Floridia. Spacciava droga davanti casa, finisce ai domiciliari un 25enne

Arrestato a Floridia un venticinquenne accusato di detenzione ai fini di spaccio di rilevante quantità di stupefacente. I carabinieri lo avevano notato intento a spacciare davanti all’uscio della sua abitazione ed hanno pertanto proceduto a bloccare i quattro acquirenti ed effettuare immediatamente perquisizioni personali e all’abitazione dell’arrestato.
Dai controlli è emerso che gli acquirenti avevano con sé 9 grammi di marijuana appena acquistati, mentre a casa dell’uomo sono stati rinvenuti ulteriori 22 grammi dello stesso stupefacente pronti per essere venduti. Oltre alla droga sono stati sequestrati un bilancino di precisione e contanti di piccolo taglio per una somma complessiva di 2.500 euro.
A questo punto il giovane, vistosi alle strette, ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato quindi dichiarato in arresto. I quattro acquirenti invece, sono stati segnalati alla prefettura. Il 25enne è stato posto ai domiciliari.




Siracusa. Anche "Chi l'ha visto?" cerca Giampaolo, da lunedì mattina non si hanno sue notizie

Da lunedì non si hanno più notizie di Giampaolo Caia, siracusano di 39 anni. Vive con il padre e lavora come muratore insieme al cognato. E’ uscito di casa molto presto, come per andare a lavorare dove però non si è mai presentato. Da quel momento di lui non si sono avute più notizie.
Il suo telefono, uno smartphone nero, risulta spento. Del caso si è occupata anche la trasmissione televisiva di RaiTre, “Chi l’ha visto?”.
Alto 173cm, occhi azzurri, calvo, indossa una felpa nera con disegni bianchi, pantaloni grigi, scarpe nere. Gli manca mezzo pollice della mano sinistra, ha cicatrici sul collo e vari tatuaggi di cui uno grande sul petto raffigurante il volto di Cristo.




Siracusa. Pillirina, tornano le scintille. Padre Lo Bello replica a Di Gresy: "Difesa del Creato"

Alla bocciatura polemica del piano paesaggistico di Siracusa da parte di Emanuele Di Gresy (Elemata Maddalena) replica padre Rosario Lo Bello. Anima dell’ambientalismo siracusano, da sempre in prima fila nella battaglia contro la realizzazione di quel resort alla Pillirina, il parroco respinge il giudizio tranchant di Di Gresy. “La difesa del Creato è una priorità per i credenti. Nel piano paesaggistico non c’è nessuna violenza, ma condivisione di regole. Forse oggi, più di ieri, la gente è attenta perché percepisce che il paesaggio in Italia è stato devastato. A vario titolo, a varie ondate, con varie modalità. Ma sempre e solo con le stesse conseguenze: una perdita, in alcuni casi irreparabile, di un valore altamente condiviso, di un bene che dovrebbe essere indisponibile per interessi che non siamo quelli generali”.
Di Gresy aveva parlato di strumento nato morto e simbolo di coercizione.




Siracusa. La morte del maresciallo Gioia, la perizia: "suicidio improbabile, posizione innaturale"

