Operazione Muddica, esposto a Mattarella. L’ex vicesindaco Elia: “Contro di noi, prove false”

“Contro di noi, prove false”. E’ un’accusa forte quella lanciata dall’ex vicesindaco di Melilli, Stefano Elia, sull’operazione Muddica. Fu un piccolo terremoto che investì il Comune della cittadina iblea e lo stesso Elia si ritrovò destinatario di misure cautelari, prima di chiarire la sua estraneità ai fatti.
“Le motivazioni della Cassazione spiegano bene che gli arresti eseguiti dalla Procura di Siracusa sono stati illegittimi, perché carenti non solo di prove ma addirittura di indizi. Inoltre per la Cassazione, a Melilli, non vi è mai stata alcuna associazione a delinquere, come invece ipotizzato”, sottolinea con forza Stefano Elia. Ha deciso di rivolgersi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in quanto presidente del Csm perchè “emergono elementi sconcertanti: una grande manipolazione di fatti e atti, fino ad arrivare alla creazione addirittura di vere e proprie prove false”.
L’ex vicesindaco di Melilli elenca nel dettaglio quegli elementi che lo hanno sorpreso: “trascrizioni errate di intercettazioni, palesate già dal Tribunale del riesame di Catania, perizie calligrafiche sbagliate, passando dal citare sentenze inesistenti e applicare leggi che non erano ancora in vigore al momento dei fatti, con testi dell’accusa smentiti singolarmente da documenti prodotti in giudizio dagli indagati. Abuso d’ufficio incredibilmente contestato al sottoscritto per fatti avvenuti ben 7 mesi prima di ricoprire la carica pubblica. Infine sono state trasmesse alla Procura ed al Gip delle lettere anonime come se fossero regolarmente firmate per avere proroghe alle indagini. Cittadini onesti ed incensurati usati come carne da macello, portati in commissariato con le auto della polizia incredibilmente solo per eseguire loro una notifica, a cui sono state prese indebitamente anche le impronte digitali, sbattuti su tutti i telegiornali nazionali italiani senza avere condotto prima degli esami accurati e pertinenti, anzi il contrario un’indagine superficiale da cui emerge solo ed esclusivamente la mancanza di qualsiasi prova”.
E’ un fiume in piena Elia. “Testimoni dell’accusa non sono altro che due attuali consiglieri comunali di opposizione ed un imprenditore cui il fratello era stato consigliere dello stesso gruppo di minoranza in passato. Tali testi sono stati ascoltati immotivatamente dalla Polizia del commissariato di Priolo Gargallo presso lo studio di un avvocato priolese. Quindi presunti testi con evidenti interessi contrapposti agli indagati, dunque poco attendibili senza ulteriori oggettivi riscontri. Poi, il teste chiave dell’accusa, l’ex segretario comunale di Melilli, Loredana Torella, è stata clamorosamente smentita in ogni sua dichiarazione fatta dalla produzione documentale degli stessi indagati, già sin da subito all’interrogatorio di garanzia appena poche ore dopo gli arresti. Infatti la Torella riferisce di determine dirigenziali illegittime che però lei stessa aveva scritto di suo pugno e con la sua grafia. Ancora spiega di ditte che non v’erano sul Me.Pa., quando invece erano presenti nel mercato elettronico da anni o di raggiri perpetrati al fine di sviare il principio di rotazione, quando invece la ditta accusata non aveva mai partecipato alla gara sotto accusa. Insomma una grande operazione mediatica, un’inchiesta ‘evanescente’ come detto e scritto dal Tribunale di Catania e dal sostituto procuratore generale in Cassazione”.
Elia era stato arrestato e posto ai domiciliari nel febbraio del 2018, con l’accusa di reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio in procedure di affidamento di lavori e servizi. La Cassazione, a luglio 2019, ha respinto il ricorso presentato dalla Procura di Siracusa contro la scarcerazione in precedenza disposta dal Tribunale del Riesame di Catania, che aveva annullato la misura cautelare nei confronti del vice sindaco di Melilli, Stefano Elia. Le accuse, per la Suprema Corte, “non sono sorrette da un quadro probatorio adeguato”.




