Fontane Bianche. Carabinieri liberi dal servizio arrestano due presunti pusher

Carabinieri liberi dal servizio hanno arrestato due avolesi a Fontane Bianche. Li hanno bloccati in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ad insospettire i militari, un insolito viavai nei pressi della villetta dove gli arrestati stazionavano. Hanno allora deciso di procedere ad un controllo sorprendendo i due in possesso di diversi involucri termosaldati contenenti “scaglie” di cocaina, per un totale complessivo di circa 45 grammi, che sarebbe stata ulteriormente raffinata per il successivo spaccio.
Antonino Carbè, 43 anni, è stato tradotto in carcere a Cavadonna. Per Lorenzo Trebisonda, 30 anni, disposti i domiciliari.




Raccolta differenziata, la Regione premia i Comuni ricicloni di Solarino e Ferla: "siano esempio"

Sono i due Comuni che tengono alta la bandiera della provincia di Siracusa quando si parla di raccolta differenziata in Sicilia. E per il secondo anno consecutivo, Ferla e Solarino vengono premiati in quanto “Ricicloni”. Le loro percentuali di raccolta differenziata sono di tutto rispetto: Ferla supera il 60%, Solarino il 70%.
Alla premiazione di oggi, a Catania, prevista anche la partecipazione del governatore Musumeci. “Premiamo i Comuni siciliani che rappresentano un modello di riferimento per la raccolta differenziata, anche nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le altre amministrazioni che fanno precipitare l’Isola all’ultimo posto in Italia”.
In Sicilia sono oggi 37 i Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta minima prevista per legge (nel 2016 erano 23); 71 quelli che si attestano tra il 50% e il 65% (nel 2016 erano 51).
In provincia di Siracusa incoraggiante la crescita registrata a Rosolini, Augusta e Palazzolo. Il capoluogo è ancora al 10% ma i dati parziali che arrivano dai vari quartieri che negli ultimi mesi si sono dati alla differenziata alimenta qualche timido entusiasmo.




Palazzolo Acreide. Incidente autonomo all'ingresso, auto contro guardrail perde il motore

Incidente stradale all’ingresso di Palazzo Acreide. Per cause in fase di accertamento, il conducente di un Focus grigia ha perso il controllo della vettura che ha finito la sua corsa contro il guardrail. Tanto spavento ma nessun ferito. Curioso come il blocco motore si trovi qualche metro più avanti rispetto alla vettura, completamente estratto dal suo alloggiamento del cofano.




Una impresa siracusana tra le 50 ammesse al programma di Borsa Italiana "Elite"

Tra le 50 nuove società ammesse al programma ad alto potenziale di crescita (Elite) di Borsa Italiana c’è anche la siracusana Glef srl (Casa di cura Santa Lucia). Ieri a Milano la cerimonia di benvenuto.
Elite è il programma internazionale di Borsa Italiana, nato nel 2012 in collaborazione con Confindustria per supportare le aziende nella realizzazione dei loro progetti di crescita. Proprio grazie alla partnership con Confindustria, sono stati attivati Elite Desk sul territorio nazionale. Il programma dà accesso a numerose opportunità di finanziamento, migliora la visibilità e attrattività delle aziende, le mette in contatto con potenziali investitori e affianca il management in un percorso di cambiamento culturale e organizzativo.
“Elite rappresenta per noi la prosecuzione di un percorso che ci porta a migliorare la nostra struttura organizzativa – ha commentato Franco Giardina Papa, amministratore unico di Glef – e ci consente di approcciare tutte le potenziali forme di reperimento di capitale per poter sostenere nel modo più opportuno gli obiettivi di crescita ed investimento futuro”.
Soddisfatto il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Le nostre imprese devono approcciare gli strumenti più adeguati per crescere e rafforzare la loro struttura finanziaria. Siamo orgogliosi che, grazie a questa virtuosa sinergia, oggi Elite si arricchisca di una nostra impresa associata e siamo sempre più consapevoli dell’opportunità del cambiamento come fondamentale leva di competitività”.