Non è stato suicidio. La perizia del medico legale Francesco Coco, consulente nominato dalla Procura, lascia spazio a pochi dubbi. Il maresciallo dei carabinieri, Licia Gioia, non si sarebbe tolta la vita. In quella casa di contrada Isola, dove in quella drammatica notte del 27 febbraio scorso si trovava insieme al marito 45enne, poliziotto, sarebbe successo altro.
E questo altro il medico legale ha provato a documentarlo nella sua consulenza tecnica, illustrata al sostituto procuratore Di Mauro nell’ambito del procedimento penale in corso.
Proprio il marito è chiamato a rispondere di omicidio colposo. In un primo momento l’accusa era di istigazione al suicidio. Poi l’emersione di ulteriori elementi ha convinto la Procura a muoversi diversamente.
Secondo quella che era stata una prima ricostruzione, la donna – al culmine di una lite nata probabilmente per motivi di gelosia – avrebbe impugnato l’arma di ordinanza per spararsi alla testa: il primo colpo l’avrebbe raggiunta alla tempia e, nel tentativo del marito di strapparle l’arma, sarebbe partito un secondo colpo che avrebbe raggiunto la vittima alla coscia e poi il poliziotto nella stessa parte del corpo.
Ma secondo la perizia redatta dai tecnici incaricati dal pm poche settimane dopo i fatti, la giovane maresciallo dei carabinieri potrebbe essere stata raggiunta da un “colpo di rimbalzo”. Una pallottola deviata forse da una specchiera per poi raggiungere la donna dietro l’orecchio destro, fuoriuscendo dalla parte opposta. E già questi primi rilievi avevano sollevato sospetti circa la pista suicidaria. Adesso arriva la perizia del medico legale.
Secondo il perito, il suicidio sarebbe “in astratto ed in ipotesi remota compatibile”. Ma la posizione del corpo è “innaturale e inusuale, con notevole flessione del rachide cervicale e del tronco”. E’ insomma una posizione scomoda e innaturale, non usuale per chi vuole togliersi la vita.
Tutto diventa più chiaro quando, senza esitazione, il medico legale afferma che “l’ipotesi più probabile è che la donna abbia cercato di sfuggire a qualcuno”. Il maresciallo Gioia avrebbe portato il braccio sinistro al volto nel tentativo di allontanare una mano, l’ipotesi. Si spiegherebbero così delle tracce rinvenute dai Ris sull’arto. Ma la posizione di rinvenimento del corpo è diversa. “E’ possibile che dopo l’esplosione del colpo la mano sia caduta sull’addome, nella posizione documentata in sede di sopralluogo”, spiega nella perizia sempre il medico legale.
Dubbi vengono poi avanzati dubbi sul secondo colpo. “Sicuramente non esploso nell’immediato dopo il primo”. Sarebbe trascorso del tempo. Quanto, è difficile da ipotizzare con certezza. “La lesione alla coscia non è vitale ed è stata prodotta su paziente già morta”. E quel secondo colpo non sarebbe potuto partire dalla mano della maresciallo, già colpita seriamente alla testa. Su questo è fermo il medico legale.
“Le risultanze della perizia chiariscono i contorni della dolorosa vicenda e confortano i familiari del maresciallo Gioia. Non hanno mai creduto alla tesi del suicidio”, ricorda l’avvocato Aldo Ganci. “Facciamo lavorare la Procura. Si stanno muovendo in modo egregio. Noi attendiamo l’evolversi della situazione, nella certezza che la verità verrà fuori”, la chiosa del legale.




Siracusa. I carabinieri cinturano via Carratore: blitz nelle palazzine, in 50 setacciano l'area

Blitz dei carabinieri in via Carratore, nei pressi della ex Tonnara. Cinquanta militari, coadiuvati da due unità cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno passato al setaccio una palazzina nelle cui vicinanze, nel tempo, erano stati registrati preoccupanti fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti oltre che di mancato rispetto delle norme sulla circolazione stradale.
Le perquisizioni all’interno di alcune abitazioni hanno portato all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente del 32enne Silvano Spicuglia, al momento ai domiciliari. Nel corso del controllo al sua appartamento, l’unità cinofila ha segnalato all’interno di una borsa per attrezzi la possibile presenza di sostanza stupefacente. Abilmente occultata, c’era dell’hashish, 50 grammi. Un ulteriore controllo del cane antidroga anche ai locali comuni della palazzina, ha consentito poi, ai Carabinieri, di rinvenire e sequestrare all’interno del vano ascensore ulteriori 15 dosi di eroina, presumibilmente nascoste da uno dei residenti, in modo tale da poter essere prelevate al momento dello spaccio.
Numerose anche le contravvenzione elevate per comportamenti rilevati in violazione del codice della strada. Sanzionato maggiormente il mancato uso del casco e della cintura di sicurezza e l’uso alla guida del telefono cellulare.




