Siracusa. Una barriera “sonora” a Targia per dividere le corsie: piazzati i defleco

Ultimo intervento (al momento) per aumentare la sicurezza stradale a Targia. Sul lungo rettilineo tristemente famoso per l’elevato numero di incidenti, spesso mortali, sono stati piazzati questa mattina i cosiddetti deflego. Sono dei delineatori stradali flessibili, in gomma speciale vulcanizzata ad elevata elasticità. Resistenti agli urti ed agli schiacciamenti, riprendono la posizione verticale dopo essere stati “investiti” dai veicoli in transito, senza distaccarsi dal piano stradale. Questo crea un fastidioso suono, oltre che un sobbalzo che è meglio evitare alle sospensioni delle auto, per avvisare gli automobilisti che si è oltrepassata la linea di divisione, invadendo la corsia opposta. Una “barriera” sonora, insomma.
L’idea spartitraffico non è ancora tramontata del tutto. Dopo la misurazione puntuale degli spazi disponibili, è in corso una progettazione che – tramite l’allargamento delle attuali corsi, utilizzando gli spazi già disponibili – potrebbe finalmente rendere possibile la realizzazione dell’opera richiesta a gran voce.




Pachino. Incandidabile per dieci anni l’ex sindaco Bruno e due ex consiglieri comunali

L’ex sindaco di Pachino, Roberto Bruno, e gli ex consiglieri comunali Massimo Agricola e Salvatore Spataro non potranno candidarsi alle elezioni per i prossimi dieci anni. Così ha deciso il Tribunale di Siracusa, seconda sezione civile.
A Pachino, nei mesi scorsi, il Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, causando la decadenza di sindaco e assessori. I tre, come stabilito dal tribunale, saranno incandidabili “alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento Europeo, nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento del Comune di Pachino”. Spataro, Agricola e Bruno sono inoltre stati condannati al pagamento di 5.355 euro a titolo di rimborso al Ministero dell’Interno di 5.355 euro.
Risultati estranei ai fatti, invece, altri due indagati, gli ex consiglieri Corrado Quartarone e Corrado Nastasi.




Priolo. Esecuzione di un ordine di carcerazione, arrestato un 44enne

Agenti del commissariato di Priolo Gargallo hanno arrestato il 44enne Daniele Melis. L’uomo è destinatario di un ordine di ripristino della carcerazione, precedentemente sospesa, emesso dal Tribunale di Messina. L’uomo, che è stato accompagnato nel carcere di Brucoli, deve espiare la pena di 2 anni, 1 mese e 5 giorni di reclusione.




Pallanuoto, Serie A1. L’Ortigia mette la matricola Salerno nel mirino

Archiviata la rocambolesca sconfitta di Trieste, l’Ortigia riparte a caccia del primo posto. Domani alle ore 15, alla piscina “Paolo Caldarella “, il sette biancoverde ospiterà la neopromossa RN Nuoto Salerno. Coach Stefano Piccardo non si fida dei pronostici, che danno l’Ortigia per favorita: “Salerno è una squadra organizzata che fino a oggi, tranne che con le tre grandi, non ha ancora perso una partita. Ci attende un sabato particolare, perché noi veniamo dalla prima sconfitta in campionato e quindi dovremo stare molto attenti e affrontarli cercando di dare ritmo alla manovra per tutti e quattro i periodi di gioco. L’Ortigia è motivata come sempre, la sconfitta di Trieste è passata, sono cose che possono accadere lungo il percorso”.
Dopo gli episodi dubbi che hanno danneggiato l’Ortigia a Trieste, fa intanto sentire la sua voce il presidente onorario Giuseppe Marotta. “Un po’ di rabbia per Trieste mi è rimasta, anche se prima o poi doveva arrivare una sconfitta. A Trieste abbiamo vissuto un tifo contrario che ha caricato indubbiamente la squadra di casa. Avere anche noi una carica simile sarebbe molto importante per la nostra squadra. Per i ragazzi sarebbe bello avere una folta presenza di tifosi in tribuna e più entusiasmo”.
Quanto al momento della squadra, nessun dubbio. “I ragazzi hanno tanta voglia di riscatto dopo la sconfitta di sabato scorso. Credo che da questo punto di vista possiamo stare tranquilli. Poi, come detto spesso, questo è un campionato nel quale si può perdere anche con squadre più indietro in classifica, l’importante è entrare in acqua determinati. Sono sicuro che lo faranno”.