Pachino nella morsa della mafia: una manifestazione per gridare "no" al malaffare

Le notizie di cronaca delle ultime settimane parlano di una Pachino nella morsa della criminalità organizzata. Attentati, incendi, minacce. Un peso che la società civile non vuole più accettare supinamente. E per questo domani la cittadina siracusana farà sentire la sua voce per dire “no” ad ogni forma di sopruso o pressione mafiosa nel corso di una marcia in cui sarà importante contare quante più presenze possibile. “Pachino deve reagire: marciamo tutti assieme per ribellarci alle mafie e alla criminalità”, ribadisce il sindaco, Roberto Bruno. Al suo fianco il presidente del Consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino, Salvatore Lentinello. Lanciano un ulteriore appello alla cittadinanza per far si che all’iniziativa “Pachino per la legalità” si possa contare sulla massima partecipazione da parte della città.
Alla manifestazione di mobilitazione parteciperanno Libera, Associazione Commercianti, Apac, Avis, Scout Agesci Pachino 2, Misericordia, Proloco Marzamemi, Rotary, Cia, Confagricoltura, Cgil, Cisl, Uil, Cna, istituto comprensivo “Pellico”, istituto comprensivo “Brancati/Sgroi”, Istituto comprensivo “Verga”, gli istituti superiori “Bartolo” e “Calleri”, le parrocchie Chiesa Madre e Sacro Cuore, Centro commerciale naturale “Marzamemi”, cinecircolo Cinefrontiera, Coldiretti, Consulta comunale dello Sport, Circolo Tennis Pachino, Volley Pachino, associazione Panificatori, associazione Studi storici e culturali, associazione “Lungomare Starrabba”, associazione “Quelli del borgo” e Laamp.
Verrà anche suggellato il cosiddetto “Patto per la Legalità e contro le Mafie”, un documento che ha già avuto il via libera della Prefettura e che ribadisce il “no” convinto dell’intera comunità a mafie e criminalità. Giunta municipale, Consorzio Igp, Associazione commercianti, Organizzazioni datoriali, istituzioni scolastiche e consiglio comunale assumono impegni concreti per contrastare l’avanza di ogni forma di malaffare.
“Pachino è una città onesta e laboriosa – hanno detto Roberto Bruno e Salvatore Lentinello – e domani deve dimostrare anche che è unita e ha una sola voce: dobbiamo reagire dopo quello che è successo nelle scorse settimane”.




Paolo Borrometi, il giornalista che ha svelato gli affari della mala pachinese: "non sono un eroe"

I boss di Pachino volevano ucciderlo. Troppo fastidio con quelle sue inchieste. Ed erano pronti a chiedere aiuto ai catanesi del clan Cappello. Paolo Borrometi, professione giornalista, finiva spesso nelle conversazioni intercettate dalla polizia e sfociate in una indagine che ha condotto a 4 arresti, in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia. “Nessuno di noi è un eroe o un esempio, siamo solo giornalisti che vogliono continuare a fare il loro lavoro. Ma una cosa la voglio dire con forza: ieri lo Stato ha vinto, perchè è riuscito a intercettare prima quello che poteva accadere e che qualcuno voleva accadesse”, ha detto oggi Borrometi, direttore del sito di inchiesta “La Spia” e collaboratore dell’Agi. Ha incassato la solidarietà di tutto il mondo dell’informazione nel corso della conferenza stampa organizzata da Federazione nazionale della stampa, Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, UsigRai e Articolo 21. “Il problema – ribadisce Borrometi – non siamo noi, ma i mafiosi che continuano a delinquere nella convinzione di restare impuniti”, puntualizza il giornalista ragusano che per le sue inchieste da anni vive sotto scorta.
“Ai cittadini che non denunciano, perchè hanno paura di essere lasciati soli, dico che io e quelli che come me scrivono di queste cose non siamo soli. E a tutti chiedo di farci da scorta mediatica, di aiutarci a far capire che la mafia esiste, che quanti dicono il contrario, loro sì ci stanno condannando a morte”.




Incidente stradale ad Augusta, giovane trasferito in elisoccorso al Cannizzaro

È stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania il giovane augustano vittima di un incidente stradale. Lo scontro nel primo pomeriggio, all’ingresso di Augusta. Coinvolte una Croma guidata da un 62enne e lo scooter 125 del ragazzo. all’ingresso di Augusta.
Secondo una prima ricostruzione, l’auto stava accedendo alla stazione di servizio, mentre lo scooter è sopraggiunto sulla corsia di sorpasso.




