Emergenza incendi: due elicotteri della Forestale e Vigili del Fuoco in contrada Mostringiano, brucia la provincia

Non è ancora arrivato il gran caldo ma sul fronte incendi è già emergenza. Giornata campale quella odierna, con i vigili del fuoco chiamati agli straordinari. In contrada Mostringiano, a Priolo, una squadra di pompieri lotta da ore contro un incendio sui Climiti che ha richiesto anche l’intervento di due elicotteri della Forestale.
Sempre nel pomeriggio, roghi a Villasmundo, Carancino e sulla Solarino-Palazzolo dove in mattina un vasto incendio ha divorato alberi e sterpaglie vicino a diverse abitazioni ed un agriturismo. Sono scattate le evacuazioni, con due squadre di vigili del fuoco sul posto supportate dalla protezione civile. Su tutti il sospetto dell’origine dolosa.




Siracusa. Il procuratore capo Giordano verso il trasferimento a Catania, primo ok del Csm: deciderà il Plenum

La terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta di trasferimento del capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale. Il plenum del Csm si pronuncerà la prossima settimana e in caso di conferma sarà dichiarato estinto il procedimento di trasferimento d’ufficio.
“Da settimane ho fatto domanda in via principale per essere trasferito alla direzione nazionale antimafia come sostituto procuratore antimafia dove ho esercitato funzioni negli anni 2004/2008, in linea subordinata alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale», ha spiegato lo stesso Giordano.
Il procedimento d’ufficio per incompatibilità ambientale era scaturito in seguito all’esposto di otto sostituti procuratori che aveva dato vita all’inchiesta sul Sistema Siracusa con l’arresto del sostituto Giancarlo Longo.




Siracusa e il tema dell'immigrazione, attivisti in piazza ma la città è contraria: "fate le valigie ed aiutateli a casa loro"

Volontari delle associazioni cittadine, studenti, la Cgil, mamme e semplici cittadini si sono dati appuntamento ieri in piazza Archimede, sotto la sede della Prefettura. Nel momento in cui esplode a livello internazionale il problema della gestione dell’accoglienza dei migranti, hanno voluto mettere al centro parole chiave come “porti aperti” e “restiamo umani”. Un centinaio di persone si sono così rivolte al ministro dell’Interno per il tramite della Prefettura. Alcuni hanno anche indossato giubbetti di salvataggio per rendere ancora più palese il messaggio.
Ma il clima, a Siracusa, pare essere cambiato. Nell’opinione pubblica c’è stanchezza più che razzismo vero e proprio. “A questa gente che parla di accoglienza, che parla di aiutare dico: fate le valigie ed andate ad aiutare queste persone a casa loro, sicuramente ne aiuterete molte di più. Vediamo poi che accoglienza vi riservano. Ci sono mille modi per aiutare la gente e vederli buttati per strada o ai semafori ad importunare la gente non è aiuto”, scrive Chiara. “Se ci tenete tanto andateveli a prendere e ve li portate a casa vostra! Capisco che con questo business vi entrano parecchi soldi ma come dice Salvini la pacchia è finita!”, aggiunge Loredana, siracusana anche lei. E poi c’è Alessandro: “continuano ancora a non capire che non è più accoglienza ma businesss, perché quando vengono qui rimangono in povertà con la differenza che li campiamo noi”. Sono centinaia i messaggi arrivati in poche ore alla nostra redazione. Tra questi anche quello di Loredana, “prima di aiutare gli extracomunitari, pensassero ad aiutare le tante famiglie siracusane che vivono con mille difficoltà economiche. Famiglie che purtroppo non riescono nemmemo a garantire il cibo giornaliero ai loro bambini”. E poi ancora Flavia (“Non capisco, adesso siamo: razzisti, incivili, senza umanità quando per anni abbiamo accolto migliaia di persone ogni settimana e nonostante qui stanno a ciondolare tutto il giorno, delle volte ubriachi, per non parlare delle malattie”) e Mary (“Perché non aiutano quelli che sono già in Italia. È accoglienza lasciare bivaccare una donna in corso Umberto, da un anno, dove passano tutte le massime istituzioni della città, sarà passato da li anche il prete? È accoglienza lasciali elemosinare davanti a ogni supermercato e a ogni semaforo? È accoglienza lasciali vivere ai villini? Se l’accoglienza è questa?”) e Corrada (“Accoglienza? Ci stanno costringendo a non uscire più da casa, chi è tanto altruista se li portasse a casa”) e poi ancora Luisa ( “Avete rotto le balle portateli a casa loro. Siracusa ormai è piena e ne abbiamo le scatole piene. Nella strada di Tivoli ci sono marocchine che si prostituiscono”).
Simona Cascio, la presidente di Arci Siracusa, tra le organizzatrici del presidio in piazza Archimede, prova a chiarire. “Noi non facciamo business, siamo associazioni di volontari. Abbiamo anche accolto in casa nostra e senza farci pubblicità per questo. Crediamo nell’umanità. Capisco la stanchezza verso un sistema che ha dato l’impressione, alle volte, di speculare sugli stessi migranti ma non confondiamo i temi. Anche io sono per l’ordine e le regole, no a sbarchi indiscriminati però il si ai corridoi umanitari quello deve esserci per forza”, dice provando a controbattere l’ostilità di fondo che cresce in città.




