Siracusa. Un petardo gli esplode tra le mani, ragazzino perde la destra: amputazione in ospedale

Un petardo esploso in mano ed un 15enne ha perso la destra. E’ accaduto nel pomeriggio in via Vermexio, in Borgata, a pochi passi da piazza Santa Lucia. Non è ben chiaro se il ragazzo abbia raccolto il non meglio identificato petardo per terra o se invece lo stesse preparando per l’accensione ed il seguente lancio. Tutto è comunque accaduto nel giro di pochi istanti.
A prestare i primi soccorsi è stato il personale del 118, subito accorso. Trasportato d’urgenza in ospedale, per lui si è resa necessaria l’amputazione quasi totale della mano. E questo proprio quando si “festeggiava” in provincia il dato di zero feriti per i botti di fine anno.




Siracusa. Viale Tisia, una giovane precipita dal primo piano di un edificio: corsa in ospedale, indaga la polizia

E’ ancora tutto da decifrare l’episodio accaduto nel tardo pomeriggio in via Tisia. Poco dopo le 18 una ragazza non ancora diciottenne è rovinata dal primo piano di un edificio sul marciapiede sottostante. Le indagini sono affidate alla Polizia, intervenuta sul posto insieme ai sanitari del 118 allertati dai passanti nella trafficata zona alta di Siracusa. Sul posto si è creata in pochi minuti una folla di curiosi. La ragazza è stata trasportata al pronto soccorso dell’Umberto I. Ha riportato contusioni e ferite (tecnicamente un politrauma) che, secondo le prime informazioni, non la pongono in pericolo di vita.




Siracusa. Turismo a gonfie vele, aumentano le presenze sotto le feste

Aumentano le presenze turistiche durante le feste a Siracusa. Complice anche il quadro internazionale, la Sicilia rimane meta preferita. Festeggiano gli albergatori siracusani e tutto il comparto turistico cittadino: +6,2% le presenze a Natale ed oltre +15% per i soggiorni a Capodanno. “Un aumento consistente che è andato oltre quanto ci si attendeva. Ottima la permanenza media dei turisti che si attesta in 2/3 giorni. In crescita i pernottamenti degli italiani, ma anche le presenze dal mercato estero: in primis, francesi, tedeschi e spagnoli, con la gradita sorpresa di un emergente mercato cinese”, spiega il presidente di Noi Albergatori, Peppe Rosano.
Il trend in rialzo conferma Siracusa meta turistica di successo. Attesa adesso la comunicazione circa la tendenza dei flussi turistici prevista per il 2018.




Siracusa. Trasporto urbano: gli autobus a noleggio rimangono nei garage, il servizio non parte

Di quello che doveva essere il primo passo verso una municipalizzazione del servizio di trasporto urbano – o quanto meno un netto miglioramento dei collegamenti in città, garantiti da mezzi pubblici – si sono perse le tracce.
Il Comune aveva cercato e trovato tre autobus da noleggiare e di cui sarebbe diventato proprietario dopo tre anni di affitto. Erano stati studiati i percorsi, le tratte. Uno studio, va ammesso, ben fatto per incrociare le necessità di spostamento di chi risiede in zone non servite e la necessità di ricorrere ala dicitura “servizio turistico” per non incappare negli strali di Ast, esclusivista del trasporto urbano in senso stretto a Siracusa. Erano persino comparse le fermate nei mesi scorsi, con tabelle montate su pali lungo i marciapiedi. Neanche a dirlo, erano state indicate le date di partenza del nuovo servizio, con documenti ufficiali del Comune di Siracusa: agosto prima, dicembre poi.
Annunci a vuoto. I documenti sono ancora al vaglio dei piani alti di Palazzo Vermexio. C’è qualcosa che evidentemente va sistemata o rivista e di cui – con ogni probabilità – non ci si era accorti durante il bando, l’aggiudicazione ed i mesi a venire. Sino ad oggi.
Era il 14 dicembre del 2016 quando il Comune indisse la procedura per il noleggio dei tre bus. A marzo del 2017, termine stabilito per la presentazione delle offerte, una sola busta era giunta negli uffici comunali: l’offerta della Genius Automobiles Italia, società siracusana, pari a 393.562,95 euro (ribasso del 3%).Solo ad aprile 2017 il verbale di gara è stato approvato subordinando però l’approvazione definitiva alle verifiche dell’Ufficio Contratti. Arrivata ad ottobre del 2017 con l’indicazione di avvio del servizio a partire dal primo dicembre (determina 115) con la previsione del pagamento dei primi 20.000 euro circa (quota carburante e noleggio). Ma come è facile riscontrare, nessuno dei 3 bus ha – da quella data – percorso anche un solo chilometro sulle strade siracusane. Come scritto in precedenza, i documenti (compreso il contratto) sono al vaglio dei massimi dirigenti comunali. Non vuol dire automaticamente che vi siano aspetti passibili di contestazioni legali qualora si procedesse ma passaggi da controllare e verificare si. Con il rischio che la ditta aggiudicataria, forte delle carte firmate e validate sin qui, possa anche stancarsi dell’attesa e di eventuali costi sostenuti e chiedere ragione ma soprattutto conto (rimborso) alle casse comunali.

