Siracusa. Servono almeno 700.000 euro per la facciata della Giaracà: "degrado dinamico in atto"

Servono almeno 700.000 euro per il ripristino della facciata e dei prospetti esterni dell’edifico che ospita il comprensivo Giaracà, in via Gela. La cifra venne indicata nel giugno del 2017 in risposta ad una apposita interrogazione del consigliere comunale Alfredo Foti. Nella nota si confermava il “processo di degrado dinamico in atto” e si indicava come strada perseguibile – dato l’importo – l’inserimento dei necessari lavori nel piano triennale delle opere pubbliche. “Ma a tutt’oggi non ho nessuna notizia riguardo alle intenzioni dell’amministrazione”, dice proprio Foti. “Non sappiamo in che stato sia la progettazione nè se ci si è presi la briga di partecipare a bandi di finanziamento regionale per l’edilizia scolastica. Purtroppo, quello dell’edilizia scolastica è un tema di scottante e preoccupante attualità. Auspico un intervento deciso dell’amministrazione”, il suo pensiero.
L’ultimo intervento di messa in sicurezza alla Giaracà risale all’ottobre del 2016 quando sono stati rimossi tratti dell’intonaco ammalorato all’interno ed all’esterno dell’edifico oltre al ripristino di un giunto di dilatazione e il ripristino dei copriferro in corrispondenza di tutti gli ingressi e delle uscite di sicurezza. E, immancabile, la posa delle reti per interdire certe aree al transito.
Oggi basta un’occhiata, anche di sfuggita, per notare come la scuola – vista dall’esterno – appaia come “bombardata”. E non degna della qualità del lavoro che, all’interno, vi svolgono con passione insegnanti, dirigenti e personale Ata.




Vincoli a difesa della Storia: chiesta alla Soprintendenza la salvaguardia per la ex Batteria A

Durante la Seconda Guerra mondiale fu una delle più attive batterie di difesa delle coste siracusane. Capace di sparare proiettili di 900kg a più di 30km di distanza con due pezzi navali da 381/40 in caverna. Durante le operazioni belliche del luglio 1943 fece sentire la sua presenza con circa 17 colpi sparati alla vista delle prime navi britanniche. Oggi per la ex batteria “A” della piazzaforte Augusta-Siracusa si parla di vincoli di salvaguardia. L’Associazione Lamba Doria ha presentato una richiesta di istituzione vincoli alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa.
La Batteria fu sede del comando gruppo Sud della 9 Legione Milizia Artiglieria Marittima di Siracusa comandata dal seniore Ezio Formelli. Oggi la batteria rappresenta un’altra sentinella non più vigile verso il “Mare Nostrum” ma verso il nuovo quartiere popolare di Siracusa della Mazzarrona. Il complesso storico è sede di una base della Marina Militare, che ne cura lo stato di conservazione.




Siracusa. Fuori programma al Teatro Comunale: problema tecnico causa 90 minuti di ritardo

Inatteso fuori programma questo pomeriggio al Teatro Comunale di Siracusa. Portoni chiusi e circa 300 persone in attesa all’esterno, per un problema tecnico all’impianto antincendio. Croce del teatro comunale, quell’impianto ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, pare per un sensore non funzionante. Le porte dovevano essere aperte almeno dalle 15.00 visto che alle 16:00 doveva avere inizio lo spettacolo di danza, Il lago dei cigni. Ma fino alle 17:00 le persone hanno dovuto attendere all’esterno, mentre i pompieri completavano verifiche e controlli. Nervosismo dilagante all’esterno con critiche ma anche violente bussate al portone di ingresso del teatro. Proprio in questi giorni, all’interno della struttura vengono completati i lavori proprio all’impianto antincendio definitivo. Operazioni che dovrebbero rendere possibile ottenere l’agibilità definitiva ed a tempo determinato che ancora manca. Come un modello di gestione, di cui in Consiglio Comunale pare non si debba ancora parlare. Ma chi può organizzare spettacoli oggi al teatro comunale? E seguendo quale criteri?