foto di Simona Amato




Violenza sessuale su minori, tre rinvii a giudizio: anche la madre dei 3 bimbi

Sono state rinviati a giudizio le tre persone accusate di abusi sessuali ai danni di minori. Il processo inizierà il 6 marzo del prossimo anno. Sul banco degli imputati il 41enne Mario Schiavone, carabiniere, la madre delle vittime di 43 anni e Nuccio Ippolito (46 anni), il padre della convivente del figlio maggiore della donna.
L’orribile vicenda era venuta alla luce un anno fa circa, quando i carabinieri arrestarono i tre, residenti in un centro in provincia di Siracusa.
Le violenze nei confronti delle vittime, un maschietto di 3 anni e due femminucce di 4 e 7 anni, avrebbero avuto inizio nel 2014.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la madre avrebbe fatto prostituire i figli per cifre irrisorie, fino a 20 euro. Dai riscontri di indagine, gli abusi sarebbero avvenuti in un garage.
Determinanti, ai fini delle indagini, sono state le denunce degli assistenti sociali che, sentendo le bambine, sarebbero riusciti a scoprire il loro agghiacciante segreto.




Il ministro degli Esteri in Sicilia: per Di Maio tappa anche a Rosolini, Noto ed Augusta

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarà in Sicilia questo fine settimana per visitare alcune città colpite dal maltempo e incontrare attivisti e portavoce M5S del territorio. Tappa anche in provincia di Siracusa: sabato il ministro degli esteri sarà alle 17.30 a Rosolini e poi a Noto per incontrare i sindaci Incatasciato e Bonfanti. Poi alle 20.00, ad Augusta, è in programma un incontro pubblico con i cittadini insieme agli attivisti e ai portavoce del MoVimento 5 Stelle nella sala comunale Rocco Chinnici, in piazza Duomo.




Siracusa. Ancora un sabato senza raccolta dell’organico: nuovo stop, vecchi problema

Come ogni fine settimana, si ripete il copione. Salta la raccolta dell’organico a causa delle note difficoltà legate agli impianti di conferimento. E così sabato 23 novembre, data l’impossibilità di conferire la frazione organica, non verrà effettuato il servizio di raccolta. Si riprenderà lunedì 25 novembre.
L’aumentata quantità di differenziata prodotta da Siracusa, paradossalmente gioca contro lo stesso servizio. E almeno fino alla fine di febbraio potrebbero non esserci buone nuove, in attesa dell’impianto realizzato in territorio di Melilli dal gruppo imprenditoriale Leonardi.




Siracusa. Tari, ma quanto mi costi? Bolletta salata: 442 euro in media per famiglia

In questi giorni è arrivato a casa dei siracusani il temuto conguaglio della Tari. La tassa sulla spazzatura rimane una delle più care, anche a livello nazionale. Secondo l’Osservatorio di Cittadinanzattiva, a Siracusa il costo medio sostenuto dalle famiglie è di 442 euro ed è l’ottava bolletta più salata d’Italia, la terza in Sicilia.
Catania è il capoluogo più caro (504 euro). Al secondo posto c’è Cagliari (490) e poi Trapani (475). Nella top ten delle città dove si paga la Tari più cara ci sono altre due siciliane: Agrigento (9.a, 425 euro) e Messina (10.a, 419).
Questo ultimo dato rende evidente la frattura esistente tra nord e sud del Paese. Basti pensare che la regione più economica è il Trentino Alto Adige con 190 euro di spesa media per il servizio rifiuti.
Più di due famiglie su tre (precisamente il 68,2%) ritengono di pagare troppo per la raccolta dei rifiuti: la percentuale sale all’83,4% in Sicilia, segue l’Umbria con l’80,2%, la Puglia con il 79,1%, la Campania con il 78,4%.
L’analisi di Cittadinanzattiva evidenzia anche come, oltre ad essere costoso, il servizio gestione rifiuti è giudicato insoddisfacente e con limitate agevolazioni a sostegno del pagamento della tariffa.
A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro), segue il Centro (299 euro), infine il Sud, più costoso (351 euro).




