Portopalo. La marineria proclama lo stato di agitazione: "cancellati sgravi al sistema contributivo"

Anche la marineria siracusana, dopo quella agrigentina, ha proclamato lo stato di agitazione. Pescatori ed armatori si sono dati appuntamento per venerdì 9 febbraio, alle 19, a Portopalo di Capo Passero, nella sala riunioni della Banca di Credito Cooperativo.
Protestano contro le circolari di Inps e Inail che hanno nei fatti sospeso l’applicazione, per gli anni 2017 e 2018, degli sgravi contributivi introdotti nel lontano 1997 dalla Legge 30 e da allora sempre riconfermati.
“Cancellare proditoriamente un regime contributivo che era in vigore da quasi venti anni – denuncia Nino Accetta, presidente di Federcoopesca Sicilia – rischia seriamente di destabilizzare una intera economia. Stando così le cose, le imprese della pesca dall’oggi al domani si vedrebbero costrette a pagare contributi Inps e Inail maggiorati anche del 50%. Si tratta di esborsi insostenibili per piccole realtà già stremate dalla crisi. Insostenibili al punto che una impresa su due – abbiamo calcolato – rischia seriamente la chiusura. Chiediamo per questo al governo e a tutte le forze politiche di dare agli operatori una risposta che vada al di là delle soluzioni tampone fin qui proposte”.




Siracusa. Sacerdote a giudizio: minacce ad un 15enne per ottenere rapporti sessuali

Il gup del tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi, ha rinviato a giudizio un sacerdote di 51 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di un 15enne. Nei mesi scorsi il prete era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora a Lentini, la città in cui si sarebbe consumata la violenza. Il sacerdote, che appartiene alla diocesi di Catania, è accusato di aver costretto il quindicenne ad avere rapporti sotto la minaccia di un coltello.
Dopo la denuncia della madre del ragazzino si sono mossi gli investigatori della Procura di Siracusa che, grazie alle intercettazioni telefoniche, hanno ricostruito la vicenda acquisendo elementi diversi elementi di prova.




Siracusa. Fiamme all'auto dell'avvocatessa dalla parte delle donne: presa di mira Daniela La Runa

In fiamme nella notte alla Mazzarona l’auto dell’avvocatessa Daniela La Runa, volto di primo piano anche dalla Rete Centri Antiviolenza. Impegnata professionalmente e nel sociale a tutela delle donne vittime di violenza, proprio questa mattina era anche attesa dal gip del Tribunale di Siracusa per assistere una ragazza che – coincidenza – anche lei ha avuto auto di parenti incendiate. L’eventuale collegamento con quei fatti è tutto da dimostrare ed al momento non si va oltre la coincidenza.
Sulla natura dolosa del rogo che ha distrutto l’auto dell’avvocatessa La Runa, pochi i dubbi. Un testimone avrebbe raccontato alla polizia di aver notato una striscia sull’asfalto, probabilmente liquido infiammabile. Di prima mattina l’intervento della Scientifica per i rilievi del caso. Subito presentata denuncia in Questura.
“Oggi la mia macchina si e’incendiata. Cosi, per caso…Ma io in udienza ci vado lo stesso e darò il meglio di me”, ha scritto poco dopo i fatti la stessa La Runa sulla sua pagina Facebook.




Siracusa. Solidarietà per Daniela La Runa, ferma condanna dell'intimidazione: "fatto gravissimo"

