie al progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro” finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e all’Avviso 22 del 2018 della Regione Siciliana. Diverse le mansioni e diverse le destinazioni: l’albergo, il bar, la pizzeria, un esercizio commerciale.
Nelle settimane scorse, ad esempio, vi avevamo raccontato la storia di Vittorio, barman a Priolo. “E’ una concreta opportunità e noi siamo contentissimi – spiega Simona Corsico, vice presidente Aipd Siracusa -. E’ un’occasione che questi ragazzi, adeguatamente formati, stanno cogliendo. Spero che non resti un lavoro limitato nel tempo”. Nicoletta è al servizio colazioni di un hotel quattro stelle. Presto in servizio anche Carla che si occuperà di sistemare gli articoli di un esercizio commerciale che si occupa di sport. Ed infine Simone che farà l’aiuto cuoco in un ristorante. Tra una quindicina di giorni dovrebbero iniziare anche Isabella in un bar pasticceria e Stefano in una pizzeria.
Prima di iniziare hanno tutti seguito un percorso di formazione per un corretto inserimento nel mondo del lavoro. Ad affiancarli per i primi 15 giorni, una tutor appositamente formata. Al datore di lavoro sono state date le indicazioni corrette per come approcciarsi con una persona con sindrome di Down. Il tirocinio durerà un anno. I ragazzi saranno retribuiti.
Fin dalla sua nascita, esattamente 40 anni fa, Aipd ha dedicato grande attenzione al tema del lavoro, avviando iniziative di formazione, accompagnamento e inserimento in azienda. Soltanto nel 2019, l’Associazione in Italia ha reso possibile l’assunzione a tempo indeterminato di 17 lavoratori, la realizzazione di 112 tirocini in Italia e di 20 tirocini all’estero.
“Per noi, ma soprattutto per loro, è il coronamento di un sogno. I datori di lavoro ci dicono che stanno affrontando il lavoro con grinta e tanta voglia di imparare. Ma quello che mi fa piacere – ha concluso Simona Corsico – e che stanno dimostrando competenza e professionalità dimostrando quasi di avere una marcia in più rispetto ai loro colleghi”.




Processo Firmopoli, la testimonianza: "mi dissero che per un mio capriccio fecero notte"

Nuova udienza del processo “Firmopoli” in tribunale a Siracusa. C’era attesa per la prevista testimonianza di Peppe Patti che con la sua denuncia diede il via alle indagini. “Mi ricordo le parole di Giovanni Cafeo quando mi disse che avevano tutti fatto nottata per un mio capriccio”, ha detto confermando quanto contenuto nel suo esposto in cui aveva palesato i dubbi sull’autenticità delle firme a supporto di una lista elettorale delle amministrative del 2013. Si trattava di Rinnoviamo Siracusa Adesso dove proprio Patti avrebbe chiesto a pochi giorni dalla scadenza di figurare come capolista solo che la nuova raccolta di firme non sarebbe stata autentica.
Accusati di falso ideologico sono in 12, per le presunte false sottoscrizioni di 13 liste partecipanti alle elezioni elettorali del 2013 a Siracusa.
Nomi illustri tra gli imputati come quello dell’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, Michele Mangiafico, l’ex assessore alle Politiche sociali, Liddo Schiavo e gli ex consiglieri comunali Luciano Aloschi, Sebastiano Di Natale, Natale Latina, Riccardo Cavallaro insieme a tre funzionari pubblici, Ignazio Leone, Salvatore Gianino ed Ettore Manni, e due ex consiglieri provinciali, Sebastiano Butera e Nunzio Dolce. Giovanni Cafeo, citato da Patti, non è coinvolto nella vicenda. L’attuale deputato regionale di Italia Viva era, all’epoca dei fatti, uno dei promotori della candidatura a sindaco di Giancarlo Garozzo.
Patti, rispondendo alle domande del pm Francesca Eva, ha spiegato la genesi dei sospetti che lo portarono poi a presentare la denuncia. Sospetti, in particolare, “sulla rapidità con cui erano riusciti a comporre la lista Rinnoviamo Adesso Siracusa. Prima di presentare l’esposto – ha aggiunto – sono andato a vedere quella lista e mi sono accorto che c’erano delle anomalie. Era immacolata rispetto alle altre, una circostanza strana, sembrava fotocopiata”.
Sono poi stati ascoltati anche altri due testimoni prima della fissazione delle prossime udienza. Ma si tratta di un processo che corre veloce verso la prescrizione, a novembre.




