Dalle spiagge a Pantalica, da aprile finalmente in strada i 3 bus turistici Valle dell'Anapo

Dal primo aprile finalmente in strada i bus turistici che collegheranno i centri del turismo siracusano (Noto ed il capoluogo) con Pantalica e la Valle dell’Anapo, passando anche per i comuni del distretto turistico e dell’Unione Valle degli Iblei.
Dopo una interminabile trafila burocratica, ed un tentativo di gestione da parte dell’Unione non riuscito, il comune capofila del progetto (Canicattini) ha aggiudicato il servizio attraverso una manifestazione pubblica di interesse. Ad occuparsi del nuovo collegamento turistico sarà la Eurotour di Città Giardino, società che vanta già una qualificata esperienza nel settore proprio a Siracusa.
I percorsi passano ora all’esame della Motorizzazione Civile di Catania, competente per territorio. Itinerari e fermate, così come il costo del biglietto, saranno così definiti nel dettaglio rispettando i paletti fissati nel decreto regionale. Da aprile ad ottobre, in ogni caso, i tre bus collegheranno la costa con la zona montana, permettendo ai turisti di raggiungere direttamente anche i luoghi patrimonio Unesco della necropoli di Pantalica e la Valle dell’Anapo.
Certo, sarebbe utile che la Regione accelerasse i lavori per rendere agevolmente percorribile una via importante come la Val d’Anapo, dopo le frane degli anni scorsi, a pena di mortificare il servizio turistico in rampa di lancio. Da questo punto di vista, è già partito il pressing a Palermo, condotto anche dal sindaco di Canicattini, Marilena Miceli, che ricorda il lavoro del suo predecessore (Paolo Amenta, ndr) nell’intuizione relativa al servizio e nelle procedure che hanno portato all’acquisto dei bus ed al progetto.
Per la gestione del servizio, il gestore privato riconoscerà al pubblico un canone di 2.000 euro all’anno per bus. Somme che saranno reinvestite per interventi sulle strade dell’area montana.




Siracusa. Avviata la distruzione dei limoni turchi sequestrati: "non si lucra sui siciliani"

Avviata oggi la distruzione dei limoni di origine turca sequestrati qualche giorno fa ad un importatore siracusano. Secondo i controlli svolti, sarebbero stati trattati con prodotti cancerogeni e per questo non idonei al consumo.
Personale della Regione sta seguendo le operazioni di distruzione degli oltre ventimila chili di limoni di varietà Meyer.
“Che sia di monito ed esempio, per quanti pensano di lucrare sulla salute e sull’economia dei Siciliani”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera.
L’operazione di sequestro è stata condotta dall’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari della sede distaccata di Catania e dal Corpo forestale della Regione Siciliana. I limoni non presentavano le caratteristiche idonee all’immissione al consumo, “come stabilite dalla normativa comunitaria prevista dal regolamento Ue 543/2011”.




Investì un motociclista, indagato per omicidio stradale conducente di ambulanza

E’ indagato per omicidio stradale il 49enne siracusano alla guida dell’ambulanza coinvolta nell’incidente che costò la vita a Fortunato Marino. La vittima, 54 anni, era in sella al suo scooter e l’impatto fatale avvenne durante una gara ciclistica di cui era tra gli organizzatori. L’incidente nei pressi di Canicattini Bagni, nel maggio dello scorso anno. Ironia della sorte, la corsa ciclistica era dedicata alla memoria del papà di Marino.
La Procura di Siracusa ha emesso un avviso di conclusione indagini per omicidio stradale. Nella ricostruzione degli inquirenti, le responsabilità del tragico scontro non sarebbero però da imputare in toto al conducente dell’ambulanza. Per la Procura, Fortunato Marino avrebbe accelerato per prestare soccorso ad un ciclista in difficoltà e fermo sulla carreggiata. Una manovra veloce e repentina che non avrebbe permesso di evitare l’impatto, la tesi dei magistrati.
Il fratello della vittima, Claudio Marino, aveva affidato ad un messaggio sui social il cordoglio della famiglia, poche ore dopo i tristi fatti. “Nel giorno in cui si disputava il memorial in ricordo di nostro padre, l’imprudenza di gente distratta alla guida ti ha portato per sempre via dagli affetti di tua moglie, dei tuoi figli, fratelli e quanti hanno avuto la fortuna di conoscere la tua bontà, umiltà e altruismo. Lasci un vuoto profondo. Per me sei stato un secondo padre. Il nostro non è un addio, ma un ciao. Ciao Fratello mio”.

