Siracusa. Una aiuola per Simone, dono dei genitori: “dolce e luminosa, come il suo sorriso”

Un’aiuola per Simone, un’aiuola per ricordare ancora lo studente dell’Einaudi scomparso all’inizio di maggio in un tragico incidente stradale. Concetta Ferrarini e Santo Geracitano, i genitori, hanno voluto donare all’Istituto Einaudi l’aiuola intorno all’albero di ulivo che era stato piantato a pochi giorni dal tragico incidente, nel giardino interno della scuola.
L’aiuola, che presenta una decorazione ornamentale che riproduce la lettera iniziale del nome del ragazzo, sarà curata dagli studenti della scuola che hanno assunto l’impegno di innaffiarla e custodirla.
I genitori, oltre alla dirigente scolastica dell’Istituto, Teresella Celesti, hanno voluto ringraziare proprio i ragazzi della scuola che “sono sostegno e forza di questa città”.
Concetta Ferrarini ha inoltre ricordato con queste parole suo figlio: “Simone è sempre presente, è sempre accanto a noi, l’albero che lo rappresenta è un segno della sua presenza, l’albero è la vita e i fiori sono il suo colore, il profumo dei fiori ricorda lui con il suo sorriso”.
Alla donazione dell’aiuola erano presenti i docenti e gli studenti dell’Einaudi e il professore Maurizio Manfrè, collaboratore della dirigente scolastica.




Siracusa. Scoppia la rabbia degli ex Spaccio Alimentare: sit-in a Necropoli del Fusco

Scoppia la protesta dei lavoratori ex Spaccio Alimentare. Nell’assenza di sviluppi positivi circa la riapertura dell’ipermercato all’interno del centro commerciale di Necropoli del Fusco, hanno deciso di dare vita ad un sit-in sulla rotatoria di accesso all’area commerciale, rallentando la viabilità nell’area.
Con i loro striscioni, ricordano la loro odissea: al termine della cassa integrazione, si profila lo spettro del licenziamento. La procedura collettiva è stata aperta dal gruppo Distribuzione Cambria nonostante l’omologazione dell’accordo con il gruppo Arena per il passaggio insegna e personale sotto nuovo marchio. Una cessione di ramo d’azienda – la proprietà fisica delle pareti è di Carrefour – che pare però essersi bloccata, con un improvviso raffreddamento proprio del gruppo siciliano leader della grande distribuzione organizzata.
La prossima settimana, una delegazione di lavoratori dovrebbe essere ricevuta in Commissione Lavoro dell’Ars, su interessamento del deputato regionale Stefano Zito. I sindacati avevano chiesto un incontro al Mise, ma il Ministero ha chiuso ogni speranza ricordando loro che si tratta di vertenza siciliana. Intanto il tempo passa veloce ed il futuro fa paura.
Presenti sul posto anche i segretari provinciali delle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, Alessandro Vasquez, Teresa Pintacorona e Anna Floridia.
“Siamo fortemente preoccupati per il destino di questi lavoratori e delle loro famiglie. Abbiamo richiesto in queste ultime settimane, di essere convocati dalla commissione lavoro dell’Ars ed un’altra richiesta l’abbiamo inoltrata al ministero del lavoro e delle politiche sociali. La dimostrazione spontanea di oggi è un segnale inequivocabile che questa vertenza sta esplodendo sia da un punto di vista sociale che da un punto di vista dell’ordine pubblico”.




