Rosolini. Ruba due televisori, un dvd e il salvadanaio delle mance: arrestato 17enne

Arrestato a Rosolini un 17enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, mentre asportava due televisori, un lettore dvd ed il salvadanaio dedicato alle mance da un noto esercizio commerciale di via Aldo Moro.
Il giovane è stato trovato dai proprietari del locale mentre si allontanava dalla zona, riconoscendo gli oggetti che erano stati sottratti dal loro negozio. E’ stato tradotto presso il Centro di Prima Accoglienza per Minori di Catania, disposizione dell’A.G. minorile.




Pescatore sportivo sorpreso con rete da posta non consentita: multata di 4.000 euro

Pescatore sportivo sanzionato dalla Guardia Costiera in contrada Cicerata, ad Avola. A bordo della sua unità da diporto, era intento a salpare una rete da posta di circa 1.000 metri.
Insospettiti dalle operazioni di recupero delle rete effettuate nelle acque antistanti un circolo nautico, i militari hanno atteso il rientro dell’unità.
Hanno identificato il pescatore sportivo ed accertato la presenza a bordo del mezzo di una rete da posta di circa 1.000 metri e di un quantitativo di pesce di varia specie di circa 10 kg, presumibilmente destinato al commercio presso pescherie o ristoranti locali, in contrasto a quanto previsto dalla normativa vigente che vieta la vendita del prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva.
Al pescatore sportivo è stata elevata una sanzione amministrativa di 4.000 euro per aver utilizzato attrezzatura da pesca (rete da posta) non consentita per la pesca sportiva, la quale veniva sottoposta a sequestro.
Si procedeva a sequestrare, altresì, il prodotto ittico rinvenuto a bordo che, sottoposto a visita organolettica da parte di medici veterinari dell’Asp è stato dichiarato idoneo al consumo umano e devoluto in beneficenza ad una Comunità caritatevole del Comune di Siracusa.




Calcio, Serie C. Siracusa e Iodice ai saluti finali, il dg: "io, malvisto dalla piazza"

Sono destinate a far discutere le parole del dg del Siracusa, Pino Iodice. Al telefono su Fm Italia, durante RadioSport, il dirigente ha toccato i temi caldi e spiazzato. Sul futuro, innanzitutto. Il suo, lontano da Siracusa. “Non sono ben visto dalla piazza, non posso stare in un posto dove non c’è stima nei miei confronti”, dice. E non nasconde qualche frizione anche con la società. “Sono diventato una sorta di capro espiatorio, a fine stagione toglierò il disturbo”.
Poco probabile per Iodice che il Siracusa riuscirà a partecipare ai play-off (anche per via di penalizzazioni attese, ndr). Ma il futuro non sarebbe comunque a rischio. “Sono convinto che il presidente iscriverà la squadra al prossimo campionato”. Su cosa sia successo, cosa si sia inceppato nel meccanismo perfetto che era il Siracusa prima dei tre deferimenti, il (quasi) ex dg è sibillino. “In Lega Pro le società costano, ci aspettavamo riscontri importanti da sponsor e pubblico. Cutrufo sopporta gli oneri delle società da solo, da sei anni. Capisco l’amarezza della tifoseria, ma per come è andata la stagione l’importante sarà conservare la categoria”.
Intanto a Roma si è celebrata ieri l’udienza sul deferimento relativo agli atti che la Procura Federale ritiene siano oggetto di alterazione. Contratti ma non solo. “Sono fiducioso riguardo al proscioglimento. Si badi bene, è la mia sensazione. Non voglio anticipare le decisioni della Procura. Noi abbiamo dimostrato con fatti concreti che, quanto sostenuto dall’accusa, non trova riscontro nei documenti e nei comportamenti dei dirigenti e dei calciatori. La Procura ha chiesto 6 mesi di squalifica per il sottoscritto, per il presidente, 6 giornate di squalifica per i calciatori e 1 punto di penalizzazione. Credo saremo prosciolti”. Ma per i contributi non versati “ci attendiamo delle penalizzazioni che, speriamo di poter scontare nella prossima stagione”. Ma quella, appunto, è una speranza.




Siracusa. Via alle procedure di dissesto, la ex Provincia si arrende alla realtà: schiacciata da oltre 200milioni di debito

Avviate le procedure per la dichiarazione di dissesto della ex Provincia Regionale di Siracusa. La notizia era ormai nell’aria da settimane ed è il passo propedeutico all’arrivo del commissario ministeriale che dovrà gestire la complessa situazione post-default. Ad illustrare ai deputati nazionali Ficara, Marzana e Scerra ed agli onorevoli regionali Canata e Cafeo è stata la stessa commissario straordinario dell’ente, Carmela Floreno. Ha parlato di “grave situazione finanziaria del Libero Consorzio Comunale di Siracusa”, come ormai risaputo. L’ente è schiacciato da un monte debiti che – secondo indiscrezioni relative alla visita degli ispettori regionali – si aggirerebbe sui 280 milioni di euro. Un buco nero pazzesco.
La proposta di dissesto è stata inviata ai revisori dei conti che adesso hanno quindici giorni di tempo per esprimere il parere e predisporre la relazione prevista dal testo unico Enti locali. Subito dopo, il commissario straordinario procederà all’approvazione formale dell’atto.
Nei prossimi giorni il Commissario Floreno incontrerà i sindacati per illustrare loro cosa comporterà il dissesto.