Siracusa. Piano Paesaggistico? Di Gresy: "è nato morto, simbolo di coercizione violenta"

Il piano paesaggistico di Siracusa, recentemente adottato, viene bocciato da Elemata Maddalena, la società del marchese Emanuele Di Gresy. “E’ nato morto”, il giudizio. “Più che adottato, è stato abortito in via definitiva a seguito della sentenza del 28 luglio 2017 del Tribunale Amministravo. Che si tratti di un colpo di mano per fini elettorali o che sia
altro, è totalmente inefficace, nullo”.
Per Di Gresy, è “grottesco che a Parlamento regionale sciolto, a governo in carica solo per l’ordinaria amministrazione, alla vigila del voto del prossimo cinque novembre, si siano lanciati in un’avventura di questo genere. Tuttavia in Sicilia pare proprio che sia possibile veramente tutto, anche arrampicarsi sugli specchi in un provvedimento che se ne
infischia di un pronunciamento del Tribunale Amministrativo”, lamenta l’imprenditore che avrebbe potuto realizzare un resort cinque stelle alla Pillirina. “In attesa che la Gazzetta Ufficiale della regione consacri questa pietra miliare della coercizione violenta, il nostro impegno andrà avanti, certi che in uno Stato di Diritto le regole del gioco debbano essere rispettate, così come lo saranno fino in fondo. A quanti hanno inteso assumersi responsabilità, a nostro giudizio gravi, con questo provvedimento e non solo questo, avvertiamo che non temiamo e non tollereremo mai atteggiamenti ambigui. Non abbasseremo mai la testa alle, fossero solo, angherie pseudo amministrative”.
Poi un messaggio diretto al governo regionale che verrà: “Mi appellerò al buon senso,
all’onestà e alla visione serena di chi verrà”.




Siracusa. Cimitero senza navetta e auto fuori: "off limits per anziani e diversamente abili"

Nei giorni della grande affluenza al cimitero di Siracusa, sono state sospese le autorizzazioni per l’ingresso in auto a chi ha difficoltà a deambulare. Una decisione motivata dal rischio che rappresenterebbero auto in movimento all’interno della struttura affollata come non mai durante l’anno, in occasione della commemorazione dei defunti.
Utile sarebbe stato, allora, avere almeno un servizio di navetta interna. Come quello che era stato lanciato due anni addietro e poi purtroppo finito con il mezzo parcheggiato e spento in un’ala della struttura comunale.
Il consigliere di opposizione, Salvo Sorbello, sottolinea l’incongruità e denuncia: “l’accesso al cimitero è stato praticamente precluso agli anziani non autosufficienti ed alle persone con disabilità, perché non è stato attivato alcun servizio navetta per spostarsi tra i vari viali, che erano comprensibilmente vietati al transito dei mezzi privati”.
Sorbello lamenta anche l’assenza di bagni chimici “che avrebbero alleviato i gravissimi disagi dovuti ai servizi igienici, in condizioni pietose anche per il preventivabile afflusso di un gran numero di persone”.




Siracusa. Bilancio di previsione a tappe forzate: nodo gestione rifiuti e 200.000 euro per il cimitero