Nuovo ospedale, il sindaco replica al centrodestra: “posizione desolante”

Non si fa attendere la replica del sindaco, Francesco Italia, dopo l’attacco del centrodestra sul nuovo ospedale. “Un centrodestra locale ormai annichilito, tenuto in vita a livello nazionale solo dalle posizioni
estreme di Salvini e, a Siracusa, da una desolante trazione vinciulliana, ricorre ad ogni mezzo, pur di dare in pasto alla stampa l’ennesima inutile polemica. Ma, è ormai chiaro a tutti, visibilità non fa rima con credibilità. La vicenda del nuovo ospedale ne è l’ultima dimostrazione”, dice Italia.
“Mentre io incontravo più volte, da oltre un anno, a Palermo e a Catania, il
presidente della Regione, Nello Musumeci e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: e mentre a Roma i deputati del Movimento Cinque Stelle incontravano il ministro Grillo, i soliti noti, proprio
come i capponi di Renzo, litigavano sull’area in cui costruire il nuovo ospedale sulla quale, chissà
perché, non riuscivano proprio a mettersi d’accordo. Volevo tenere una posizione pacata sulla vicenda, alla luce dell’importante risultato ottenuto. Sarebbe stato per me fn troppo facile ricordare i nomi di chi, del nuovo nosocomio, parla senza concludere nulla da quasi vent’anni, sin dai tempi del famoso 61 a zero, gli anni in cui il
centrodestra in Italia, in Sicilia e a Siracusa spadroneggiava. Anni di annunci, attese, proclami, promesse sul nuovo ospedale che solo grazie alla serietà e alla determinazione del presidente Musumeci e dell’assessore Razza vedranno, finalmente, la luce”, puntualizza il sindaco.
“Sarebbe stato come fare un goal a porta vuota ricordarlo, anche perché i siracusani conoscono fn troppo bene i nomi di questi emeriti professionisti della politica del nulla. Ecco, oggi quei nomi appaiono tutti insieme appassionatamente sotto ad un nuovo
comunicato stampa. E hanno fatto molto bene a ricordarceli perché, anche se i siracusani sanno fin troppo bene chi sono, non è mai inutile ricordarci cosa hanno rappresentato e quale tipo di politica incarnano”.




Nuovo ospedale. Forza Italia tende la mano al sindaco ma solo in Consiglio comunale

“Il sindaco Italia sul tema ospedale avrà la massima collaborazione dal gruppo consiliare di Forza Italia”. Con questa parole, il capogruppo azzurro Ferdinando Messina fa comprendere come la strada per avviare finalmente l’iter di costruzione del nuovo ospedale di Siracusa potrebbe finalmente essere in discesa. Niente trappole, ottenuta la certezza del Dea di II livello e dei 420 posti letto, la scelta dell’area su cui costruirlo diventa davvero materia per tecnici e non più di scontro politico.
Lo stesso primo cittadino, in fondo, ha chiaramente detto che adesso ci sono “presupposti nuovi” per sbloccare la ventennale impasse. L’area della Pizzuta va verso l’ennesima bocciatura, a vantaggio di altri terreni più vicini alle grande arterie di comunicazione. “Bisogna offrire alla città messaggi positivi su temi che non possono avere colore politico”, dice ancora Messina.
Sempre dal centrodestra, con una nota congiunta viene dato atto all’assessore Ruggero Razza, “col quale pure ci siamo confrontati aspramente nei mesi scorsi”, di aver rispettato gli impegni assunti. “Oggi raccogliamo quindi, con orgoglio, i frutti di una protesta civile e di una rivendicazione politica, in cui siamo stati sostanzialmente soli, noi del centrodestra, con il resto della politica provinciale che è rimasta alla finestra quando non, per voce di qualche notabile, ha commentato con sufficienza la nostra iniziativa”, scrivono Stefania Prestigiacomo, Vincenzo Vinciullo, Ezechia Paolo Reale, Gianluca Scrofani, Leandro Impelluso e Peppe Romano.
Ma se Ferdinando Messina apre alla collaborazione con il sindaco, gli esponenti di primo piano del centrodestra siracusano bacchettano il primo cittadino. “Non ha fatto niente, come se l’ospedale non fosse quello della città che governa invano. Sulla questione dell’area il Consiglio Comunale non è stato messo in condizione di decidere per mancanza di una indicazione, quale che fosse, da parte dell’amministrazione comunale. Ancora oggi, dopo mesi e decine di articoli sui giornali, non sappiamo cosa pensa l’amministrazione delle aree proposte dalla Asp, né è dato sapere quando avremo notizie in merito. A questo punto forse conviene che Italia continui a disinteressarsene e che, visto che un DEA di II livello è una struttura decisamente sovracomunale, sia la Regione a decidere dove realizzare l’Ospedale, sostituendosi con i poteri che la legge le attribuisce in casi come questo, ad una giunta comunale incapace di intendere e soprattutto di volere”.




