Priolo. La lunga storia di Hds, fenicottero rosa campionessa di chilometri: dalla Francia alla Sicilia

Grande sorpresa nella riserva saline di Priolo per l’arrivo di un fenicottero francese di 38 anni. L’esemplare, subito notato per la sua livrea, è stato identificato grazie al codice alfanumerico riportato su di un anello giallo. Lui è HDS, fenicottero francese inanellato a Etg. du Fangassier – Bouches-du-Rhône il 03 agosto del 1979. E’ una femmina che ha frequentato le aree umide della Sardegna per poi spostarsi in Tunisia. Nel 1985, ha fatto rientro a Etg. du Fangassier – Bouches-du-Rhône e fino agli anni duemila HDS non si allontana dal territorio francese. HDS, nel 2005, dopo tanti anni di vita stabile in Francia, ricomincia a viaggiare, spostandosi più volte in Sardegna e in Spagna e facendo ritorno in Francia solo per il periodo di nidificazione.
Le Saline di Priolo rappresentano la prima volta di HDS in Sicilia.
“Osservare questo Fenicottero dalla forti tinte rosa – dichiara Fabio Cilea, direttore della Riserva Naturale Saline di Priolo – è stata una bella emozione. Leggere l’anello e scoprire la sua lunga storia, invece, è stata una forte emozione”.




Siracusa. Scrutatori per le elezioni del 4 marzo: la carica dei 10.230, selezione per 498

Saranno scelti i domattina alle 10 gli scrutatori per le elezioni politiche del 4 marzo. Tutte le operazioni, pubbliche, possono essere seguite raggiungendo i locali degli uffici comunali di via San Metodio 32. Ci sarà anche l’assessore al Decentramento e ai Servizi demografici, Dario Tota. Saranno presenti anche il dirigente Giuseppe Ortisi ed il responsabile del servizio elettorale Giacomo Alia.
Stabilite le modalità per la loro scelta che avverrà attraverso un meccanismo semplice ed improntato alla massima trasparenza. Gli scrutatori saranno nominati attingendo all’apposito albo, che è stato aggiornato con i nuovi inserimenti e le intervenute cancellazioni. Per ogni sezione elettorale bisognerà nominare 4 scrutatori e 2 per ognuno dei tre seggi speciali, per un totale di 498 scrutatori.
Preliminarmente si individuerà un quoziente, dividendo il numero degli iscritti all’albo degli scrutatori (10.230), per il numero dei posti da assegnare (498).
Successivamente si individuerà un numero attraverso il procedimento dell’estrazione, con bussolotti da 0 a 9. Questo numero, composto dalla sequenza dei numeri dei bussolotti estratti, sarà il punto di partenza: ad esso verrà aggiunto il quoziente individuato fino al completamento dei posti a disposizione.
Esemplificando: se dall’estrazione dei bussolotti si dovesse comporre il numero 8013, quest’ultimo numero sarà il punto di partenza per calcolare attraverso il quoziente ottenuto, tutti gli scrutatori, i quali verranno automaticamente estratti dal sistema. Con il medesimo sistema si procederà all’estrazione dei sostituti, circa un centinaio, che verranno nominati, seguendo l’ordine di estrazione, man mano che perverranno le rinunce.
Questo sistema, informano dall’ufficio elettorale, “garantisce in assoluto la più totale trasparenza per la selezione degli scrutatori, visto che l’estrazione dei bussolotti che rappresentano il numero progressivo dai cui partire verrà effettuata pubblicamente chiedendo ai cittadini presenti in loco l’estrazione degli stessi”.




La trappola del sexting via social network, 60enne "vittima" di una avvenente fanciulla

Un 59enne siracusano ennesima vittima del cosiddetto sexting. “Avvicinato” sui social network da una avvenente ragazza, ha iniziato chattare con lei: messaggi espliciti, di chiara natura sessuale. E poi anche foto, senza veli, richieste dalla donna e inviate dall’uomo. Che però ha scoperto di essere vittima di un raggiro: l’avvenente fanciulla, infatti, ha chiesto 800 euro per non divulgare le immagini del 60enne nudo, sempre tramite social network.
A quel punto si è rivolto alla Polizia di Lentini, il suo Comune di residenza. Avviata una indagine. Al momento ci si muove per tentata estorsione. La donna, allo stato attuale, non è stata identificata.




