SuperEnalotto, la fortuna fa tappa a Pachino: centrato un “5” da quasi 48 mila euro

La Sicilia sorride grazie al SuperEnalotto. Nell’estrazione di sabato 8 novembre, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” da 47.936,84 euro a Pachino. La schedina vincente è stata giocata presso la Tabaccheria Antonino Guarnaschelli di corso Cavour, 86.
L’ultimo “6” da 35,4 milioni di euro è stato centrato il 22 maggio 2025 a Desenzano del Garda (BS), mentre il jackpot per la prossima estrazione, in programma martedì 11 novembre, sale a 76,2 milioni di euro.
La vincita di Pachino si aggiunge alla lunga lista di premi minori che negli ultimi mesi hanno interessato la Sicilia, confermandola tra le regioni più fortunate nelle lotterie nazionali.
Si ricorda che il gioco è un intrattenimento riservato ai maggiorenni e va praticato con moderazione. Giocare responsabilmente è sempre la scelta vincente.




“Palazzolo è”, giovedì la presentazione della nuova stagione tra arte, musica e teatro

Verrà presentata giovedì 13 novembre alle 17,30 nella Sala dell’Aquila Verde la quinta stagione di “Palazzolo è”. Si tratta del cartellone di eventi promosso dall’assessorato comunale alla Cultura della cittadina montana, guidato da Nadia Spada.
La stagione di eventi, da ottobre a marzo, è stata organizzata in collaborazione con le varie realtà del territorio, associazioni, cooperative, che hanno aderito all’Avviso pubblico emanato dal Comune. Gli appuntamenti riguarderanno l’arte, con mostre, dibattiti, e ancora riflessione, musica e il grande teatro.
Alla conferenza stampa parteciperà l’assessore Spada, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni.




Il Siracusa schianta il Latina 3-1, quante emozioni nel finale

Magari è solo una coincidenza, ma quando indossa la maglia azzurra il Siracusa vince. Come con il Casarano, così con il Latina. La squadra di Turati si impone per 3-1, in una partita sporca e non particolarmente bella chensi accende improvvisamente nel finale. Ma è da queste sfide che passano i punti pesanti per la salvezza.
Avvio di gara da sogno, trenta secondi e Zanini porta in vantaggio i Leoni. Inserimento in area su deliziosa triangolazione, chiusa con un colpo di tacco che spalanca la linea di tiro all’esterno azzurro. Festa sotto la curva, a spezzare quel clima pesante che si respirava al De Simone prima fischio d’inizio.
Per gran parte del primo tempo c’è solo il Siracusa in campo, con il Latina che fatica ad aprire il suo gioco e presentarsi dalle parti di Farroni, praticamente inoperoso.
Candiano e compagni costruiscono, ma per arrivare al tiro si fa sempre una certa fatica. Al 36 Valente egoista al limite, tira anziché servire compagni meglio piazzati a sinistra ed a destra: cnclusione subito rimpallata dai difensori che avevano chiuso sull’azzurro. Al 43 ancora Zanini, in diagonale. Il tiro attraversa tutta l’area e si spegne sul fondo. Il Latina? Si vede solo con tre corner consecutivi, mentre il primo tiro, fuori, arriva al 46.
Nella ripresa si abbassano ulteriormente i ritmi. Le emozioni si contano col contagocce. Al 49 Molina gira di testa un bel cross dalla sinistra ma non trova la porta. Al 62, per il Latina conclusione a giro dalla distanza di Riccardi. Conclusione centrale, Farroni blocca. Al 67 Molina chiude troppo su ottima imbucata di Candiano. La sensazione è che stavolta poteva fare di più. A metà ripresa, cambi per Latina e Siracusa. Tra gli azzurri si rivedere Parigini che prende il posto di Valente. Applausi per Gudelevicius, sostituito da Ba. I laziali spostano il baricentro in avanti, senza rendersi pericolosi. Intanto, su un giallo a Molina per un contrasto di gioco, espulso dalla panchina Giordano. È il 73. Tre minuti dopo, Guadagni, uno dei migliori, subisce fallo da rigore, dopo l’ennesimo pallone recuperato. Chiesto il check Fvs dal Latina. Confermato il penalty, raddoppio di Parigini che così si sblocca in maglia azzurra.
Sembra finita ma al 92 il Latina riapre il match con Di Giannantonio che sorprende tutti con una girata da fuori area. Il Siracusa si regala così quattro minuti da brivido. Tutto il recupero vissuto con il fiato sospeso dal De Simone. Fino a quando al 96 Cancellieri libera il destro che scaccia i cattivi pensieri e sigilla una prova maiuscola del terzino azzurro. Seconda vittoria consecutiva in casa, sei punti in tre partite. Visto così, il ruolino del Siracusa sembra avere tutto un altro peso.