Siracusa. La burocrazia inflessibile sui centimetri: via l'insegna del Don Camillo. "Indigniamoci"

La burocrazia alle volte è questione di centimetri. Ne sa qualcosa Giovanni Guarneri, rinomato chef siracusano. Il suo Don Camillo – istituzione in Ortigia – ha dovuto mandare in pensione la sua storica insegna in legno. “Dopo 33 anni, siamo stati costretti a rimuoverla. Era stata autorizzata nel lontano 1985 e rimasta sempre lì, su quella parete di via delle Maestranze. Adesso abbiamo dovuto rimuoverla perché qualche anno fa saltammo, colpevolmente ma inconsapevolmente, un passaggio burocratico. Il problema non è di natura economica perchè sull’insegna non si paga alcuna tassa, si tratta dunque di un errore, un semplice errore burocratico, per colpa del quale la nostra insegna ha perso la sua locazione storica”, racconta amareggiato. “L’errore è saltato fuori in seguito a un controllo le cui conseguenze sono state una sanzione (pagata, ndr) e intimazione alla rimozione”. Sic et simpliciter.
“Abbiamo provato a discutere con chiunque potesse essere in grado di aiutarci, dall’ amministrazione comunale alla soprintendenza. Tutti solidali con noi, concordi nel dire che questa soluzione fosse assurda, ma da regolamento alcuni centimetri in più rendono la nostra insegna un oggetto che deturpa il centro storico e quindi va rimossa, pena ulteriori sanzioni anche quotidiane”.
Un’elegante insegna in legno, non un oggetto luminoso o fuori contesto, deturpa Ortigia. Ecco risolti i problemi del centro storico. Sono le regole, si dirà. Incredibile ma vero. E il buon senso? In una città dove la Tari è evasa al 40%, l’abusivismo commerciale impera e le truffe alimentari (fortunatamente contrastate) sono dietro l’angolo si capisce che i centimetri di una insegna siano la priorità.
“Dovremo presentare un nuovo progetto per un’insegna più piccola e possibilmente realizzata in elegante plastica anziché legno com’era la nostra”, racconta Guarneri. “Persino Cetto Laqualunque guardandosi intorno capirebbe che qualcosa che non quadra in questa situazione. Ortigia pullula di totem colorati, insegne creative realizzate con vecchi copertoni, biciclette, pallet, scale a pioli, sedie, motociclette, eppure a crear fastidio è la nostra insegna che, chiaramente, risultava fuori luogo in mezzo a tanta eleganza. Le regole sono regole e noi ci adeguiamo diligentemente, ma lasciateci almeno la facoltà di indignarci”.




Siracusa. La bufala del morbillo alla Casa delle Farfalle, basta un messaggio per scatenare il panico

Morbillo alla Casa delle farfalle di Siracusa? “Falso, ambiente sano e controllo e scientificamente impossibile”. C’è voluta una nota ufficiale della struttura allestita all’Artemision per cercare di arginare la catena social che ha scatenato nelle ultime ore un’autentica fake news. Il messaggio, nato e circolato soprattutto sui gruppi whatsapp di mamme delle varie scuole siracusane, parlava di un nesso tra l’epidemia di morbillo in atto a Siracusa e la Casa delle Farfalle. Al punto che erano state vietate le visite delle scolaresche.
Niente di più falso. “La Casa delle Farfalle di Siracusa è un ambiente sano e controllato. Smentiamo categoricamente i messaggi che in queste ultime ore stanno circolando che mirano a diffondere la falsa notizia che vedrebbe la città di Siracusa invasa dal morbillo che si sarebbe sprigionato proprio dalla Casa delle Farfalle. E’ assolutamente falso anche dal punto di vista scientifico”, si legge nella nota inviata nella serata di domenica a tutte le testate giornalistiche. “Tra l’altro le farfalle vivono in ambienti sani e salubri. Le farfalle, così come più in generale gli insetti, non sono riconosciuti come veicolo di tale malattia. Questa ultima, inoltre non è dovuta alle alte temperature, anzi, secondo alcuni medici, gli ambienti caldo-umidi favoriscono la guarigione dalla malattia. La nostra struttura non è chiusa ermeticamente ed è costantemente arieggiata. A conferma della falsità della notizia, nessun nostro operatore è stato infettato da tale virus. Smentiamo pertanto categoricamente la falsa notizia diffusa. Chiunque prosegua nella diffusione, a questo punto in mala fede, sarà denunciato e querelato”. La Casa delle Farfalle di Siracusa è perfettamente operativa e tutti i giorni viene visitata da studenti, turisti, residenti e curiosi che riscoprono un mondo fantastico in pieno centro storico, in piazza Duomo ad Ortigia, Siracusa.