foto: archivio




Siracusa. La scuola di via Calatabiano finalmente apre, venerdì la consegna all'Archia

La nuova scuola di via Calatabiano, completata nelle scorse settimane, sarà assegnata all’undicesimo istituto comprensivo “Archia”. E’ l’annunciata soluzione al sovrannumero di iscritti che ha costretto ad una difficile coabitazione nel plesso di via Asbesta prima ed a doppi turni nella centrale di via Monte Tosa dopo.
Il passaggio formale avverrà pubblicamente venerdì 5 gennaio alle 10.30. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, e l’assessore alle Politiche scolastiche, Roberta Boscarino, consegneranno sul posto l’immobile alla dirigente del comprensivo “Archia”, Valeria Nicosia.
I lavori erano stati appaltati nel 2013, dopo una lunga attesa. L’importo complessivo per la ricostruzione dell’edificio scolastico è stato di 3.979.618,05 euro. Il Ministero dell’Istruzione, attraverso la Cassa depositi e prestiti, concesse 2.000.000 euro all’epoca dell’aggiudicazione. Il Comune di Siracusa ha invece acceso un mutuo di 1 milione di euro.




Siracusa. Botti di fine anno, nessun ferito ai Pronto Soccorso della provincia. Il video di via Cassia

Nessun ferito per i “botti” di Capodanno in provincia di Siracusa. In molti, da Portopalo a Lentini, non hanno voluto rinunciare al rumoroso modo di salutare l’arrivo del nuovo anno senza per questo incorrere in bruciature o, peggio, ustioni ed altri danni.
Nessun accesso al Pronto Soccorso dell’Umberto I, idem nei reparti di prima emergenza degli ospedali di Lentini, Noto ed Avola. Bilancio positivo, frutto di più concause: maggiore rispetto delle regole; risultato delle ultime campagne di prevenzione e sensibilizzazione; sequestri operati dalle forze dell’ordine e le minori risorse economiche da destinare ai fuochi d’artificio.
Non sono comunque mancati i botti. Petardi ma anche veri e propri giochi pirotecnici come nel caso di via Luigi Cassia, a Siracusa. Diversi minuti di fuochi d’artificio, visibili da gran parte della città.




Siracusa. Un regalo al Comune: altalena per disabili donata per il parco giochi di piazza Adda

Bel gesto dell’associazione “Cuore di Antonio di Marco” che ha donato ad uno dei parco giochi per bambini della città un’altalena per diversamente abili. Chieste le autorizzazioni del caso, la nuova altalena con pedana in grado di sostenere le carrozzelle può ora essere installata all’interno dell’area giochi di piazza Adda, all’interno del frequentato parco. Una targa accanto alla nuova altalena per diversamente abili ricorda la donazione. E’ costata 3.416 euro all’associazione “Cuore di Antonio di Marco”. L’auspicio, adesso, è che venga correttamente utilizzata per il suo scopo ed in maniera responsabile – da genitori e bambini – a differenza di quanto accaduto in piazza San Giovanni.

foto: archivio




Avola. In preda ai fumi dell'alcol entra in un bar e molesta i clienti, la notte "brava" di un 65enne

La scorsa notte un 65enne, sotto gli effetti dell’alcool, è entrato in un bar di Avola chiedendo una bevanda superalcolica. Al rifiuto del proprietario del bar, l’uomo ha iniziato ad urlare ed inveire contro le latre persone presenti nell’esercizio. Sono intervenuti i carabinieri che, dopo aver calmato l’uomo, lo hanno sottoposto ad un controllo medico che ne ha confermato lo stato di ubriachezza. Sono stati avvisati i parenti che lo hanno riportato a casa.

