Siracusa. La giunta comunale "taglia" le sedi delle circoscrizioni: da 9 a 6 per spending review

L’atto di indirizzo della giunta con cui si dismettono gli affitti degli uffici di alcune circoscrizioni ha alimentato in poche ore discussioni accese. “Si tagliano i servizi penalizzando chi è più lontano dal centro città”, l’accusa ricorrente.
Da nove a cinque sedi, questo il taglio deciso “per razionalizzazione dei servizi e dei costi” spiegano da Palazzo Vermexio. Se in precedenza le nove sedi fisiche servivano soprattutto per dare dignità alle rappresentanze politiche delle circoscrizioni – i consigli – che lì dovevano riunirsi ed operare, adesso che i consigli di quartiere non ci sono più si è pensato di eliminare i costi ritenuti non più necessari, mantenendo i servizi. Che poi sono soprattutto l’emissione di carte d’identità. Questo lo spirito dell’atto.
Le sedi di Cassibile, Belvedere, Akradina, Grottasanta, Ortigia e Neapolis non si toccano. “Spariscono” quelle di Tiche, Epipoli e Santa Lucia. Con un risparmi di circa 50mila euro/anno per sede. Tiche era ospitato in un plesso scolastico, a 200 metri in linea d’aria dalla sede di Akradina. Si è optato, allora, per trasferire nei locali della circoscrizione la scuola materna, di cui quel plesso non è dotata. Santa Lucia è stata ritenuta in posizione baricentrica tra l’ufficio centrale di San Giovanni e quelli di Ortigia e pertanto un “doppione”. Discorso simile per Epipoli, considerata servita da Belvedere o, in alternativa, San Giovanni. Neapolis, attualmente senza sede fisica, trova casa all’ufficio centrale di San Giovanni. Le altre restano.

In foto gli ormai ex presidenti delle Circoscrizioni




Un sedicente frate eremita e quel contratto di locazione sospetto: sequestro preventivo di immobili a Noto

E’ stato disposto il sequestro preventivo di alcuni immobili nei pressi di Contrada di San Corrado di Fuori, a Noto. Erano nella materiale disponibilità di un uomo conosciuto alle forze di polizia e già indagato per i reati di truffa, falsità materiale commessa dal privato e abusivismo edilizio.
L’attività d’indagine, condotta dagli investigatori del Commissariato di Noto, ha consentito di acquisire, nell’agosto 2017, elementi di responsabilità a carico di un sedicente eremita circa una possibile attività truffaldina condotta ai danni di un malcapitato. Approfittando dello stato di vulnerabilità della vittima, conseguenza di un grave incidente, il sedicente eremita – con abilità persuasiva – lo induceva in errore, facendogli stipulare un contratto di comodato d’uso a titolo gratuito di un immobile a suo vantaggio. Una casa di circa 70 mq, composto da tre vani, un bagno e un cortiletto interno, adibito a deposito arredi a supporto di altro immobile dove la vittima svolgeva attività commerciale, ubicato a in Contrada San Corrado Fuori le Mura. La vittima si decideva a concedere gratuitamente l’immobile in quanto l’individuo si era presentato come un frate e la destinazione d’uso ipotizzata doveva riguardare la realizzazione di alloggi per religiosi.
Il sedicente frate, in cambio, si dichiarava pronto ad incrementare il turismo in quella zona a vantaggio dell’attività commerciale della vittima. Pensando di fare un’opera di bene in favore di un religioso, la vittima cedeva l’immobile. Le successive indagini hanno permesso ai poliziotti di acquisire il contratto di comodato in questione, sul quale era stata apposta la firma dello pseudo frate, della vittima, nonché di un ignaro religioso superiore che, venuto a conoscenza dei fatti, prendeva le distanze dall’atto redatto e dalla firma chiarendo bene che da tempo si era allontanato dall’indagato e che non aveva firmato alcun tipo di contratto, né delegato alcuno in tal senso.
Un sopralluogo nell’abitazione dove lo pseudo frate risiedeva ha consentito di riscontrare l’anomala esecuzione di lavori di ristrutturazione in atto, con abbattimento di pareti, in assenza di autorizzazione prevista per immobili sottoposti a vincolo idrogeologico e paesaggistico.
Il sedicente frate, dalle cangianti identità, che riusciva a farsi accogliere in diocesi dal vescovo di Noto, vanta numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio anche mediante frode commessi in altre regioni d’Italia. Si professa appartennete alla Comunità religiosa missionari eremiti urbani oblati di San Corrado, una comunità non contemplata in alcun atto della diocesi. Sussistendo, pertanto, il fumus dei delitti di truffa, falsità materiale, abusivismo edilizio, stante il rischio di consolidamento del danno cagionato, il profitto del delitto di truffa, e ritenendo sussistente il pericolo che la libera disponibilità delle opere in sequestro da parte dell’indagato potesse agevolare la commissione di nuovi reati della stesse specie di quelli per cui si procede o aggravare le conseguenze del reato col completamento delle opere abusive, il Gip il Tribunale di Siracusa ha disposto il sequestro preventivo degli immobili.