A tappe forzate, seguendo il percorso tracciato dal commissario ad acta, comincia l’analisi del bilancio di previsione. E’ stato il ragioniere generale del Comune di Siracusa, Giorgio Giannì, ad illustrare le linee contabili dello strumento.
Le entrate previste ammontano a circa 260 milioni di euro delle quali 96 quelle tributarie, 26 quelle da trasferimenti, 20 le extra tributarie, 21 in conto capitale e 100 provenienti da anticipazioni di tesoreria. Le uscite, circa 170 milioni, riguardano per 120 milioni le spese correnti, 31 quelle in conto capitale, oltre agli accantonamenti, ai debiti fuori bilancio e alle passività potenziali.
Nel suo intervento il consigliere Alfredo Foti ha chiesto di conoscere i progetti dell’amministrazione in materia di investimenti, di recupero della Tari, di edilizia scolastica soprattutto in alcune zone di espansione edilizia. “Come si intende gestire il disavanzo dei costi di gestione della raccolta di igiene urbana, per i quali- ha detto Foti- sicuramente saranno drenate risorse che erano state appostate per altre finalità. Ma è tutta la materia della raccolta dei rifiuti nel suo complesso che merita di essere affrontata, a cominciare dai costi legati al trasporto e al conferimento in discarica. Queste spese per legge si ribalteranno su una cittadinanza già fortemente tassata: da qui la necessità da un lato di incentivare la raccolta differenziata, e dall’altro di aumentare la lotta ai grandi evasori che riescono sempre a non pagarle”. Foti ha anche chiesto di conoscere le intenzioni dell’amministrazione in materia di manutenzione di strade e di immobili comunali e come si intende gestire la scadenza contrattuale di una serie di servizi legati al mondo della scuola. In materia di entrate, infine, “come si intende procedere per sfruttare al meglio le risorse che potrebbero derivare da alcuni servizi, quali i parcheggi. Infine auspico un’inversione di tendenza per l’approvazione degli strumenti finanziari: quest’anno avviene a Novembre, ben oltre il limite perentorio e mai prorogato del 31 marzo. Sotto questo aspetto nutro parecchie perplessità per impegni di spesa fatti in difformità all’articolo 163 del Tuel”.
Francesco Pappalardo ha invece chiesto “la previsione di maggiori risorse da destinare ai fondi di rotazione per le progettazioni di opere pubbliche per potere attingere ai vari fondi regionali, nazionali e comunitari. Il Comune deve dotarsi di un parco progetti di prim’ordine”.
Nel suo intervento di replica il sindaco Giancarlo Garozzo ha ricordato come “grazie all’accantonamento di somme per i debiti fuori bilancio, dopo anni presentiamo un bilancio che prevede investimenti. Un milione e 200mila euro serviranno a migliorare le strade di grande viabilità su cui da decenni non si interveniva come via Siracusa, Grottasanta, viale Epipoli. E c’è poi la manutenzione straordinaria dell’impiantistica sportiva. Con i fondi Coni per il Di Natale o quelli del Patto per il sud che cambiando da mutuo a finanziamento le spese per il De Simone ci hanno permesso un grande risparmio, potremo intervenire su campi di via Lazio per 900mila euro e di via Pachino con 500mila euro. Con i mutui a tasso zero del credito sportivo per gli impianti di Belvedere e Cassibile, possiamo sicuramente dire che si stanno facendo opere di manutenzione straordinaria che mancavano da 20 anni”.
Il sindaco ha poi ricordato i 300mila euro per l’edilizia scolastica e la partecipazione a bandi per il miglioramento di questo patrimonio, l’incremento del fondo di rotazione dedicato per queste progettazioni; e ha preso impegno per intervenire con Igm affinchè ottemperi ai doveri contrattuali a tutela degli interessi della cittadinanza. Per la Tari, Garozzo ha ricordato il cambio ai vertici del settore tributi, rinviando al consuntivo una valutazione sui risultati raggiunti. Il sindaco ha anche comunicato l’impegno di 200mila euro per interventi sul cimitero “che- ha aggiunto- possono essere aumentati dall’aula, rientrando questa prerogativa tra i poteri del Consiglio”.
Incardinata dall’aula la discussione, su proposta del consigliere Cosimo Burti è stato fissato alle 12 di venerdì 3 novembre il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti.




Siracusa. Approvato il Piano Triennale Opere Pubbliche: strade, scuole e canali di gronda nel lungo elenco