Foto: a sx la vittima, a dx le fasi dei soccorsi




Ex Tonnara, le precisazioni della Soprintedenza su ritrovamenti ed archi abbattuti

Sui ritrovamenti archeologici e sulle sorti degli archi in pietra della ex Tonnara Santa Panagia (rudere del blocco A, clicca qui), arriva una utile precisazione della Soprintendenza di Siracusa. “La sezione Archeologica fu, all’epoca dell’intervento di demolizione dei ruderi del cosiddetto blocco A previsto in progetto, regolarmente coinvolta dalla direzione dei lavori affinché eseguisse verifiche su eventuali emergenze archeologiche rinvenibili durante la rimozione dei detriti. Gli archeologi non rilevarono la necessità di ulteriori incombenze circa eventuali interventi di tutela e conservazione, non rilevando nessun giacimento archeologico da valorizzare”. Potrebbe comunque decidersi di mantenere a vista l’area nell’eventuale progetto di variante da realizzarsi a seguito della possibile conclusione extragiudiziale del contenzioso giudiziario che portò nel 2017 al blocco dei lavori.
“Per ciò che attiene invece agli archi in pietra, ma soprattutto al concio chiave riportante lo stemma araldico dei Gargallo, la direzione dei lavori ne dispose il provvisorio accantonamento in cantiere al fine di un eventuale successivo riutilizzo. Quest’ultimo, in ragione della vulnerabilità dell’area di cantiere conseguente alla rescissione del contratto all’impresa, è stato prelevato dalla direzione dei lavori ed oggi custodito presso gli uffici della Soprintendenza”, spiega ancora la Soprintendenza.
Purtroppo, e non per colpa dell’importante ufficio di tutela dei beni culturali, molto altro materiale lapideo (meno pregiato) accantonato nell’ex cantiere è finito preda presumibilmente di vandali e malintenzionati.
La soprintendente Irene Donatella Aprile conferma poi la volontà di recuperare la ex Tonnara di Santa Panagia, “ma soprattutto, laddove superate le procedure amministrative, di riavviare i lavori prevedendo nel progetto in variante, una destinazione d’uso il cui presidio sia permanente e attivo affinchè il completamento dei lavori non venga ancora una volta, vanificato dai vandali”. Un impegno confermato dall’attenzione con cui la Soprintendenza di Siracusa sta valutando l’opportunità di una composizione del contenzioso con l’azienda Melita Group.




Portopalo. Coltre di fumo inonda il centro abitato, denunciato un uomo

Denunciato dai carabinieri a Portopalo un uomo ritenuto responsabile dell’incendio la cui densa coltre di fumo ha invaso, lo scorso 17 gennaio, la cittadina. Le indagini hanno appurato che il denunciato, impegnato a bruciare bruciare alcune sterpaglie accumulatesi dopo che aveva effettuato la pulizia di un terreno, non è riuscito a contenere le dimensioni delle fiamme che hanno causato una spropositata emissione di fumo che ha molestato l’intera cittadinanza.




Siracusa. Infrazioni alla guida, multe per 4.826 euro elevate dai Carabinieri

I Carabinieri di Siracusa sono tornati a monitorare da vicino la circolazione stradale lungo gli assi viari più trafficati. Obiettivo del servizio è stato in particolare quello di prevenire e perseguire casi di guida in stato di alterazione per assunzione di sostanze alcoliche e/o stupefacenti, nonché accertare e sanzionare le violazioni commesse da soggetti sottoposti misure di prevenzione e cautelari.
Le pattuglie impiegate hanno proceduto al controllo di 65 veicoli e 94 persone. Elevate contravvenzioni per circa 4.826 euro. Fra le violazioni riscontrate: la mancata revisione dei veicoli, la mancata assicurazione degli stessi e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco alla guida di moto e scooter.




