I Carabinieri cinturano Lentini, sequestrate due armi artigianali: arrestato un 63enne

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa e della Compagnia di Augusta, coadiuvati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia e da unità cinofile per la ricerca di armi e droga del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno dato vita ad un servizio speciale di controllo a Lentini. Un 63enne è stato arrestato per detenzione abusiva di armi clandestine, detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione.
Cinturata la città, i Carabinieri hanno effettuato posti di controllo e perquisizioni che hanno consentito di procedere all’identificazione di oltre 30 persone e di rinvenire e sequestrare, due armi artigianali, munizionamento vario e due paia di targhe risultate provento di furti commessi a ottobre e novembre 2024 sempre in Lentini.
Le armi artigianali, perfettamente funzionanti e corredate da munizionamento, sono state rinvenute e sequestrate nel corso di una perquisizione domiciliare esperita a casa dell’uomo, con precedenti penali per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. E’ stato tratto in arresto.




Educazione alimentare a scuola, a Rosolini si sperimenta il progetto “Radici Sane”

Rosolini sperimenta il progetto “Radici sane”, iniziativa pilota promossa dall’Associazione Longaevitas APS per introdurre in modo sistematico l’educazione alimentare, gli stili di vita sani e la sostenibilità ambientale nei programmi scolastici.
Il progetto prende avvio con la firma di un protocollo d’intesa tra il Comune di Rosolini e Longaevitas APS, sottoscritto da tutti gli istituti scolastici cittadini, segnando la nascita del primo “Patto sulla Salute” tra istituzioni, scuole e comunità.
Con questo accordo, Rosolini diventa la prima città italiana a dare concreta attuazione alla Proposta di Legge di iniziativa popolare #FirmaperlaSalute, lanciata da Longaevitas con l’obiettivo di portare in Parlamento l’insegnamento dell’educazione alimentare e ambientale. La campagna mira a raccogliere almeno 50.000 firme entro il 28 novembre 2025.
L’iniziativa è stata fortemente sostenuta dal presidente e dal vice presidente di Longaevitas APS, dott. Salvo Latino e dott. Salvatore Magazzù, insieme al direttore scientifico, prof. Giorgio Calabrese. Hanno aderito i tre istituti comprensivi “S. Alessandra”, “F. D’Amico” e “De Cillis”, gli istituti superiori “Archimede” e “P. Calleri”, e la scuola professionale superiore dei mestieri A.R.S. Rosolini.
“Con questo protocollo Rosolini conferma la sua vocazione a essere una città che investe nel futuro, nella salute e nell’educazione delle nuove generazioni”, ha dichiarato il Sindaco di Rosolini, Giovanni Spatola. “Unire scuole, amministrazione e una realtà scientifica come Longaevitas significa costruire una comunità consapevole, in cui la salute diventa un valore condiviso e quotidiano”.
Il progetto “Radici sane” sarà coordinato scientificamente dal prof. Giorgio Calabrese, mentre la dott.ssa Consuelo Saggio e la dott.ssa Alessandra Branca, nutrizioniste, cureranno la sperimentazione nelle scuole e la raccolta dei dati. L’obiettivo è validare un modello educativo replicabile a livello nazionale.
“Questo protocollo rappresenta un passo concreto verso una scuola che non solo istruisce, ma educa a vivere bene e in salute,” ha sottolineato il presidente di Longaevitas, Salvo Latino.
“La prevenzione inizia sui banchi di scuola”, ha aggiunto il prof. Calabrese. “Conoscere il valore del cibo, imparare ad alimentarsi correttamente e rispettare l’ambiente sono le basi per costruire una società più sana e longeva. Con Radici sane vogliamo unire scienza, cultura e benessere”.




