Conoscevate Cassabile? La segnaletica sbagliata che fa sorridere il web

Conoscevate Cassabile? Secondo il cartello stradale all’altezza dello svincolo autostradale di Avola quello è il nome della frazione siracusana poco distante. Si, c’è scritto proprio così: Cassabile. Un errore ed anche piuttosto evidente. A Cassibile l’hanno comunque presa bene e sorridono. In attesa però che da Anas sistemino l’errore piazzando un nuovo, e corretto, cartello stradale.
Gli errori di questo tipo non sono insolito. Poco tempo fa, ad esempio, all’ingresso dello svincolo autostradale proprio di Cassibile, si poteva seguire una indicazione per Fontane Binache, refuso di Fontane Bianche.




Strada Statale 115, nuovo tappetino d’asfalto da via Elorina ad Avola

Lavori in corso sulla statale 115, nel tratto tra Cassibile ed Avola. Viene realizzato un nuovo manto di asfalto, come nelle settimane scorse avvenuto nella parte finale di via Elorina, subito dopo la rotatoria all’incrocio con via Lido Sacramento. I lavori sono a guida Anas, responsabile della manutenzione lungo quella statale.
Una cosa va riconosciuta, i lavori vengono svolti a regola d’arte. Quello già realizzato è un tappetino d’asfalto regolare, senza sobbalzi e di qualità.




Viabilità provinciale: diserbo e messa in sicurezza, interventi di Siracusa Risorse

Siracusa Risorse prosegue la sua attività di diserbo sulle strade provinciali, ma anche di messa in sicurezza di alcune arterie dopo il maltempo dei giorni scorsi. Gli interventi di messa in sicurezza hanno riguardato la provinciale N. 90 (Palazzolo-Falabia-Castelluccio) e la S.P.39 (Traversa Buscemi lato sud).
In questi giorni il diserbo è stato completato sulle provinciali N. 5 (Buccheri-San Giovanni), N. 56 (Bimmisca-Agliastro con diramazione Maccari-San Lorenzo-Luparello-Passo Corrado), N. 29 (Sortino-Ficazzi), Svincolo di Belvedere (Siracusa-Catania), svincolo Siracusa-Floridia-Solarino, svincolo Siracusa in direzione Cassibile.
E’ stato altresì completato lo sfalcio presso l’istituto Majorana di Avola.




Don Fortunato di Noto al servizio regionale tutela minori Cesi, la scelta del vescovo

Don Fortunato Di Noto è stato indicato dal vescovo di Noto, Antonio Staglianò, come Referente diocesano per il Servizio Regionale Tutela Minori della Conferenza Episcopale Siciliana.
Insediatosi il 13 novembre scorso ad Enna e presieduto dal vescovo delegato Cesi, Domenico Mogavero, il servizio regionale di tutela dei minori opera seguendo le Linee Guida della CEI approvate il 26 giugno 2019.
Don Di Noto, conosciuto e apprezzato fondatore di Meter, associazione a difesa dell’infanzia, è già direttore dell’Ufficio diocesano di Noto per le fragilità. Si occupa dell’ascolto e dell’accoglienza per coloro che si trovano in situazioni di sofferenza legate ad abusi sessuali, abusi fisici, maltrattamento, adescamento online, nuove dipendenze.




Siracusa. Barriere architettoniche, la spinta di Mangiafico: “serve molto di più”