Veliero con migranti intercettato al largo di Marzamemi, fermati tre presunti scafisti

Un barca a vela impegnata nel trasporto di migranti ne è stata intercettata intorno alle ore 3:00 al largo di Marzamemi dal guardacoste G.128 Stanisci di Pozzallo in coordinamento con la Sezione Operativa Navale di Siracusa e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa che, a seguito di uno sbarco precedentemente avvenuto, aveva attivato il dispositivo aeronavale.
Il veliero è stato intercettato ed i finanzieri, vista la linea di galleggiamento particolarmente bassa per il carico, hanno deciso di effettuare un controllo approfondito. Ma all’alt l’imbarcazione non si è fermata. Dopo un breve inseguimento, i militari sono riusciti a salire a bordo e hanno accertato la presenza di 58 migranti, tra cui 12 bambini e 13 donne. Sono stati fermati dal Gruppo Interforze della Procura di Siracusa i 3 presunti scafisti: un lituano, un azerbaigiano e una donna afgana.
Il veliero monoalbero, della lunghezza di circa 12 metri, battente bandiera tedesca, è stato scortato in porto ad Augusta, dove sono state attivate le procedure di prima accoglienza.




Siracusa. Una donna denuncia: "un uomo di colore ha tentato di aggredirmi al Parco Robinson"

“Aiuto, sono stata aggredita con un bastone”. A chiamare agitata i carabinieri è stata una donna che ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo di colore mentre passeggiava con un’amica ed il cane all’interno del parco Robinson di Bosco Minniti.
Alla reazione delle due donne, il malintenzionato avrebbe desistito e si sarebbe allontanato per le vie circostanti. Indagini per risalire all’identità del responsabile.




Siracusa. Verso il ballottaggio: Fabio Moschella fa chiarezza ("io centrosinistra") e Cutrufo lancia la volata

Fabio Moschella si è affrettato a chiarire “l’equivoco” involontariamente ingenerato dall’ultimo comunicato diffuso alla stampa. Guardando al ballottaggio lasciava intendere che le porte fossero aperte ad entrambi i contendenti (“ascoltiamo le proposte”) con sorpresa dell’elettorato di centrosinistra che considerava pressochè naturale un apparentamento con Francesco Italia. Onde evitare che una interpretazione potesse diventare pensiero dominante, lo stesso Moschella ha dovuto fare chiarezza: “l’unico campo di azione in cui mi riconosco è il centrosinistra. La mia vita politica e la mia campagna elettorale sono di una limpidezza cristallina. Respingo quindi ogni insinuazione che rispedisco al mittente”.
In attesa di comprendere le mosse dei corteggiatissimi grillini – vero ago della bilancia del ballottaggio – nello schieramento di Reale è l’assessore designato Gaetano Cutrufo a lanciare la volata al candidato sindaco. Dopo aver sottolineato l’ottima prova elettorale del suo movimento – Amo Siracusa – Cutrufo vede in queste giornate “una fase importante della campagna elettorale, che deve concludersi con l’elezione del candidato Ezechia Paolo Reale. Un sindaco che potrà rilanciare Siracusa in una visione complessiva e non limitata a spazi e salotti. Siracusa è una città complessa e solo con un programma vasto e articolato può uscire dal torpore”.