I Lions riflettono sul valore della longevità: “Gli anziani risorsa attiva per la società di domani”

“Longevità, un ruolo nuovo nella società di domani” è il tema di studio scelto dai Lions del Multidistretto 108 per l’anno sociale 2025-2026. Un argomento di grande attualità che sarà al centro del convegno in programma domenica 9 novembre alle 9.30, nell’aula consiliare del Comune di Floridia.
L’incontro, promosso dalla VII Circoscrizione Lions guidata da Fabio Gaudioso, rientra tra i service del Distretto 108YB Sicilia voluti dal governatore Diego Taviano. A moderare i lavori sarà la componente LCIF Katia Chiaramonte, mentre i saluti iniziali saranno affidati al presidente del Lions Club Floridia – Val d’Anapo, Salvatore Liistro, al sindaco Marco Carianni e allo stesso Gaudioso.
Seguiranno gli interventi di Giuseppe Daidone, delegato al service “Longevità, un ruolo nuovo nella società di domani”, del dietologo Giosuè Vetro, già docente all’Università di Catania, del past governatore Francesco Cirillo, direttore del Centro studi sull’Associazionismo “Eduardo Grasso”, e del past governatore e GWA Salvatore Giacona.
“Nel XXI secolo assistiamo a una trasformazione demografica senza precedenti – spiegano i promotori –. In Italia gli over 65 rappresentano già il 24,7% della popolazione e la quota salirà al 35,9% entro il 2050. Nasce così la figura dei Longennials, anziani attivi e longevi che contribuiscono con esperienza e competenze alla vita sociale e lavorativa, rifiutando l’idea di un invecchiamento passivo”.
Il convegno di Floridia punta a valorizzare questa nuova visione della terza età, promuovendo l’invecchiamento attivo e il ruolo dei senior come risorsa vitale per la comunità.




Scontro salvezza amaro, Siracusa sconfitto a Giugliano. Zona play-out lontana

Il Siracusa non riesce a dare continuità alla vittoria contro il Casarano. A Giugliano arriva la decima sconfitta stagionale, 2-1 per la squadra di Capuano. Va subito detto che di tutte questa è assolutamente immmeritata, con il Giugliano che non vede letteralmente il pallone per lunghi tratti di gara. La differenza la fa l’episodio che porta al gol di Prado, unica vera volta in cui i campani superano la metà campo nella ripresa. Il Siracusa gioca anche bene purtroppo subisce gol con troppa facilità e fatica maledettamente a farne. Ma quello di Gudelevicius è un piccolo capolavoro. I campani vincono il primo scontro diretto con vista salvezza. Gli azzurri non riescono a pareggiare una gara che, ai punti, avrebbero persino meritato di vincere. Ma il calcio è così, vince chi segna un gol in più.
Novità nel Siracusa, con Zanini preferito a Sapola. In avanti, Di Paolo dentro dal primo minuto con Valente sulla fascia opposta e Molina al centro.
Dopo una prima fase di studio, è il Giugliano a rendersi pericoloso. Al 14 La Vardera dimenticato a centro area su cross dalla destra colpisce il palo su conclusione a botta sicura.
La risposta del Siracusa al 17, con un tiro dal vertice alto dell’area di Valente che non trova la porta.
Passano sette minuti e il Giugliano passa in vantaggio con Ibou Balde, servito in area da un rimpallo fortunato, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ma già nell’azione che ha portato al corner, difesa azzurra troppo morbida.
Ci vogliono dieci minuti per riorganizzarsi e al 35 Di Paolo ritenta il tiro a giro di sinistro come in occasione della rete al Casarano. Ma stavolta la mira è larga.
Al 38 episodio in area di rigore del Giugliano, con Pacciardi colpito a terra. Le immagini però non sono nitide e la revisione chiesta dal Siracusa non porta purtroppo a nulla.
Al 43 raddoppio del Giugliano, annullato per fuorigioco. Ancora un rischio con Nepi che spara alto da buona posizione. Cinque minuti di recupero arrembanti da parte del Siracusa, ma senza creare qualche reale pericolo.
La ripresa è un lungo monologo azzurro, iniziato da Limonelli che al 48 calcia su imbucata di Gudelevicius e fino al recupero con Cancellieri e Molina. A segnare è però il Giugliano, nell’unica fiammata del secondo tempo. Isaac Prado insacca di testa dove Farroni non arriva. Il vantaggio di avere giocatori di questo tipo. Il Siracusa non molla, tiene il controllo del gioco e al 73 da un segnale di vita con il gol del centrocampista Gudelevicius bello a vedersi ma purtroppo alla fine inutile per la classifica.
Siracusa costantemente alla ricerca del pari. Turati mette dentro tutto l’arsenale offensivo per un all in che non porta alla rete pure meritata. Il Giugliano negli ultimi 24 minuti praticamente non esiste. La punizione al 90 di Cancellieri meriterebbe miglior fortuna, ma la dea bendata quest’anno guarda da un’altra parte.
Vince il Giugliano di Capuano, per Turati inizia un’altra settimana di passione, con il distacco dalle altre pretendenti alla salvezza che aumenta pericolosamente.




