Siracusa. Un regalo al Comune: altalena per disabili donata per il parco giochi di piazza Adda

Bel gesto dell’associazione “Cuore di Antonio di Marco” che ha donato ad uno dei parco giochi per bambini della città un’altalena per diversamente abili. Chieste le autorizzazioni del caso, la nuova altalena con pedana in grado di sostenere le carrozzelle può ora essere installata all’interno dell’area giochi di piazza Adda, all’interno del frequentato parco. Una targa accanto alla nuova altalena per diversamente abili ricorda la donazione. E’ costata 3.416 euro all’associazione “Cuore di Antonio di Marco”. L’auspicio, adesso, è che venga correttamente utilizzata per il suo scopo ed in maniera responsabile – da genitori e bambini – a differenza di quanto accaduto in piazza San Giovanni.

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Avola. In preda ai fumi dell'alcol entra in un bar e molesta i clienti, la notte "brava" di un 65enne

La scorsa notte un 65enne, sotto gli effetti dell’alcool, è entrato in un bar di Avola chiedendo una bevanda superalcolica. Al rifiuto del proprietario del bar, l’uomo ha iniziato ad urlare ed inveire contro le latre persone presenti nell’esercizio. Sono intervenuti i carabinieri che, dopo aver calmato l’uomo, lo hanno sottoposto ad un controllo medico che ne ha confermato lo stato di ubriachezza. Sono stati avvisati i parenti che lo hanno riportato a casa.

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Augusta. Con arnesi atti allo scasso in auto vicino a villette, 26enne finisce in manette

Verosimilmente avrebbe forse voluto portare a termine qualche “colpo” in villetta, approfittando di muoversi in una zona non densamente abitata. Ma è andata male al priolese Salvatore Carlo Luminario, fermato dai carabinieri nei pressi di un’abitazione di Agnone Bagni.
Il fatto che l’uomo si trovasse in quel luogo nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Priolo Gargallo ha ulteriormente insospettito i militari. Nell’auto dell’uomo hanno trovato, ben occultati, numerosi arnesi atti allo scasso.
E’ stato pertanto dichiarato in arresto per inosservanza degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione e sottoposto agli arresti domiciliari oltre che denunciato per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.




Benvenuto 2018, ma sta tranquillo: Siracusa persa era, persa è e persa (forse) resta. Tra sporcizia ed abusivi

Dino Cartia, giornalista che ha insegnato la professione a tanti cronisti di oggi, coniò per la sua amata e detestata Siracusa un modo di dire che è entrato nel parlare quotidiano, un’espressione che molti ripetono senza conoscerne l’origine. Cartia disse, e scrisse più di una volta, che “Siracusa persa era, persa è e persa resta”. Visione iconoclasta di passato, presente e futuro immobili, dove niente cambia se non il tempo in cui coniugare fatti e avvenimenti sempre uguali a sè stessi.
Ma se c’è un momento in cui è naturale pensare al futuro, quello è di certo il primo giorno di un nuovo anno. Che si presenta però oggi al presente che ricorda un passato immoto. Insomma, ancora una volta: “Siracusa persa era, persa è e persa resta”. Tutti intenti a battere le mani intorno alle luci colorate che distraggono e allontano dai problemi veri, quelli di ogni giorno.
Per raccontare, allora il primo gennaio del salotto buono di Ortigia – cartina di tornasole delle ambizioni siracusane – bastano due immagini. Piazzale XXV Luglio, recentemente pedonalizzato dall’amministrazione perchè spazio elegante da vivere ed ammirare. In tutto il suo splendore: venditori ambulanti abusivi e spazzatura. Come quella che è stata riversata all’interno dell’area archeologica del Tempio di Apollo che di quel piazzale è meraviglioso incastro. I turisti, che spesso vengono considerati di maggior valore rispetto ai residenti siracusani, fotografavano inorriditi, divertiti nel trovare conferma delle abitudini di “questi meridionali”. E in fondo pare che se qualcuno avesse voluto, pure una lavabiancheria sarebbe tranquillamente potuta finire accanto alle prime colonne erette nella città che fu guida della Magna Grecia.
D’accordo, l’inciviltà di chi sporca e insozza. Ma con migliaia di presenze che – prevedibilmente – si proiettano nel centro storico per festeggiare l’arrivo del nuovo anno e davanti a misure di sicurezza straordinarie, ti aspetti che ci sia un minimo di controllo o della pulizia straordinaria laddove inevitabilmente le presenze sono lievitate. A meno di non cedere ancora all’idea della lavabiancheria di cui sopra.
Pochi passi più in là c’è l’area di sosta (a pagamento) di Riva della Posta. Peccato, però che i parcometri oggi non funzionassero. Alternative? Pagare al posteggiatore abusivo ovviamente in servizio e incrociare le dita sperando di non rimediare persino una multa. Già, gli abusivi. Difficili da battere nonostante lo sforzo (Daspo Urbano) che effettivamente viene profuso. Ma se altre istituzioni e autorità lasciano i vigili urbani ed il Comune da soli davanti al problema, si battano i pugni ai tavoli tecnici in Prefettura incentrati sull’ordine pubblico. I problemi si accumulano ma solo perchè le soluzioni balbettano. Non c’è un responsabile unico, piuttosto un insieme di colpe di sistema. Ed è per questo che Siracusa persa era, persa è e persa resta. Almeno finchè non decide di cambiare schema e fare qualcosa di nuovo: crescere. In questo, serve la guida di una classe dirigente oggi chiusa dentro il palazzo da dove si vedono solo le luci abbaglianti e colorate. I problemi, però, sono altrove.




