Siracusa. Voucher da 5.000 euro per le aziende del territorio: progetti per la digitalizzazione

Anche le imprese siracusane potranno accedere ai voucher digitali da 5.000 a progetto. Dal 15 febbraio via alle domande: c’è tempo fino al 15 aprile. Da giugno l’erogazione. L’opportunità dei Pid (Punto Impresa Digitale) è estesa a tutti i settori e riguarda le province di Siracusa, Catania e Ragusa.
A presentare la misura è stato il presidente della Camera di Commercio del Sud-Est, Piero Agen dopo la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei Voucher digitali I4.0.
Il plafond totale a disposizione ammonta a 240 mila euro, il bando è già on line sul sito camerale (www.ctrgsr.camcom.gov.it) e dal 15 febbraio sarà possibile inviare le domande attraverso la piattaforma Telemaco.
L’obiettivo è ambizioso: potenziare e rinnovare l’apparato digitale del tessuto imprenditoriale locale. Quindi contributi per nuove attrezzature da installare in azienda insieme a strumenti di conoscenza e formazione.




Siracusa. Bonus sociale idrico, tariffa ridotta per chi in difficoltà: pronte le domande

L’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico ha definito le modalità applicative del “Bonus sociale idrico” per la fornitura di acqua a chi versa in condizioni di disagio economico sociale.
Mira a garantire l’accesso all’acqua, prevedendo condizioni agevolate per la fornitura della quantità necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali tramite uno sconto in bolletta.
Al beneficio potranno accedere tutti i nuclei familiari con ISEE non superiore ad euro 8.107,50, che sale a 20mila se si hanno più di tre figli fiscalmente a carico. La richiesta del “Bonus” dovrà essere presentata al Comune o ai Caf delegati, congiuntamente alla domanda per il bonus elettrico e del gas.
Se accettata, sarà consentito lo sconto in bolletta pari al costo di 18,25 mc annui per ciascun componente il nucleo familiare. Lo sconto verrà erogato direttamente per chi ha un contratto diretto; per l’utente indiretto, cioè che vive in un condominio e non ha un contratto proprio di fornitura idrica, il bonus verrà erogato in un’unica soluzione dal gestore del servizio idrico con altre modalità. Il bonus idrico è automaticamente usufruito dai titolari di “Carta Acquisti” e dagli ammessi al “Reddito di inclusione”.
Per il 2018, la richiesta di “Bonus sociale idrico potrà essere presentata dall’1 Luglio, il che consentirà il riconoscimento di un ammontare una tantum a partire dall’1 Gennaio. La modulistica da utilizzare sarà resa disponibile sul sito dell’Autorità (www.autorita.energia.it) e pubblicata anche sul sito del gestore, dell’Ente di Governo dell’Ambito territorialmente competente e sul sito dedicato dell’ANCI (www.sgate.anci.it).




Francofonte. Ricettazione di auto rubate, arresto in flagranza per un 36enne

Scovato a Francofonte il nascondiglio di un ricettatore di auto rubate. Sono stati i carabinieri ad individuarlo ed a recuperare la refurtiva. Arrestato il 36enne Giovanni Bonavita, sorpreso mentre scomponeva varie parti meccaniche e della carrozzeria di una Fiat Panda risultata rubata a Lentini ieri mattina.
Il deposito era in Contrada Bafù, nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Arrestato nella flagranza del reato di ricettazione, è stato sottoposto ai domiciliari.




Siracusa. Fuga da Garozzo, si dimettono tre assessori: dopo Scrofani, anche Spadaro e Piccione

Ancora dimissioni a Palazzo Vermexio. Silvia Spadaro ha lasciato questa mattina l’amministrazione Garozzo. Assessore alle Attività Produttive, entrata in giunta in “quota” Scrofani, come l’ex responsabile del Bilancio ha deciso di dimettersi per quella “coerenza politica”: sarà anche lei coinvolta nel progetto di creazione di un’area moderata a Siracusa, fuori dal centrosinistra.
Nel primo pomeriggio l’anticipazione delle dimissioni di un terzo assessore: Salvatore Piccione. Saranno protocollate domani. Il responsabile di Mobilità e Trasporti ha parlato di scelta meditata da tempo e slegata dalle valutazioni che hanno portato all’addio di Scrofani e Spadaro. Vicende personali più che politiche. Ma non è un mistero che fossero sorte frizioni con il movimento che lo aveva indicato come assessore.
Gli ultimi mesi di amministrazione si presentano, allora, particolarmente accidentati per Garozzo. Dovrà nominare almeno un altro assessore se deciderà di mantenere l’interim su alcune delle rubriche dei due dimissionari. Ma il vero problema non è quello: sembra partita la corsa a prendere le distanze dall’attuale sindaco che ha sempre detto di voler ricandidarsi.
E poi c’è il nodo Consiglio Comunale, dove l’amministrazione perde di fatto la maggioranza. Con Scrofani fuori, ci sono almeno sei consiglieri (Rabbito, Malignaggi, Catera, Impallomeni, Trimarchi e Spuria) non più disposti a sostenere i provvedimenti della giunta. Altri ulteriori 3, attualmente gruppo misto, sarebbero pronti a condividere la scelta. Insomma, con ulteriori 9 consiglieri fuori di fatto dalla maggioranza cambiano radicalmente i numeri su cui l’amministrazione può contare nell’assise.
Se non è crisi, poco ci manca. Con questi ultimi mesi di amministrazione che rischiano di essere segnati dallo stallo per la contrapposizione giunta-Consiglio.