Melilli, approvato lo Schema di Bilancio 2026-28: “Segno di una gestione virtuosa e strategica”

Approvato con largo anticipo lo Schema del Bilancio di Previsione Finanziario 2026-2028 del Comune di Melilli. La delibera, adottata in Giunta giovedì 30 ottobre 2025, conferma Melilli tra i Comuni più virtuosi, grazie a una gestione fondata su programmazione, efficienza e visione strategica.
Il documento è stato redatto nel pieno rispetto dei principi contabili previsti dal D.Lgs. 118/2011 e delle normative vigenti in materia di finanza pubblica. Un risultato che testimonia, come sottolinea il sindaco Carta, “serietà amministrativa e capacità di pianificazione, frutto del lavoro di squadra tra Giunta, Consiglio, uffici comunali e dirigenti”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla dottoressa Marchica, per il coordinamento dell’intero percorso finanziario.
La manovra complessiva ammonta a 54.559.740,61 euro, cifra che riflette la solidità economica dell’Ente e la sua capacità di programmazione.
Dal bilancio emergono priorità chiare: 3.084.098,88 euro destinati ai servizi sociali, a tutela delle fasce più deboli; 1.742.275,78 euro per i servizi scolastici, a sostegno del diritto allo studio e della manutenzione degli edifici; 1.471.746,58 euro per i lavori pubblici, a garanzia del costante miglioramento delle infrastrutture.
Confermati anche i principali servizi a beneficio dei cittadini: scuola e assistenza gratuiti, tariffe IMU e TARI invariate, assenza dell’addizionale comunale IRPEF e sostegno ai disabili e agli studenti.
Lo Schema di Bilancio delinea una strategia di sviluppo che guarda al futuro del territorio, puntando su qualità della vita e crescita sostenibile. Tra gli interventi in programma figurano: l’ampliamento dell’area PIP; la realizzazione di un parcheggio multipiano; la ristrutturazione dei parchi gioco di Villasmundo e Città Giardino; la costruzione di nuovi spazi per l’infanzia a Villasmundo; manutenzione straordinaria di scuole e strade; una nuova sede per il Centro Incontro Anziani di Melilli e l’ampliamento di quelli delle frazioni.
“L’approvazione anticipata del Bilancio di Previsione – ha dichiarato il sindaco Carta – è un segnale concreto di efficienza amministrativa e di impegno verso la comunità. Melilli continua a distinguersi per rigore, trasparenza e capacità di guardare avanti”.
Il nuovo bilancio conferma così l’obiettivo dell’Amministrazione: una gestione solida, sostenibile e orientata al futuro, capace di coniugare equilibrio finanziario, qualità dei servizi e investimenti per lo sviluppo del territorio.




