Siracusa. Gli studenti alla scoperta della Riserva Ciane-Saline, via agli incontri

La riserva naturale orientata Ciane-Saline di Siracusa ha aderito al progetto “La bellezza che resiste – Viaggio nel patrimonio naturale  siracusano”. Iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Siracusa che mira a valorizzare e salvaguardare le risorse naturali ed archeologiche del territorio siracusano. Coinvolti otto istituti scolastici della città.
Nei giorni scorsi, gli studenti hanno partecipato ad incontri con il direttore ed i funzionari del servizio di gestione della Riserva, curata dal settore Territorio ed Ambiente della ex Provincia Regionale. Insieme al funzionario responsabile del Settore Politiche Educative del Comune di Siracusa, sono state illustrate le peculiarità naturalistiche della riserva Ciane-Saline di Siracusa.
A fine marzo, gli studenti svolgeranno poi delle visite didattiche all’interno della riserva Ciane-Saline di Siracusa alla scoperta delle specie animali, arboree ed erbacee che vivono nell’area naturalistica.




Pallanuoto. Sfida al Posillipo, l'Ortigia a Napoli per restare tra le big

L’Ortigia è in viaggio per Napoli, domani pomeriggio (ore 16) troverà un Posillipo agguerrito e pronto a lottare per bissare il successo ottenuto sabato scorso contro il Telimar. I campani hanno bisogno di punti e si affidano ai propri uomini migliori, oltre che al calore della piscina “Scandone”.
Trasferta insidiosa per l’Ortigia che cerca di consolidare la quarta posizione in classifica e rimanere attaccata alle prime.
“Il Posillipoè una squadra giovane che, rispetto all’anno scorso, ha perso un paio di elementi, ma che ha un portiere, Negri, di assoluto valore, uno dei migliori in circolazione, e altri ottimi giocatori come Mattiello, Saccoia, Marziali e i due fratelli Di Martire”, dice il coach del’Ortigia, Stefano Piccardo. “Giocano bene, sono una squadra molto ordinata tatticamente, da prendere con le molle. Poi a Napoli, alla Scandone, è sempre un impegno ostico. Hanno vinto a Palermo, mostrando una piccola crescita, e poi in casa hanno sempre fatto bene”.
L’allenatore dell’Ortigia, fa il punto sulla condizione della squadra e su quale sarà la chiave tattica del match: “Non stiamo benissimo, perché abbiamo Giacoppo che è rientrato ieri dopo quattro giorni di stop, per via del taglio all’occhio rimediato contro Recco. La Rosa ha problemi alla schiena, mentre Rossi ha avuto l’influenza. Insomma siamo un po’ incerottati, però ci siamo. A livello tattico sarà una partita che dovrà essere nuotata, cercando sempre di attaccare i due metri. Dobbiamo fare attenzione nella fase difensiva mentre nuotiamo verso la nostra difesa, tenendo chiuse le prime linee di passaggio. Dobbiamo ritornare con i giusti tempi e gestire bene le fasi della superiorità e dell’inferiorità”.
Tra i biancoverdi, Valentino Gallo è l’ex di lusso. E’ stato 13 anni a Napoli, molti da capitano. “E’ una formazione dura da affrontare, soprattutto in casa, quindi dobbiamo essere concentratissimi e dare il 100% se vogliamo chiudere la pratica in maniera tranquilla. Dobbiamo essere pronti sin dai primi minuti, altrimenti diventa una partita rognosa”.

Foto: Stefano Piccardo (ph. Simona Amato)




Invalidi ma solo per la pensione: bufera su 17 medici di Asp ed Inps, 73 gli indagati

Due persone, compreso un neurologo dell’Asp, ai domiciliari, due obblighi di dimora, sette divieti di esercitare la professione di medico, anche per due dell’Inps, 73 indagati, compresi 12 medici dell’Asp e 5 dell’Inps, e beni sequestrati per 600mila euro. E’ il bilancio dell’inchiesta “Povero Ippocrate” contro falsi invalidi della Procura di Siracusa. Per l’accusa i medici redigevano falsi certificati per pensioni di invalidità e per l”accompagnamento.
L’indagine, coordinata dal procuratore Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo, si basa su intercettazioni telefoniche e ambientali. Dagli accertamenti è emerso che medici dell’Azienda provinciale sanitaria (Asp) e dell’Inps di Siracusa, a vario titolo addetti all’accertamento delle invalidità, per la maggior parte in cambio di soldi avrebbero attestato falsamente di avere eseguito esami diagnostici (in realtà mai eseguiti) e la sussistenza di patologie pur in assenza se non addirittura in contrasto con esami oggettivi.
Alcuni di loro avrebbero anche esercitato il giudizio medico nell’ambito di un organismo collegiale di cui in realtà risultavano assenti tutti gli altri componenti. La Procura aveva chiesto l’arresto per alcuni degli indagati, ma il gip Carmen Scapellato ha disposto i domiciliari solo per il neurologo dell’Asp Santo Cultrera e per la gestrice di un patronato, Rosaria Mangiafico. Conseguentemente, il Gip di Siracusa ha disposto tali misure.
L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; e dei medici dell’Inps Giuseppe Fazio e Rosario Terranova. Il Gip ha anche disposto sequestri per equivalente nei confronti di tutti gli indagati e dei medici per complessivi 600mila euro.




