Siracusa. Maserati in piazza Duomo per lo spot delle prestigiose vetture

Piazza Duomo “invasa” dalle Maserati. Auto superlusso, lucide e in diversi modelli per la realizzazione di uno spot della prestigiosa casa automobilistica che ha scelto proprio Siracusa come scenario. Nei giorni scorsi, a bordo di diversi furgoni e con un notevole spiegamento di sicurezza, le vetture sono arrivate in città. Da oggi il ciak per una produzione che si avvale in loco della collaborazione della Film Commission del Comune di Siracusa.




Siracusa. Da Epipoli a Belvedere al buio: "intervento straordinario del Comune"

Perchè non chiedere al Libero consorzio la cessione dell’impianto di pubblica illuminazione inattivo per mancanza di manutenzione dal villaggio Miano a Belvedere? E magari anche di quello della rotatoria tra Belvedere e Città Giardino. Sul tema, ha argomentato in Consiglio comunale Mauro Basile, che ha puntato sulla necessità di riportare giuste condizioni di sicurezza su tratti di strada trafficati ma al buio nelle ore serali.
Il dibattito è stato animato da Michele Buonomo, Vincenzo Pantano (che ha proposto di allargare la richiesta anche al tratto di contrada Tremmilia, oggi al buio), Curzio Lo Curzio, Carlo Gradenigo, Ferdinando Messina, Gaetano Favara e da Michele Mangiafico che ha sintetizzato il contenuto del dibattito in un emendamento, poi approvato all’unanimità come l’ordine del giorno di Basile. L’approdo è stato di proporre al Libero consorzio la firma di un protocollo d’intesa con il quale il Comune si possa fare carico della manutenzione straordinaria (quindi anche dell’illuminazione pubblica) dei tratti in questione, ricadenti nel territorio comunale; l’ex Provincia resterebbe titolare dei tratti e dovrebbe garantire la manutenzione ordinaria.
La posizione dell’amministrazione è stata espressa dal dirigente del settore, Natale Borgione, che ha messo in guardia sui costi dell’operazione (valutati in oltre 50mila euro) in un momento di difficoltà finanziarie. Quanto allo spartitraffico del centro commerciale, ha chiarito che la questione è di competenza del Libero consorzio.

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Siracusa. Katia Follesa e Damiano Carrara: Cake Star in Ortigia

Tre pasticcerie siracusane si sfidano in tv. Proprio in queste ore viene registrata la puntata di Cake Star, la trasmissione di Real Time che mette a confronto le abilità dei maestri pasticcieri italiani.
A condurre la trasmissione, Katia Follesa e Damiano Carrara. La coppia è stata avvistata in Ortigia, alla Giudecca, alle prese con alcune scene che saranno inserite nella trasmissione. I due hanno passeggiato in compagnia di due “pupi” siciliani con le loro fattezze.

In queste ore, le prime prove, sotto gli occhi dei due conduttori, che tra aspetti tecnici, cabaret e pezzo forte, lasceranno sfidare i tre pasticceri, a cui sarà dato un punteggio variabile tra 0 e 5 stelle. Chi ne avrà ricevute di più, accederà al duello finale. La sfida decisiva si svolgerà in un luogo neutro. Il vincitore avrà il Trofeo con il titolo di Miglior Pasticceria della Città e un premio in denaro pari a 2 mila euro.




Cantiere Siracusa, emendamenti ok: meno plastica monouso e fondi per le scuole

La consigliera comunale Chiara Catera ha invitato l’amministrazione con una mozione a disporre il divieto di acquisto di oggetti in plastica monouso, ma solo riciclato. Si chiede di applicare anche a Siracusa quanto disposto per i Comuni dal ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’iniziativa “Plastic free challenge” che punta a scoraggiare il consumo della plastica monouso.
Nel corso della discussione in Consiglio comunale, Catera ha integrato la mozione con una richiesta all’amministrazione affinché effettui una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini.Tutti favorevoli gli interventi dai banchi: Messina, Andrea Buccheri, Salvatore Costantino Muccio e, per la giunta, l’assessore alle Attività produttive, Fabio Moschella.
Sempre Catera è stata la prima firmataria di un atto di indirizzo dedicato alla sicurezza delle scuole e fautore di “un piano di indagini diagnostiche e di adeguamento antisismico e strutturale degli edifici”. In questo senso, l’atto impegna l’amministrazione a dedicare all’edilizia scolastica somme aggiuntive pari al 30 per cento di quelle investite nei lavori pubblici e al 30 per cento del fondo di riserva del sindaco. La proposta è passata all’unanimità e senza dibattito.