Siracusa. Passo avanti per la realizzazione del collegamento Ortigia-Plemmirio

“Con l’approvazione da parte del Commissario del Bilancio di Previsione 2020 entra in vigore l’emendamento presentato e approvato ad agosto 2019, per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche di partenza e arrivo per collegamento intermodale barca/bus Ortigia-Plemmirio”. L’ex consigliere comunale Carlo Gradenigo non nasconde la sua soddisfazione.
“Risultato che corona gli sforzi e il lavoro di quasi 2 anni su un argomento, il trasporto intermodale, da sempre al centro del mio personale impegno politico con proposte e atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale. Spetta adesso agli uffici adoperarsi immediatamente per la redazione del progetto e la richiesta di concessione demaniale, perché il sogno di collegare il centro storico al Plemmirio via mare, torni ad essere realtà”, dice ancora Gradenigo.
Con l’approvazione del bilancio di previsione, viene istituito un apposito capitolo di spesa con dotazione finanziaria pari a 100mila euro da destinare al collegamento intermodale barca-bus dal centro storico di Ortigia al Plemmirio e viceversa.




Palazzolo. Grande festa finale per il Carnevale, in piazza del Popolo con FMITALIA

Grande festa per la chiusura del carnevale a Palazzolo Acreide. Una edizione da numeri strepitosi che consacra il carnevale siracusano tra i big del panorama regionale. Carri, maschere, gastronomia e musica gli ingredienti del riuscito mix che ha attirato migliaia di visitatori.
Per chiudere in bellezza, festa in piazza del Popolo con i djs e la musica di FMITALIA. Una serata per ballare e cantare in allegria, tra i colori ed i sapori del carnevale di Palazzolo Acreide.
La giornata di festa inizia alle 16 con la tradizionale degustazione gratuita dei cavati, in piazza Giovanni Nigro. I carri partiranno da largo senatore Italia per raggiungere piazza del Popolo per il grande appuntamento finale scandito dalla contagiosa allegria della musica e dei vocalist di FMITALIA.




VIDEO. Coronavirus, situazione in Sicilia: per misure operative, attesa vertice Stato-Regioni

Era stato annunciato come un vertice operativo per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni siciliani per l’emergenza coronavirus. Ma la conferenza stampa convocata dal presidente regionale Musumeci insieme all’assessore regionale Razza, il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando e il dirigente della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti, si è rivelata avara di novità. Riassumibili nell’individuazione degli ospedali militari di Palermo e Messina come aree per eventuali quarantene preventive, nell’aumento dei laboratori per le analisi dei tamponi (nessuno a Siracusa e Ragusa), nello stop alle gite da e per la Sicilia e la disposizione di controlli direttamente a bordo delle navi che soccorrono migranti.
Per conoscere ogni dettaglio operativo più concreto, in particolare relativo a quanti faranno rientro in Sicilia dal nord Italia e dalle cosiddette “zone gialle”, bisognerà attendere l’incontro di domattina Stato-Regioni.
I sindaci del siracusano, subito dopo le comunicazioni scarne della Regione, hanno avviato un fitto scambio di messaggi.
“Macchina sufficientemente pronta, nessun motivo di allarme”, ha spiegato tra l’altro il presidente Musumeci.

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Disposto un piano di sanificazione straordinaria dei pronto soccorso degli ospedali regionali, dei bagni, delle cucine e dei percorsi maggiormente frequentati. Dei 270 posti letto di malattia infettiva, circa 70 sono stati preventivamente accantonati per eventuali casi di Cod19. Sono le famose stanze di biocontenimento a pressione negativa. Due di queste all’Umberto I di Siracusa, 24 a Catania (Garibaldi, Vittorio Emanuele, Cannizzaro); 12 al Gravina di Caltagirone; 9 a Palermo (Policlinico, Cervello e Ismett); 5 all’Umberto I di Enna; 4 all’ospedale Maggiore di Modica, 3 al Policlinico di Messina, 2 al Sant’Elia di Caltanissetta; 1 al Sant’Antonio Abate di Trapani e al Vittorio Emanuele di Castelvetrano.
È partita in mattinata la richiesta di Cgil, Cisl e Uil al presidente della Regione Nello Musumeci, per un incontro urgente in tema di coronavirus “al fine di prendere contezza circa i provvedimenti a favore della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e delle eventuali misure necessarie”.
Le sigle sindacali di Polizia Penitenziaria hanno invece chiesto l’adozione di misure di prevenzione all’interno delle carceri siciliani.
Intanto, Codacons Sicilia denuncia come sia difficile in Sicilia attuare la prima norma del decalogo di prevenzione, quella che suggerisce di lavarsi spesso le mani. “Come dimostrano le numerose segnalazioni pervenute, i Comuni e gli uffici pubblici sono spesso sprovvisti di sapone e igienizzante. Pertanto – dice il segretario nazionale Francesco Tanasi – è quantomai necessario dotare i bagni di tutti gli edifici pubblici delle più elementari dotazioni, quali sapone e disinfettanti”.