Si moltiplicano gli attestati di solidarietà verso Daniela La Runa, la presidente della Rete Centri Antiviolenza di Siracusa. Ferma la condanna del gesto initimidatorio: la sua auto data alle fiamme mentre era parcheggiata sotto casa. “Un fatto gravissimo che la città non può e non deve tollerare e che colpisce una professionista che si spende ogni giorno in difesa delle donne che subiscono violenza”, le parole della parlamentare Sofia Amoddio. “La battaglia culturale contro la violenza di genere, può essere vinta con le nuove leggi approvate dal Parlamento ma soprattutto, con il lavoro, la dedizione e la passione di quanti si dedicano anima e corpo alla difesa dei soggetti più deboli”.
Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, ha espresso la sua solidarietà. “Un gesto vile che dimostra come la battaglia a difesa delle donne maltrattate e vittime di violenza sia piena di insidie e debba essere combattuta tenendo sempre alta la guardia. Nel manifestare tutta la mia solidarietà all’avvocato La Runa, auspico che le forze dell’ordine e la magistratura facciano presto chiarezza. Ma non è sul singolo episodio che bisogna concentrarsi. Occorre un crescita culturale che deve riguardare principalmente gli uomini ed occorre che si prenda spunto dal prezioso lavoro dei centri antiviolenza affinché nelle donne cresca la sensibilità a denunciare e non si sottovaluti, anche da parte delle istituzioni, ogni minimo segnale di prevaricazione”.
“A nome mio e di tutto il consiglio comunale, esprimo incondizionata solidarietà all’avvocato Daniele La Runa colpita oggi da un atto vile perché ha il coraggio di lottare per le donne vittime di violenza”. Lo dice il presidente del consiglio comunale, Santino Armaro, condannando l’incendio dell’auto della presidente della Rete Centri Antiviolenza. “Nonostante un’accresciuta sensibilità – prosegue il presidente Armaro – il tema delle donne maltrattate e del femminicidio e urgente più che mai. È fondamentale una risposta corale delle istituzioni e della società che si traduca in atti concreti. Ogni abuso sulle donne riguarda tutti noi ma per uscire da questa spirale è urgente che possano avere nella società il giusto ruolo paritario che compete loro”.
Il componente del direttivo regionale di DiventeràBellisima, Paolo Cavallaro, invita Daniela La Runa “ad andare avanti con la forza di prima, accresciuta da tutti gli attestati di solidarietà ricevuti, perché vinca sempre la libertà e la legalità, rappresentata dalla toga che indossa nelle aule di giustizia. Siracusa ha gli strumenti per reagire alla violenza e auspichiamo che al più presto gli autori di tale vile gesto siano assicurati alla Giustizia”.
Piena e incondizionata solidarietà all’avvocatessa anche da Stefano Munafò, segretario generale territoriale della Uil Siracusa-Ragusa-Gela. “Confidiamo nel ruolo degli inquirenti affinché vengano individuati i responsabili e perseguiti per legge – sottolinea ancora Munafò – perché se la legge viene applicata per come è giusto che sia, magari in futuro questi atti criminosi saranno sempre meno, a tutela dei cittadini ma soprattutto di persone come l’avvocatessa La Runa che si spendono per cause nobili e per questo vanno sempre sostenute e non certo intimorite”.
Anche le associazioni del terzo settore esprimono vicinanza all’avvocata La Runa e alla sua famiglia, riconoscendone la professionalità ed l’impegno profuso a difesa delle donne vittime di violenza nelle aule di tribunale e nella vita di tutti i giorni attraverso l’attività di volontariato pluriennale in favore della R.C.A (Rete Centri Antiviolenza fondata a Siracusa dalla giornalista ed editrice Raffaella Mauceri) che da quasi un anno presiede. Attività per le quali La Runa si è esposta personalmente, spesso in casi difficili, come del resto capita non di rado ad operatori delle forze dell’ordine ed esponenti della magistratura, con le conseguenze che la cronaca non manca di raccontarci ogni giorno.