Siracusa. Da venerdì riapre l’Ipogeo di piazza Duomo: visite nel fine settimana

Dopo oltre un anno di chiusura, riapre l’ipogeo di piazza Duomo. Dopo essere stato interessato da lavori di manutenzione, l’antico percorso sotterraneo utilizzato durante la II Guerra mondiale come rifugio durante i bombardamenti, da venerdì 8 novembre sarà riaperto alla pubblica fruizione.
Affidato alla Soprintendenza, potrà essere visitato il venerdì ed il sabato, dalle 8:30 alle 13:30.




Cordoglio per i Vigili del Fuoco morti ad Alessandria: corteo mezzi Protezione Civile

Anche Siracusa partecipa al cordoglio nazionale per i tre Vigili del Fuoco deceduti durante un’intervento in provincia di Alessandria.
Uomini e mezzi delle associazioni di protezione civile, con in testa l’Avcs, hanno dato vita, questo pomeriggio, ad una piccola autocolonna.
Lampeggianti accesi, hanno raggiunto il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, in via Von Platen. Ad attenderli, i pompieri siracusani in servizio.
Durante l’esecuzione del silenzio, sono state deposte due corone d’alloro.
Il comandante provinciale ha voluto accogliere e salutare gli uomini e delle donne delle associazioni di protezione civile intervenuti. Poi l’abbraccio tra uniformi e divise, con le sirene a rompere la palpabile emozione.
Le associazioni di Protezione Civile del territorio collaborano continuamente con i Vigili del Fuoco per centinaia di interventi di prevenzione e soccorso durante tutto l’anno.




VIDEO. Venticinque anni fa, papa Wojtyla a Siracusa: “fu un evento di grazia”

Siracusa ricorda oggi i 25 anni dalla visita di san Giovanni Paolo II. Papa Wojtyla volle dedicare personalmente il Santuario alla Madonna delle Lacrime nel corso di una visita pastorale che è diventata storia.
Durante l’omelia, indicò la vocazione universale del Santuario di Siracusa: “Santuario Madonna delle Lacrime, tu sei sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre […]. Qui tra queste mura accoglienti, vengano quanti sono oppressi dalla consapevolezza del peccato e qui sperimentino la ricchezza della misericordia di Dio e del suo perdono! Qui li guidino le lacrime della Madre […] sono lacrime di dolore […] sono lacrime di preghiera […] sono lacrime di speranza”.
Per ricordare quel momento, oggi in Santuario saranno esposte le reliquie di San Giovanni Paolo II. Alle 18.30 l’arcivescovo emerito di Siracusa, Giuseppe Costanzo, presiederà la celebrazione eucaristica. Venticinque anni fa, fu proprio monsignor Costanzo, allora arcivescovo, ad accogliere San Giovanni Paolo II. Sarà possibile ottenere i benefici dell’Indulgenza Plenaria e a tutti i partecipanti sarà omaggiato il Calendario della Madonna delle Lacrime 2020.
Sindaco di Siracusa era, allora, Marco Fatuzzo. “Fu un evento di grazia che ha segnato per la nostra comunità cittadina il punto di partenza per un nuovo cammino storico sotto il profilo religioso, civile e sociale.
Un ricordo personale indelebile”, dice oggi. “La sera dell’arrivo del pontefice in città, dopo i discorsi ufficiali pronunciati dal balcone dell’arcivescovado sulla piazza del Duomo gremita di folla, ho avuto l’opportunità di un colloquio personale, breve ma intenso, con il Santo Padre, culminato con un abbraccio. Sono sempre grato a Dio, dopo un quarto di secolo, per il privilegio concessomi di avermi fatto condividere quei preziosi momenti con un santo di quella statura”, il ricordo di Fatuzzo.