Lo sapevi…a Siracusa? Carlo racconta: la causa a Roma per danni di guerra

Dopo la conquista di Siracusa da parte dei romani, condotti da Marcello nel 212 a.C., ci furono richieste di risarcimento e accuse, da parte dei siracusani, rivolte al generale romano. I siracusani, sollecitati dal censore Marco Cornelio Cetego, presentarono accuse dettagliate contro Marcello per il comportamento tenuto durante e dopo la conquista di Siracusa.
Le accuse riguardavano principalmente il saccheggio delle opere d’arte siracusane, le modalità con cui la città fu trattata, ma soprattutto l’uccisione del più grande scienziato del mondo greco, Archimede. Lo storico Tito Livio fornisce dettagli sul processo a Marcello nella sua opera ‘Ab urbe condita’.
Questo processo è considerato dagli studiosi come il primo della storia nel suo genere, dove un popolo vinto chiedeva ai vincitori i cosiddetti “danni di guerra”. Marcello non fu condannato, ma a causa del processo rinunciò al comando della sicilia.


Carlo Castello

In precedenza:
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Nel ricordo di Marco Fatuzzo, camera ardente anche al Vermexio. Funerali in Santuario

La notizia della scomparsa di Marco Fatuzzo, ha suscitato un’ondata di cordoglio che ha attraversato il mondo politico, civile e religioso. In tanti hanno voluto ricordare non solo l’amministratore, ma soprattutto l’uomo. Una figura alta, che ha segnato la vita pubblica siracusana con equilibrio, sobrietà e senso del dovere.
Messaggi di affetto e riconoscenza sono giunti da ogni parte, a testimonianza del legame profondo che Fatuzzo aveva saputo costruire nel tempo. La sua azione politica, sempre guidata dal rispetto delle istituzioni e da una sincera attenzione per la città, lascia un segno che va oltre le appartenenze.
A partire da oggi pomeriggio, alle 15.30, sarà possibile rendergli omaggio presso la chiesa del Santissimo Salvatore, dove è stata allestita la camera ardente. Da lunedì, invece, l’omaggio istituzionale si sposterà nel salone di rappresentanza di Palazzo Vermexio, cuore della vita amministrativa cittadina.
Il momento del congedo avverrà martedì 4 novembre, alle 15.30, nella basilica santuario della Madonna delle Lacrime, casa della devozione e della speranza per tutti i siracusani.
Nel ricordo di Marco Fatuzzo resta l’immagine di un uomo che ha servito Siracusa con discrezione e passione, convinto che la politica fosse, prima di tutto, un servizio alla comunità.




Bufardeci, Marziano, Spagna: tributo di memoria e affetto per Fatuzzo

“Sono profondamente addolorato. Con Marco Fatuzzo la città di Siracusa perde sicuramente uno dei figli più importanti, più illuminati, più preparati, più seri e più buoni”. Così l’ex sindaco Titti Bufardeci commenta la notizia della scomparsa di Marco Fatuzzo, anch’egli ex primo cittadino.
Il ricordo di Bufardeci unisce la stima per l’amministratore pubblico a un legame personale e formativo unico: “Il mio primo ricordo di Marco non è politico. Io lo ricordo innanzitutto come il mio giovane professore di matematica durante il liceo classico. Era un giovane laureato, arrivò per una supplenza di oltre un trimestre. Tra noi c’erano solo sette anni di differenza e questo creò subito un rapporto di vicinanza e cordialità, tanto che mi acconsentì di dargli del tu. Quella conoscenza ci ha accompagnato per tutto il resto della vita”.
Bufardeci sottolinea il valore dell’azione amministrativa di Fatuzzo: “Marco è stato una gran persona per bene, prestata alla politica. Ha svolto il suo ruolo di sindaco con grande impegno, abnegazione e con grande successo. È stato un amministratore saggio e illuminato”.
Secondo Bufardeci, l’impatto del suo operato è ancora tangibile: “Non c’è dubbio che a lui va scritto il merito di un iniziale rilancio della nostra città, in particolare di Ortigia. La sua guida ha rappresentato un’amministrazione importante per Siracusa”.
“Pur con le sue successive esperienze, come la vice presidenza alla Provincia,” conclude Bufardeci, “Marco è rimasto sostanzialmente sempre un politico ‘sui generis’. È una grande perdita per tutti noi. Lo ricordo con enorme affetto e grande stima”.
Anche Bruno Marziano, ex presidente della Provincia Regionale, ricorda Fatuzzo. “Un sindaco indimenticabile e un uomo sensibile e vicino alla parte della società più in difficoltà. Io devo ricordarlo anche come lungimirante ed efficace assessore provinciale alla Pubblica Istruzione fin dal mio primo mandato come presidente della Provincia Regionale di Siracusa. Marco fu vice-presidente e assessore alla Pubblica Istruzione in un momento in cui la Provincia avviava importanti progetti per nuovi istituti scolastici ed avviò quella fase della Istruzione Medio-Superiore in cui venivano inserite novità normative ed organizzative. Fu lungimirante, progettuale, efficace. Portò alla Provincia le capacità amministrative ed la sensibilità umana già manifestate a Palazzo Vermexio”.
Le parole di Fausto Spagna: “La notizia della scomparsa di Marco Fatuzzo mi addolora molto. Marco oltre ad essere un amico era una persona seria, piena di valori impegnato nel sociale e nella sua comunità dei focolarini. E’ stato un sindaco capace, onesto, eccellente, lasciando nella città un ottimo ricordo di se’. Rivolgo alla sua famiglia le mie più sentite condoglianze”.