E’ stato approvato il Piano triennale delle Opere pubbliche. In seconda convocazione, il Consiglio comunale ha esitato favorevolmente il provvedimento, che raccoglie una lunga lista di interventi e realizzazioni, spesso però destinate a rimanere sulla carta.
Tra gli emendamenti approvati, quelli della I Commissione, illustrati dal presidente Formica, che prevedono interventi di manutenzione straordinaria per la sistemazione ed il ripristino della sede stradale di via Isole delle Molucche; e la realizzazione di due spartitraffico: il primo lungo la via Bartolomeo Cannizzo, il secondo lungo la ex SS 114 in contrada Targia, con annesso impianto di illuminazione pubblica.
Approvati, inoltre, gli emendamenti a firma di Fabio Alota, per il rifacimento della sede stradale di un tratto di via Von Platen all’altezza del numero 46; quelli a firma di Tonino Trimarchi per realizzazione di canali di gronda a servizio del viale Tica nel tratto compreso tra viale Santa Panagia e viale Zecchino, quelli in prossimità di via Malfitano e viale Teracati, via Polibio e via Damone, via Specchi e via Tisia, via Re Martino d’Aragona e via delle Petunie, via degli Ulivi e via dei Gerani, quello per la riqualificazione di piazza XXV novembre a Cassibile, e quello per ripavimentare via Regia Corte.
La loro approvazione è stata preceduta da un articolato dibattito che ha avuto al centro la mancata produzione delle schede progettuali a supporto degli interventi previsti, nonché l’assenza in aula dei dirigenti responsabili.
“Ci troviamo ad approvare un provvedimento- ha detto Salvo Sorbello, consigliere di opposizione – in assenza di progetti preliminari dei quali non sappiamo nemmeno l’esistenza e senza qualcuno che ce li spieghi tecnicamente. Il Piano triennale delle Opere pubbliche è l’unico momento nel quale il Consiglio può intervenire in materia di opere pubbliche. Di fatto oggi veniamo espropriati di questo diritto. Per questo- ha concluso Sorbello- gli atti vanno trasmessi alla Corte dei Conti e alla Procura”.
Di “spot elettorale e di atto che vale solo come indirizzo politico” ha parlato invece Salvatore Castagnino ricordando anche lui l’assenza di schede progettuali allegate e l’assenza in aula dei dirigenti del settore. Di avviso diverso, invece, il presidente della I Commissione, Franco Formica, che ha distinto tra opere inserite nell’annualità e opere inserite nel pluriennale.
La correttezza procedurale è stata confermata all’aula, su richiesta del consigliere Acquaviva, sia dal presidente Santino Armaro che dal vice segretario Loredana Caligiore che hanno fatto riferimento alla presenza, negli emendamenti, dei pareri di legittimità tecnica e contabile degli uffici, e del parere dei Revisori dei conti.
Diverso l’iter che ha portato all’approvazione dell’ottavo emendamento che, illustrato in aula da Cosimo Burti, prevede interventi di riqualificazione delle case Cipe di via Algeri finalizzati al loro efficientamento energetico (per un investimento di 8 milioni di euro); ed altri di miglioramento della capacità di deflusso dei canali di scolo delle acque meteoriche per la riduzione del rischio idraulico (per un investimento di 2 milioni e 500mila euro).
Salvo Sorbello e Salvatore Castagnino hanno continuato a protestare sull’iter procedurale. Il primo ha evidenziato “l’assenza dei tecnici che non ci permette di conoscere quanto andiamo ad approvare”; il secondo ha chiesto di conoscere, oltre al contenuto dei progetti, anche i capitoli di entrata dei finanziamenti pubblici dei quali il Comune è stato destinatario, come precedentemente comunicato da Burti.
“Ci dicano i dirigenti- ha detto Castagnino- se nel bilancio sono stati previsti capitoli in entrata, la copertura pluriennale, se esiste un impegno ufficiale dell’Ente erogante a finanziare l’opera”. Dopo la sospensione tecnica chiesta dal consigliere Simona Princiotta, è toccato al sindaco, Giancarlo Garozzo, spiegare all’aula il contenuto dei progetti e l’iter di accreditamento delle somme. “Gli interventi previsti sulle case popolari di proprietà del Comune saranno finanziati con i fondi di Agenda Urbana. Il prossimo mese firmeremo la convenzione che ci permetterà di accedere ai finanziamenti utili al rifacimento delle facciate in un’ottica di efficientamento energetico. Dopo la firma della convenzione, e non prima, avremo contezza della ripartizione dei fondi, che poi saranno erogati sulla base degli stadi di avanzamento. E’ chiaro che prima della convenzione questi fondi non potranno essere iscritti in bilancio. Per i canali di gronda, invece, il progetto di 6 milioni è a valere su fondi della Protezione civile per 4 milioni, la rimanente parte verrà ancora da Agenda Urbana. Si tratta- ha concluso Garozzo- di opere pubbliche importanti, attese da anni e che siamo riusciti a fare finanziare. Questo piano triennale non è più il vecchio libro dei sogni perché contiene il lavoro pianificato in 4 anni di programmazione in materia di opere pubbliche. Se a questi aggiungiamo i 18 milioni di euro del Bando periferie arriviamo attorno a 40 milioni di euro di opere finanziate che siamo riusciti ad intercettare e che sono destinati a cambiare il volto della città”.
