"Riaprite subito la Noto-Pachino", enti e associazioni diffidano Cas ed ex Provincia

Diciotto enti e associazioni, tra cui il Comune di Portopalo e il Consorzio del pomodoro Igp di Pachino, hanno inviato una diffida per la sospensione della chiusura al traffico della Provinciale Noto-Pachino. La richiesta è diretta al Consorzio Autostrade Siciliane, all’assessore regionale alle Infrastrutture ed al Libero Consorzio.
I disagi arrecati alla normale mobilità, le preoccupazioni in caso di soccorsi urgenti e i timori per l’economia turistica sono alla base della richiesta. “La strada alternativa che la popolazione della Zona Sud della provincia è costretta a percorrere (la Sp Pachino-Rosolini) non è da ritenersi una soluzione valida ad eliminare i disagi”, si legge nella nota. E questo in primo luogo perchè si allungano i tempi di percorrenza con una deviazione di circa 20km. Peraltro, il manto stradale della via indicata come alternativa verserebbe in “disastrose condizioni”.
Viene, allora, indicata una differente soluzione: “programmare in maniera diversa l’esecuzione dei lavori sulla bretella; e cioè mediante la realizzazione dei lavori sul tratto principale che non interessa il ponte sul Tellaro, rispetto a quelli da realizzare per il raccordo con il ponte sul Fiume Tellaro. Questo – spiegano – consentirebbe l’utilizzo della Sp 19 per almeno altri 45 giorni con chiusura al traffico solo per il tempo strettamente necessario per completare il raccordo con il ponte sul Tellaro”.
Rimane sul tavolo anche il possibile utilizzo per il traffico leggero del vecchio ponte che corre parallelamente a quello in esercizio, ora interessato dai lavori di innesto con la bretella autostradale. Oppure la preventiva realizzazione di un bypass al tratto interdetto, di breve ed agevole percorrenza.
Oggi sopralluogo sui luoghi da parte dell’assessore regionale Marco Falcone. In contemporanea, prevista una manifestazione organizzata dal Comitato No Chiusura.




Siracusa. Arriva il momento di via Mozia, finalmente i lavori di riqualificazione

Inizierà lunedì prossimo la manutenzione di via Mozia, una traversa di via Luigi Monti le cui cattive condizioni in passato sono state alla base di proteste da parte dei residenti. Dopo l’aggiudicazione dell’appalto delle scorse settimane, attraverso la piattaforma Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione), e la consegna dei lavori, adesso si passa alla fase operativa.
L’intervento sarà realizzato dalla “Kaya scavi srl” per un importo di poco inferiore a 90 mila euro, a fronte di una base d’asta di quasi 92 mila. Il costo totale, compreso di spese fisse e altri oneri, era stato previsto in 140 mila euro. Le opere consisteranno nello sbancamento del fondo stradale esistente, nella pavimentazione in conglomerato bituminoso, nella posa del tappetino, nella realizzazione di un collettore per lo smaltimento acque bianche e nella collocazione della segnaletica stradale. I soldi per l’appalto erano stati inseriti nel bilancio comunale e successivamente integrati con altre somme.
“Rischiavamo – spiega il sindaco, Francesco Italia – di ritardare ulteriormente un’opera attesa da troppo tempo e per questo mi sono adoperato a trovare i fondi necessari. Le condizioni della strada sono tali da renderla percorribile con difficoltà per non parlare di disagi quando piove. Ancora qualche settimana e tutto questo cesserà”.
L’intervento, secondo le previsione progettuali durerà due mesi. Il settore Mobilità e trasporti ha emesso un’ordinanza di divieto di transito e di sosta, con rimozione coatta, a partire da lunedì e fino al 24 aprile.

foto Google Maps




Palazzolo Acreide. Sabato la prima uscita dei carri, martedì si balla con FMITALIA