Siracusa. Tre assessori persi in 48 ore, la rabbia di Garozzo vale un anatema: "chi cambia casacca verrà bocciato"

Nel giro di 48 ore ha perso tre assessori. Un rimpasto forzato a cinque mesi dalle elezioni. Se per molti analisti la pioggia di dimissioni va letta come una presa di distanza politica dall’amministrazione Garozzo a cinque mesi dalle elezioni amministrative – e garantirsi così “mani libere” – il sindaco prova a resistere, serra le fila dei fedelissimi rimasti in giunta e passa al contrattacco.
“Comprendo il diritto di ciascuno – ha commentato – di cambiare idea e di scegliere altri percorsi politici, ma mi sfugge su cosa si sia rotto il rapporto tra Gianluca Scrofani e l’amministrazione dopo 3 anni e mezzo di lavoro e di stretta collaborazione. Conoscevo bene la provenienza politica di Scrofani ma il suo ingresso in Giunta fu concordato, una volta maturate le condizioni, non su una semplice conta dei numeri della maggioranza ma perché gli fu chiesto di abbracciare un progetto politico e un programma da realizzare. Egli ha rispettato tale impegno”.
Scrofani, e con lui Silvia Spadaro, non si riconoscono più nell’alveo del centrosinistra ed hanno annunciato la volontà di lasciare i centristi e creare una nuova area moderata. “In Italia – conclude il sindaco Garozzo – Pd e centristi condividono esperienze di governo in centinaia di città e, anche volendo analizzare gli scenari legati all’imminente voto, l’indirizzo è per la conferma della collaborazione in ambito nazionale, né vedo all’orizzonte la confluenza dei centristi nel Pd. Delle due l’una: o Scrofani difetta nell’analisi politica o la sua scelta nasconde qualcosa che non ha voluto ammettere. Aggiungo che molti di quelli che sono passati dal centrosinistra al centrodestra, alle ultime Regionali, sono stati sonoramente bocciati poiché la gente non apprezza i repentini cambi di casacca. Anteporre i fatti o le esigenze personali alla politica è sempre sbagliato”. Praticamente una profezia di sventure (politiche) all’indirizzo di Scrofani. Che per il momento non replica. E guarda avanti. Per il sindaco di Siracusa, invece, è forse arrivato il momento di guardare indietro.




Siracusa. Visite di controllo su vigilesse aretusee inguaiano medico di Agrigento: sospeso per un anno

Un medico di Agrigento è stato sospeso per un anno dell’esercizio della professione. E’ il risultato di apposite indagini scattate a Siracusa e condotte dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Tommaso Pagano.
Nell’agosto dello scorso anno, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa aveva segnalato alla Procura che due agenti di Polizia Municipale avevano dichiarato di essersi presentate presso l’ambulatorio del medico in questione per essere sottoposte al programma di sorveglianza sanitaria in seguito ad infortunio sul lavoro. Le due vigilesse avrebbero anche dichiarato di aver sottoscritto dei moduli in bianco, uno dei quali era il giudizio di idoneità del medico competente.
Sono scattati così i controlli da parte degli investigatori siracusani, come il monitoraggio degli ingressi e delle uscite del laboratorio medico dove venivano eseguite le visite sanitarie e l’acquisizione di tabulati telefonici del medico. E’ stato così possibile riscontrare la presenza del medico persino in un’altra provincia quando invece, sui documenti, risultavano eseguite le stesse visite. L’indagato poi sottoscriveva i relativi certificati medici, oggetto di acquisizione da parte della Polizia Giudiziaria. Non soltanto il giudizio di idoneità ma anche la cartella sanitaria e di rischio, il verbale di visita medica preventiva e l’esame obiettivo.




