Scomparso nel nulla un 58enne, ricerche in corso nella zona nord della provincia

Da giorni non si hanno notizie del 58enne Salvatore Miceli, di Francofonte. Ha chiuso la sua porta di casa ed è letteralmente sparito. A denunciare la scomparsa, ai carabinieri, è stato il figlio.
Dal 7 gennaio la sua sorte è un mistero. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe particolarmente sofferto la difficoltà a trovare un lavoro e la scomparsa della moglie.
Vengono battute le zone di campagna tra Francofonte, Lentini e Carlentini. Nelle ricerche sono impegnate diverse forze di polizia. Controlli anche alle fermate degli autobus ed alle stazioni ferroviarie. Ma fino ad ora nessuna traccia del 58enne.
Il Comune di Francofonte ha lanciato un appello via social. “Da parecchi giorni non si hanno più notizie di un nostro concittadino. E’ scomparso senza lasciare traccia. A ognuno di voi chiediamo sostegno di qualsiasi tipo ai fini del suo ritrovamento. Inoltre, qualora abbiate informazioni, siete pregati di rivolgervi alla caserma dei Carabinieri di Francofonte”.




La morte di Lele Scieri, indagini verso la chiusura: super-perizia ed esame dei dna

Manca solo un atto per chiudere le indagini sulla morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano trovato senza vita all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. La Procura della città toscana attende la super-perizia della professoressa Cattaneo, condotta sui resti del giovane siracusano riesumati un anno addietro dal cimitero di Noto. Le conclusioni degli inquirenti potrebbero quindi essere note anche prima della scadenza di giugno.
La consulenza affidata alla specialista di patologia forense dovrebbe permettere di individuare nuove lesioni non evidenziate da precedenti esami autoptici, in grado di confermare la pista dell’omicidio per cui si sta muovendo la magistratura pisana. Tre ex commilitoni di Scieri sono finiti sotto indagine: avrebbero percosso e costretto la recluta a scalare la torre di asciugatura dei paracadute. E dopo averne causato la caduta, lo avrebbero lasciato agonizzante determinandone la morte. Indagati per omicidio volontario in concorso sono Alessandro Panella di Cerveteri, Andrea Antico di Rimini e Luigi Zabara di Frosinone. Nel registro degli indagati c’è anche il il generale della Folgore in congedo Enrico Celentano, accusato di favoreggiamento e false informazioni al pm.
Procede spedita anche la parallela indagine condotta dalla Procura militare di Roma. Poco prima di Natale, anche il legale della famiglia Scieri, Alessandra Furnari, ha incontrato i magistrati che hanno messo sotto indagine i tre ex caporali per l’ipotesi di violenze a inferiore mediante omicidio in concorso. A Roma attendono l’esito dell’esame del loro dna con quello rinvenuto su una busta con un esposto anonimo sui fatti, recapitato all’epoca della morte di Scieri.




Via Lucio Dalla, viale Battisti e gli altri: rivoluzione nella toponomastica di Rosolini

Ci sono Lucio Dalla e Rino Gaetano, Lucio Battisti e Pierangelo Bertoli, Ivan Graziani e Giorgio Gaber. Il Comune di Rosolini ha scelto la canzone d’autore ed i suoi principali interpreti per la nuova toponomastica. Una delibera della giunta del sindaco Incatasciato traccia la novità per l’intitolazione di nuove strade ai “campioni” della musica italiana.
Si tratta “di personalità che grazie al loro operato hanno contribuito all’arricchimento culturale ed intellettuale di diverse generazioni e sono punto di riferimento in tutto lo scenario nazionale, motore di una rivoluzione non soltanto della musica del nostro paese, ma anche della cultura e del pensiero”, spiega il documento del Comune di Rosolini che introduce la novità.
A Rosolini nasceranno quindi a breve via Lucio Dalla e viale Rino Gaetano, ronco Pierangelo Bertoli e magari anche viale Lucio Battisti. Ogni quartiere della cittadina avrà i suoi “big” della musica del passato.




Floridia. Il fiuto del cane Ivan scova droga dentro un elettrodomestico: arrestato 20enne

I Carabinieri di Floridia hanno arrestato il siracusano Andrea Stella, 20 anni, colto in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, grazie all’eccezionale fiuto del cane Ivan, i carabinieri hanno scovato nascosti dentro un elettrodomestico perfettamente sigillato, 100 grammi di marijuana suddivisi in varie dosi, pronte per essere cedute ad assuntori locali.
Sequestrato anche materiale per il confezionamento ed un bilancino di precisione. Stella è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Festa della Municipale, il 20 gennaio uomini e mezzi in piazza Duomo

Si terrà lunedì 20 gennaio in piazza Duomo, a Siracusa,in occasione dei festeggiamenti del compatrono di Siracusa san Sebastiano, la festa del corpo di Polizia municipale.
Alle 10 è previsto lo schieramento in piazza dei reparti, che saranno passati in rassegna dal sindaco Francesco Italia, dall’assessore alla Municipale, Andrea Buccheri e dal comandante, Enzo Miccoli.
Alle 10.30 la celebrazione della santa messa, presieduta dall’arcivescovo monsignor Salvatore Pappalardo, che sarà officiata nella chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Al termine della messa la consegna delle benemerenze al personale che si è distinto per particolari azioni.