Siracusa. Sgarbi "incasina" il piano paesaggistico, tutto potrebbe tornare in discussione

Il piano paesaggistico per la provincia di Siracusa divide e fa discutere. Tra chi lamenta vincoli troppo stringenti e chi esulta per la tutela estrema del bene comune, spunta ora una nota dell’assessorato regionale che potrebbe rimescolare a breve le carte. E dire che con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale sembrava cosa fatta e assodata. Adesso, invece, il nuovo colpo di scena.
L’ultima parola spetterà al dirigente generale ed all’assessore regionale ai Beni Culturali prossimi venturi. Ma l’atto di indirizzo lasciato in eredità da Vittorio Sgarbi, ex responsabile della rubrica, è chiaro. “Ritirare la pubblicazione del decreto (che istituisce il piano paesaggistico, ndr) e risottoporlo all’attenzione dell’assessore regionale, insieme a una relazione illustrativa”. Illustrativa di cosa? Di una serie di circostanze che vengono definite “singolari”. A cominciare dalla firma in calce al decreto, che è quella dell’assessore Notarianni che però “al momento della pubblicazione dell’atto era da tempo cessato dalla carica”. Non solo, anche lo “iato temporale tra la data del decreto e quella di pubblicazione” non convince l’assessorato che non vuole la responsabilità di un atto che non ha firmato e di cui non conosce i contenuti.
Nella nota inviata il 4 aprile al dirigente ed al servizio pianificazione paesaggistica del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, Vittorio Sgarbi spiega che pur non prefigurandosi profili di irregolarità dell’atto, “logica procedimentale avrebbe imposto che (…) il contenuto del decreto venisse sottoposto” all’attenzione del nuovo assessore per l’approvazione e – solo dopo – anche la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La premura con cui si è chiusa la vicenda, insomma, non è piaciuta all’ex assessore Sgarbi che lascia ora questa patata bollente al suo successore. Dalla piega che prenderà la questione, dipendono anche gli sviluppi di importanti vicende come la costruzione di un resort alla Pillirina da parte di Elemata Maddalena.
Battaglie decennali, combattute anche nei tribunali amministrativi. E questa posizione formale dell’assessorato – una sorta di ammissione di “ignoranza” dell’atto – potrebbe incidere sulla decisione del Cga prevista per luglio e – nel caso in cui il decreto istitutivo del piano paesaggistico non venisse revocato – anche sul ricorso contro lo stesso piano paesaggistico davanti al Tar di Catania.




A Noto le nozze più attese dell'anno: il "si" di Chiara Ferragni e Fedez il 31 agosto

Il matrimonio più trendy dell’anno sarà celebrato a Noto. Per l’esattezza, il 31 agosto quando Chiara Ferragni e Fedez si giureranno amore eterno a palazzo Ducezio. A svelare la data è il settimanale Oggi, subito ripreso da decine di magazine italiani.
A pianificare ogni aspetto dell’atteso evento modaiolo è la neo mamma Chiara Ferragni che a dicembre scorso, prima della partenza a Los Angeles, ha speso diversi giorni a Noto insieme ad un team di amiche ed alla mamma, proprio per definire vari dettagli. Incantata dall’atmosfera che si respira tra gli eleganti palazzi della città barocchi, non ha avuto dubbi nella scelta: Noto perfetta per il matrimonio con Fedez. proprio il rapper si era pubblicamente dichiarato con tanto di proposta lo scorso maggio, all’Arena di Verona, davanti a 10 mila persone. L’organizzazione del matrimonio sarà curata da Vincenzo Descanio, designer di eventi, esperto di vip.




Tentato omicidio ed estorsione, arresto nella notte con lo spray al peperoncino

Un uomo di 27 anni è stato arrestato nella notte ad Augusta. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, sarebbe responsabile di una aggressione nel quartiere Sacro Cuore di Augusta. In stato di alterazione psicofisica, si sarebbe presentato sotto casa dell’ex fidanzata per estorcere del denaro. A seguito del diniego della donna, ha risposto danneggiando alcune auto parcheggiate nella zona e i cassonetti dei rifiuti urbani.
Si è poi scagliato contro il cognato della donna, raggiunto da un fendente con un’arma da taglio che gli ha procurato una ferita lacero-contusa al volto.
Per immobilizzarlo, gli agenti hanno fatto ricorso allo spray al peperoncino dopo che il giovane aveva cercato di scagliarsi contro gli stessi poliziotti, brandendo una mazza.
E’ stato arrestato per estorsione, atti persecutori, tentato omicidio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
In passato, era già stato protagonista di simili atti di violenza nei confronti di propri familiari ed è stato sottoposto a daspo urbano per aver causato problematiche alla circolazione dei treni.

foto: dal web