Siracusa. Sospesa la raccolta dell’organico, problemi nel conferimento in discarica

I mastelli destinati all’organico sono rimasti pieni, questa mattina. Tutta colpa di una nuova limitazione all’impianto di conferimento, motivo per cui gli addetti della società che si occupa del servizio di igiene urbana a Siracusa non hanno potuto dare corso al programmato ritiro.
Da lunedì il servizio dovrebbe ripartire con regolarità.




Siracusa. Lotta agli sporcaccioni senza sosta, i controlli sono continui. E fioccano multe

Non si arrestano i controlli dell’Ambientale per sradicare il triste fenomeno dell’abbandono rifiuti lungo le strade della Borgata. Da ormai una settimana prosegue l’attività, con una produzione continua di sanzioni ed individuazioni di sporcaccioni. E nonostante sia ormai di dominio pubblico la tolleranza davvero zero, c’è chi continua imperterrito a liberarsi così della propria spazzatura.
Ma i sacchetti, in molti casi, parlano. E dall’apertura a campione spuntano fuori gli indizi che permettono agli uomini dell’Ambientale di procedere con le contestazioni e le multe. Anche oggi. In 5 sono stati multati soltanto nella mattinata. Tre sanzioni sono state subito notificate, due verranno inviate a casa degli sporcaccioni, assenti quando gli agenti della Municipale hanno bussato alla loro porta. In molti casi, sono gli stessi residenti della zona a buttare la propria spazzatura a bordo strada, senza ordine e senza differenziare.
I controlli, neanche a dirlo, andranno avanti senza sosta. Fino a quando non si normalizzerà la zona. Attenzione, però, sono già scattai in parallelo anche i controlli ed i sopralluoghi in altri quartiere e nelle contrade balneari.




Siracusa. Mancata revisione e assicurazioni scadute, controlli su strada dei Carabinieri

Posti di blocco dei Carabinieri lungo gli assi viari più trafficati, specie nelle ore notturne, per contrastare cattive abitudini alla guida di auto e moto. Impiegate diverse pattuglie che hanno controllato 83 veicoli e 110 persone. Oltre 3.000 euro di verbali elevati.
Fra le violazioni più riscontrate: la mancata revisione dei veicoli, la mancata assicurazione degli stessi e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco alla guida di moto e scooter, da cui deriva il fermo amministrativo per 60 giorni e la decurtazione di 5 punti della patente.
I controlli hanno inoltre permesso di segnalare quali assuntori cinque uomini trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale (0,80 grammi di cocaina e 1,20 grammi di marijuana).