Siracusa. Settanta famiglie "sperimentano" il compostaggio di comunità, con sconto Tari del 15%

Parte il compostaggio al vivaio comunale di Siracusa. In novanta giorni dal posizionamento e inaugurazione della compostiera l’associazione Rifiuti Zero Siracusa ha ottenuto il nulla-osta per l’avvio delle operazioni. Selezionate le settanta famiglie (attraverso un avviso pubblico) che parteciperanno a questo tipo di trattamento della frazione organica dei rifiuti.
Le settanta utenze selezionate usufruiscono della riduzione Tari del 15% e “partecipano in questo modo ad un processo di cambiamento culturale fondamentale per una inversione di tendenza della situazione dei rifiuti in città”, spiega Salvo La Delfa per Rifiuti Zero Siracusa.
Le 70 famiglie seguiranno un corso di formazione di base sul compostaggio e saranno attori anche nella gestione effettiva della compostiera. Il regolamento indica quali sono le frazioni di rifiuti organici che possono essere conferiti nella compostiera di comunità. Si tratta di scarti di frutta e verdura, croste di formaggi e latticini, avanzi di pane, scarti di dolci e merende, cibo scaduto o ammuffito, scarti di pasta e minestra, gusci di uova, crostacei e molluschi, scarti di pesce e di carne anche con ossa, stuzzicadenti di legno, fondi di caffè, tisane e te con il filtro.
La compostiera del vivaio comunale gestirà settimanalmente un quantitativo di rifiuti organici di circa 500 kg che attraverso il processo chimico/biologico si trasformerà in un ottimo compost che sarà ripartito fra gli utenti o donato al vivaio.




Noto. Il manifesto di Casa Pound: "immigrati da rimpatriare". Il sindaco: "noi città accogliente"

Polemiche a Noto dopo l’affissione, alle porte della cittadina, di un manifesto contro i migranti firmato da Casa Pound. “Immigrazione: obbiettivo rimpatrio”, recita lo slogan sopra l’immagine di un barcone di migranti in mare aperto e una freccia rossa che ne traccia la rotta verso casa. “Chi non ha titolo per restare in Italia deve tornare immediatamente da dove è venuto”, la scritta che completa il già chiaro messaggio del movimento politico di estrema destra.
Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ha subito spiegato di non condividere il messaggio ma di non stare pensando a coprire l’affissione. “Siamo una comunità accogliente. Ospitiamo una 70 di migranti nelle strutture del territorio. Mai un episodio di frizione o contrasto”, spiega al telefono su Fm Italia ed Fm Italia Tv (872 dtt). “Da poco abbiamo firmato un protocollo in Prefettura attraverso il quale gli stranieri potranno svolgere lavori di pubblica utilità come cura delle aree a verde e pulizia. Non sfruttamento ma una ulteriore forma di integrazione, salutata con favore dagli stessi ragazzi ospitati”, dice ancora il sindaco Bonfanti.
A Noto, però, quell’affissione continua a far discutere ed a creare qualche imbarazzo.




Siracusa. La scuola dimenticata: il comprensivo Giaracà aspetta la manutenzione della facciata

In via Gela, tra Pizzuta e Scala Greca, c’è la sede centrale dell’istituto comprensivo Giaracà. A guardarla dall’esterno, fa una certa impressione. La facciata ed i prospetti esterni sembrano esser stati colpiti da chissà quanti colpi di mortaio. Ovviamente non è così. Hanno perso pezzi a causa del maltempo, con distacchi di calcinacci e armature in ferro scoperte anche in seguito a picconate per la messa in sicurezza, eliminando possibili ulteriori distacchi. Il problema, però, è il risultato finale. Sotto gli occhi di tutti e senza bisogno di commenti.
E’ bene precisare che la scuola è sicura, intesa come struttura. Lo ha certificato nel novembre del 2016 anche la Prefettura, su espressa richiesta dei genitori di alunni. Dirigente, insegnanti e personale ata svolgono poi, all’interno, un ottimo lavoro quotidiano. Il giudizio è solo sulle condizioni della facciata e dell’esterno in genere del Giaracà.
“Che fine hanno fatto le promesse di ristrutturare l’edificio scolastico?”, si domandano oggi i genitori che assistono all’avvio di lavori in altri istituti comprensivi, seguendo una cronica emergenza. “Già due anni fa erano stati promessi interventi, entro e non oltre l’estate del 2017. Siamo a gennaio 2018 e vedo che sono stati attivati i percorsi per ristrutturare e mettere in sicurezza altri plessi scolastici, dimenticando totalmente il Giaracà”, si sfoga Fabio, un genitore. “Oltre all’esterno, le cui condizioni sono facilmente valutabili, la palestra si allaga e le infiltrazioni sono un pò ovunque”, le segnalazioni.
L’Ufficio Tecnico del Comune ha ricevuto l’input di quantificare i lavori necessari alla Giaracà. Una prima indicazione per poi redigere eventuali progetti esecutivi. Insomma, al momento non si parla di interventi.
Intanto sono partiti i lavori per l’impermeabilizzazione del soffitto della scuola materna Montessori, in via Mazzanti. Operazioni necessarie dopo la chiusura disposta dai Vigli del Fuoco a causa delle infiltrazioni che rendevano poco sicura la struttura. Le classi ed i piccoli alunni sono stati trasferiti in altra sede.
Lavori anche per la palestra e la manutenzione straordinaria del comprensivo Martoglio, importo 150.000 euro. Nel marzo del 2016, con un nostro servizio, avevamo segnalato le tristi condizioni di quella scuola, con (tra le altre cose) la palestra chiusa anche in questo caso dai vigili del fuoco. Quasi due anni dopo, i lavori.