VIDEO. Povero Ippocrate: "sistema di riconoscimento invalidità era compromesso"

A far partire l’inchiesta “Povero Ippocrate” è la denuncia di un cittadino. Un patronato di fatto, non esattamente dichiarato, gli aveva chiesto 2.000 euro da “girare ai medici” per il riconoscimento di una invalidità. Un video registrato dallo stesso privato documenterebbe la scena. Da lì scattano le indagini che porteranno a svelare quello che il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, definisce “un circo”.

Un sistema altamente compromesso, dove gli episodi non sarebbero stati isolati ma sistemici. “Impressiona l’abitualità della condotta”, dice ancora il procuratore con accanto i sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo. Una serie di condotte spregiudicate, filmate e documentate da ore di intercettazioni. “Il sistema di riconoscimento dell’invalidità era ormai compromesso, non funzionava se non si pagava”, spiega Grillo.

Al centro della vicenda c’è Rosaria Mangiafico, ritenuta dagli investigatori figura di primo piano. Sarebbe riuscita a creare una rete che coinvolgeva tanti medici. Riusciva ad “arrivare” a due categorie: medici delle commissioni Inps ed Asp e medici che dovevano fornire i certificati su cui imbastire le pratiche.

C’era chi pagava pur avendo diritto alla pensione di invalidità o all’accompagnamento e soprattutto chi non presentava alcuna patologia o disabilità. Eppure in un caso viene prospettato persino un tumore che, in realtà, non c’è. Verbalizzate inesistenti crisi di pianto, un falso invalido che danza davanti al medico compiacente che ride, visite mai eseguite, un medico che attesta la sua presenza in commissione per visite svolte in sua assenza, una finta badante e tutta una serie di consigli e trucchi anche su come vestirsi o presentarsi alle visite.

Nell’indagine non finiscono solo i medici di Inps ed Asp compiacenti ma anche i falsi invalidi e gli intermediari. Il passaggi di denaro ai medici come contropartita della corruzione è stato documentato dalle immagini. Soldi ma anche regali, come profumi e persino un viaggio all’estero. E’ stato disposto il sequestro per equivalente dei conti correnti degli indagati per complessivi 600mila euro.
Una cinquantina di Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito i provvedimenti cautelari insieme a perquisizioni e sequestri.




Operazione Povero Ippocrate, medici compiacenti per false invalidità: ecco i nomi

Il gip di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari per il neurologo dell’Asp, Santo Cultrera, e per Rosaria Mangiafico, gestore di un patronato. L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; Giuseppe Fazio, medico INPS e Rosario Terranova, medico INPS .
Il gip ha anche disposto sequestri per equivalente nei confronti di tutti gli indagati e dei medici Paolo Valvo, Remo Ternullo, Santo Cultrera, Salvatore Alfano, Michele Liistro, Gaspare Pistritto, Antonino Zito, Rosario Terranova, Giuseppe Fazio, Augusto Trigila, Santo Moncata, Giuseppe Partexano, Vittoria Sesta, Biagio Saitta, Clara Morreale nonché dell’infermiera Vera Bondì.
Lo stesso gip, pur non riconoscendo l’originariamente prospettata sussistenza della configurazione associativa, ha accertato che la redazione seriale di falsi certificati e la corruzione dei medici era preordinata al riconoscimento dello stato di invalidità del privato e alla corresponsione, in suo favore, della pensione, e quindi in definitiva era preordinato alla truffa ai danni dello Stato.




Falsi invalidi a Siracusa: come funzionava il "sistema", tra finte badanti e sedativi

Sistematicamente producevano false certificazioni mediche per l’erogazione indebita di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento. Le indagini della Procura di Siracusa hanno documentato un numero impressionante di episodi, a partire dal 2016. I medici indagati sono diciassette, di cui 12 Asp e 5 Inps, oltre al presidente della Commissione medica Inps.
Il “sistema”, che si serviva dell’appoggio di alcuni patronati, prevedeva che il falso invalido venisse istruito circa il comportamento da tenere durante la visita di accertamento dei requisiti presso la commissione dell’Inps. Il “candidato” alla pensione di invalidità veniva istruito sulle modalità per simulare determinati sintomi e veniva fornito di falsi referti. Per rendere più credibile la messinscena, alcuni pazienti sarebbero stati sedati per apparire malati. E ci sono addirittura casi di finti parenti e false badanti che li accompagnano alla visita. Servivano a descrivere e confermare la presenza assidua dei sintomi simulati dal candidato.
L’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Siracusa si avvale anche della documentazione videoripresa dei passaggi di denaro in favore di medici corrotti.
Il bilancio dell’operazione è di 73 indagati, due custodie cautelari, due obblighi di dimora, sette divieti di esercitare la professione di medico per un anno, una sospensione dal pubblico impiego e sedici sequestri per un ammontare complessivo di circa 600 mila euro.