L'altra Siracusa: non differenzia, non pulisce, non cresce. Caos e disordine in mezzo ai rifiuti

La resistenza alla differenziata – e alla pulizia in genere – può essere raccontata in foto. Ne bastano poche, quelle necessarie per documentare i sacchetti accatastati dove i cassonetti non ci sono più, quelli finiti vergognosamente capottati con tutto il loro contenuto, quelli dati alle fiamme in pieno giorno, sacchi di spazzatura sotto le ruote delle auto in sosta, cartacce e cicche di sigarette sui marciapiedi.
Chi è che non vuole Siracusa ordinata o quanto meno pulita? Esiste una regia occulta dietro questi atti che si ripetono e perpetuano da nord a sud, per tutto il capoluogo?
Buonsenso spingerebbe ad optare per il no. Inimmaginabile un consesso di interessi che mira solo ad insozzare la città. Il problema è sempre lo stesso: ignoranza, pochezza civica e incapacità di contrasto. Tutti e tre fattori ugualmente preoccupanti. Senza sottacere che il servizio di igiene urbana ha ancora delle pecche ed è in fase di “registrazione” dopo il cambio di sistema.
Secondo alcune testimonianze, i cassonetti capottati e dati alle fiamme sarebbero opera della stessa mano. E questo lo lascia presupporre il ridotto raggio entro cui sono avvenuti gli episodi, tra sabato e domenica. Alcuni hanno raccontato alle forze dell’ordine di un uomo di mezza età che non avrebbe altro passatempo che questo. Ma la polizia non potrebbe fare molto, pur conoscendo il soggetto, perchè – pare – affetto da disagio psicologico.
Passi per il caso specifico, ma l’eccesso di tolleranza degli ultimi anni – con assenza di denunce – ha creato quelle sacche che oggi operano contro regole ed interessi comuni, insozzando con la loro spazzatura Siracusa.




Siracusa. Strisce pedonali e non solo, si rifà la segnaletica orizzontale in corso Gelone e viale Teracati

Da oggi e fino al 27 aprile in corso Gelone ed in viale Teracati si rifà la segnaletica orizzontale. Nuove strisce sull’asfalto per marcare e delimitare le carreggiate, le corsie, i parcheggi e gli attraversamenti pedonali. Un’operazione resa necessaria dall’evidente deterioramento dell’attuale segnaletica orizzontale, praticamente invisibile.
In entrambe le centrali arterie istituti dalle 13 alle 24 il divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati e il restringimento delle carreggiate. Per l’assessore Giuseppe Raimondo si tratta di un intervento non solo necessario ma anche “attento a migliorare la sicurezza di pedoni ed automobilisti”.
Rimane sempre il dubbio sulla durata della nuova segnaletica orizzontale. Ma al di là di ogni battuta, il problema è serio e collegato alla qualità pessima della superficie stradale siracusana che non assicura le condizioni ideali di presa della vernice utilizzata per la segnaletica orizzontale.




Siracusa. Ripavimentazione di viale Epipoli, falsa partenza: i lavori slittano di una settimana

Slitta di una settimana circa l’avvio dei lavori per riasfaltare viale Epipoli. La partenza era prevista per oggi, ma solo questa mattina è stato firmato il contratto per la ripavimentazione. L’ufficio Tecnico comunale ha effettuato la consegna dei lavori, toccherà adesso alla Mobilità definire eventuali provvedimenti per il traffico. Operazioni che fanno slittare in avanti l’apertura del cantiere: una settimana circa ancora.
I lavori erano stati finanziati per 186.000 euro, con la gara si è ottenuto un risparmio di 54.700 euro. Il presidente del consiglio di circoscrizione, Salvatore Russo, aveva ipotizzato nei giorni scorsi che quelle somme potessero essere utilizzate per un collettore di deflusso delle acque piovane, per riqualificare i marciapiedi o per ampliare il tratto di viale Epipoli da ripavimentare.




Avola. Introdotto il Daspo Urbano, approvato il nuovo regolamento di Polizia Urbana

Il Consiglio comunale di Avola ha approvato il nuovo regolamento di Polizia urbana che sostituisce quello risalente al 1894. Tra le novità, l’introduzione del cosiddetto “Daspo urbano”, una maggiore tutela e sicurezza del decoro urbano, norme a salvaguardia della convivenza civile, della sicurezza pubblica e della libera fruibilità dei beni comuni, sanzioni pecuniarie (da un minimo di 100 euro) e la possibilità di emettere un ordine di allontanamento nei confronti di chiunque, in violazione dei divieti di stazionamento, bivacco o di occupazione di luoghi ne limiti la libera accessibilità e fruizione.
“Un regolamento da noi voluto fortemente – commenta il sindaco Luca Cannata – che supera e aggiorna quello precedente, davvero troppo datato nel tempo. Inoltre, come abbiamo già fatto nel passato, richiederemo allo Stato, attraverso la Prefettura, più presenza di agenti delle forze dell’Ordine sul territorio perché possano garantire, affrontare e arginare i problemi quotidiani in tema di sicurezza e decoro”.