Cane su un frangiflutto a venti metri dalla riva, salvato dai Vigili del Fuoco

È ancora un mistero come un cane sia riuscito ad arrivare su di un frangiflutto affiorante, a circa venti metri dalla riva, alle spalle di via Dionisio il Grande. Per soccorrerlo, si sono mobilitati i Vigili del Fuoco.
L’animale, visibilmente spaventato ma in buone condizioni, si trovava in una posizione di difficile accesso e in apparente pericolo. Le cause che lo hanno portato fino a quel punto, come detto, restano sconosciute: non è chiaro se vi sia arrivato nuotando, trascinato dalla corrente o magari spaventato da qualcosa a terra.
I Vigili del Fuoco, dotati di tute ATP (autoprotezione in ambiente acquatico), hanno raggiunto il cane e lo hanno recuperato in modo rapido e sicuro. Una volta riportato a terra, l’animale è stato affidato alla Polizia Municipale e successivamente consegnato alla responsabile del canile “Piccolo Panda”.
Da un primo controllo, il cane non presentava ferite evidenti, ma è risultato privo di microchip. Sarà ora il personale del canile a occuparsi delle cure e delle verifiche sanitarie necessarie, in attesa di eventuali segnalazioni di smarrimento o di una nuova adozione.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: il Tevere “battezzato” così dagli aretusei

C’è un’ipotesi secondo cui il nome Tevere lo abbiano dato alcuni siracusani stanziatisi nel Lazio, all’inizio del iv secolo a.C.
Alcuni studiosi suggeriscono che il nome Tevere derivi dal greco Thybris. L’ipotesi che siano stati siracusani, stanziati nel Lazio, a dare il nome al fiume si basa sulla presenza di popolazioni di origine greca, inclusi siracusani, nella regione. Ecco quello che dice Servio, grammatico romano del IV secolo d.C., nel suo commento all’Eneide di Virgilio: il nome Tevere deriverebbe da Thybris, un canale costruito da prigionieri ateniesi a siracusa, dopo la disfatta della spedizione ateniese (415/413 a.c.). Alcuni siracusani, successivamente stabilitisi nel Lazio, avrebbero poi chiamato il fiume locale Thybris, che in principio si chiamava Albula, in ricordo del canale siracusano, e solo in seguito il nome sarebbe mutato in Tevere.


Carlo Castello

In precedenza:
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Il Tar impone la revisione della Tari a Priolo, conto più salato per le famiglie

L’aumento della Tari che in questi giorni sta animando un acceso confronto politico e cittadino a Priolo, trova spiegazione in una recente sentenza del Tar di Catania. Il pronunciamento dei giudici amministrativi ha, di fatto, “imposto” al Comune di rideterminare la distribuzione dei costi del servizio rifiuti.
Si era infatti scelto, come avvenuto anche in passato, di “caricare” la quota più consistente della spesa per la gestione della spazzatura sulla zona industriale, ritenendo che la presenza degli impianti dovesse contribuire maggiormente alle spese legate ai rifiuti urbani. Una scelta che il Tribunale amministrativo ha però ritenuto non conforme alla normativa vigente.
Per legge l’intero importo deve essere a carico dell’utenza (domestica e non domestica), ossia dei cittadini e delle attività presenti sul territorio. Il che vale a dire che il costo del servizio deve essere integralmente assicurato dalla Tari, senza possibilità di trasferire parte dell’onere su soggetti terzi, anche se riconducibili ad attività industriali. O almeno non oltre i limiti previsti dalle categorie tariffarie ordinarie.
In sintesi, il Tar Catania ha stabilito che il Comune di Priolo non può ridurre la Tari ai cittadini aumentando la quota a carico della zona industriale, poiché questo altera il principio di equa ripartizione fissato dalla normativa nazionale.
Eventuali “compensazioni” o contributi extra a carico del comparto industriale possono, però, essere introdotti facendo ricorso a norme specifiche, pertanto non attraverso delibere comunali.
La sentenza ha però imposto al Comune di Priolo di rivedere, intanto, il piano economico-finanziario del servizio rifiuti e di ridistribuire i costi secondo i criteri legali, con conseguente aumento della tariffa per le utenze domestiche.
Sul tema, la Presidenza della Regione Siciliana ha chiesto un parere al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), che ha confermato l’interpretazione, chiudendo così la strada ad un eventuale ricorso.
Il sindaco Pippo Gianni non considera comunque la battaglia conclusa. Le recenti evoluzioni legislative in materia ambientale hanno introdotto e rafforzato il principio del “chi più inquina, più paga”. Un criterio che potrebbe aprire nuovi spazi di compensazione per i territori maggiormente esposti alla presenza di insediamenti industriali. E quindi una qualche forma di perequazione che permetta di rendere meno impattante l’aumento della Tari a Priolo.
Un team di legali e consulenti ambientali è già al lavoro per valutare le possibili strade giuridiche e finanziarie in grado di “alleggerire” l’impatto sulle famiglie priolesi, nella prospettiva di un riequilibrio tra cittadini e sistema industriale.