Prima dell’approvazione dell’emendamento il consigliere Antonio Bonafede ha sollevato ancora una volta il problema dell’assenza delle schede progetto, e quello della ricomposizione del “plenum delle Commissioni che- ha detto- in queste condizioni producono atti invalidi”. Sul punto il presidente Armaro ha ribadito la legittimità del loro operato.
Gli altri due emendamenti approvati erano stati già oggetto di discussione nella seduta di lunedì. Con il primo, si prevede la possibilità “di realizzare opere di manutenzione stradale per 1 milione di euro prevedendo come fonte di finanziamento anche la cessione degli immobili indicati nel piano delle alienazioni immobiliari”; con il secondo sono previsti principalmente interventi necessari per la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. Tra essi: la manutenzione straordinaria per la sostituzione degli infissi esterni nell’Istituto Comprensivo “Raiti” per un importo di 400mila euro; l’installazione di 1 montascale nella scuola di via Archia, e quella di un ascensore nella scuola di via Re Ierone I dell’Istituto “Lombardo Radice” per un importo di 105mila euro; la sostituzione degli infissi esterni nel II Istituto Comprensivo “Falcone – Borsellino” per un importo di 300mila euro; l’installazione di un ascensore nella scuola di viale Teocrito del III Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” per un importo di 100mila euro; la sostituzione degli infissi esterni nell’ex “Scuola rurale” di contrada Isola del III Istituto Comprensivo per un importo di 120mila euro; il rifacimento dei prospetti e la sostituzione degli infissi del IV Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” per un importo di 800mila euro; i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico e di climatizzazione e la sistemazione della recinzione nell’edificio del IV Istituto comprensivo “Regina Margherita” per un importo di 200mila euro; il rifacimento dell’impianto di elettrico e di riscaldamento dell’edificio scolastico “Nino Martoglio” del VI Istituto comprensivo per un importo di 300mila; la sostituzione degli infissi esterni nel VI Istituto comprensivo “Nino Martoglio” per un importo di 120mila euro; il rifacimento degli impianti elettrico ed idrico dell’edificio scolastico del VII Istituto comprensivo “Costanzo” per un importo di 170mila euro; i lavori di riqualificazione con il rifacimento dei prospetti del X Istituto Comprensivo “Emanuele Giaracà” di via Gela per un importo di 800mila euro; la sostituzione degli infissi esterni nel XII Istituto comprensivo “Vitaliano Brancati” di piazza Eurialo per un importo di 100mila euro; la manutenzione straordinaria degli infissi esterni e della palestra nel XIII Istituto comprensivo Archimede di via Villa Ortisi, per un importo di 300mila euro; la sostituzione degli infissi esterni nel XIV Istituto comprensivo “Woytila” di via Tucidide per 260mila euro; il rifacimento dei prospetti, la sostituzione degli infissi e la fornitura di ascensore per l’edificio del XV Istituto comprensivo “Paolo Orsi” di piazza Repubblica; i lavori propedeutici all’installazione di un ascensore nella scuola di Via Temistocle del XVI Istituto Comprensivo “Chindemi” per un importo di 1milione e 80mila euro; la sostituzione degli infissi esterni nel XVI Istituto comprensivo “Chindemi” in via Algeri per un importo di 130mila euro; il rifacimento dei prospetti e la sostituzione degli infissi esterni nel XVI Istituto comprensivo “Chindemi ” del Parco Robinson per un importo di 300mila euro. Ed infine i lavori di restauro e adeguamento liturgico funzionale della Chiesa di San Paolo per un importo di 130mila euro; e la riqualificazione di via Giarre per un importo di 390mila euro.




Confermato il divieto di dimora a Priolo per l'ex sindaco Rizza, decisione del Riesame

Il Tribunale delle Libertà di Catania ha respinto il ricorso presentato dai legali dell’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza. Confermato il divieto di dimora nella cittadina siracusana.
Rizza era finito ai domiciliari il 14 ottobre, nell’ambito dell’inchiesta Res publica su un presunto giro di appalti pilotati al Comune di Priolo. Gli avvocati hanno preannunciato ricorso alla Cassazione. Rizza è candidato alle elezioni regionali con Forza Italia.