Attesa per la sfilata dei carri di carnevale a Palazzolo Acreide. I maestri della cartapesta sono pronti a dare spettacolo con le loro opere. Un carro prende simpaticamente in giro il critico d’arte Philippe Daverio, per le note vicende televisive che hanno coinvolto Palazzolo. C’è anche un carro dedicato al sindaco Salvo Gallo e poi la goliardia della (finta) famiglia reale inglese in corteo.
Sabato la sfilata partirà dal viale Dante, alle 16.30, per poi seguire il tradizionale percorso con tappa in piazza Pretura e nel quartiere San Paolo. In serata, i Gemelli Diversi animeranno la piazza.
Domenica i carri partiranno dal corso principale, sempre alle 16.30. In serata Fargetta e Dj Rotation per far ballare una delle piazze storiche del carnevale in provincia.
Martedi gran finale in piazza del popolo con FMITALIA.




Pallanuoto. Semifinale di Euro Cup, l'Ortigia lancia la sfida all'Oradea

L’Ortigia di Stefano Piccardo è già ad Oradea (Romania), primi allenamenti nella vasca dove domani affronterà i padroni di casa per la gara d’andata della semifinale di Euro Cup. L’avversario è ostico, soprattutto davanti al proprio pubblico, ma l’Ortigia, due giorni fa contro la Sport Management, ha dimostrato di essere in condizione e di aver ritrovato quella solidità difensiva che ultimamente sembrava un po’ smarrita.
Ci sarà anche una sfida nella sfida, quella tra due grandi portieri: Stefano Tempesti, uno dei giocatori più vincenti di sempre, e Gojko Pijetlovic, campione olimpico con la Serbia nel 2016. Un match avvincente, che mette in palio uno degli obiettivi stagionali della società siracusana. I tifosi potranno seguire la sfida a partire dalle 17 italiane sul sito della LEN.
“L’Oradea è una squadra forte e completa. In posizione 4 e 5 ha due ottimi giocatori come Inaba e Vlad Georgescu, in posizione 2 ha Ramiro Georgescu, altro buonissimo elemento. Ha anche un centroboa di buon livello, molto fisico, che prende tanto spazio quando guadagna i due metri. Nel reparto arretrato dispone di due difensori molto bravi al centro e, infine, tra i pali ha un campione olimpico come Gojko Pijetlovic. Insomma, avremo di fronte un avversario di assoluto livello che, negli ultimi anni, ha disputato anche una finale europea e quindi è abituato a questi palcoscenici. Sarà una partita complicata”, l’analisi alla vigilia di coach Piccardo.
“Difensivamente – continua Piccardo – sono una squadra europea atipica, nel senso che giocano anche tanto a zona M, cosa che abitualmente le squadre europee non fanno. Alla zona alternano un buon pressing, quindi bisognerà essere bravi a preparare bene la fase d’attacco, già nella transizione, e poi cercare di avere la calma e la qualità del palleggio che abbiamo avuto in superiorità numerica con la Sport Management, quando abbiamo trovato i tre gol dal palo perché siamo stati pazienti e perché prima avevamo fatto un bel lavoro sugli esterni”.
Il tecnico biancoverde sottolinea quello che i suoi dovranno fare per cercare di uscire da Oradea con un risultato positivo: “Dobbiamo cominciare a pensare che questa gara si giocherà su otto tempi. C’è bisogno pertanto di una prestazione gagliarda, anche in funzione della partita di ritorno. Non dovremo essere morbidi difensivamente e dovremo dare l’idea che siamo in grado di difendere contro ogni attacco, cercando di fare il meglio possibile. Sono due vere e proprie finali e vanno preparate ed affrontate cercando di commettere meno errori possibili”.
A suonare la carica ci pensa anche Christian Napolitano. “Siamo pronti e motivati, concentrati su quello che dobbiamo fare. Siamo consapevoli della nostra forza, ormai. Cresciamo ogni giorno di più, siamo una squadra collaudata ma sappiamo che dobbiamo lavorare ancora per alzare sempre ulteriormente il livello. Domani dobbiamo andare in acqua con la mente libera, giocarcela e divertirci. Io la vivo sempre così ormai: mantengo alta la concentrazione e mi diverto”.