Siracusa. Storia del '900, approfondimenti a scuola promossi dalla Prefettura

Saranno gli istituti scolastici “Matteo Raeli” di Noto e “Megara” di Augusta ad ospitare il primo degli appuntamenti mensili previsti dal progetto promosso dalla Prefettura, dall’Ufficio scolastico provinciale e dalla Consulta provinciale degli studenti in collaborazione con Assostampa Siracusa.
“L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire un complessivo approfondimento delle diverse manifestazioni di violenza e prevaricazione che hanno segnato la storia del ‘900 (olocausto, massacro delle foibe, stragi di mafia) e delle altre che connotano la società contemporanea, quali bullismo e femminicidio”, spiegano dalla Prefettura di Siracusa.
In entrambe le scuole, il 27 gennaio, protagonisti saranno gli studenti che presenteranno i lavori svolti in ricordo delle vittime dell’olocausto e consegneranno le medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai familiari di Corrado Figura e Saverio Giovanni Di Carlo, deportati in Germania durante la seconda Guerra Mondiale.
Rappresentanti delle Forze di polizia offriranno un contributo di riflessione per aiutare a mantenere vivo il patrimonio della memoria, indispensabile alle generazioni più giovani per l’esercizio consapevole del complesso dei diritti e dei doveri di ciascuno, nel rispetto dei valori fondanti della Costituzione.
L’appuntamento seguente sarà dedicato alle Foibe.




Il siracusano Filippo Scerra vicepresidente del gruppo dei CinqueStelle alla Camera

Il deputato siracusano Filippo Scerra indicato come vice presidente del gruppo parlamentare M5S alla Camera. Scerra entra così a far parte del nuovo Comitato Direttivo dei 5Stelle, che lavora per garantire il buon funzionamento del gruppo parlamentare e l’unitarietà della sua azione politica.
Un ruolo di grande responsabilità dato che Scerra insieme con gli altri componenti del Direttivo avrà il compito di gestire il lavoro in aula e nelle commissioni parlamentari degli oltre 200 deputati eletti il 4 marzo 2018 in occasione delle ultime elezioni politiche. Nello specifico il deputato siracusano si occuperà del coordinamento dell’area internazionale che comprende le commissioni Esteri, Difesa, Politiche Ue e Agricoltura.
“Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno scelto e votato per rappresentarli nel Direttivo Camera – esordisce Scerra – Vivo questo momento con la consapevolezza che quella che stiamo vivendo è una fase di grande cambiamento in seno al Movimento. In uno scenario mondiale così delicato e complesso, essere referente dell’Area internazionale rappresenta una grande responsabilità che intendo affrontare con gli strumenti che fanno parte del modo con cui interpreto il ruolo di portavoce: dedizione, condivisione, vision e dialogo costante con cittadini, colleghi, i membri del Governo e dei partiti di maggioranza.




Premio nazionale di giornalismo Francese: menzione speciale per il siracusano Scariolo

Menzione speciale per il giornalista siracusano Gaetano Scariolo alla XXIII Premio nazionale Mario e Giuseppe Francese. Corrispondente dell’agenzia Agi, lo scorso maggio è stato vittima di una intimidazione col fuoco: bruciata da ignoti la sua auto. “Con il suo lavoro, sempre in prima linea, ha assunto le vesti di giornalista scomodo, dando fastidio ai criminali che hanno cercato di intimidirlo”, la motivazione della menzione speciale. Il 6 febbraio al Santa Cecilia di Palermo la cerimonia di consegna del riconoscimento.
I vincitori del Premio sono Nello Scavo, giornalista di Avvenire, e Umberto Santino, fondatore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. La scelta della commissione e’ ricaduta su Scavo per premiare il suo scrupoloso lavoro svolto negli ultimi anni, durante i quali ha alzato il velo sugli interessi criminali dei grandi trafficanti di uomini nel Mediterraneo.Oggi Nello Scavo vive sotto la protezione dello Stato. A Umberto Santino, che nel 1977 ha creato il Centro Impastato con Anna Puglisi, va riconosciuto l’impegno di una vita nella ricostruzione della verita’ sull’omicidio di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nel 1978 a Cinisi. Un impegno che ha varcato i confini di Cinisi fino alla creazione, in pieno centro a Palermo, del No Mafia Memorial. Il premio e’ organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema. La commissione e’ presieduta da Gaetano Savatteri ed e’ composta da Giulio Francese, figlio di Mario e presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera; Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia; Franco Nicastro, componente della giunta dell’Ordine nazionale e Riccardo Arena, consigliere dell’Ordine regionale.