Priolo. Il ritorno di Pippo Gianni, 27 anni dopo è di nuovo sindaco: la cerimonia di insediamento

Ventisette anni dopo, Pippo Gianni si è “ripreso” la sua Priolo. Cerimonia di insediamento in Municipio, fascia tricolore indosso, sguardo che poco ha concesso all’emozione. Il suo è certamente un grande ritorno sulla scena politica, dopo il boccone amaro del dicembre 2014 quando venne estromesso dall’Ars in seguito alle elezioni regionali bis in alcune sezioni di Rosolini e Pachino.
Dopo una parentesi commissariale, Gianni riprende le redini di un Comune che proprio con lui alla guida seppe vivere una stagione di rilancio che i priolesi, evidentemente, non hanno dimenticato. Il suo è stato un successo netto, con gli avversari tenuti a distanza.
Certo, rivederlo sindaco di Priolo 27 anni dopo l’ultima volta fa un certo effetto. Specie in quello che è stato il Comune più grillino d’Italia, recentemente. Al punto che diversi quotidiani nazionali hanno giocato nei loro titoli: dal “ritorno della Prima Repubblica” al voto siciliano “a macchia di Gattopardo”.




Rosolini. Il deputato regionale Gennuso da il "benvenuto" al nuovo sindaco: "voto inquinato"

E’ rimasto nel più assoluto silenzio per tutta la campagna elettorale in provincia di Siracusa ed in particolare modo nella città in cui vive, Rosolini. Ma nel giorno della proclamazione di Pippo Incatasciato sindaco, il deputato regionale Pippo Gennuso muove qualche critica alla presunta maggioranza. Lo fa attraverso il suo profilo facebook.
“Ho più di una sensazione che questa nuova amministrazione comunale di Rosolini si muova con la regia di un puparo che dietro le quinte, così come ha fatto in campagna elettorale, muoverà i fili dei burattini. Tra l’altro credo che il voto dei rosolinesi non ha avuto profumo di libertà tanto decantato da certa sinistra giustizialista, che guarda caso oggi si trova in compagnia di personaggi assai discutibili. Sono certo che su questa storia dei voti ci siano in corso indagini perché il rispetto della legalità deve essere a 360 gradi. Per quanto attiene alla mia attività parlamentare, sarò attento e vigile agli atti che verranno prodotti dall’amministrazione e soprattutto passerò sotto la lente d’ingrandimento gli incarichi legali che verranno affidati dal sindaco Incatasciato e quali saranno i criteri stabiliti per il conferimento”, scrive Gennuso. “Rosolini – aggiunge – si trova in una situazione finanziaria difficile e sovraesposta dai debiti, per responsabilità delle amministrazioni di sinistra. Eppure oggi a governare Rosolini, dietro il palcoscenico, ci sono gli stessi artefici del disastro economico della città”.




I fenicotteri nidificano anche a Vendicari: è il secondo sito di nidificazione in Sicilia. Soddisfatta la Lipu

Dopo Priolo, Vendicari. L’oasi faunistica, dal 9 giugno, è diventata il secondo sito di nidificazione per il fenicottero maggiore in Sicilia. “La grande esperienza maturata in questi anni alle Saline di Priolo ci permette di stabilire con assoluta certezza che i piccoli fenicotteri, immortalati nella foto, sono nati da pochi giorni”, ci spiega Federico Militello, delegato Lipu Siracusa. “Il dato interessante è che la colonia nidificante, che conta un numero esiguo di esemplari, risulta essere sicuramente una delle più piccole se non proprio la più piccola del mar Mediterraneo”.




Priolo. Violenta rissa nella notte, all'arrivo dei carabinieri c'è il fuggi-fuggi

Violenta rissa nella notte a Priolo. Una decina i giovani coinvolti per motivi ancora non chiari. Alcuni passanti, assistendo alla scena hanno chiamato il 112 per porre fine alla rissa ed evitare che qualcuno potesse farsi del male seriamente. All’arrivo dei carabinieri i giovani si sono dati alla fuga a bordo delle loro autovetture e dei loro scooter per le vie del paese. Avviate le indagini per verificare la presenza di telecamere in zona e risalire quindi all’identità dei responsabili.