Ortigia fa da cornice al lancio polacco di un nuovo smartphone: incanto alla Graziella con Anja Rubik

A fare da cornice da dolce vita al lancio sul mercato polacco del nuovo Samsung Galaxy 9 plus è uno dei rioni storici di Ortigia, la Graziella. E’ lì che si muove la top model (anche lei polaca) Anja Rubik, già volto per Fendi, Dior, Chanel, Armani, Dolce&Gabbana, Jimmy Choo e molti altri.
Tripudio di colori, bancarelle di frutta, il sole e la luce di Ortigia per una campagna di pubblicità più vicina ad un accessorio moda che ad un tecnologico smartphone.
Nel video, il making of dello spot:




Siracusa. Il giorno del corteo arcobaleno del Pride, Leo Gullotta testimonial: il via alle 18 dalla Marina

Atto finale del Pride siracusano. Dopo due giorni di incontri, proiezioni e tavole rotonde in piazza Cesare Battisti arriva il giorno del corteo. Ad aprirlo sarà l’attore Leo Gullotta, testimonial della manifestazione. Il colorato corteo prenderà le mosse alle 18 dal Foro Vittorio Emanuele II (Porta Marina). Oltre alla speciale presenza di Gullotta, il Pride aretuseo 2018 è caratterizzato dalla sinergia con Catania grazie all’amicizia che lega il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini, ed il consigliere nazionale per Arcigay Catania, Giovanni Caloggero. Il corteo proseguirà per via Ruggiero Settimo, via Amalfitania, Piazza Archimede, Corso Matteotti,
Largo XXV Luglio, via Salvatore Chindemi, Piazza Pancali, via Trento e Piazza Cesare Battisti.




Avola. Trasportato in ambulanza in ospedale aggredisce soccorritori, medici e guardie giurate: arrestato

I Carabinieri di Noto hanno tratto in arresto, in flagranza dei reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, il 38enne Massimiliano Di Noto.
Trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale Di Maria di Avola, sarebbe andato in escandescenze scagliandosi contro il personale sanitario del 118, contro i medici e le guardie giurate dell’ospedale. Nell’occasione si sarebbe anche provocato delle lesioni, con intenti autolesionistici.
I carabinieri, giunti sul posto, immobilizzato l’uomo ancora sanguinante e visibilmente agitato, hanno proceduto all’arresto. Di Noto è stato trattenuto nel nosocomio, in regime di ricovero ospedaliero, per provvedere all’assistenza sanitaria necessaria in attesa della celebrazione del rito direttissimo che era previsto questa mattina.




Siracusa. Apre la Casa del Popolo dedicata alla memoria di Pino Pennisi

E’ intitolata alla memoria di Pino Pennisi la casa del Popolo di Siracusa. L’inaugurazione alle 18:30, in via Accolla, nei pressi della chiesa di Bosco Minniti. Partecipa al particolare momento la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.
Fortemente voluta da Corrado Giuliano, Aldo Postiglione, Ezio Guglielmo, Pippo Ansaldi, Antonino Di Guardo e da Giusi Di Maria e nella tradizione della sinistra italiana, la Casa del Popolo “Pino Pennisi” nasce come centro di aggregazione culturale, sociale e ricreativo con l’obiettivo di appassionare vecchie e nuove generazioni ai temi della politica, della socialità e della gestione dei beni collettivi. Ritorna allora nel lessico politico il concetto di popolo, “oramai dimenticato e cancellato dal vocabolario della sinistra contemporanea”, spiega proprio Giuliano. “Abbiamo deciso di intitolare la Casa del Popolo a Pino Pennisi perché lui ha dedicato la sua vita ai valori solidali dell’associazionismo e del volontariato per una società plurale e più giusta”.
Aperta a tutti, la Casa del Popolo siracusano vuole diventare il in cui “affrontare i conflitti e le tensioni sociali che scaturiscono dalle dicotomie centro-periferia, residenti-immigrati e favorire forme collettive di mediazione tra società dei consumi, identità locali e attivismo politico”.