Siracusa. Il presidente del Credito Sportivo, Abodi, in visita alla Cittadella dello Sport

Ospite gradito domani per la Cittadella dello Sport di Siracusa. In visita alla struttura sportiva siracusana arriva il presidente del Credito Sportivo, Andrea Abodi. “Visita importante che dimostra già la valenza dell’attuale progetto e la grande attenzione del mondo dello sport verso la Cittadella di Siracusa”, commenta Giuseppe Marotta. Il presidente onorario del Circolo Canottieri Ortigia gongola per la visita, segnale di attenzione per il progetto di rilancio dell’impianto sportivo firmato proprio dal club biancoverde.
Il presidente dell’istituto leader per il finanziamento dell’impiantistica sportiva sarà accompagnato dal presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni.
Poche ore per un programma fitto che prevede, naturalmente, una visita agli impianti della Cittadella dello Sport e un breefing con la dirigenza ed il management della nuova gestione dell’impianto. “Ci confronteremo e ascolteremo le sollecitazioni che arriveranno – ha concluso Marotta – Si sta lavorando con grande impegno e con obiettivi ben chiari per il miglioramento ed ampliamento delle strutture e dell’offerta sportiva. Presentiamo una Siracusa che investe su se stessa e un progetto condiviso e moderno”.




Portopalo. La marineria proclama lo stato di agitazione: "cancellati sgravi al sistema contributivo"

Anche la marineria siracusana, dopo quella agrigentina, ha proclamato lo stato di agitazione. Pescatori ed armatori si sono dati appuntamento per venerdì 9 febbraio, alle 19, a Portopalo di Capo Passero, nella sala riunioni della Banca di Credito Cooperativo.
Protestano contro le circolari di Inps e Inail che hanno nei fatti sospeso l’applicazione, per gli anni 2017 e 2018, degli sgravi contributivi introdotti nel lontano 1997 dalla Legge 30 e da allora sempre riconfermati.
“Cancellare proditoriamente un regime contributivo che era in vigore da quasi venti anni – denuncia Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia – rischia seriamente di destabilizzare una intera economia. Stando così le cose, le imprese della pesca dall’oggi al domani si vedrebbero costrette a pagare contributi Inps e Inail maggiorati anche del 50%. Si tratta di esborsi insostenibili per piccole realtà già stremate dalla crisi. Insostenibili al punto che una impresa su due – abbiamo calcolato – rischia seriamente la chiusura. Chiediamo per questo al governo e a tutte le forze politiche di dare agli operatori una risposta che vada al di là delle soluzioni tampone fin qui proposte”.




Siracusa. Sacerdote a giudizio: minacce ad un 15enne per ottenere rapporti sessuali

Il gup del tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi, ha rinviato a giudizio un sacerdote di 51 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di un 15enne. Nei mesi scorsi il prete era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Lentini, la città in cui si sarebbe consumata la violenza. Il sacerdote, che appartiene alla diocesi di Catania, è accusato di aver costretto il quindicenne ad avere rapporti sotto la minaccia di un coltello.
Dopo la denuncia della madre del ragazzino si sono mossi gli investigatori della Procura di Siracusa che, grazie alle intercettazioni telefoniche, hanno ricostruito la vicenda acquisendo elementi diversi elementi di prova.




Siracusa. Fiamme all'auto dell'avvocatessa dalla parte delle donne: presa di mira Daniela La Runa

In fiamme nella notte alla Mazzarona l’auto dell’avvocatessa Daniela La Runa, volto di primo piano anche dalla Rete Centri Antiviolenza. Impegnata professionalmente e nel sociale a tutela delle donne vittime di violenza, proprio questa mattina era anche attesa dal gip del Tribunale di Siracusa per assistere una ragazza che – coincidenza – anche lei ha avuto auto di parenti incendiate. L’eventuale collegamento con quei fatti è tutto da dimostrare ed al momento non si va oltre la coincidenza.
Sulla natura dolosa del rogo che ha distrutto l’auto dell’avvocatessa La Runa, pochi i dubbi. Un testimone avrebbe raccontato alla polizia di aver notato una striscia sull’asfalto, probabilmente liquido infiammabile. Di prima mattina l’intervento della Scientifica per i rilievi del caso. Subito presentata denuncia in Questura.
“Oggi la mia macchina si e’incendiata. Cosi, per caso…Ma io in udienza ci vado lo stesso e darò il meglio di me”, ha scritto poco dopo i fatti la stessa La Runa sulla sua pagina Facebook.