Chi è Chiara Serpieri, nominata commissaria dell’Asp di Siracusa dopo il ‘terremoto’

Chiara Serpieri è stata indicata dalla Regione come commissario straordinario dell’Asp di Siracusa. Dopo l’inchiesta della Procura di Palermo che ha coinvolto in pieno anche l’Azienda Sanitaria aretusea (5 dirigenti e funzionari indagati), il dg Alessandro Caltagirone si è autosospeso dalla carica e dallo stipendio. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta – tra l’11 ed il 13 novembre gli interrogatori di garanzia a Palermo per gli indagati siracusani – il governo regionale ha affidato per sei mesi la guida della sanità aretusea ad una figura tecnica, autonoma e di esperienza.
Nata a Napoli nel 1959, Serpieri ha maturato oltre quarant’anni di carriera nel Sistema Sanitario Nazionale, distinguendosi per competenza gestionale e capacità di riorganizzazione. È stata direttore generale dell’ASL VCO (Verbano Cusio Ossola) e, in precedenza, dell’ASL VC di Vercelli, oltre ad aver ricoperto ruoli di vertice presso l’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, l’ASL di Vercelli e strutture di eccellenza come l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale San Paolo del capoluogo lombardo.
La sua formazione coniuga Scienze Politiche e Management sanitario, con master e corsi specialistici presso Eupolis Lombardia e SDA Bocconi. È inoltre componente del Consiglio Direttivo della Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, e docente in master universitari di secondo livello in organizzazione e gestione sanitaria.
A Chiara Serpieri spetta ora il compito di ristabilire la credibilità amministrativa dell’Asp siracusana, garantendo la continuità dei servizi in un contesto segnato da sfiducia e difficoltà organizzative. Trasparenza e rigore sono, necessariamente, le parole chiave.
La decisione della giunta regionale arriva a pochi giorni dall’esplosione di una maxi-inchiesta della Procura di Palermo che coinvolge 18 persone, tra dirigenti sanitari e politici regionali, con accuse che spaziano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta e corruzione.
Al centro delle indagini figura la gara da oltre 17 milioni di euro per i servizi di ausiliariato, supporto e reception dell’Asp di Siracusa, che secondo gli inquirenti sarebbe stata indirizzata a favore di una specifica società.
L’impianto accusatorio individua un presunto sistema di pressioni e interferenze che avrebbe coinvolto – per quel che riguarda il filone siracusano – il direttore generale Alessandro Caltagirone, insieme ai dirigenti Paolo Bordonaro, Paolo Emilio Russo, Vito Fazzino e Giuseppa Di Mauro.
Tra gli indagati figurano anche l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati Saverio Romano.
Oltre al commissariamento dell’Asp di Siracusa, la Giunta ha disposto la sospensione della dirigente generale del Dipartimento Famiglia, Maria Letizia Di Liberti, e ha chiesto la revoca dell’incarico al segretario particolare del presidente, Vito Raso.
“Le misure adottate si rendono necessarie per la gravità dei fatti emersi e per tutelare l’immagine e il corretto funzionamento dell’amministrazione”, il commento della Presidenza della Regione.