Giulia e Giuseppe, primi nati del 2018. La provincia batte il capoluogo: lieti eventi a Lentini e Noto

E’ avvenuta nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dellospedale di Lentini diretto da Lucia Lo Presti la prima nascita del 2018 nella provincia di Siracusa.
Si chiama Giulia, pesa 2.600 grammi, primogenita di Gianluca De Grande e Veronica Belfiore ambedue trentatreenni, residenti a Siracusa, ed è venuta alla luce con parto cesareo in urgenza all’1.45 di oggi 1 gennaio 2018.
Giulia e la mamma godono di ottima salute.
Ad assistere la neo mamma e la neonata sono stati i ginecologi Concetta Ferrauto e Consuelo Placenti, gli ostetrici Mariella Angelino e Marco Pasqua, gli anestesisti Serena Raciti e Danilo Grasso, le pediatre Luisa Barbagallo e Valeria Di Stefano collaborati dal personale infermieristico.
Il primo nuovo nato con parto naturale è Giuseppe. Ha visto la luce nel reparto di ginecologia del Trigona di Noto alle 11.55 di questa mattina. Vispo maschietto di 3,5kg, andrà a fare compagnia ai suoi tre fratelli che lo aspettano a casa.




Pachino. Una 26enne in gravidanza denuncia: "io, vittima di violenza sessuale". Sospetti sull'ex compagno

Una 26enne di Pachino vittima di violenza sessuale. La giovane ha raccontato tutto ai carabinieri, puntando l’indice contro il suo ex convivente. Nonostante sia in stato interessante, sarebbe stata oggetto della violenza, avvenuta in auto. Questo il suo racconto agli investigatori.
La giovane è stata visitata e dimessa dai sanitari del pronto soccorso. Ai carabinieri ha anche detto di essersi allontanata dall’ex compagno, dopo una lunga convivenza, per il carattere violento dell’uomo che sarebbe anche dedito al gioco d’azzardo. Avviate le indagini per ricostruire pienamente i fatti.




Siracusa. Capodanno sicuro, i carabinieri vigilano sulle feste: sequestrati botti, 3 giovani alla guida ubriachi

Le ultime 24 ore sono state segnate dai controlli intensi e rafforzati dei carabinieri del comando provinciale di Siracusa. Una presenza ad alta visibilità per assicurare sicurezza ai tanti, siracusani e turisti, che si sono spostati in lungo e in largo per la provincia in occasione di questa nuova tornata festiva, con l’arrivo del nuovo anno.
Sono stati sequestrati 100 chili di botti illegali, decine e decine di pezzi pronti per essere venduti e “sparati”. Particolare attenzione alla sicurezza stradale: 3 giovanissimi sono stati sorpresi alla guida in condizioni psico-fisiche alterate dall’alcol; elevate ben 29 contravvenzioni per infrazioni al codice della strada; 2 le persone segnalate alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
Complessivamente sono stati oltre 100 i militari impegnati nelle 24 ore per controllare il territorio, con servizi a piedi, in auto, moto ed a bordo della stazione mobile.