Siracusa. Solidarietà per Daniela La Runa, ferma condanna dell'intimidazione: "fatto gravissimo"

Si moltiplicano gli attestati di solidarietà verso Daniela La Runa, la presidente della Rete Centri Antiviolenza di Siracusa. Ferma la condanna del gesto initimidatorio: la sua auto data alle fiamme mentre era parcheggiata sotto casa. “Un fatto gravissimo che la città non può e non deve tollerare e che colpisce una professionista che si spende ogni giorno in difesa delle donne che subiscono violenza”, le parole della parlamentare Sofia Amoddio. “La battaglia culturale contro la violenza di genere, può essere vinta con le nuove leggi approvate dal Parlamento ma soprattutto, con il lavoro, la dedizione e la passione di quanti si dedicano anima e corpo alla difesa dei soggetti più deboli”.
Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha espresso la sua solidarietà. “Un gesto vile che dimostra come la battaglia a difesa delle donne maltrattate e vittime di violenza sia piena di insidie e debba essere combattuta tenendo sempre alta la guardia. Nel manifestare tutta la mia solidarietà all’avvocato La Runa, auspico che le forze dell’ordine e la magistratura facciano presto chiarezza. Ma non è sul singolo episodio che bisogna concentrarsi. Occorre un crescita culturale che deve riguardare principalmente gli uomini ed occorre che si prenda spunto dal prezioso lavoro dei centri antiviolenza affinché nelle donne cresca la sensibilità a denunciare e non si sottovaluti, anche da parte delle istituzioni, ogni minimo segnale di prevaricazione”.
“A nome mio e di tutto il consiglio comunale, esprimo incondizionata solidarietà all’avvocato Daniele La Runa colpita oggi da un atto vile perché ha il coraggio di lottare per le donne vittime di violenza”. Lo dice il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, condannando l’incendio dell’auto della presidente della Rete Centri Antiviolenza. “Nonostante un’accresciuta sensibilità – prosegue il presidente Armaro – il tema delle donne maltrattate e del femminicidio e urgente più che mai. È fondamentale una risposta corale delle istituzioni e della società che si traduca in atti concreti. Ogni abuso sulle donne riguarda tutti noi ma per uscire da questa spirale è urgente che possano avere nella società il giusto ruolo paritario che compete loro”.
Il componente del direttivo regionale di DiventeràBellisima, Paolo Cavallaro, invita Daniela La Runa “ad andare avanti con la forza di prima, accresciuta da tutti gli attestati di solidarietà ricevuti, perché vinca sempre la libertà e la legalità, rappresentata dalla toga che indossa nelle aule di giustizia. Siracusa ha gli strumenti per reagire alla violenza e auspichiamo che al più presto gli autori di tale vile gesto siano assicurati alla Giustizia”.
Piena e incondizionata solidarietà all’avvocatessa anche da Stefano Munafò, segretario generale territoriale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela. “Confidiamo nel ruolo degli inquirenti affinché vengano individuati i responsabili e perseguiti per legge – sottolinea ancora Munafò – perché se la legge viene applicata per come è giusto che sia, magari in futuro questi atti criminosi saranno sempre meno, a tutela dei cittadini ma soprattutto di persone come l’avvocatessa La Runa che si spendono per cause nobili e per questo vanno sempre sostenute e non certo intimorite”.
Anche le associazioni del terzo settore esprimono vicinanza all’avvocata La Runa e alla sua famiglia, riconoscendone la professionalità ed l’impegno profuso a difesa delle donne vittime di violenza nelle aule di tribunale e nella vita di tutti i giorni attraverso l’attività di volontariato pluriennale in favore della R.C.A (Rete Centri Antiviolenza fondata a Siracusa dalla giornalista ed editrice Raffaella Mauceri) che da quasi un anno presiede. Attività per le quali La Runa si è esposta personalmente, spesso in casi difficili, come del resto capita non di rado ad operatori delle forze dell’ordine ed esponenti della magistratura, con le conseguenze che la cronaca non manca di raccontarci ogni giorno.