foto di Simona Amato




Siracusa. Rifiuti, interdittiva antimafia per la Tech: a rischio l'avvio del nuovo servizio

Non c’è pace per il servizio rifiuti a Siracusa. La Prefettura di Siracusa ha notificato una interdittiva antimafia alla Tech Servizi di Floridia, la società che si è aggiudicata la gara d’appalto settennale celebrata nell’ultima parte dello scorso anno. La società potrà fare ricorso al Tar.
Attualmente, al Comune di Siracusa erano in corso le ultime procedure di verifica prima della stipula del contratto per l’avvio del servizio nel capoluogo. A questo punto, rischia di slittare se non addirittura di “saltare” la partenza del nuovo capitolato. Al momento, nessun commento ufficiale da Palazzo Vermexio.




Siracusa. Accertamenti Tasi 2014, occhio all'errore: spetta detrazione per i figli a carico

Alla luce delle tante richieste di chiarimento giunte in redazione, torniamo a pubblicare un articolo del 31 gennaio scorso relativo agli accertamenti Tasi 2014 recapitati nelle ultime settimane ai contribuenti siracusani.

Molti contribuenti siracusani si sono visti recapitare nei giorni scorsi avvisi di accertamento Tasi del 2014. Sono 11.057 le comunicazioni inviate a domicilio, con la richiesta di pagamento dell’intero tributo (più gli interessi) od una sua parte.
Nel primo caso, è stato riscontrato che diversi contribuenti – forse facendo confusione con quella che era all’epoca una nuova tassa – abbiano collegato la Tasi alla prima casa e ritenuto pertanto che non fosse da pagare. Da qui nascono pertanto gli accertamenti più “pesanti”, economicamente.
Nel secondo caso, ai contribuenti siracusani sono arrivate richieste di pagamento pari a 30, 60 euro o simili (più oneri accessori ed interessi). In questi casi è molto probabile che ci si trovi di fronte ad un errore tecnico, commesso dall’ufficio Tributi e causato da un mancato allineamento dei dati telematici nel passaggio tra una gestione a quella attuale. Coinvolti, in particolare, i nuclei familiari con almeno 2 figli a carico (fino a 26 anni all’epoca del tributo) a cui viene richiesto oggi il pagamento di quella che, in realtà, era una detrazione prevista (15 euro per coniuge, 30 euro complessivi). In questi casi, l’accertamento viene annullato d’ufficio.
E’ bene precisare che non c’è prescrizione del tributo, perchè gli avvisi sono stati avviati a recapito nei termini (31.12.2019). Possibile però che quello che vi sia arrivato a casa contenga un errore, collegato alla problematica prima espressa. E’ possibile chiedere un riesame all’ufficio Tributi, per ottenere l’annullamento o la riliquidazione. Per farlo non è necessario recarsi fisicamente in ufficio, in via De Caprio. Si può inoltrare richiesta via posta elettronica (fiscalitalocale@comune.siracusa.it) o pec (settoreentrate@comune.siracusa.legalmail.it) oppure utilizzare il portale tributi sul sito web del Comune di Siracusa.




Provinciale Noto-Pachino chiusa, un ponticello per una comoda alternativa

Con la chiusura della provinciale Noto-Pachino inizia l’odissea per gli abitanti di Pachino e Portopalo che perdono la comoda arteria di collegamento per tutta la durata dei lavori di realizzazione della bretella di collegamento allo svincolo autostradale di Noto. Esistono vie alternative come la sp 26 e l’autostrada da Rosolini. Ma si tratta di chilometri in più e maggiore tempo impiegato ogni giorno, per ogni spostamento. Inclusi quelli dei mezzi di soccorso come ambulanze e Vigili del Fuoco.
Trentotto avvocati di Pachino e Portopalo hanno allora proposto al Libero Consorzio di consentire al traffico leggero (auto e non furgoni) il passaggio su di una strada parallela alla provinciale 19, con attraversamento del Tellaro su di un ponte in pietra. Servirebbero però dei controlli tecnici sulla tenuta del ponticello, ad oggi utilizzato dal traffico locale. Prove di carico per fugare ogni dubbio ed alleviare i disagi che per mesi le due comunità saranno costrette a subire in termini di viabilità.
L’alternativa non sarebbe stata presa in considerazione proprio per via del ponticello. Ma i professionisti di Pachino e Portopalo chiedono di fugare ogni dubbio con i dovuti controlli tecnici che, in caso di responso favorevole, potrebbero portare ad una soluzione che davvero limiterebbe il problema di collegamento tra la zona sud ed il resto della provincia.
La richiesta è stata protocollata ed inviata a tutti gli enti competenti, in primis Libero Consorzio e Cas. Gli avvocati di Pachino e Portopalo confidano in una risposta in tempi brevi.