Concorsi pubblici, scatta la difesa di Siracusa. “Basta Sicilia Palermo-centrica”

“Perchè le prove dei concorsi pubblici sempre a Siracusa e non a Palermo?”. L’interrogazione della deputata regionale Pd, Valentina Chinnici, ha sollevato un coro di proteste e reazioni. Anche dal suo stesso gruppo. Tiziano Spada, ad esempio, dice che “lo svolgimento dei concorsi nazionali e regionali a Siracusa rappresenta un’occasione per valorizzare il territorio e le sue strutture, oltre che un volano turistico non indifferente. Siamo contrari a una Sicilia Palermo-centrica, considerando anche le difficoltà per raggiungere il capoluogo di Regione”. Siracusa è stata scelta come sede dei concorsi regionali e di quelli attraverso la piattaforma Formez PA. “Siamo favorevoli ad un’azione – continua Spada – che tenga conto delle esigenze non solo del capoluogo, ma di tutte le province siciliane. I concorsi a Siracusa, inoltre, incidono positivamente sull’indotto turistico, con la possibilità per alberghi e strutture ricettive di lavorare, garantendo posti di lavoro e stipendi a centinaia di famiglie”.
Tiziano Spada aggiunge poi che “Palermo resta centrale in Sicilia, e nessuno vuole mettere in discussione il suo valore dal punto di vista infrastrutturale, ma bisogna anche rendersi conto delle esigenze dei cittadini delle altre province. Chi proviene da Ragusa e da Siracusa è obbligato a impiegare diverse ore per raggiungere il capoluogo, considerando lo stato di degrado in cui versano le principali arterie regionali. Chiunque si schiererà contro il nostro territorio ci troverà pronti a difenderlo”.
Il consigliere comunale Ivan Scimonelli (Insieme) scatta in difesa di Siracusa. “Quando tutto si fa a Palermo va bene, ma se una volta tocca a Siracusa diventa un caso politico. Forse dà fastidio che finalmente qualcosa si organizzi in una città efficiente, accogliente e capace di gestire eventi pubblici senza caos e passerelle. Siracusa non chiede favori: chiede solo rispetto”. Per Scimonelli “sarebbe forse un gesto di buonsenso ritirare l’interrogazione: per non ingolfare i lavori dell’Ars con richieste sterili e pretestuose, che non aiutano né la Sicilia né il buon nome delle sue città”.
Alla Chinnici ha replicato nelle ore scorse anche l’assessore regionale Messina. “Rimango sinceramente sorpreso dall’interrogazione depositata con carattere di urgenza dall’onorevole Chinnici in assenza di fatti oggettivi. Probabilmente l’interrogante non ha avuto modo di verificare gli aggiornamenti più recenti, dal momento che gli attuali concorsi banditi dalla Regione, in programma dal 12 al 14 novembre prossimi, si svolgeranno nel Palermitano in una sede in grado di accogliere il numero di candidati previsti e facilmente raggiungibile”.
Quanto a Siracusa, “il governo regionale – prosegue Andrea Messina – è attento a garantire il rispetto dei principi di equità territoriale e di pari opportunità per tutti i candidati ai concorsi pubblici, in modo da assicurare pari condizioni di partecipazione ai cittadini di tutte le province e da distribuire in modo equilibrato le sedi concorsuali sul territorio”.
Finito qui? No, perchè la Chinnici torna a fare sentire la sua voce. “Dall’assessore Messina ci aspettavamo una risposta più circostanziata, che probabilmente arriverà dopo un’attenta lettura del testo dell’interrogazione, cosa che evidentemente non ha ancora avuto modo di fare. Se avesse letto con la dovuta attenzione, si sarebbe accorto che l’oggetto non sono i concorsi regionali, bensì le prove organizzate dal Formez per conto di alcune amministrazioni dello Stato, come il Ministero della Giustizia o l’Agenzia delle Entrate”.
L’interrogazione dell’on. Chinnici pone l’accento su un’esigenza di equità territoriale e di semplice buon senso logistico per i cittadini siciliani. “Migliaia di concorrenti – spiega la deputata democratica – devono sostenere prove pubbliche per entrare in ruoli dello Stato. Attualmente, per la Sicilia è spesso prevista una sola sede a Siracusa. Chiediamo alla Regione di farsi promotrice di una soluzione più ragionevole: individuare una sede facilmente raggiungibile anche per i candidati della Sicilia Occidentale, come Palermo o Trapani, affiancandola a quella di Siracusa per la Sicilia Orientale”.




