Siracusa. Solidarietà: “In farmacia per i bambini” nella giornata dei Diritti dell’Infanzia

Oggi ricorre la 30.a Giornata mondiale dei Diritti dell’infanzia. La Diocesi di Siracusa si è attivata a sostegno della giornata “In Farmacia per i bambini”, promossa dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia in collaborazione con la Caritas di Siracusa e diverse realtà diocesane che daranno il proprio contributo per sensibilizzare i cittadini a salvaguardare i diritti dei bambini. L’invito dei volontari è quello di donare farmaci da banco, alimenti e prodotti pediatrici.
A Siracusa i volontari dell’associazione Padre Massimiliano Maria Kolbe, saranno presente presso la Farmacia Favara in viale Scala Greca 399; la comunità delle Suore Francescane Missionarie di Maria presso la Farmacia Caruso in via Necropoli Grotticelle 25; il Centro Aiuto alla Vita (CAV) presso la Farmacia Santa Panagia in viale Santa Panagia 118; la Caritas della Parrocchia Sacra Famiglia presso la Farmacia Favata in via Paternò.
Ad Augusta la comunità delle Suore Francescane Missionarie di Maria sarà presente presso la Farmacia Monte Tauro in via Corbino 65 e la Farmacia Bruno in via Principe Umberto I, 84; la Caritas della Parrocchia Madonna del Buon Consiglio in Santa Lucia sarà presente presso la Farmacia Conigliaro in viale Italia, 188. Infine, a Città Giardino la Caritas della Parrocchia di San Bartolomeo sarà presente presso la Farmacia Formica Magro in via Mascagni, 1.
I prodotti, donati durante la giornata, saranno devoluti a famiglie che vivono in difficoltà economica.




Un gestore per lo stadio comunale: il Siracusa si occuperà per 5 mesi del De Simone

Trovato un gestore per lo stadio comunale Nicola De Simone. Per i prossimi cinque mesi sarà il Siracusa a prendersi cura della struttura sportiva. E’ della società azzurra, impegnata nel campionato di promozione, l’unica risposta alla procedura negoziata avviata da Palazzo Vermexio. Oggi prevista la “consegna” delle chiavi nelle mani del direttore generale dell’Asd Siracusa, Simona Marletta.
Il gestore – come da avviso del Comune – dovrà occuparsi della custodia e pulizia dell’intera area, del campo in sintetico, delle bollette elettriche ed idriche e dovrà provvedere ad un custode. Per poter mantenere un simile servizio, incasserà le somme versate dalle società sportive che faranno richiesta di spazi al De Simone per allenamenti, incontri e manifestazioni.




Siracusa. Cori razzisti contro un ragazzino al torneo per esordienti a Siracusa

“In 25 anni di carriera mai avevo assistito a qualcosa del genere…”. E’ visibilmente amareggiato il vicepresidente della Mediterranea, società di calcio giovanile della provincia di Siracusa. Il “qualcosa del genere” sono i cori razzisti all’indirizzo di un ragazzino di 11 anni, originario del Congo, durante una partita nell’ambito di un torneo per esordienti che si è disputato a Siracusa. A lanciare i “buh” sarebbero stati i familiari dei giovani della squadra avversaria, presenti in tribuna. Dirigenti e allenatore della Mediterranea non ce l’hanno fatta più. E avrebbero affrontato gli spettatori, invitati a tenere un comportamento civile.
Era domenica mattina, impianto sportivo di via Pachino a Siracusa. I padroni di casa della Rari Nantes sono increduli. “Siamo una società che da 41 anni lavora con i ragazzi. Mai avuto un solo problema di questo tipo. Anzi, di lealtà e correttezza abbiamo fatto i nostri valori guida”, rivendica Alessandro Di Mauro. “Da quanto mi risulta, quei buh li ha sentiti solo l’allenatore della squadra avversaria. Si è anche scusato con delle mamme che aveva ingiustamente accusato. Poteva sospendere la partita, o magari l’avremmo fatto noi se avessimo ascoltato quanto lui riferisce. A fine gara, nel dubbio, ci siamo scusati, ma ritengo che questi fatti di cui ci si accusa non siano mai avvenuti. Non c’erano cento persone, giusto i genitori dei ragazzini delle due squadre. Se qualcuno avesse sentito, ci sarebbe stata ben altra reazione. Mi spiace per la macchina del fango che è stata attivata”, dice ancora Di Mauro.
Ma dalla Mediterranea confermano. “Hanno sentito tutti cosa è accaduto. La verità è che ha perso lo sport. Ognuno dica quello che vuole, certo non volevamo mica avere titoloni sui giornali. Forse bisognerebbe ogni tanto arrossire. Siamo profondamente amareggiati”, spiegano altre fonti vicine alla società floridiana, poco interessata al botta e risposta.
Il ragazzino 11enne non ha dato molto peso all’accaduto.