Dopo l'arresto del magistrato si muove la Cassazione: "Sospendere Longo dalle funzioni"

Il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio, ha chiesto al Csm di sospendere Giancarlo Longo dalle funzioni di magistrato e dallo stipendio. E’ la prima reazione ufficiale alla notizia dell’arresto dell’ex sostituto procuratore in servizio a Siracusa. Nelle carte dell’inchiesta, il gip parla di un pm dalla “inquietante capacità criminale” e disposto alla “mercificazione della funzione giudiziaria”.
La Procura di Messina non ha dubbi, dopo decine e decine di accertamenti: quel magistrato sarebbe stato a servizio di un comitato di affari e interessi pilotato dagli avvocati siracusani Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Almeno per tre anni si sarebbero mossi di pari passo, in decine di procedimenti che sarebbero stati condizionati in cambio di denaro e regali. Tutto a “beneficio” dei clienti più importanti dei due legali.
Soldi, vacanze, regalie. E poi la vicenda delle microspie e la bonifica “fai da te”, sotto l’occhio della telecamera nascosta piazza dalla Guardia di Finanza di Messina. Qualcuno, non ancora scoperto, lo aveva avvisato della presenza di cimici piazzate dagli inquirenti nella sua stanza della Procura siracusana. Motivo per cui Longo ha fatto poi sparire il cellulare, come si legge sempre nelle carte dell’inchiesta.
I metodi usati dal magistrato, secondo quanto accertato dalla Procura peloritana, sarebbero stati tre: creazione di fascicoli “specchio”, per poter accedere ad altri documenti di indagine di colleghi e di potenziale interesse per alcuni clienti rilevanti degli avvocati Calafiore e Amara; c’erano poi i cosiddetti fascicoli “minaccia”, in cui “finivano per essere iscritti con chiara finalità concussiva soggetti ostili”; e infine i fascicoli “sponda”, che venivano tenuti in vita “al solo scopo di creare una mera legittimazione formale al conferimento di incarichi consulenziali”, ma sempre nell’interesse presunto dell’associazione a delinquere.
Anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sta seguendo il caso da vicino. “Ora c’è un’azione penale in corso e sullo stesso giudice c’era già stata un’azione disciplinare. Non possiamo che attendere la conclusione delle indagini, anche per avere un quadro della diffusione del fenomeno che a prima vista appare preoccupante”, le sue prime parole. Il ministro chiederà tutti gli atti.




Augusta. "Sono l'avvocato di suo figlio, servono soldi", 84enne truffata: 2.900 euro ad uno sconosciuto

Ancora una anziana donna truffata. E’ successo ad Augusta dove una 84enne ha “consegnato” 2.900 euro ad un uomo che si era presentato come l’avvocato dell’assicurazione del figlio.
La Polizia rinnova il suo appello pubblico: non aprire la porta a sconosciuti, ricordarsi che spesso i truffatori sono ben vestiti o indossano divise da lavoro per essere più credibili, farsi accompagnare da parenti o persone fidate per effettuare prelievi bancomat, non fermarsi a parlare con estranei, non comunicare a nessuno il codice pin della carta, non concludere contratti al telefono o via internet, chiamare senza indugio la Polizia di Stato soprattutto nel caso di soggetti che chiedono del denaro a qualsiasi titolo.
I truffatori fanno leva sui molteplici fattori di vulnerabilità degli anziani: la solitudine, la fiducia, la scarsa diffidenza, la disponibilità di tempo, la memoria labile, lo scarso attaccamento al denaro, la coscienza dei propri limiti e la difficoltà a controbattere. Spesso portando a compimento il loro piano senza scrupoli.




Siracusa. Ladri all'Einaudi: forzati i distributori, rubate le monetine. Due arresti

La loro presenza nei pressi del liceo Einaudi di via Pitia ha subito destato i sospetti dei carabinieri in servizio di controllo del territorio. Verso le scuole, poi, è stata disposta una vigilanza rafforzata, dopo i tanti furti e raid delle ultime settimane. Alla vista dell’auto dei carabinieri, i due si sono dati alla fuga. Avviate le ricerche, sono stati fermati poco dopo a bordo di un’auto di grossa cilindrata.
Perquisiti, sono stati trovati in possesso di diverse monete, contenute in una busta di plastica o in una tasca del giubbotto. Uno dei due aveva 63,75 euro, poco più di 35 l’altro. Un veloce sopralluogo all’intenro della scuola ha permesso di constatare che i distributori automatici di bevande e snack del secondo piano erano stati “visitati” e svuotati dell’incasso in monetine. Sono stati allora arrestati in flagranza di reato il 22enne Concetto Anthony Magnano e Daniele Di Mari, 28 anni. Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.