La cittadina che resiste ad Halloween, a Palazzolo vigilia di Ognissanti con le varette

In un tempo in cui la tradizione d’oltreoceano di Halloween sembra aver conquistato ogni angolo del Paese, c’è un borgo montano del Siracusano che continua a dire “no” alle mode e “sì” alle proprie radici. Anche quest’anno, a Palazzolo Acreide, la vigilia di Ognissanti non è stata fatta di zucche e travestimenti, ma di luce, fede e devozione: è tornata la Festa delle Varette, appuntamento ormai irrinunciabile promosso dalla comunità della Chiesa Madre, guidata da padre Marco Politini.
Una tradizione che affonda le radici nelle prime comunità cristiane e che ogni anno si rinnova nel segno della continuità e della fede popolare. A essere protagonisti sono i bambini del paese, con le loro piccole “varette”, simboli di purezza e di speranza, portate in processione per le vie del centro storico tra canti, preghiere e sorrisi.
“Guardate i Santi: sono i nostri fratelli maggiori, la nostra strada e il nostro destino”, ha ricordato padre Marco rivolgendosi alle famiglie e ai piccoli della comunità. Un messaggio chiaro, che invita a riscoprire la bellezza della santità quotidiana, contrapposta al fascino effimero delle mode importate.
L’evento, nato solo pochi anni fa, è diventato ormai parte del calendario spirituale e comunitario di Palazzolo Acreide. Una serata di grazia e di luce, come l’ha definita lo stesso arciprete: “I bambini, con le loro piccole varette, hanno portato in processione il profumo della santità, ricordandoci che la chiamata alla vita santa non è per pochi, ma per tutti. I Santi non sono lontani: vivono nella luce di Dio e camminano con noi. Che la loro intercessione ci accompagni e che la loro gioia resti nei nostri cuori e nelle nostre famiglie”.
Così, mentre altrove si rincorrono maschere e dolcetti, Palazzolo Acreide sceglie la luce dei Santi. Una comunità che resiste, con la semplicità della propria fede e la forza della propria identità, al fascino di un Halloween che non le appartiene.