Anche Siracusa piange la scomparsa di Pietruzzu Anastasi: il ricordo di Rosario Lo Bello

“Ho avuto un tremore quando ieri sera ho saputo della morte di Pietro Anastasi”. Il siracusano Rosario Lo Bello, ex arbitro internazionale, lo confida apertamente, senza ritrosia. Anche Siracusa piange la scomparsa dell’attaccante che fece innamorare l’Italia calcistica degli anni 70, divenendo – lui, siciliano – un simbolo di un Meridione che cercava riscatto sociale.
Con la maglia bianconera indosso, venne a giocare una storica amichevole a Siracusa. Ad accogliere Pietruzzu e tutta la Juventus, a bordo campo, c’era il grande Concetto Lo Bello. “Per mia padre, Anastasi era una sorta di figlio calcistico. Tutti e due siciliani, tutti e due ai vertici. In campo, però, non c’erano sconti. Lui era un giocatore, mio padre l’arbitro”, racconta oggi Rosario.
Anni dopo quella partita, Anastasi tornò a Siracusa e sempre per don Concetto. Era il 2015 e nel salone di Palazzo Vermexio veniva presentato il libro dedicato proprio al più popolare tra i fischietti italiani. Anastasi accettò subito l’invito. In quel libro viene raccontato un gustoso aneddoto. “Mio papà Concetto vide Pietro per terra, intento a cercare qualcosa. Gli chiese cosa stesse facendo. E con accento varesotto Anastasi gli rispose che aveva perso la collanina. Quell’accento sorprese mio papà che per tutta in risposta, ed in siciliana, gli chiese di nuovo: ‘chi stai facennu?’ e Pietro, che capì il simpatico richiamo, gli rispose anche lui in dialetto: ‘hai pessu a me collanina’”, ricorda Rosario Lo Bello. “Pietro era un grande uomo che non ha mai perso la sua umiltà. Attento e meticoloso, ma mai seccante. Ci siamo sentiti sempre con affetto e simpatia reciproche. La sua morte mi addolora molto”.
I due si incontrarono sui campi della Serie A quando Anastasi indossava la maglia dell’Inter. Era la parte finale della sua carriera. “Ricordo che era reduce da un infortunio ed era per questo con il freno a mano tirato. Ad un certo punto, affondò eccessivamente un contrasto. Non potevo non ammonirlo. Seppur con il cuore sanguinante, insomma lui era Pietruzzu per tutti i siciliani, estrassi il cartellino giallo. Da arbitro non potevo fare diversamente. Ogni volta che ci incontravamo, ci raccontavamo quell’episodio, quel giallo e il mio cuore sanguinante. Ridevamo. In fondo, lui lo sapeva che doveva ammonirlo per forza”. E un sorriso accompagna le parole di Rosario Lo Bello.

Nella foto: a sinistra Anastasi a Siracusa nel 2015 e, accanto, con la maglia della Juve al De Simone accanto a Concetto Lo Bello




Amministrative 2018, il Cga accoglie la sospensiva: giunta e sindaco restano in carica

Dal Cga di Palermo arriva l’ufficialità del primo momento decisorio relativo al ricorso sulle amministrative del 2018 a Siracusa. I giudici amministrativi hanno accolto la nuova richiesta di sospensiva, fissando – come già noto – la data dell’udienza di merito per l’8 aprile. In quella data, verranno analizzati tutti gli elementi ed il Cga si pronuncerà sui ricorsi presentati: quello di Ezechia Paolo Reale (parzialmente accolto dal Tar e poi integrato da un appello incidentale) ed il controricorso di Francesco Italia.
Aver accolto la sospensiva comporta il fatto che almeno fino alla data dell’udienza di merito, non arriverà un commissario per il Comune di Siracusa quindi giunta e sindaco in carica, fino ad eventuale nuovo provvedimento del Cga.