Siracusa. Decoro e pulizia: e se rimuovessero i contenitori per gli abiti usati?

A pochi giorni dall’avvio del porta a porta in tutta la città è forse il caso di affrontare a mente serena un problema di decoro. Questi lunghi mesi di differenziata hanno evidenziato che i contenitori per gli indumenti usati, loro malgrado, sono diventati un ulteriore incentivo al disordine ed all’abbandono di spazzatura.
Piazzati sul suolo pubblico, in virtù di una concessione gratuita, sono sparsi su tutto il territorio comunale. Vengono ciclicamente svuotati dalla ditta Cannone srl per poi avviare a riuso e vendita gli abiti usati. Per molti sono però diventati un comodo nascondiglio per la spazzatura indifferenziata o per gli ingombranti. I vestiti, poi, finiscono spesso ammassati all’esterno. La responsabilità sarebbe di alcuni soggetti che, muniti di asta in ferro, tirano fuori i vestiti, ne scelgono di adatti al loro scopo o necessità e lasciano tutti gli altri all’esterno.
Insomma, un mix perfetto di disordine e sporcizia. L’esatto contrario dell’idea di decoro.
“La convenzione andrebbe sospesa immediatamente”, ringhia Cantiere Siracusa con Gianluca Scrofani. ” Il servizio però è decisamente scadente e gli effetti negativi si ripercuotono in tutte le aree dove sono piazzati i 100 contenitori. Incide anche la mano dei tanti incivili che ne approfittando, lasciando sacchi di spazzatura favorendo cosi la nascita di nuove discariche”, dice ancora.
Una cosa si può affermare, senza tema di smentita. I tempi non erano ancora maturi per posizionare quei contenitori tra le vie di una città che sta faticosamente adattandosi ad un nuovo modo di conferire i rifiuti. Un ripensamento non sarebbe un passo indietro ma anzi la coraggiosa presa d’atto di una difficoltà. Come in precedenza, i 100 contenitori di abiti usati potrebbero tornare all’interno dei Ccr e dopo aver superato il rodaggio della differenziata unica per tutta la città, ritentare.




Nuovo ospedale di Siracusa, mesi di silenzio: Zito pizzica la Regione: “lo vogliono o no?”

“Musumeci e Razza quando hanno intenzione di occuparsi del nuovo ospedale di Siracusa?”. A domandarselo è il deputato regionale Stefano Zito (M5s) che pizzica il governo regionale sugli ultimi ritardi per un’opera che i siracusani di tutta la provincia attendono con trepidazione.
“Domani verranno ad inaugurare il Centro Regionale per le patologie da amianto di Augusta. Il centro era stato previsto nel 2014 e, seppur in forma limitata, era già operativo. Per carità – precisa Zito – è un bene che si venga a potenziare così l’offerta sanitaria in un territorio fortemente interessato dal problema. Vorremmo però un presidente della Regione che venisse non a tagliare nastri ma a presentare l’area ed il progetto del nuovo ospedale di Siracusa. E’ quello che chiedono i siracusani. E adesso tutto dipende dalla Regione, specie dopo lo scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa. Il governo regionale può procedere direttamente per la variante, in quanto progetto sovracomunale. Perché questi tentennamenti? Perché ancora ritardi? Un altro anno è passato senza passi concreti per la costruzione dell’ospedale di Siracusa. Tante parole spese da Palermo ma i fatti sono ancora a zero. Elenchiamo perizie, pareri, incontri e riunioni. Manca ora l’atto concreto. I soldi ci sono, lo ha detto proprio Razza. Venga allora a presentare l’avvio della perizia di variante ed il progetto. Ci metta nella condizione di credere che vogliono davvero costruirlo il nuovo ospedale di Siracusa e non solo parlarne”, dice ancora il deputato regionale Stefano Zito.