Siracusa. La proposta: una commissione speciale sui Beni Culturali

Proposta in Consiglio comunale la costituzione di una commissione speciale per la tutela dei beni culturali siracusani. A presentare l’idea sono stati i consiglieri Gradenigo, Pantano, Spataro e La Mesa che parlano di un organo rappresentativo di tutte le componenti politiche, aperto al contributo di competenze esterne che – in tempi ragionevoli – “acquisisca tutta la documentazione relativa ai diversi progetti (vedi Faro Murro di Porco, spiaggia via Maddalena, cantiere terrazzamenti via Lido Sacramento, villaggio turistico golf resort sole Ognina) e fornisca alla città un quadro il più esaustivo possibile nonché utili indicazioni propositive relativamente ad altre analoghe circostanze”. 




Siracusa. Tamponamento a catena in contrada Spalla: 7 feriti, anche donna in attesa

La Polizia provinciale è intervenuta l’altra notte in contrada Spalla, sulla bretella di collegamento tra la provinciale 25 la zona commerciale. A causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, si è verificato un incidente stradale, con tamponamento a catena, che ha visto coinvolte tre autovetture: una Toyota Yaris, una Dacia Duster (sul sedile posteriore una donna in stato interessante) ed una Suv Peugeot.
Sette degli otto occupanti delle autovetture, tramite le autoambulanze del 118 sono state trasportate presso il pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I°” dove i sanitari di turno hanno riscontrato vari traumi contusivi agli arti inferiori e superiori con prognosi di 5 giorni.
La Toyota a seguito del violento urto, ha invaso la carreggiata opposta senza conseguenze per l’autovetture che transitavano in senso contrario. Il traffico ha subito per ore rallentamenti e solo a tarda sera i mezzi sono stati rimossi. Sul posto, per i rilievi di rito sono state impiegate due pattuglie della Polizia Provinciale.




Siracusa. Il porticato di Santa Lucia preoccupa: nuove lesioni e rischio crollo

Occhi puntati sul porticato della chiesa di Santa Lucia fuori le mura. La struttura settecentesca della Borgata, crollata nel 1970 e ricostruita in 4 anni, torna a mostrare evidenti segnali di sofferenza. Lesioni sempre più ampie sulle colonne della delicata struttura e torna la paura che possa ripetersi un nuovo cedimento strutturale. Contattato il Fondo Edifici di Culto per un intervento urgente. Intanto, all’esterno, il porticato è stato recintato per ragioni di sicurezza. Tra pochi giorni, migliaia di siracusani raggiungeranno la chiesa della Borgata che accoglierà la statua della patrona Lucia. E il ritorno dei fuochi d’artificio solleva ulteriori preoccupazioni: le vibrazioni colpo finale per la delicata struttura?




"Nero come il petrolio", passa per Augusta l'inchiesta di Report

“Nero come il Petrolio” è l’inchiesta della trasmissione Report che ha puntato le sue attenzioni sul contrabbando di petrolio lungo la rotta Libia-Malta-Italia. Giorgio Mottola firma un’interessa approfondimento di denuncia. Ricostruisce come il petrolio di contrabbando dalla Libia, attraverso Malta, raggiunga la Sicilia, precisamente Augusta. Qui sarebbe lavorato e venduto spesso a prezzi più bassi rispetto alla media. Un “dumping” che mette in crisi i distributori che si approvvigionano da canali regolari, che – di conseguenza – o si adeguano comprando anche loro dal canale illegale, o chiudono. L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso.
Nel corso della puntata, mostrate anche le intercettazioni ambientali della Guardia di Finanza che diversi personaggi coinvolti in recenti operazioni (Dirty Oil, ndr) pranzare in un ristorante di Brucoli, la frazione di Augusta. C’è poi anche la storia misteriosa di un traghetto adesso in secca ma per alcuni anni sotto sequestro al porco commerciale megarese. Per rivedere la puntata clicca qui.




Borderless, l'agente marittimo di Augusta intercettato: "i rifiuti non sono barzelletta"

“Il rifiuto non è una barzelletta, il rifiuto è una cosa seria, che ci vuole un’origine, si deve classificare, c’è l’Europa, l’Italia e tutto un sistema di codici, e se uno parla di una cosa e parla dell’altro qua si finisce in galera”. L’agente marittimo di Augusta, tra i 24 indagati dell’inchiesta Bordless della Procura di Catania, non sapeva di essere intercettato. E con un fornitore di Vos Prudence parlava liberamente, fornendo preziosi indizi agli investigatori impegnati a far luce sul sistema di smaltimento dei rifiuti dei migranti arrivati a bordo delle navi delle ong.
Secondo le indagini, nel periodo dal primo gennaio del 2017 al 10 maggio del 2018 Vos Prudence avrebbe smaltito illecitamente circa 4.500 chili di rifiuti solidi, con un risparmio indebito di più di 50mila euro a fronte di una spesa sostenuta di 14mila euro. Per l’Aquarius l’ipotesi è di aver conferito circa 19.500 chili di rifiuti solidi con un risparmio di oltre 410mila euro a fronte di una spesa sostenuta di 61mila euro.
Una parte del sistema viene illustrata nella intercettazione, con tanto di consigli a proposito dello smaltimento dei vestiti indossati dai migranti. “Voi state creando soltanto cose che già avete l’opportunità di scendere in maniera tranquilla, andando a fare queste informazioni voi rischiate che la spazzatura ve la portate a casa voi. […] Altri porti ti chiedono 3.000 o 5.000 euro o te la lasciano a bordo, perché non vogliono avere a che fare con quel tipo di rifiuti, il rifiuto non è una barzelletta, il rifiuto è una cosa seria, che ci vuole un’origine, si deve classificare, c’è l’Europa, l’Italia e tutto un sistema di codici, e se uno parla di una cosa e parla dell’altro qua si finisce in galera […] Sono già cose da tre anni che facciamo ad Augusta, il discorso dei vestiti, perché dal Burbon (nave Bourbon Argos, ndr) fino adesso abbiamo fatto diverse altre volte, noi la classifichiamo come rifiuto speciale, come se fossero stracci della sala macchina”.