Lascia la cagnetta ammalata davanti la porta di un veterinario: denunciata per abbandono

Ha abbandonato una cagnolina ammalata, di razza york shire, davanti allo studio di un veterinario per poi allontanarsi. Ma gli agenti di polizia sono risaliti alla sua identità, denunciando per abbandono di animale una 49enne di Carlentini. La cagnetta è stata accompagnata in un’idonea struttura ed affidata alle cure di volontari.




Ex Province, il Consiglio dei Ministri non si oppone: elezioni dirette più vicine: già in autunno?

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Legge di Stabilità della Regione Siciliana, decidendo di non impugnare i provvedimenti che sono stati votati dall’Assemblea Regionale Siciliana. “E fra le tante norme c’è quella che riguarda la possibilità di tornare a votare tra il 15 ottobre e il 15 dicembre per le ex Province Regionali”, anticipa Enzo Vinciullo.
Già nel 2017 era stata prevista l’elezione diretta del presidente della Provincia, introducendo una norma nuova rispetto al resto d’Italia dove, invece, si è votato con elezione di secondo livello, cioè con il diritto al voto solo dei sindaci e e dei consiglieri comunali.
All’epoca, il Consiglio dei Ministri impugnò la norma e in previsione della decisione della Corte Costituzionale, l’Assemblea Regionale Siciliana ha rinviato le elezioni da giugno ad una data da stabilire fra ottobre e dicembre.
“E’ chiaro che adesso la decisione dei Giudici delle Leggi verrà presa anche alla luce di quello che è il nuovo orientamento del Consiglio dei Ministri”, si dice certo Vinciullo.




Siracusa. Presidenti di seggio nella bufera, tra stanchezza e adempimenti: ecco come nascono i verbali "incompleti"

I presidenti di seggio sono finiti al centro del caso elettorale di Siracusa. Verbali non congruenti, numeri che non tornano, attese infinite durante la notte dello spoglio e verifiche in corso per “chiudere” correttamente i conti.
L’ufficio elettorale centrale farà chiarezza e non c’è particolare preoccupazione. Con l’ausilio delle tabelle di spoglio conservate dall’ufficio elettorale di via San Metodio sarà possibile definire con esattezza numeri e percentuali di liste e candidati. Il clamore mediatico ha stupito alcuni dei componenti l’ufficio centrale. “Abbiamo sempre fatto queste verifiche e c’è sempre voluto del tempo prima di arrivare alla proclamazione”. Vero. Ma forse mai prima d’ora era balzato agli occhi il problema di un albo dei presidenti di seggio da aggiornare e svecchiare. E su questo punto bisognerà sollecitare anche la Corte d’Appello di Catania, che lo conserva e gestisce.
Un caso su tutti: sezione numero 123. E’ il seggio ospedaliero. Numero di votanti, 33 appena. Ma i verbali delle operazioni di spoglio sono arrivati solo alle 6 del mattino di lunedì, con urne chiuse alle 23. Un tempo estremamente lungo. Dall’altro è anche corretto segnalare che gli adempimenti richiesti – e relativi chiarimenti in corso d’opera – hanno richiesto un tempo che non può essere rapportato solo ed esclusivamente al numero dei votanti. Senza dimenticare la fila di primo mattino per la consegna dei verbali in via San Metodio: tempo si tempo.
Il fatto poi che 31 presidenti nominati abbiano rinunciato a 48 ore dalla competizione elettorale è cosa che ha contribuito ad alimentare la confusione. La Corte d’Appello di Catania non ha avuto tempo di convocare tutti i sostituti per cui – come prevede la legge – il compito è passato al sindaco. Chi ha accettato, lo ha fatto senza ricevere quella formazione che, invece, l’Ufficio elettorale comunale aveva garantito ai 123 presidenti di seggio inizialmente nominati.
Si dirà, la legge non ha aiutato nell’interpretazione del voto e di cosa fare. Però è anche vero che i presidenti possono chiamare l’ufficio elettorale per ricevere assistenza durante le operazioni di spoglio. Ma le uniche telefonate arrivate in via San Metodio sono state quelle delle forze dell’ordine che presidiavano i seggi, secondo il racconto dei responsabili dell’ufficio comunale. Alcuni presidenti di seggio smentiscono, “abbiamo chiamato e ricevuto i chiarimenti richiesti per potere procedere”.
Confusione e stanchezza hanno finito per avere la meglio su tutto e su tutti. Si spiegano così verbali completati magari fino alla lista numero 5 (su 19 totali) ed altre incongruenze. Che poi è il motivo per cui manca ancora la certezza sui voti di lista e sulle preferenze e per cui nella notte e nella mattinata post elezioni sul sito del Comune gli aggiornamenti si sono bloccati ad un certo numero di sezioni: i numeri non tornavano.
Niente brogli, niente manovre strane. Le tabelle di scrutinio risolveranno ogni dubbio sui verbali incompleti. “Siamo sereni e tranquilli. Abbiamo lavorato senza alcuna sbavatura”, assicurano dal servizio elettorale di Palazzo Vermexio. Lo stesos non può dirsi per alcuni dei 123 presidenti di seggio.