Zona sud a rischio isolamento, si muove l'assessore regionale Marco Falcone

L’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, domani visiterà il cantiere sulla provinciale Noto-Pachino. La chiusura per lavori dell’arteria arreca disagi quotidiani ai residenti di Marzamemi, San Lorenzo, Pachino e Portopalo. Comunità composte da decine di migliaia di persone. Le alternative predisposte non convincono e le proteste sono decine e decine.
“Grazie alla attenta mediazione della Prefettura di Siracusa, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone alle 11.30 si recherà sul cantiere della provinciale 19 (Noto-Pachino) per un sopralluogo operativo. Auspichiamo che, insieme ai tecnici del Consorzio Autostrade Siciliane, si faccia di tutto per individuare ulteriori soluzioni alternative per ridurre al minimo i disagi per i residenti della zona sud della provincia di Siracusa, costretti a deviazioni non indifferenti in termini di chilometri e tempi di percorrenza”, dicono i portavoce del Movimento 5 Stelle Paolo Paolo Ficara, Filippo Scerra e Stefano Zito. “Ringraziamo il prefetto Giusy Scaduto per aver raccolto le nostre sollecitazioni e per la volontà di convocare un apposito tavolo qualora non dovessero emergere sostanziali novità positive dall’incontro di domani. Pur concordando sulla necessità di completare quest’opera infrastrutturale, non si può però tacere la leggerezza con cui Regione e Cas hanno disposto la chiusura della Sp 19 senza alcun interlocuzione preventiva con le comunità locali od i loro rappresentanti. Con poco rispetto verso i territori, inoltre, si è assistito ad uno spiacevole errore di comunicazione sul periodo di chiusura della strada, ancora a poche ore dall’avvio del cantiere. Adesso arriva un’ultima chiamata, oltre il tempo limite, per dimostrarsi amministratori attenti e responsabili”, aggiungono i tre pentastellati.
Anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha chiesto un intervento di verifica sui luoghi da parte dell’assessore regionale. Da Falcone sono attesi dunque impegni concreti sulla vicenda.




Siracusa. I medici di famiglia e il coronavirus, illustrate le linee guida dell'Ordine

Sono stati numerosi i medici siracusani che hanno risposto alla chiamata dell’Ordine per discutere di linee guida comuni nelle settimane segnate dal coronavirus.
Il presidente dell’Ordine, Anselmo Madeddu, è stato chiaro ed ha sgomberato il campo da timori collettivi: “bisogna agire seguendo protocolli, già delineati dal Ministero ed affinabili strada facendo o sul campo. Il sistema di rete ha dato prova di efficienza, di recente, anche nel distretto, affrontando egregiamente il sospetto caso di Coronavirus registratosi all’ospedale Umberto I”, ricorda Madeddu. Gli esami successivi hanno poi dato esito negativo sull’uomo di origini cinesi, recatosi al pronto soccorso perché presentava una tosse persistente.
Durante l’incontro nella sede dell’Ordine, i camici bianchi, in particolare i medici di famiglia, chiamati a svolgere un’azione di front-office e primo screening, quindi perno dell’avvio della macchina dell’assistenza al paziente sospettato di aver contratto il virus, hanno mostrato grande partecipazione, ponendo i più disparati quesiti agli esperti epidemiologi Lia Contrino e Antonella Franco, rispettivamente epidemiologa e infettivologa e dall’esperto di medicina di base, Giovanni Barone.
Tra le linee guida emerse, innanzitutto, un’approfondita analisi della sintomatologia e una propedeutica investigazione su eventuali viaggi in zone a rischio fatti dal paziente o dai suoi contatti.
Non sono mancati i consigli alla popolazione. Il primo e principale quello di non cambiare il proprio atteggiamento nei confronti delle persone di origine asiatica, contribuendo per timori da sfatare alla loro discriminazione sociale e alla crisi delle attività commerciali, che vengono desertificate.