Augusta. Omissione di soccorso: ritirata la patente al 23enne già accusato di lesioni personali gravi

Ritorna protagonista delle cronache locali Mirko Miduri, il ragazzo augustano accusato di aver aggredito un 20enne lo scorso 20 gennaio. Arrestato dai carabinieri è stato poi rimesso in libertà il 23 gennaio dal gip del tribunale di Siracusa che ha ritenuto sufficiente la misura dell’obbligo di firma.
Ma nella serata di ieri, è stato denunciato dai carabinieri per omissione di soccorso. Gli è stata anche ritirata la patente. Tutto in seguito ad un incidente stradale in via Limpetra, all’incrocio con via Xifonia. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, si sarebbe dato alla fuga dopo aver urtato una vettura il cui conducente e passeggero si sono visti refertare alcuni giorni di prognosi per le lievi ferite riportate.




La triste piaga del caporalato: da Lentini ad Avola, stranieri nei campi senza contratto e tutela

Caporalato e lavoro nero, operazione di contrasto condotta ancora una volta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) d’intesa con il dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Si tratta di un’attività ad ampio raggio, con controlli serrati e ripetuti nel tempo. Rilevato anche questa volta che lo sfruttamento dei lavoratori, nel particolare contesto delle produzioni e raccolta di prodotti agricoli tipici del territorio, è ancora molto presente da nord a sud della provincia. Nei casi più eclatanti, i militari dell’Arma hanno verificato che alcuni lavoratori di origine straniera venivano impiegati a giornata dietro il compenso di 10 euro, di un’abitazione imposta e del vitto. L’attività lavorativa degli stranieri iniziava all’alba quando venivano condotti nei campi per essere recuperati a sera inoltrata. Ovviamente inesistente il contratto di lavoro ed inesistente ogni forma di garanzia; basti pensare che le prestazioni erano continuative senza la possibilità di usufruire di giorni di riposo.
In particolare, ad Avola, presso un’azienda di raccolta di frutti pendenti, i Carabinieri hanno riscontrato che tutti e 7 i braccianti agricoli presenti al momento dell’accesso risultavano essere impiegati senza nessuna forma di contratto e di tutela per l’opera prestata. Controlli effettuati in alcuni fondi agricoli a Pachino, riconducibili ad una ditta di produzione di pomodori, hanno invece consentito ai militari di rilevare la presenza di 3 lavoratori in nero, per cui la ditta non è stata in grado di fornire prova della regolare occupazione lavorativa, di cui due extracomunitari ed uno sprovvisto di alcun tipo di documento di riconoscimento.
A Lentini, i Carabinieri della locale Stazione, con il qualificato supporto Nucleo Ispettorato del Lavoro, nel corso di un servizio iniziato alle prime ore dell’alba, hanno intercettato 4 soggetti extracomunitari di nazionalità albanese mentre venivano accompagnati al lavoro, constatando oltretutto, che uno di questi risultava irregolare sul territorio italiano e già colpito da decreto di espulsione. Lo straniero, unitamente agli altri 3 connazionali vivevano a Lentini presso un’abitazione di proprietà di un soggetto locale, pregiudicato, che veniva quindi denunciato poiché, concedendo la locazione dello stabile, favoriva la condizione di illegalità dell’uomo. Nel corso dell’operazione sono stati quindi individuati e denunciati all’Autorità Giudiziaria anche altri due uomini lentinesi proprietari delle aziende agricole per l’intermediazione illecita e lo sfruttamento dei quattro lavoratori avendo tratto ingiusto profitto dalla stessa condizione di illegalità e dal loro stato di necessità e bisogno che consentiva di impiegarli a fronte di un’irrisoria remunerazione e di una prestazione lavorativa faticosa ed ininterrotta.
Le violazioni riscontrate alla regolare occupazione dei lavoratori individuati all’atto degli accessi ispettivi, hanno permesso di elevare delle ammende e sanzioni per oltre 15.000 euro oltre che alla sospensione delle 4 attività imprenditoriali controllate.