Siracusa. Auto abbandonate in strada, sono rifiuti: rimosse e avviate a rottamazione

Alla voce rifiuti ingombranti abbandonati vanno inserite anche le automobili. Diverse vetture private, infatti, rimangono posteggiate sulla pubblica via per anni, senza assicurazione, trascurate, circondate dalla vegetazione spontanea: veri e propri rifiuti che rischiano di contaminare, nel lento processo di disfacimento, aree e terreni.
Raccogliendo diverse segnalazioni, la Polizia Municipale ha disposto la rimozione coatta di 10 auto abbandonate: via Carlo Forlanini, via di Villa Ortisi, alcune strade della Borgata, via Amerigo Vespucci alla Fanusa. Le vetture saranno adesso rottamate facendo ricorso ad una particolare convenzione.
“Un’auto abbandonata è a tutti gli effetti assimilabile ad un rifiuto”, dice l’assessore Andrea Buccheri. “Operazioni di questo tipo, quindi, non fanno altro che eliminare rifiuti illegalmente lasciati sulla pubblica via. Spesso rinveniamo vetture in condizioni critiche, per via di pezzi mancanti o danni vari”.




Sciopero dei benzinai, bassa l’adesione a Siracusa: molti distributori aperti

Primo giorno di sciopero nazionale dei distributori di benzina ma a Siracusa la percentuale di adesione è bassissima. Quasi tutti regolarmente aperti, compresi anche i distributori self che – pure – erano stati inclusi nella serrata nazionale indetta da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio.
Sorpresa positiva per gli automobilisti del capoluogo che pure, nella serata di ieri, hanno affollato alcune stazioni per un rifornimento “extra” in vista dell’annunciato sciopero nazionale.
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la fatturazione elettronica, l’introduzione degli ISA che penalizzano i gestori carburanti (che percepiscono un margine che non supera il 2% del prezzo pagato dagli automobilisti), i registratori di cassa telematici per fatturati di 2 mila euro l’anno, l’introduzione di Documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera, in formato elettronico, da digitalizzare a mano. Per i sindacati sono “provvedimenti che duplicano le incombenze burocratiche senza alcuna valenza sulla lotta all’illegalità o alla infedeltà fiscale, lasciando in pace gli evasori di continuare a fare business anche nel settore che appare sempre più inquinato dalla criminalità organizzata”. Così recita il documento unico redatto dalle segreterie nazionali di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. Rimane il dato: a Siracusa nulla o quasi l’adesione allo sciopero.
Non è molto diversa la situazione in provincia. Solo nella zona sud è maggiore la partecipazione alla serrata di categoria. Domani seconda giornata di sciopero.




Siracusa. Spaccio in via Estonia, denunciati tre giovanissimi pusher

Hanno 16 e 17 anni i tre ragazzini stati denunciati dalla Polizia, a Siracusa. Gli agenti delle Volanti li hanno sorpresi nei pressi di via Estonia, in possesso di hashish. Alla vista della divise, due di loro hanno gettato per terra un involucro con 9 dosi di stupefacente. Il terzo ragazzino, invece, ha consegnato spontaneamente un involucro contenente la stessa quantità di stupefacente.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a fare piena luce sull’attività illecita svolta dai tre e sulle fonti di approvvigionamento dello stupefacente.

foto: archivio




Siracusa. Sicurezza a scuola, rabbia del comitato: “il Consiglio comunale snobba il tema”