Siracusa. "Nessuna svendita", il Consorzio Plemmirio allontana le critiche su Anton Dohrn

Attese, arrivano anche le parole del cda del Consorzio Plemmirio. “Le perplessità e le accuse mosse in questi giorni sono del tutto ingiustificate”, scrivono la presidente Patrizia Maiorca e gli altri componenti del consiglio di amministrazione in relazione al possibile ingresso nella società della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
“I partner consorziati che gestiscono l’Area Marina Protetta Plemmirio, il Comune e il Libero Consorzio Comunale già ex Provincia regionale di Siracusa, lavorano per scongiurare il pericolo di un commissariamento del Consorzio Plemmirio, per garantirne la sopravvivenza e una buona governance, nel presente e nel futuro”, è
la precisazione.
“Non c’è nessuna speculazione in atto. Nel Consorzio non c’è alcuna spartizione, non fosse altro perché non ci sono soldi. Cosa dovremmo spartire il mare e i pesci?”.
Le difficoltà di gestione, raccontano dal Consorzio Plemmirio, “iniziano a palesarsi con evidenza a cominciare dalle ben note difficoltà economiche di uno dei partner consorziati, il Libero Consorzio Comunale, non più in grado di versare la somma annua necessaria alla gestione. Perviene così la prima richiesta del Ministero dell’Ambiente di apportare modifiche allo Statuto, volte a permettere l’ingresso di un altro partner per garantire la sopravvivenza del Consorzio che gestisce l’Area Marina Protetta Plemmirio”.
Una riforma richiesta dal Ministero per rivedere la “compagine consortile con particolare riferimento agli apporti di risorse ed alla riconfigurazione della struttura consortile”.
Inizia pertanto la ricerca di un Ente partner con i requisiti richiesti, si sondano alcune candidature nel territorio siciliano che non approdano a nulla.
Intanto, nel 2017, anche dal Comune di Siracusa evidenziano difficoltà economiche e, a quel punto, il Ministero tenta di coinvolgere nella concertazione anche la Regione Siciliana. Si individua un ulteriore candidato, ma, anche questa volta, senza alcun risultato concreto.
Nel 2018 l’attuale sindaco Francesco Italia, “per scongiurare l’ormai prossimo commissariamento dell’Ente gestore dell’area marina, ormai privo di risorse, si è fatto garante, attraverso il Comune, per assicurare un sicuro traghettamento verso il nuovo Statuto consortile e soprattutto la continuità di gestione dell’Area Marina Protetta Plemmirio”, spiegano ancora dal Consorzio.
Quanto alla scelta dell’Anton Dohrn, “è il meglio”, taglia corto la presidente. È ente vigilato dal Miur e dalla Corte dei Conti, rientrato nella classifica internazionale delle più prestigiose istituzioni di ricerca sugli oceani (fonte agenzia di ranking Expertscape ndr) ed è il primo Ente di ricerca tra quelli italiani, al pari con atenei e altre prestigiose istituzioni su scala internazionale.
Quanto alla gestione del Consorzio Plemmirio, “se l’operazione di acquisizione del nuovo partner andasse a buon fine, preme rilevare che il potere decisionale resterebbe sempre in capo ai due Enti locali, il Comune e il Libero Consorzio comunale, i quali continuerebbero ad avere la maggioranza nel nuovo Cda consortile, mentre l’Anton Dohrn potrebbe contare su un solo rappresentante”.