Violento nei confronti della madre, 35enne arrestato. Il tentativo di colpirla col ventilatore

Un 35enne di Priolo è stato arrestato dalla Polizia di Stato. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato colto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre convivente, di 57 anni.
L’uomo, da circa due anni, avrebbe sottoposto a maltrattamenti la madre con reiterate molestie e minacce, al fine di assumere il controllo esclusivo della gestione della casa familiare. E sfogava poi la sua ira su mobili e suppellettili, quando la vittima non lo assecondava.
Nella serata del 3 novembre, il trentacinquenne avrebbe tentato di colpire la donna con un ventilatore, danneggiando la televisione e costringendo la vittima a lasciare l’abitazione. Nel corso di un sopralluogo nella casa familiare, l’indagato andava in escandescenza minacciando ancora una volta la madre alla presenza degli operatori. Dopo le incombenze di rito, l’arrestato è stato portato in carcere.




Scarcerati per fine pena, due stranieri espulsi: trasferiti in Cpr in attesa di rimpatrio

Agenti della Polizia di Stato, in servizio all’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa hanno eseguito l’espulsione disposta dal Prefetto di Siracusa nei confronti di un ventisette del Gambia ed un 37enne del Marocco. In attesa di essere rimpatriati, sono stati trasferiti in un CPR dell’Isola. I due sono stati scarcerati dalla Casa Circondariale di Siracusa per fine pena.
Il ventisettenne annovera precedenti penali per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre il trentasettenne per danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, resistenza a pubblico ufficiale, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, furto aggravato, falsa attestazione o dichiarazione sull’identità a pubblico ufficiale, porto di armi od oggetti atti ad offendere, produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, lesioni personali aggravate e tentato furto.




“Abbecedario della Media Education”, incontri a scuola con il Corecom Sicilia

Saranno Siracusa e Gela ad ospitare i primi Media Education Day, le giornate dedicate alla diffusione di buone pratiche legate alla navigazione responsabile in rete e all’uso consapevole dei social, promosse dal Corecom Sicilia e che avranno come protagonisti gli studenti degli Istituti comprensivi e superiori dell’Isola.
Due gli appuntamenti per ciascuna tappa.
A Siracusa, mercoledì 12 novembre, a partire dalle 9.15 all’Istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, guidato dalla dirigente scolastica Pinella Giuffrida, circa 90 alunni delle seconde classi incontreranno il presidente del Corecom Peria Giaconia e il commissario Mantineo per una lettura ragionata di alcune pagine dell’Abbecedario della Media Education. E’ la pubblicazione realizzata dal Corecom Sicilia a distribuzione gratuita che attraverso 21 parole-chiave offre ai più giovani spunti di riflessione e utili strumenti per accentuare le proprie competenze in materia di cittadinanza digitale. Seconda tappa alle 11.15 al liceo TRED “Luigi Einaudi” (il primo in Sicilia lo scorso anno scolastico ad ospitare l’iniziativa) per l’ultimo incontro con gli studenti della 2^ e della 4^ classe per la consegna dei Patentini Digitali: a fare gli onori di casa sarà la dirigente scolastica Egizia Sipala.
In precedenza, il 10 novembre a Gela alle 9.15 l’incontro con gli alunni delle seconde classi dell’Istituto comprensivo Gela-Butera per la presentazione dell’Abbecedario della Media Education. Con il dirigente scolastico Rocco Trainiti, ad incontrare i circa cento alunni delle seconde classi (una trentina dei quali in videocollegamento dal plesso distaccato di Butera) saranno il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia e il commissario Aldo Mantineo, coordinatore del progetto. A partire dalle 11.15, invece, protagonisti del primo Media Education Day diventeranno gli studenti della 4^ classe del Liceo TRED – Transizione ecologica e digitale “Elio Vittorini” che completeranno con la prova finale il loro percorso di 14 ore (a valere sul portfolio ministeriale individuale di Cittadinanza Digitale) e che quindi, alla presenza oltre che dei rappresentanti del Corecom Sicilia anche della dirigente scolastica Serafina Ciotta, riceveranno il Patentino Digitale.
“Le continue sollecitazioni, a volte anche legate a recenti, crude vicende di cronaca, ci hanno spinto ad imprimere una decisa accelerazione nel programmare azioni a sostegno dell’irrobustimento delle competenze dei più giovani in materia di cittadinanza digitale – ha commentato il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia -. La risposta, in termini di adesione alle nostre iniziative, che stiamo avendo dalle scuole siciliane, grazie anche alla spiccata sensibilità manifestata da dirigenti e docenti, è decisamente incoraggiante, dimostrando la bontà dell’efficacia di questo “lavoro di squadra” che facciamo per i nostri ragazzi”.