Molesta bambina in ascensore, arrestato a Roma un 70enne di origine siracusana

E’ originario di Siracusa il 70enne accusato di aver molestato una bimba in ascensore a Roma. Il suo fermo è stato convalidato dai magistrati laziali che contestano la violenza sessuale aggravata dall’età della vittima. A raccontare la vicenda è il Corriere della Sera.
La piccola, 11 anni, era uscita da scuola e stava tornando a casa, come ogni giorno. Ad aspettarla sul pianerottolo il padre, ad attenderla nell’atrio del palazzo un anziano signore di 70 anni, Francesco P. originario di Siracusa ma da anni residente a Roma. Non si sa chi gli abbia aperto il portone e come abbia fatto ad entrare.
Si sa, però, che è riuscito ad entrare nell’ascensore con la piccola e a palpeggiarla fino a che le sue urla disperate non hanno richiamato l’attenzione del padre, che era proprio lì, poco distante. Urla, pianti.
Il padre della piccola è riuscito a bloccare il molestatore dopo una breve fuga, e a farlo arrestare. I fatti sono accaduti lo scorso venerdì a San Basilio. Ieri la convalida della misura cautelare a carico dell’anziano.




VIDEO. Falsi invalidi, le intercettazioni: chi balla, chi paga e chi si atteggia

Nel video diffuso dagli investigatori, alcune delle situazioni documentate finite nell’inchiesta “Povero Ippocrate” su falsi invalidi e medici compiacenti in Asp ed Inps. Sono 28 le richieste di invalidità prese in esame da questo primo troncone di una indagine che non è ancora conclusa.




L'assessore alla Salute: "rubare su invalidità è sconfortante"

“Rubare sulla invalidità è un crimine contro chi soffre e sottrae le risorse che lo Stato e la Regione destinano a persone con disabilità. I fatti oggetto dell’indagine, coordinata dalla Procura di Siracusa, confermano un quadro desolante e poco importa che essi siano riferiti a un periodo risalente ad alcuni anni oppure che nelle scorse settimane, dopo tanto tempo, la direzione generale dell’Asp abbia opportunamente provveduto ad avviare le procedure per il rinnovo delle commissioni di invalidità”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, commentando l’inchiesta ‘Povero Ippocrate’ condotta dai carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Siracusa.
“Ho già dato mandato al direttore dell’Asp di Siracusa – prosegue Razza – di avviare subito i provvedimenti disciplinari previsti dalla legge nei confronti dei dipendenti dell’Azienda coinvolti nell’inchiesta. Il rispetto delle garanzie individuali è un principio di civiltà giuridica, ma esistono responsabilità che possono essere autonomamente accertate rispetto alle quali non si deve esitare”.




Teatro greco, Inda e Parco Archeologico cercano un accordo: "vertice con Musumeci"

Tra Parco Archeologico di Siracusa e Fondazione Inda non c’è ancora accordo sulla nuova convenzione per l’utilizzo del teatro greco in occasione degli annuali spettacoli classici. Il neonato parco autonomo ha proposto un aumento del canone pari a 150 mila euro, più un incremento delle royalties sullo sbigliettamento. La Fondazione Inda, uno dei pochi enti di cultura italiani a reggersi quasi per intero solo sui propri incassi, chiede un aumento più contenuto.
Le parti sono tornate ad incontrarsi in V commissione Ars. Nel rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni e riconoscendo l’importanza strategica degli spettacoli classici da una parte e le necessità di tutela dell’antico monumento dall’altra, non hanno ancora ricucito la distanza.
“Inda e Parco Archeologico di Siracusa non possono considerarsi avulsi l’uno dall’altro ma, al contrario, devono ragionare ed immaginare una visione futura di stretta e proficua collaborazione”, dice il deputato regionale Giovanni Cafeo, presente all’audizione.
Per trovare in extremis un accordo – a maggio al via la nuova stagione Inda – scende in campo il presidente della Regione, Musumeci. E’ stato fissato un vertice a tre, insieme ai rappresentanti della FOndazione Inda e la direzione del Parco Archeologico. “Si deve riuscire a mettere fine ad una vicenda che rischia di danneggiare tutti, in primis proprio la città di Siracusa e i suoi operatori economici”, spinge Cafeo che teme le ricadute di un non “no-deal”.