Siracusa. Camposcuola Di Natale, lavori di manutenzione straordinaria ai blocchi di partenza

Ai blocchi di partenza i lavori per il camposcuola Pippo Di Natale. Si va verso la conclusione della complessa procedura burocratica scattata, come previsto per legge, subito dopo l’aggiudicazione dei lavori.
Per accelerare, all’aggiudicataria Consorzio AppaltItalia è stata proposta l’assegnazione sotto riserva di legge cioè anche prima della stipula del contratto, in presenza di particolari casi di urgenza. E questo, secondo i tecnici di Palazzo Vermexio, sarebbe uno di quelli.
Ad eseguire materialmente i lavori di manutenzione straordinaria sarà la Catalano srl, impresa incaricata da Consozio AppaltItalia. In tre mesi l’impianto ritroverà smalto, splendore ed anche l’omologazione Fidal per gare che non siano solo giovanili. A marzo l’avvio previsto del cantiere che si muoverà secondo un cronoprogramma stilato anche con le società che usufruiscono della struttura in modo da limitare i disagi ad atleti in preparazione di particolari appuntamenti sportivi, laddove possibile.
Per finanziare i lavori era stato acceso in precedenza un mutuo con il Credito Sportivo, poi estinto. Questo perchè il progetto siracusano è stato inserito tra i 32 finanziati attraverso il Fondo Sport e Periferie, con convenzione siglata tra il Coni e gli Enti Locali.
Previste, tra le altre cose, rilievi e prove di laboratorio sulle piste, il collaudo, l’omologazione, l’acquisto di attrezzature e nuovi impianti elettrici. Ovviamente lavori anche per spogliatoi, servizi e tribuna.




Siracusa. Scuole, l'atto d'accusa del Difensore dei Bambini: "è emergenza, nessuno controlla"