Siracusa. Povera ex Provincia, riesplode la crisi: incertezza sugli stipendi, sospesi i lavoratori della partecipata

Dopo un breve periodo di calma apparente, riesplode in tutta la sua drammaticità la crisi della ex Provincia Regionale di Siracusa. Ed a pagarne il peso, per primi, sono i 94 dipendenti della società partecipata Siracusa Risorse. “Il Libero Consorzio Comunale di Siracusa non è, allo stato attuale, nelle condizioni di prevedere la possibilità di affrontare per l’esercizio finanziario 2018 il finanziamento della spesa necessaria per l’affidamento di servizi alla propria partecipata”, mette nero su bianco il commissario straordinario Giovanni Arnone. In un quadro di grande incertezza, senza notizie certe su trasferimenti statali e regionali, ferie forzate dal 2 gennaio per Siracusa Risorse e diversi servizi di pubblica utilità.
Ma presto il problema potrebbe toccare anche i dipendenti diretti, con stipendi a singhiozzo come per tutta la seconda parte del 2017. Mentre lievita il peso dei contenziosi e dei decreti ingiuntivi che schiacciano – con poche speranze – i conti della ex Provincia Regionale.
Forse solo un ennesimo decreto regionale d’urgenza potrebbe salvare l’ente, per il quale il default è molto più di una eventualità. Forse, paradossalmente, una soluzione. Per la quale sono già pronte le carte, compresa la stessa dichiarazione di dissesto. Rimasta però chiusa in un cassetto sino ad ora.
I sindacati si appellano alla responsabilità della politica regionale che, in parte, ha contribuito alla situazione attuale. Per la Filcams Cigl “gravissimo è questo provvedimento di sospensione della partecipata. Si rischia di causarne il fallimento senza alcun ammortizzatore sociale per i lavoratori sospesi. Auspichiamo – proseguono – che la deputazione regionale siracusana chieda al governo regionale, una decretazione d’urgenza, per evitare il defaut del Libero consorzio di Siracusa, con le inevitabili conseguenze per l’occupazione tanto di Siracusa Risorse quanto dell’ente”.




Una scuola di Augusta "accorcia" lo studio: da 5 a 4 anni per il diploma. "Una brutta sorpresa"

L’Istituto superiore Ruiz di Augusta è stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione per la sperimentazione della riduzione degli anni di scuola nei tecnici, portati da 5 a 4 anni. Sono 100 in tutta Italia gli istituti scelti.
La Flc Cgil boccia senza appello la misura del governo. Il segretario Paolo Italia è chiaro: “dall’applicazione di tale decreto, su estensione Nazionale, si avrà come unico
risultato l’aumento di gravi criticità”, dice. Portare gli anni da 5 a 4 potrebbe aumentare il già notevole problema della dispersione scolastica e all’aumento del tasso dei giovani che emigrano al nord Italia per completare gli studi ed accrescere le possibilità di un futuro lavorativo migliore. “Sapere che qualcuno ha dato seguito al decreto ministeriale non è altro che una nuova ed inaspettata brutta sorpresa, per il nostro territorio, difficile da
spiegare ai tanti. Rispettosi per la scelta che si spera sia stata discussa correttamente in
seno al collegio docenti di quell’istituto, mi corre l’obbligo di avvisare come questo potrebbe incidere nel medio periodo anche sugli stessi insegnanti ed il loro tasso di occupazione”, il presagio di Paolo Italia.
Solo 123 scuole hanno risposto favorevolmente alla proposta della ministra Fedeli. Sono oltre 2.000 gli istituti superiori in Italia. “E già questo rapporto da l’idea di una misura fallimentare”, taglia corto Italia.




Augusta. Dirty Market, controlli alla filiera della pesca: sequestri e multe in pescherie, ristoranti e mercati

Anche ad Augusta la Guardia Costiera impegnata nell’operazione nazionale Dirty Market. Controlli alla filiera della pesca con controlli in mare e nelle pescherie, ristoranti, mercati rionali e venditori ambulanti. I militari della cittadina megarese hanno operato 7 sequestri per oltre 150kg chili di prodotti ittico. Contestate violazioni delle disposizioni che prevedono sia l’obbligo della tracciabilità che dell’etichettatura. Il pescato non è stato giudicato idoneo al consumo umano pertanto è stato avviato a corretto smaltimento. Elevate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di circa 10.000 euro.