L’ex consigliere comunale Michele Mangiafico sollecita l’adozione da parte del Comune di Siracusa del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). “Le barriere architettoniche sono una delle tante discriminazioni subite dai disabili e sono condannate per legge. L’impegno del Consiglio comunale sulla questione c’è stato”, ricorda Mangiafico. Come nel caso dei 30mila euro ottenuti “grazie all’impegno del consigliere Sergio Bonafede, ma soprattutto all’ampia condivisione da parte del civico consesso dell’iniziativa”.
Ma l’amministrazione dovrebbe fare di più, insiste Mangiafico. “Dopo tre mesi, nonostante ci siano le risorse economiche, nessun procedimento amministrativo è stato attivato per redigere un piano che consenta il pieno raggiungimento degli obbiettivi indicati dal legislatore. E tra questi l’accessibilità degli spazi urbani, percorsi accessibili, semafori acustici per non vedenti e rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone disabili”.
Utile sarebbe, a tal proposito, la figura del “disability manager” di cui potrebbe dotarsi l’assessorato alle Politiche Sociali a tutela dei diritti delle persone con disabilità.
Inoltre, Mangiafico invita il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a sostenere “il superamento di due grandi limiti: il servizio di trasporto per i non vedenti e il servizio di interpretariato per i non udenti. Si tratta di due grandi battaglie di civiltà che hanno segnato in questo anno e mezzo buona parte del mio impegno per una città più giusta, più solidale e più equa e per le quali il Consiglio comunale non ha lesinato risorse economiche. Al tempo dell’alibi secondo il quale ‘non ci sono le risorse’, segue il tempo della verità sul programma che intende seguire il governo della città”.




Ippica. Trofeo d’Italia all’ippodromo del Mediterraneo

(c.s.) L’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, per la prima volta, ospiterà il 45° Trofeo d’Italia riservato ai Gentlemen chiamati a rappresentare ben 20 regioni della nostra penisola. Appuntamento venerdì 29 novembre. In base ai risultati delle selezioni regionali, scenderanno in pista:

Club Campania: Filippo Gallo – Alfredo Sorrentino
Club Emilia Romagna: Michele Canali – Carlo Hudorovich
Club Lazio: Luigi Migliaccio – Marco Minnucci
Club Lombardia: Gustavo Matarazzo – Fabio Marchino
Club Marche Abruzzo: Lucio Curato – Massimo Pierini
Club Piemonte Liguria: Michele Bechis – Enrico Colombino
Club Puglia: Federico Rescio – Francesco Tauro
Club Sicilia: Michele La Porta – Andrea Sessa
Club Toscana: Rebecca Dami – Daniele Orsini
Club Veneto: Stefano Lago – Maurizio Scala

Previste due batterie da 10 cavalli al via per selezionare i 10 protagonisti che andranno in finale; passano i primi cinque arrivati. Il convegno aprirà i battenti proprio con il Trofeo dalle ore 14:25. La finale abbinata alla sesta delle sette competizioni in programma tutte dedicate ai gentlemen.
Nella prima batteria hanno chance con, Vis di Girifalco, Tundras e Sacro Jet, Rebecca Dami per la Toscana, Michele Canali per l’Emilia Romagna e Alfredo Sorrentino per la Campania. Attenzione al bravo Michele Bechis chiamato a risvegliare le potenzialità di Zaffirio.
In seconda batteria, invece, prima citazione per il gentleman siciliano Andrea Sessa chiamato alla guida dell’ottima Vacanza Jet. Bene anche, con Zelig Rab, Enrico Colombino per Piemonte e Liguria e per Gustavo Matarazzo con Uniost in rappresentanza della Lombardia. Zaira Truppo, se si ritrova, può far fare bella figura a Lucio Curato in rappresentanza delle Marche e Abruzzo.
La maggiore dotazione proprio legata alla finale Trofeo Regioni d’Italia, mentre interessante resta pure la quarta corsa, una Reclamare, che riserva il miglio a cavalli di tre anni nel Premio Club GDC Sicilia valido per l’ippica nazionale. Qui, piacciono a Asaf Ferm, Ayon Rab, Afrodite Trebì e Ania Rich che a Siracusa ha vinto e convinto subito. Attesa anche Aurea Wise L.




Pallanuoto, Serie A1. L’Ortigia fa un sol boccone della Canottieri Napoli

Pronotico rispettato. Nel turno infrasettimanale, l’Ortigia passa a Napoli regolando per 13-8 la Canottieri. Evidente la differenza tecnica in acqua, campani generosi ma il sette biancoverde ha un altro passo. In classifica l’Ortigia mantiene il secondo posto. Sabato grande attesa per la sfida al Brescia.