Siracusa. Lunedì al Quintiliano sopralluogo dell'assessore regionale Lagalla: "le risorse ci sono, mancano i progetti"

L’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, lunedì sarà a Siracusa. Visita al liceo Quintiliano dove, alcuni giorni fa, si sono distaccati dei calcinacci dal soffitto di un’aula, finiti addosso a due studentesse, ferite. Incontrerà gli studenti ed il preside, Giuseppe Mammano. “E’ la risposta che la Regione deve ai siciliani di domani, ai ragazzi che oggi frequentano le nostre scuole. Dare speranza per il futuro è dovere di chi governa”, dice nel suo intervento al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV (872dtt). Con parole misurate, Lagalla tira però le orecchie agli enti locali: “le risorse in Regione ci sono, mancano però i progetti. Comuni ed ex Province tornino a realizzare progetti, pronti alla bisogna. Altrimenti si rischia di assistere al triste copione di risorse rimandate indietro perchè non si è capaci di spenderle”.
Di seguito alcuni passaggi dell’intervista con l’assessore regionale Lagalla.




Siracusa. Tra due litiganti spunta una pistola, denunciato commerciante: voleva riportare la calma

Un commerciante di 51 anni è stato denunciato per minacce aggravate. E’ uscito arma in pugno dalla sua attività per cercare di sedare una lite scoppiata lungo viale Scala Greca per futili motivi, forse legati ad un parcheggio. Le persone che stavano fronteggiandosi, poco prima delle 18 di ieri pomeriggio, si sono improvvisamente ritrovati con la pistola a gas Beretta puntata contro ed invitati a smettere di fronteggiarsi.
Convinto di aver agito per il bene e la quiete pubblica, l’uomo ha però dovuto fare i conti con i poliziotti. Avvisati della presenza di una pistola, sono intervenuti ed hanno alla fine denunciato il commerciante. Esistono, in effetti, norme precise circa la detenzione di un’arma – fosse anche giocattolo – in negozio. E regole ancor più stringenti relativi all’utilizzo, anche a mò di deterrente.




Priolo. Rapina in appartamento, quattro malviventi all'opera: colpito il proprietario per fuggire

Un commando composto da quattro persone ha fatto irruzione in un appartamento di Priolo per compiere una rapina. Si sono introdotti in casa forzando la porta di ingresso per poi portare via 2.000 euro in contanti, monili in oro e un telefono cellulare. I quattro, inoltre, hanno spintonato il proprietario colpito alle gambe con una spranga per poter guadagnare la fuga. Indagini in corso da parte della polizia.




Noto. Compagno violento, l'odissea di una donna: sputi, offese e minacce di morte

Gli investigatori parlano di “una vera odissea”. A cui si è riusciti a metter fine grazie alla denuncia di una 36enne di Noto. La donna ha raccontato episodi reiterati di soprusi, umiliazioni ed intimidazioni subite da parte del convivente, un catanese suo coetaneo. Anni di vessazioni a cui la vittima ha cercato, senza riuscirvi, di sottrarsi, anche per tutelare la salute e sicurezza del figlio piccolo, appena poco più di un anno, della coppia. Comportamenti improntati alla violenza ed alla prepotenza. Ieri l’ultimo episodio che ha indotto la donna a contattare i carabinieri ed a sporgere una dettagliata denuncia.
Dopo una discussione, pare perchè l’uomo avrebbe strappato alla denunciante la firma su un foglio di carta attestante l’autorizzazione a tenere sempre con sé il bimbo, il convivente avrebbe iniziato ad apostrofarla donna con ogni genere di epiteto offensivo. Poi minacce di morte e persino uno sputo in faccia mentre la donna teneva in braccio il loro figlio.
Ha trovato il coraggio di allontanarsi da casa e contattare i carabinieri, con cui si è recata al pronto soccorso. Si muove anche la Procura di Siracusa, per fare piena luce sulla vicenda.