“Perchè il Consiglio comunale non ritiene degna di attenzione la nostra richiesta di seduta aperta per discutere di sicurezza nelle scuole cittadine?”. A domandarselo, con amarezza mista a rabbia, è il presidente del comitato Scuole Sicure, Angelo Troia. Diverse settimane addietro aveva presentato una richiesta in tal senso ma dagli uffici di presidenza del civico consesso non è ancora arrivata una risposta. “Forse quella nostra richiesta è stata cestinata. Ma il nostro comitato si sente offeso. Noi ci sentiamo offesi, come cittadini e genitori, nel vedere che in questa città la sicurezza nelle scuole non è giudicato tema degno di attenzione”, aggiunge ancora Troia.
A far scattare la reazione del Comitato Scuole Sicure la notizia della convocazione, da parte della presidenza del Consiglio comunale, di una riunione all’Urban Center per discutere della destinazione dell’area di via Elorina attualmente sede dell’Aeronautica. “Vorremmo adesso capire perchè non si fa lo stesso per l’argomento della sicurezza a scuola, su cui puntiamo da tempo le nostre attenzioni anche come professionisti. Le nostre giovani generazioni – conclude con amarezza- possono aspettare e continuare a sperare, in fin dei conti San Giuliano di Puglia e Amatrice sono lontani ricordi e non ci hanno coinvolto”.

foto archivio




Palazzolo vs Bobbio, anche Schifani scrive alla Rai: “vicenda merita un chiarimento”

Finita con una stretta di mano in tv? Assolutamente no. La querelle legata all’assegnazione del titolo di Borgo dei Borghi, al termine dell’omonimo programma tv di Rai 3, è tema all’ordine del giorno in Commissione di Vigilanza Rai. “Serve un chiarimento”, dice il senatore Renato Schifani (FI). “La questione, infatti, non riguarda solo l’esito della competizione tra i borghi italiani (Bobbio e Palazzolo Acreide in finale, ndr) ma coinvolge la trasparenza e l’imparzialità del servizio pubblico nonchè le modalità con cui la Rai valuta le partecipazioni ai suoi programmi”. Schifani è uno dei componenti della Commissione di Vigilanza ed ha inviato una lettera ai vertici Rai, depositando al contempo un’interrogazione parlamentare.
“La questione, come noto, parla di inaccettabili e reiterati attacchi mossi dal professor Philippe Daverio alla Sicilia e ai siciliani, nonchè di dubbi sull’esito del concorso che, in base al voto della giuria presieduta da Daverio, ha visto prevalere il borgo di Bobbio, di cui lo stesso Daverio è poi risultato cittadino onorario, sul borgo siciliano di Palazzolo Acreide che era stato invece premiato dal televoto. Chiediamo perciò ai vertici Rai se in questa vicenda ci siano stati un conflitto d’interessi e un danno ai numerosi televotanti e all’Azienda, e se la Rai intende continuare ad avvalersi della partecipazione del prof. Daverio ai suoi programmi”, conclude Schifani. L’iniziativa e’ sostenuta anche dalla senatrice di Forza Italia Urania Papatheu, secondo la quale “il servizio pubblico ha il dovere di spiegare ai suoi abbonati che hanno partecipato alla votazione tv cosa sia accaduto”.




Siracusa. Il frigorifero? Buttato nel cassonetto: divertente ma sbagliatissimo

Come smaltire un frigo usato? All’Arenella hanno pensato di fare così: aspetta che svuotino un cassonetto per l’indifferenziata, trasporta il frigo fin lì, sollevalo e buttalo dentro il cassonetto, dileguati. Ovviamente, tutto sbagliato, scorretto e sanzionabile.
E’ bene allora ricordare che per grandi elettrodomestici e altri rifiuti ingombranti è attivo un servizio gratuito di ritiro a domicilio operato da Tekra su prenotazione. Inoltre, se trasportato in uno dei due centri comunali di raccolta, il frigo “vale” diversi chili per raggiungere nell’anno solare le soglie di peso di differenziata che consentono di ottenere sconti reali sulla parte variabile della Tari.
Tra pochi giorni, inoltre, anche nelle contrade marinare spariranno i cassonetti su strada. Dal 2 dicembre anche all’Arenella come a Fontane Bianche, al Plemmirio, all’Isola, alla Fanusa, etc arriva il porta a porta. Per ritirare i kit per differenziare a casa bisogna recarsi presso l’ufficio comunale di via Italia oppure in via Elorina. Il calendario della differenziata può essere già scaricato online dal sito siracusadifferenzia.it, dove troverete ulteriori informazioni sul servizio di raccolta porta a porta.