Il Consiglio comunale torna in aula alle 18.30 in seconda convocazione. Si riparte dalla relazione del Difensore dei diritti dei bambini. Dopo l’intervento dell’avvocato Carla Trommino e quelli di alcuni consiglieri, ieri sera, è venuto infatti meno il numero legale.
In apertura dei lavori i consiglieri Castagnino, Sorbello ed Impallomeni hanno sollecitato il presidente Armaro sulla necessità di prevedere una seduta di “Question time”: sul punto Armaro ha rinviato ad una specifica richiesta in tal senso da parte di tutti i consiglieri in quanto il question time non è uno “strumento previsto dal Regolamento comunale”.
Il consigliere Bonafede, invece, ha letto in aula un documento in cui, tra l’altro, ha denunciato presunte irregolarità nella gestione, da parte del presidente Armaro, della precedente seduta consiliare.
Altro punto all’ordine del giorno, il “Dimensionamento scolastico” con il piano di razionalizzazione deciso dall’amministrazione.
ubito dopo il Difensore dei diritti dei bambini, Carla Trommino, ha relazionato sulla attività svolta dal suo ufficio. “Un anno vissuto in solitudine- ha detto- ma che spero possa essere gettato alle spalle perché in questo scorcio finale di legislatura molto dell’avviato può essere concluso in questi mesi”. Trommino ha ricordato al Consiglio “Il mancato coinvolgimento dell’Ufficio negli atti di indirizzo che riguardano l’infanzia pur essendo previsto come obbligo” ma anche rivendicato la “Nascita dell’Osservatorio sui diritti dell’infanzia, così come l’imminente ricostituzione del Consiglio comunale dei ragazzi, la cui elezione avverrà il prossimo 6 marzo. Per esso propongo un fondo da alimentare con i proventi di multe da irrogare ai consiglieri che si dovessero rendere protagonisti di atti di violenza verbale nell’espletamento del mandato istituzionale”. Trommino ha poi parlato di emergenza scolastica, sotto il profilo delle carenze edilizie e delle problematiche del dimensionamento, ricordando “le carenze di un sistema in cui non viene svolta nessuna azione di controllo e di vigilanza sul rispetto dei limiti di capienza strutturali, chiaramente indicati nei rilevamenti dell’Ufficio Tecnico comunali. Appare pertanto opportuno che venga posto in essere un coordinamento operativo tra l’Ufficio tecnico comunale ed il Provveditorato agli Studi competente per territorio affinché non venga lasciato alcun margine di discrezionalità al singolo Dirigente scolastico in ordine al rispetto dei limiti di capienza”.
Sugli asili nido Trombino, in vista della prossima scadenza del bando di gara per l’assegnazione della loro gestione, ha proposto “La costituzione di un tavolo tecnico nella stessa composizione della commissione esaminatrice delle richieste di accreditamento degli asili nido, con il compito di valutare efficienza e qualità del servizio”.
Ultimo tema affrontato quello delle famiglie assegnatarie per le quali, per le annualità 2017/2018, “Si è giunti al traguardo negativo di una previsione generale di spesa annua di appena 2.400 Euro complessivi, per mancanza di fondi di bilancio. La normativa prevede che per il sostegno venga erogata la somma di 400 euro mensili per ogni famiglia: si tratta di un’omissione che può essere perseguita nelle competenti sedi giudiziarie con conseguente aggravio dei costi in capo all’Amministrazione”.
Successivamente alla relazione di Trombino sono intervenuti i consiglieri Salvo Castagnino che prendendo spunto dalle comunicazioni del Difensore ha parlato di “Inadempienze dell’Amministrazione che evidentemente aveva altre priorità. Avere assegnato alle Politiche educative un Ufficio che deve continuare a rimanere di competenza delle Politiche sociali è stata una scelta sbagliata”; Salvo Sorbello, invece, ha lamentato l’assenza in aula del Sindaco e della Giunta nella sua interezza perchè “Quello dell’infanzia non è un tema settoriale, riguarda trasversalmente tutte le rubriche. Il mio giudizio, positivo sull’Ufficio, è critico verso l’Amministrazione non solo per la riduzione delle erogazioni ma per la complessiva politica portata avanti in alcuni settori, ad esempio in materia di edilizia scolastica”; sulla relazione, positivo anche il giudizio del consigliere Cetty Vinci, per la quale “Adesso occorre portare avanti le sollecitazioni emerse dalle comunicazioni del Difensore. Occorre intervenire in maniera decisa non solo sui temi dell’infanzia ma anche su quelli della scuola, essendo questo il principale ambito di riferimento”; per Alberto Palestro, infine, “Se responsabilità ci sono nelle criticità emerse dalla relazione del Difensore esse vanno ricercate non solo nella Giunta. Il Consiglio avrebbe potuto avere un ruolo suppletivo se fosse stato messo al corrente: investire sull’infanzia, infatti, è un dovere perché dobbiamo preparare il futuro delle nuove generazioni”.
Dopo l’intervento di Palestro la verifica del numero legale: si torna in aula alle 18.30 per continuare con la discussione sulla relazione e per trattare l’altro punto all’ordine del giorno, quello riguardante il “Dimensionamento scolastico”.




Augusta. Si picchiano durante l'ora di educazione fisica, naso rotto per due 15enni

Due 15enne hanno dato vita ad una accesa lite durante l’orario di lezione. E’ accaduto all’istituto tecnico di via Catania, ad Augusta. Durante l’ora di educazione fisica i due, appartenenti ad una seconda, dopo un diverbio per futili motivi sono arrivati allo scontro fisico. Si è reso necessario anche l’intervento del 118 per accompagnare i due studenti al Muscatello. Diagnosticata ad entrambi la rottura del setto nasale per una prognosi di 21 giorni.