Siracusa. Nasce via Giuseppe Panìco, scoperta la targa toponomastica

È stata inaugurata stamattina la via Giuseppe Panìco, intitolata all’avvocato ed esponente di primo piano della Sinistra siracusana morto l’1 maggio del 1997. La strada collega le vie Turchia ed Antonello da Messina, delimitata a destra e sinistra dai palazzi dell’Agenzia delle entrate e dell’Archivio di stato.
A scoprire la targa toponomastica è stato il sindaco, Francesco Italia, assieme ad alcuni componenti della famiglia: la fglia Anna Maria Panìco, il nipote, Giuseppe Maria Morgia, le nipoti Anna Panìco e Silvana Mirosola e il cugino Ernesto Panìco.
“Giuseppe Panìco – ha detto il sindaco Italia – è stato un cittadino di cui essere onorati e, dunque, sono felice di dedicargli una via. Un avvocato che ha mostrato sempre grande attenzione alle persone più fragili e che come politico, oltre che essere mosso da un forte senso della giustizia sociale, si è impegnato in battaglie qualificanti per il territorio, per l’ambiente e per il centro storico. Con questa intitolazione stimoliamo la memoria dei siracusani e attraverso la memoria riceviamo ispirazione per fare sempre meglio”.
Alla cerimonia è intervenuta la consigliera comunale Pamela La Mesa, che nella veste di presidente della circoscrizione Grottasanta mosse i primi passi per l’intitolazione di una strada e che ha ricordato come nel suo quartiere l’avvocato Panìco fosse molto conosciuto proprio tra le famiglie più povere. A tracciare il proflo del professionista e dell’uomo politico sono stati Corrado Giuliano ed Ermanno Adorno (che ha proposto una giornata di studi storici su noto siracusano), anche loro tra i più attivi nel promuovere l’iniziativa nella commissione toponomastica, mentre la nipote Anna Panìco ha letto un ricordo del decano degli avvocati siracusani, Corrado Piccione. Alla cerimonia era presente, tra gli altri, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Siracusa, Francesco Favi.
Nato a Siracusa il 15 maggio del 1918, Giuseppe Panìco morì pochi giorni prima che compisse 79 a anni. Dopo l’adesione al Partito d’azione e un’esperienza nel Partito repubblicano, fu un esponente di primo piano della Sinistra siracusana, con rapporti anche a livello nazionale, prima nel Psi e poi nel Psiup, del quale fu segretario provinciale e capogruppo in consiglio comunale dal’64 al ’72. Sia nell’impegno politico che in quello professionale si distinse per l’attenzione rivolta ai settori più poveri della popolazione, per il territorio e contro ogni forma di speculazione.
Componente del Comitato per la Città e della Lega per l’Ambiente, Panìco lottò per la difesa dei patrimonio storico e culturale e per la pedonalizzazione di Ortigia. Fu attivo anche in campo culturale e fu tra i fondatori dell’Asam, assieme a un gruppo di intellettuali che vantava una buona competenza in campo musicale.




Siracusa. Rapina in gioielleria, il gip dispone l’arresto del presunto autore

Nel pomeriggio di ieri, agenti della Squadra Mobile hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mario Comandatore. Il 45enne è già detenuto per altra causa presso il carcere di Siracusa.
La sera del 13 settembre scorso, armato di pistola e con il volto travisato, sarebbe entrato in un negozio di via Adige e, dopo aver minacciato la proprietaria, impossessato del denaro contenuto nella cassa.
Dalle indagini e dalla visione delle immagini di alcune telecamere di video sorveglianza, si è arrivati all’identificazione dell’odierno indagato.
Una perquisizione domiciliare, effettuata nella sua abitazione, ha permesso di rinvenire e sequestrare gli indumenti utilizzati nel compimento del reato.




Agenti uccisi a Trieste, il cordoglio dei colleghi siracusani. Bellavia: “certezza della pena”

Momento di raccoglimento per i due agenti di Polizia uccisi ieri a Trieste. Il Siulp, sindacato maggiormente rappresentativo, ha voluto esprimere così il cordoglio dei colleghi siracusani.
Tommaso Bellavia, segretario provinciale del Siulp, ha espresso il profondo dolore dei poliziotti siracusani e la loro vicinanza alle famiglie dei due giovani colleghi caduti ieri a Trieste nell’adempimento del proprio dovere, per mano di due rapinatori che non hanno esitato ad uccidere. Il nostro sistema giudiziario – continua Bellavia – necessita di veloci e profondi cambiamenti che affermino certezza della pena e velocità di esecuzione della stessa. I violenti e gli assassini non possono farsi beffe delle nostre leggi ma le devono temere, come devono temere e rispettare lo Stato democratico e chi lo rappresenta”.