Dopo l'arresto del magistrato si muove la Cassazione: "Sospendere Longo dalle funzioni"

Il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, ha chiesto al Csm di sospendere Giancarlo Longo dalle funzioni di magistrato e dallo stipendio. E’ la prima reazione ufficiale alla notizia dell’arresto dell’ex sostituto procuratore in servizio a Siracusa. Nelle carte dell’inchiesta, il gip parla di un pm dalla “inquietante capacità criminale” e disposto alla “mercificazione della funzione giudiziaria”.
La Procura di Messina non ha dubbi, dopo decine e decine di accertamenti: quel magistrato sarebbe stato a servizio di un comitato di affari e interessi pilotato dagli avvocati siracusani Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Almeno per tre anni si sarebbero mossi di pari passo, in decine di procedimenti che sarebbero stati condizionati in cambio di denaro e regali. Tutto a “beneficio” dei clienti più importanti dei due legali.
Soldi, vacanze, regalie. E poi la vicenda delle microspie e la bonifica “fai da te”, sotto l’occhio della telecamera nascosta piazza dalla Guardia di Finanza di Messina. Qualcuno, non ancora scoperto, lo aveva avvisato della presenza di cimici piazzate dagli inquirenti nella sua stanza della Procura siracusana. Motivo per cui Longo ha fatto poi sparire il cellulare, come si legge sempre nelle carte dell’inchiesta.
I metodi usati dal magistrato, secondo quanto accertato dalla Procura peloritana, sarebbero stati tre: creazione di fascicoli “specchio”, per poter accedere ad altri documenti di indagine di colleghi e di potenziale interesse per alcuni clienti rilevanti degli avvocati Calafiore e Amara; c’erano poi i cosiddetti fascicoli “minaccia”, in cui “finivano per essere iscritti con chiara finalità concussiva soggetti ostili”; e infine i fascicoli “sponda”, che venivano tenuti in vita “al solo scopo di creare una mera legittimazione formale al conferimento di incarichi consulenziali”, ma sempre nell’interesse presunto dell’associazione a delinquere.
Anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sta seguendo il caso da vicino. “Ora c’è un’azione penale in corso e sullo stesso giudice c’era già stata un’azione disciplinare. Non possiamo che attendere la conclusione delle indagini, anche per avere un quadro della diffusione del fenomeno che a prima vista appare preoccupante”, le sue prime parole. Il ministro chiederà tutti gli atti.




Augusta. "Sono l'avvocato di suo figlio, servono soldi", 84enne truffata: 2.900 euro ad uno sconosciuto

Ancora una anziana donna truffata. E’ successo ad Augusta dove una 84enne ha “consegnato” 2.900 euro ad un uomo che si era presentato come l’avvocato dell’assicurazione del figlio.
La Polizia rinnova il suo appello pubblico: non aprire la porta a sconosciuti, ricordarsi che spesso i truffatori sono ben vestiti o indossano divise da lavoro per essere più credibili, farsi accompagnare da parenti o persone fidate per effettuare prelievi bancomat, non fermarsi a parlare con estranei, non comunicare a nessuno il codice pin della carta, non concludere contratti al telefono o via internet, chiamare senza indugio la Polizia di Stato soprattutto nel caso di soggetti che chiedono del denaro a qualsiasi titolo.
I truffatori fanno leva sui molteplici fattori di vulnerabilità degli anziani: la solitudine, la fiducia, la scarsa diffidenza, la disponibilità di tempo, la memoria labile, lo scarso attaccamento al denaro, la coscienza dei propri limiti e la difficoltà a controbattere. Spesso portando a compimento il loro piano senza scrupoli.