foto: archivio




Augusta. Con arnesi atti allo scasso in auto vicino a villette, 26enne finisce in manette

Verosimilmente avrebbe forse voluto portare a termine qualche “colpo” in villetta, approfittando di muoversi in una zona non densamente abitata. Ma è andata male al priolese Salvatore Carlo Luminario, fermato dai carabinieri nei pressi di un’abitazione di Agnone Bagni.
Il fatto che l’uomo si trovasse in quel luogo nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Priolo Gargallo ha ulteriormente insospettito i militari. Nell’auto dell’uomo hanno trovato, ben occultati, numerosi arnesi atti allo scasso.
E’ stato pertanto dichiarato in arresto per inosservanza degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione e sottoposto agli arresti domiciliari oltre che denunciato per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.




Benvenuto 2018, ma sta tranquillo: Siracusa persa era, persa è e persa (forse) resta. Tra sporcizia ed abusivi

Dino Cartia, giornalista che ha insegnato la professione a tanti cronisti di oggi, coniò per la sua amata e detestata Siracusa un modo di dire che è entrato nel parlare quotidiano, un’espressione che molti ripetono senza conoscerne l’origine. Cartia disse, e scrisse più di una volta, che “Siracusa persa era, persa è e persa resta”. Visione iconoclasta di passato, presente e futuro immobili, dove niente cambia se non il tempo in cui coniugare fatti e avvenimenti sempre uguali a sè stessi.
Ma se c’è un momento in cui è naturale pensare al futuro, quello è di certo il primo giorno di un nuovo anno. Che si presenta però oggi al presente che ricorda un passato immoto. Insomma, ancora una volta: “Siracusa persa era, persa è e persa resta”. Tutti intenti a battere le mani intorno alle luci colorate che distraggono e allontano dai problemi veri, quelli di ogni giorno.
Per raccontare, allora il primo gennaio del salotto buono di Ortigia – cartina di tornasole delle ambizioni siracusane – bastano due immagini. Piazzale XXV Luglio, recentemente pedonalizzato dall’amministrazione perchè spazio elegante da vivere ed ammirare. In tutto il suo splendore: venditori ambulanti abusivi e spazzatura. Come quella che è stata riversata all’interno dell’area archeologica del Tempio di Apollo che di quel piazzale è meraviglioso incastro. I turisti, che spesso vengono considerati di maggior valore rispetto ai residenti siracusani, fotografavano inorriditi, divertiti nel trovare conferma delle abitudini di “questi meridionali”. E in fondo pare che se qualcuno avesse voluto, pure una lavabiancheria sarebbe tranquillamente potuta finire accanto alle prime colonne erette nella città che fu guida della Magna Grecia.
D’accordo, l’inciviltà di chi sporca e insozza. Ma con migliaia di presenze che – prevedibilmente – si proiettano nel centro storico per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e davanti a misure di sicurezza straordinarie, ti aspetti che ci sia un minimo di controllo o della pulizia straordinaria laddove inevitabilmente le presenze sono lievitate. A meno di non cedere ancora all’idea della lavabiancheria di cui sopra.
Pochi passi più in là c’è l’area di sosta (a pagamento) di Riva della Posta. Peccato, però che i parcometri oggi non funzionassero. Alternative? Pagare al posteggiatore abusivo ovviamente in servizio e incrociare le dita sperando di non rimediare persino una multa. Già, gli abusivi. Difficili da battere nonostante lo sforzo (Daspo Urbano) che effettivamente viene profuso. Ma se altre istituzioni e autorità lasciano i vigili urbani ed il Comune da soli davanti al problema, si battano i pugni ai tavoli tecnici in Prefettura incentrati sull’ordine pubblico. I problemi si accumulano ma solo perchè le soluzioni balbettano. Non c’è un responsabile unico, piuttosto un insieme di colpe di sistema. Ed è per questo che Siracusa persa era, persa è e persa resta. Almeno finchè non decide di cambiare schema e fare qualcosa di nuovo: crescere. In questo, serve la guida di una classe dirigente oggi chiusa dentro il palazzo da dove si vedono solo le luci abbaglianti e colorate. I problemi, però, sono altrove.