Smaltimento di rifiuti pericolosi degli sbarchi, Augusta nell'indagine Aquarius

Anche le “soste” in porto ad Augusta nell’indagine della Procura di Catania che ha portato al sequestro della nave della ong Aquarius. E’ finita al centro di una maxi inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi degli sbarchi. Da qui la formulazione dell’accusa: traffico illecito di rifiuti. Sequestrati anche 460 mila euro, corrispondenti “al profitto accertato – scrivono gli inquirenti – rispetto ai delitti contestati ‘attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti’, nei confronti sia degli agenti marittimi Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo, sia delle Ong Medici senza frontiere – Operational Centre Belgium – Missione Italia, Medici senza frontiere – Operational Centre Amsterdam”. Gianino (indagato) è titolare dell’impresa individuale Mediterranean Shipping Agency con sede ad Augusta, intermediario dei rapporti commerciali tra l’ong Medici Senza Frontiere e le imprese imprese incaricate del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti di bordo operanti in vari porti d’Italia.
Notificati dalla Guardia di Finanza, unitamente al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile della Questura di Catania, 24 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Il decreto di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro è stato convalidato dal Gip di Catania, che ha anche disposto il sequestro preventivo della nave Ong “Aquarius” attualmente ormeggiata a Marsiglia in Francia.

“I soggetti coinvolti – scrivono i magistrati – a vario titolo, risultano aver sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto delittuoso di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Ong Vos Prudence (da marzo 2017 a luglio 2017) e Aquarius (dal gennaio 2017 al maggio 2018) e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco di migranti nei porti di Catania, Augusta, Pozzallo, Trapani, Messina, Palermo nonché in altri porti italiani”.
Le indagini avrebbero permesso di scoprire come le Ong concordassero “con gli agenti marittimi di smaltire sistematicamente rifiuti speciali sanitari pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivati dall’attività di soccorso dei migranti a bordo della nave Aquarius, classificandoli fraudolentemente come rifiuti speciali e conferendoli in modo indifferenziato insieme ai rifiuti solidi urbani”.
In una intercettazione agli atti dell’inchiesta Bordless, Francesco Gianino spiega che i vestiti dei migranti “noi li classifichiamo come rifiuto speciale, come se fossero stracci della sala macchine”. Parla di “equilibri talmente sottili ormai consolidati in 2-3 anni” e si “va a certificare” l’urina di “gente che possono avere malattie infettive”. Ecco perché, spiega al suo interlocutore, bisogna comportarsi “come una zanzara in una cristalliera, non come un elefante dentro la cristalliera…si spezza il coso poi non posso aiutarti”.
L’accusa, nei confronti delle Ong, è di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti” commesso a loro vantaggio dai diversi soggetti di varie nazionalità. “Gli indagati – sostiene la Procura di Catania – qualificavano, conferivano e smaltivano fraudolentemente, in modo indifferenziato, i rifiuti derivati dall’attività di salvataggio in mare (gli indumenti contaminati indossati dagli extracomunitari, gli scarti degli alimenti somministrati agli stessi, nonché, i rifiuti sanitari infettivi utilizzati a bordo per l’assistenza medica) eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva (in ragione della quale gli stessi andavano classificati come pericolosi, sanitari e non, ad alto rischio infettivo)”.
Dalle indagini sarebbe emersa la consapevolezza da parte degli indagati della pericolosità degli indumenti indossati dai migranti, “in quanto fonte di trasmissione di virus o agenti patogeni contratti durante il viaggio, come emergeva tra l’altro anche dai Sar Report Rescues in relazione alle condizioni sanitarie dei migranti assistiti a bordo dell’Aquarius (ove si segnalano frequenti casi di scabbia, HIV, infezioni del tratto respiratorio quali tubercolosi, meningite)”.