Teatri e attività teatrali, 2,8 milioni dalla Regione: ecco i destinatari per Siracusa

Fondi per interventi di riqualificazione per 13 teatri della provincia di Siracusa. La Regione ha stanziato 2,8 milioni attraverso il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Destinatari sono l’ex cinema Cappello di Avola (231mila euro), il teatro comunale di Carlentini (233mila), l’auditorium comunale di Ferla (233mila), l’Afam di Floridia (177mila), il cineteatro Vasquez di Siracusa (222mila), Megakles Ballet di Lentini (229mila), auditorium istituto Luigi Einaudi di Siracusa (182mila), teatro comunale di Buccheri (231mila), auditorium San Giacomo di Buscemi (225mila), teatro comunale di Noto (191mila) il teatro comunale di Siracusa (215mila) l’auditorium Del Buono di Rosolini (223mila).
“Con questi fondi, la Regione fornisce nuova linfa vitale a un settore, come quello teatrale, espressione di luoghi e talenti che vanno tutelati e valorizzati. Contenitori fondamentali per la crescita culturale della popolazione di ogni età, i teatri sono depositari di un immenso patrimonio umano, fatto di professionalità artistiche che, non bisogna dimenticarlo, rappresentano anche uno straordinario motore per l’economia isolana”, commenta la deputata regionale di Fdi, Rossana Cannata.




Siracusa ricorda il latinista Antonino Immè, a lui intitolata un’area a verde

Venerdì 22 Novembre alle 11, cerimonia di intitolazione al latinista Antonino Immè dell’area a verde che insiste di fronte al numero 15/A di viale Regina Margherita, ai Marinaretti. Saranno presenti il sindaco Francesco Italia ed i familiari di Immè.
Nato a Melilli, ma siracusano di adozione, è considerato come lo studioso ed il divulgatore più importante della lingua latina in tutto il mondo, nella seconda metà del Novecento. Docente del Liceo Gargallo, nel 1939 si trasferì a Roma dove fondò periodici scolastici in lingua latina quali “AVENTINUM” e “ MAS” che letti ed apprezzati in tutto il mondo. Trasferitosi in Francia nel 1978, diede poi vita a diverse iniziative miranti all’uso ed alla diffusione della lingua latina come strumento di pace e di dialogo tra i popoli.
La città di Pau alla sua morte, avvenuta nel 1988, decise di erigere una stele dedicata a tutti quei cultori e studiosi che hanno fatto del Latino la lingua che lega i popoli di tutta la terra. Nella stele, accanto al suo nome, si trovano quelli di Terenzio, Seneca, Ausonio, Eginhard, Thomas More, Pascoli.




Siracusa. Fiamme nella notte: incendio danneggia una vettura in via Paternò

Non sono ancora state definite le cause dell’incendio che ha gravemente danneggiato la notte scorsa una vettura parcheggiata in via Paternò, a Siracusa. Sono interventi i Vigili del Fuoco di Siracusa per domare il rogo sviluppatosi nella parte anteriore di una Renault Laguna di proprietà di un uomo di 53 anni. Nelle ultime settimane sono stati diversi gli episodi di auto colpite da un incendio e, per alcuni di essi, la pista privilegiata è quella dell’incendio doloso.




Fiamme in un appartamento di Floridia, nessun ferito: Vigili del Fuoco in azione

Fiamme in un appartamento di via Bordonaro, a Floridia. Era da poco passata la mezzanotte quando i vigili del fuoco di Siracusa sono arrivati sul posto. L’incendio si era sviluppato all’interno del ripostiglio, pare a causa di una lavatrice lasciata accesa.
Dopo av

er domato l’incendio hanno accertato l’assenza di rischi per la struttura. Pareti annerite, tanto fumo. Nessun ferito.