La morte del maresciallo Licia Gioia, un nuovo colpo di scena in aula

Ancora un colpo di scena nel processo per la morte del maresciallo dei carabinieri Licia Gioia. Una foto scattata dai Ris di Messina durante il primo sopralluogo nella villetta di contrada Isola, e da sempre presente agli atti, ha infatti permesso all’accusa di aprire una crepa nella ricostruzione operata dai superperiti del gup.
Nelle loro conclusioni, veniva indicata come prospettabile e compatibile agli elementi disponibili la tesi del suicidio. Si sarebbe trattato, nella ricostruzione, di un colpo esploso accidentalmente: l’intento del marito, Francesco Ferrari, era quello di disarmare Licia Gioia, in preda ad una crisi nervosa che l’avrebbe portata a puntarsi l’arma alla testa. Il maresciallo morì nella notte tra il 27 e il 28 febbraio 2017.
Ma la foto analizzata in udienza con il contributo del perito medico-legale Giuseppe Bulla sarebbe in contrasto con la tesi suicidaria. Le piccole e numerose macchioline di sangue presenti sul polso del maresciallo escluderebbero infatti che fosse lei ad impugnare l’arma. Un passaggio su cui ha particolarmente insistito il pm, Gaetano Bono, insieme al legale della famiglia Gioia, Aldo Ganci.
Secondo l’accusa, qualunque movimento operato dal marito avrebbe dovuto cancellare quelle tracce invece visibili. Circa sessanta sarebbero quelle individuate nella foto. A determinarle, sarebbe stato un rush sanguigno da sparo che non sarebbe compatibile con un suicidio. Inoltre, i periti del pm hanno anche sostenuto – sulla base di analisi matematiche e di traiettoria – che il primo colpo potrebbe esser stato quello alla gamba ed il secondo alla testa. Una sequenza difforme rispetto alla ultima ricostruzione fornita dall’imputato.
Sulla scorta dei nuovi elementi, il gup ha riconvocato i super-periti con rinvio dell’udienza al 13 gennaio 2020.




Due mesi e tre interventi negli States, ma ora Tancredi è a casa a Floridia

Dopo circa due mesi e tre interventi subiti negli Stati Uniti, Tancredi Santangelo è tornato a casa. Il giovane floridiano, affetto da chiari di tipo 1, è stato sottoposto ad unoperazione chirurgica in più rispetto alle due inizialmente previste per via delle complicazioni derivate dal secondo intervento. Da qui, la necessità di prolungare un soggiorno che avrebbe dovuto essere più breve.
Dopo la grande mobilitazione per la raccolta fondi e le lunghe settimane negli States, anche mamma Marzia ritrova il sorriso. “A tratti ho avuto paura, speravamo che i due interventi programmati potessero bastare e che non ci fosse bisogno per Tancredi di andare sotto i ferri per una terza volta. Lui è stato forte ed è riuscito a superare tutte le difficoltà. Ringrazio ancora una volta medici e staff sanitario per l’accoglienza che ci hanno riservato”.
Dopo qualche settimana di relax a casa, a Floridia, inizierà la lunga riabilitazione.
“Ringraziamo ancora una volta quanti hanno partecipato alla gara di solidarietà, donando quel che potevamo per l’operazione di Tancredi”, dice ancora Marzia. “In molti hanno dimostrato sensibilità e generosità, aiutandoci a sostenere le spese sanitarie. Il nostro senso di riconoscenza è grande per chi ha contribuito economicamente e per tutti coloro i quali hanno organizzato manifestazioni a Siracusa e provincia per raccogliere fondi per la causa. E stato anche grazie a loro se siamo potuti andare in America per far affrontare a Tancredi un’operazione importante per la sua vita”.




Rapina violenta in casa, una donna finisce in ospedale. E’ caccia al responsabile

Ha dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Muscatello di Augusta la donna rimasta vittima di una rapina in casa. Un uomo è riuscito ad entrare in prossimità della casa della donna in via Risorgimento e, dopo averla picchiata, ha arraffato soldi e preziosi. Gli investigatori stanno ricostruendo con esattezza l’accaduto, anche attraverso le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona. Si cercano dettagli importanti per la dinamica della rapina che presenta ancora lati oscuri. Le parole della donna potrebbe fornire altri elementi in grado di indirizzare le indagini, condotte dalla Polizia di Augusta. La volontà è quella di stringere in poche ore il cerchio attorno al responsabile.