Bar al Maniace, il Tar e le difformità: "non poteva essere edificato così ed in quel luogo"

Incerta è, dopo la sentenza del Tar, la sorte del bar del Maniace. Al momento è chiuso e tale rimane, almeno per il momento. Aperto invece il cancello che conduce alla ex piazza d’Armi dove la grande struttura è stata allestita ma in maniera difforme rispetto a quanto previsto ed autorizzato, come messo nero su bianco dai giudici della Prima Sezione del tribunale amministrativo.
“E’ una sentenza che riconosce la validità dei motivi alla base della nostra azione”, spiegano oggi Nicoletta Piazzese, Salvo Salerno e Corrado Giuliano. Due anni fa, quando questa intricata vicenda prendeva forma, furono i primi – ed in in più occasioni – a denunciare percorsi e situazioni poco chiare.
Comprese le differenze tra l’opera realizzata ed il progetto originario. “E non sono differenze irrilevanti, come qualcuno ci diceva. Anche il Tar, sulle censure relative alle altezze di un’opera di quel tipo e costruita in quel luogo di pregio, le ha definite essenziali”, spiega l’avvocato Nicoletta Piazzese.
“Quel bar non poteva essere edificato in quel posto ed in quel modo”, taglia corto Salvo Salerno, promotore dei comitati di tutela di Ortigia. “A nostro avviso è una vicenda nata male, perchè si è autorizzato quello che non si poteva autorizzare”, aggiunge. Quanto ad altri aspetti della vicenda, il Tar ha trasmesso gli atti in procura a Siracusa. “E non è vero che si tratta di una prassi”, sottolinea l’esperto legale Corrado Giuliano.

Intanto ora si aspettano le mosse del Comune di Siracusa e della Soprintendenza. Il Tar ha rigettato il ricorso presentato dal privato che gestisce l’area e pertanto i provvedimenti emessi dalle due amministrazioni tornano pienamente efficaci. Difficile pensare allora che possano restare alla finestra. La demolizione del bar appare comunque ipotesi ancora lontana.




Limoni turchi sequestrati perchè tossici, Corrao: "voglio i nomi degli importatori"

Sul maxi-sequestro di limoni turchi non idonei al consumo, avvenuto presso un importatore di Siracusa, interviene l’eurodeputato Ignazio Corrao. “E’ l’ennesima vicenda paradossale che grida vendetta in un mondo che sembra impazzito. Adesso vogliamo i nomi degli importatori che hanno avuto il coraggio di acquistare limoni tossici, non adatti al consumo umano nella terra che produce i limoni più buoni del mondo”, le parole dell’eurodeputato siciliano.
“Nonostante l’ottimo lavoro portato avanti dagli addetti al controllo della merce che entra nei nostri confini – spiega – bisogna anche sottolineare che il susseguirsi di sequestri e merce non idonea, deve far riflettere e far reagire la Commissione Europea e le istituzioni responsabili. Restiamo dall’idea di inserire una regola di divieto d’importazione nelle regioni nelle quali i prodotti come grano, agrumi e ortaggi, rappresentano un importante volano di sviluppo e un fondamento economico storico. La nuova Commissione Europea prenda l’impegno di avviare una seria politica di tutela e sostegno economico alle produzioni agrumarie locali, che preveda anche l’intensificazione dei controlli e barriere anche tariffarie all’ingresso, soprattutto nel periodo di raccolta e formazione del prezzo”, conclude Corrao.




Un albergo, parcheggi e bus: inizia l'intesa Marina di Priolo-Marina di Melilli

Muove i primi passi il progetto congiunto Priolo-Melilli per la creazione di una grande ed unico litorale, da Marina di Priolo a Marina di Melilli. Nell’ultimo incontro tra i rispettivi primi cittadini, Pippo Gianni e Peppe Carta, si è discusso dell’attivazione dei servizi necessari alla balneazione e allo svago anche nella zona di competenza del Comune di Melilli, attualmente abbandonata e quindi degradata.
Il primo cittadino di Priolo ha proposto di verificare anche la possibilità di acquisire l’ex Sardamag, per realizzare un piccolo albergo a servizio non solo di chi verrà in vacanza nel periodo estivo ma anche in prospettiva della creazione delle Zes, le Zone Economiche Speciali.
“I comuni della zona industriale – ha detto Gianni – diventeranno sempre più importanti e sarà necessario avere alberghi e ristoranti che potranno essere frequentati anche da chi verrà ad investire in questa zona”.
All’incontro di ieri erano presenti il Commissario dell’Asi, Achille Piritore, il Commissario dell’Irsap, Gaetano Clemente, il responsabile del settore ambiente dell’ex Provincia, Domenico Morello, l’assessore all’Urbanistica e al Mare del Comune di Priolo, Santo Gozzo, ed i tecnici dei due Comuni.
Alcuni servizi già attivi a Marina di Priolo, come parcheggi e pullman da e per il mare, potrebbero essere estesi anche alla vicina e da riqualificare Marina di Melilli, con la partecipazione alle spese da parte del Comune guidato da Giuseppe Carta.