Siracusa. Consiglio comunale out, è ora una giunta “testa bassa e amministrare”

Sindaco e giunta al completo, nello studio verde di Palazzo Vermexio, per lanciare il nuovo modello amministrativo per Siracusa. Senza il Consiglio comunale, avviato a scioglimento, Francesco Italia sente che la pressione è ora tutta sulla sua squadra di governo cittadino. Altro che mani libere da podestà o quasi, la paura è che la situazione possa rivelarsi diversa, con ostacoli a iosa ed un’attenzione verso ogni passo moltiplicata rispetto al passato.
Ecco allora che il primo cittadino lancia il suo messaggio. “Continueremo ad amministrare”, dice allontanando ancora una volta le richieste (per la verità ormai sottotraccia) di dimissioni. Ma con un metodo che Italia riassume in poche parole: “testa bassa sui documenti per almeno 16 ore al giorno”. I suoi assessori, già informati, ascoltano e annuiscono. Non sarà magari una richiesta di cambio di passo però ha lo stesso effetto. Senza bilancini da equilibrio politico su base rappresentativa in Consiglio, ogni assessore deve pensare a lavorare e produrre risultati. Chi rallenta, espone la giunta a troppi rischi nell’attuale scenario. Ed il prossimo, eventuale rimpasto potrebbe pertanto essere dettato da altre logiche, non politiche.
Via il Consiglio comunale, la giunta non taglia fuori i consiglieri comunali anche se privi di carica. “Le interlocuzioni con loro ci saranno sempre. Dialogo aperto anche alle opposizioni. Il consiglio si è sciolto per suo errore però adesso l’obiettivo è pacificare la città”.
Più spazio per sindacati e associazioni di categoria che, insieme ai cittadini, saranno i “supplenti” del Consiglio comunale che non c’è più. Questa la volontà dichiarata. “Perchè governiamo non per occupare posizioni ma per fare il bene della città”, rivendica il sindaco Francesco Italia. “Basta al caos che qualcuno ha determinato perché non soddisfatto delle elezioni. Se ne faccia una ragione. Chi vorrà, troverà le porte aperte per amministrare per il bene di Siracusa”.




VIDEO. “Lo scioglimento del Consiglio comunale? Un errore dei suoi stessi componenti”

Le parole del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, all’indomani dell’approvazione da parte del commissario ad acta del rendiconto 2018 e l’ormai inevitabile scioglimento del Consiglio comunale. Il primo cittadino parla di errore dei consiglieri e non da troppo peso alle minacce di carte portate in Procura. Guarda, invece, avanti e ad una fase tutto da scoprire e valutare per il futuro della città che verrà amministrata dalla giunta senza il controllo (e l’opposizione) di un Consiglio comunale.




Siracusa. Parco dell’ospedale Rizza, alberi abbattuti e capitozzature: e i vincoli?

Mentre il governo lancia il green new deal nel decreto clima, si parla di foreste urbane e di orti in città, c’è una parte di Siracusa che continua a mostrarsi “nemica” del verde e degli alberi.
In foto potete vedere come sono stati ridotti gli alberi del parco esterno dell’ospedale Rizza di Siracusa. Una capitozzatura selvaggia, ovvero un drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie (sbrancatura) fino in prossimità del tronco stesso. E’ una operazione peraltro ritenuta ormai superata e pericolosa dal ministero dell’Ambiente. Le sue linee guida per la gestione del verde pubblico sono chiare. La capitozzatura “è una delle principali cause delle cattive condizioni in cui versano molti alberi ornamentali”. Pertanto si tratta di “un’operazione che deve essere evitata ogni volta che sia possibile. Nel caso in cui non esistono alternative, si dovrà operare in modo da ridurre al massimo i danni per la pianta. Si crede erroneamente che un albero capitozzato richieda interventi minori: in realtà è l’opposto. Se l’albero sopravvive richiederà costanti potature per diversi anni; se l’albero muore dovrà essere abbattuto e rimosso. Infine, considerato che un albero capitozzato è predisposto a rotture e può essere pericoloso, e che quindi la capitozzatura è riconosciuta come una pratica inaccettabile di potatura, ogni danno causato dalla caduta dei rami può essere riconosciuta come negligenza presso un tribunale”. Così recita il testo del Ministero dell’Ambiente, datato 2017.
Ma in questa storia ci sono un altro paio di note stonate. Sono stati abbattuti alcuni pini, 15 secondo i documenti, come lo sarebbero stati anche un ficus e un cedro del Libano. Eppure il parco dell’ospedale Rizza “circondato da pini secolari” è sottoposto a vincoli dalla Soprintendenza per la sua particolare “importanza sotto l’aspetto delle essenze arboree presenti”. Cioè, anche gli alberi sono vincolati. Prima di toccarli, serve l’autorizzazione della Soprintendenza.
Correttamente, dall’Asp di Siracusa avevano chiesto un parere lo scorso mese di agosto, allegando la relazione dell’agronomo secondo cui i 15 pini da abbattere “versano in condizioni di pericolosità estrema per l’incolumità pubblica”, specie nella zona al confine con via Freud. Ad ottobre, in assenza di parere di risposta interpretata come assenso, sono iniziate le operazioni che non hanno risparmiato la delicata area dell’ospice e neanche il bel viale di ingresso all’ospedale Rizza.