Siracusa. La nuova stazione marittima del Porto Grande, il progetto c'è. Da nove anni ormai

Si ritorna a parlare della nuova stazione marittima del porto Grande di Siracusa. Lentamente, molto lentamente, la vicenda si muove a piccoli passi. Che al momento sono prettamente burocratici. Contatti tra enti, commissioni, Regione, Genio Civile, Soprintendenza e quant’altri.
Il progetto esiste già ed è quello che si è aggiudicato il concorso apposito nel 2009. L’idea vincente risultò quella del team italo-spagnolo guidato da Enrico Reale e composto da Vincenzo Latina, Jordi Garcés, Emanuela Reale, Daria de Seta, Anna Bonet, Raimondo Impollonia, Angela Tortorella e Jose Zaldìvar. Hanno immaginato una costruzione nei pressi della nuova banchina 3 (che all’epoca non esisteva, ndr) quella cioè destinata all’approdo di navi da crociera.
Vediamo intanto la proposta di Enrico Reale. La nuova struttura portuale a due piani si articola su un grande basamento in pietra lavica, dal quale prendono forma tre enormi vele triangolari, di colore chiaro, con giacitura inclinata. Questa la prima particolarità.
Dalla piattaforma litica della stazione marittima si dipartono vari spazi e percorsi. I tempi di realizzazione del progetto si aggirano attorno ai due anni, per un costo pari a 9 milioni di euro. Così spiegava Archiportale il progetto. I soldi vennero “trovati” nelle risorse Fas 2005-2008 messe a disposizione dalla Regione per la messa in sicurezza delle infrastrutture portuali (platfond da 13,8 milioni).
Altre specifiche direttamente dalle schede esplicative del progetto. “La stazione e l’area circostante diverranno spazio pubblico composto da edifici coperti da piani inclinati in larga misura pubblici e praticabili. Il terminal avrà un sistema di imbarco/sbarco passeggeri caratterizzato da due differenti percorsi che si innestano sull’edificio in due differenti punti della quota inferiore. L’articolazione dinamica dell’edificio genera una serie di percorsi che, organizzano lungo tali direttrici pensiline, sedute, piccole zone per esposizioni temporanee o semplici camminamenti. L’edificio assume un duplice ruolo di terminal marittimo, con gli indispensabili requisiti di sicurezza e controllo in fase di imbarco e sbarco passeggeri e le attività connesse e una chiara ed evidente vocazione pubblica data dalla compresenza di spazi di servizio, che si articolano al di sopra e che realizzano un podio, un bel vedere pubblico a servizio delle città”.
Come ricordavamo prima, il progetto non è esecutivo. Deve essere quindi completato per acquisire il livello più idoneo per l’inserimento nella richiesta di finanziamento. E in effetti nel 2010 venne dato mandato in questo senso all’allora capo dell’ufficio tecnico comunale. Nel 2012 venne richiesta ai progettisti una integrazione, per poter procedere in tal senso. E questo mentre, nel frattempo, la Soprintendenza dava il suo ok alle scelte adottate dal Comune per la realizzazione della nuova stazione marittima.
Nel 2014, il rup Giuseppe Di Guardo ha richiesto alla Commissione Regionale Lavori Pubblici il parere tecnico sul progetto preliminare. Solo nel 2016 da Palermo è arrivata una prima risposta, peraltro interlocutoria. In pre-conferenza, infatti, la Commissione ha acquisito la relazione del Genio Civile per poi darsi appuntamento in seconda riunione per valutare gli approfondimenti, i chiarimenti e le integrazioni. Ad esempio sulla conformità dell’opera con lo strumento urbanistico vigente all’interno del porto; sullo stato attuale della zona di intervento e sullo stato ante e post operam dei lavori di ampliamento del molo Sant’Antonio; e sugli studi geologici compiuti riferiti all’area di sedime dell’opera in progetto.
In verità, servirebbe anche di più. Ovvero effettuare una revisione completa dell’opera, motivo per cui nei giorni scorsi Palazzo Vermexio ha deciso di affidare ad un professionista esterno l’incarico di collaborare con il rup per il progetto di fattibilità della nuova stazione marittima nel porto Grande di Siracusa. Incarico da 27mila euro per un altro passo avanti (la speranza). Intanto, dal concorso di idee di progettazione ad oggi sono passati già nove anni circa.

stazione marittima




Noto. Incendio in agriturismo, brutta avventura per una coppia: lei è la presidente della Sibeg (Coca Cola Sicilia)

Brutta avventura a Noto per la presidente della Sibeg, la società che imbottiglia le bevande a marchio The Coca-Cola Company in Sicilia. Nell’agriturismo di cui è proprietaria è scoppiato nella notte un incendio, in contrada Vaddeddi.
Con l’imprenditrice (Cristina Elmi Busi) c’era il marito: al momento la struttura ricettiva è chiusa. Per cause in fase di accertamento, una delle stufe adoperate per riscaldare gli ambienti avrebbe accusato un probabile malfunzionamento. Messisi in salvo, sono stati accompagnati al pronto soccorso del Trigona di Noto a causa del fumo inalato. Per loro tanta paura ma fortunatamente poco altro. I danni alla struttura, invece, sarebbero estesi e comunque al momento non quantificati.