La "truffa" dei pannelli fotovoltaici, smantellata organizzazione attiva anche a Siracusa

Rigeneravano pannelli fotovoltaici che venivano ritirati come rifiuti speciali, dismessi da numerosi parchi solari sul territorio nazionale, per poi munirli di documenti falsi e rivenderli prevalentemente all’estero, prediligendo Paesi come Senegal, Burkina Faso, Nigeria, Marocco, Mauritania, Turchia e Siria. A smantellare il sodalizio attivo dal Nord al Sud del Paese è stata un’operazione dei carabinieri del Noe di Perugia coadiuvati dai colleghi dei comandi di Siracusa, Bari, Bologna, Monza, Padova, Parma, Perugia, Reggio Emilia, Roma, Treviso, Verona e il gruppo forestale di Perugia.
Sette le persone arrestate, cinque in carcere e due ai domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare del gip del capoluogo umbro su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Tra loro anche un imprenditore siracusano.
Nei confronti di altre 17 persone sono state messe misure interdittive, mentre sono 71 quelle denunciate e 12 le aziende del settore recupero rifiuti sottoposte a sequestro, per un valore tra beni mobili e immobili di circa 40 milioni di euro. Le contestazione vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti alla gestione illecita di rifiuti, dal traffico transfrontaliero illecito di rifiuti all’auto-riciclaggio, contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi.
A far partite le indagini, nel 2016, il sequestro da parte del Noe di Perugia di oltre 300 tonnellate di pannelli fotovoltaici dismessi in un’azienda di Gualdo Tadino, risultata priva di autorizzazione ambientale. Dagli accertamenti è emerso che gli stessi, ufficialmente rifiuti speciali distrutti, erano in realtà destinati ad essere nuovamente commercializzati con dati identificativi falsi.
Della presunta organizzazione criminale organizzatori e promotori principali – secondo gli investigatori – erano cinque imprenditori con aziende a Siracusa, Gualdo Tadino, Traversetolo, Casale sul Sile e Crespano del Grappa.
In particolare dall’indagine e’ emerso che gli indagati ritiravano i pannelli fotovoltaici dismessi (ma ancora funzionanti), dichiarandoli come rifiuti per il solo tempo necessario a coprire il tragitto tra il luogo in cui venivano smontati e prelevati e l’impianto di trattamento. Una volta giunti a destinazione le aziende, come ricostruito dai carabinieri, producevano delle dichiarazioni false che attestavano la loro distruzione, consegnando la documentazione ai produttori originari del rifiuto che, ignari di quel che accadeva, riscuotevano il relativo incentivo. Nel frattempo la presunta organizzazione realizzava invece certificazioni attestanti che i pannelli erano apparecchiature tecnologicamente sorpassate ma regolarmente funzionanti, riuscendo in questo modo – sempre in base all’indagine – ad aggirare il rigido sistema di controllo. Un meccanismo che assicurava ai presunti appartenenti all’organizzazione un triplice guadagno: introitavano dapprima cospicue somme per il ritiro dei rifiuti dai produttori, successivamente eludevano i costi che avrebbero dovuto normalmente sostenere per il loro trattamento, infine rivendevano i pannelli fotovoltaici come apparecchiature elettriche usate ai paesi in via di sviluppo percependone il corrispettivo piuttosto che i costi di smaltimento del rifiuto.