Siracusa. Attese per domani le squadre di assessori designati dai due sfidanti Reale-Italia: focus su alleanze

I due candidati si preparano alla sfida finale, il ballottaggio. Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia si confrontano – a distanza al momento – sui social network a colpi di video, post e supporter. Ma la “battaglia” vera è quella che si consuma sottotraccia, per definire gli apparentamenti.
I più corteggiati, da entrambi, sono i 5 Stelle che con il loro 16% rappresentano il vero ago della bilancia. Ufficialmente, i portavoce ribadiscono che la linea pentastellata è di libertà di voto. Però è evidente che quel patrimonio di voti e consensi deve essere politicamente “capitalizzato” se non si vuole disperdere la finalmente acquisita presenza a palazzo Vermexio.
C’è poi da capire se tutte le liste che appoggiavano Moschella candidato sindaco saranno compatte nel sostegno ad Italia. E qui gli interrogativi riguardano ciò che rimane del Pd e soprattutto Presenza Cittadina. Insieme rappresentano quasi il 10% ma che tra Foti, Cafeo ed Italia non corra buon sangue non è un mistero. Tant’è che in un comunicato ufficiale proprio Presenza Cittadina si smarca. “Nell’imminenza del ballottaggio non ci si può chiedere di stendere un velo di silenzio sul giudizio che in questi anni abbiamo dato sulla giunta Garozzo di cui Francesco Italia è stato vicesindaco, giudizio condiviso dalla maggioranza del Pd e sancito in numerose prese di posizione ufficiali”. Insomma, il candidato supportato non sarà il vicesindaco di Garozzo. “Si scrive Presenza cittadina ma si legge Gino Foti e questa volta non ho intenzione di soprassedere sulle accuse e le giustificazioni che Foti tenta di trovare per attaccarmi ancora una volte e per giustificare la scelta di votare Reale”, è l’incipit della piccata replica di Giancarlo Garozzo. “Foti, che in più occasioni si è scusato con il suo elettorato per avermi fatto votare, finalmente ha deciso di farsi una propria lista senza nascondersi dietro me o i voti di Giovanni Cafeo. Questa è stata la sua occasione di contare i propri voti e il risultato ce lo hanno detto i siracusani: Presenza Cittadina non è riuscita a eleggere neppure un consigliere comunale. Ancor più del risultato ottenuto dalla lista, mi preme sottolineare che Foti non è stato cercato da nessuno di noi, non vogliamo il suo sostegno in questa competizione, non lo abbiamo voluto al primo turno non lo vogliamo adesso, al ballottaggio. Chi lo ha cercato, ce lo ha detto lo stesso Foti, è stato invece Ezechia Paolo Reale”. Anche Francesco Italia sfiora la vicenda. “Non mi interessano i risentimenti di natura personale, da qualunque parte provengano. Il mio sguardo è alla città, al presente ed al futuro”, dichiara il candidato sindaco.
Intanto Reale deve serrare le fila delle sue liste che già al primo turno hanno dato segni di limitata coesione: gli 8 punti percentuali di differenza tra i voti raccolti dalle 8 liste (45%) e quelli andati al candidato (37%) necessitano analisi interna. La Lega (1%) convergerà naturalmente su Reale. Da capire le scelte di Fabio Granata.
E il primo chiarimento arriverà domani quando scade il termine per presentare le squadre di assessori al completo. Le scelte che verranno operate parleranno chiaro anche di alleanze anche se per gli apaprentamenti c’è tempo fino a domenica.