Immigrazione: un Hotspot nel siracusano? "Lo diano a Catania visto che quel porto è stato giudicato migliore di Augusta"

No ad un hot spot a Siracusa. La politica locale alza le barricate. E poco cambia che l’indicazione di Siracusa da parte del Ministero dell’Interno valga come provincia e che la città designata ad ospitare la struttura sarebbe Augusta. “Sono assolutamente contrario all’idea di realizzare ulteriori hotspot in Sicilia”, dice il presidente della Commissione Bilancio Ars, Enzo Vinciullo che nei mesi scorsi – quando la discussione sugli hot spot era accesa – si era recato in procura per bloccare la realizzazione della struttura destinata ad accogliere i migranti.
“La provincia di Siracusa dice no grazie a questo regalo, lo restituiamo a chi lo vorrebbe fare, ricordando che non è possibile che quando bisogna dare, la provincia di Siracusa sia la prima e quando bisogna ricevere è l’ultima fra le ultime”, il messaggio che Vinciullo recapita al governo nazionale.
“Se il porto di Augusta non è idoneo ad ospitare la sede dell’Autorità di Sistema Portuale per una serie di deficienze denunciate a gran voce da tanti, le stesse mancanze le avrà sicuramente nell’accogliere gli extracomunitari, pertanto, dal momento che il porto di Catania è sicuro, affidabile, ecc. si trasferisca nel porto della città etnea tutto il traffico che, fino ad oggi, è stato concentrato su Augusta”.
L’indicazione della provincia di Siracusa è inaccettabile anche per il deputato regionale Gennuso. “E’ diventato un gioco al massacro, nessuno vuole i migranti e la Sicilia li accoglie a braccia aperte. Posso capire la solidarietà, l’accoglienza ma questa regione, unica a pagare il prezzo più alto per gli sbarchi incessanti di cittadini che arrivano dall’Africa, non è in grado di sostenere questa emorragia che è inarrestabile. Mi auguro che quando il ministro degli Interni comunicherà la sua decisione al Parlamento, i deputati siciliani facciano una netta opposizione”.




Siracusa capitale della pallanuoto mondiale: dal 6 al 9 luglio scatta il Sei Nazioni

E’ tutto pronto per il torneo Sei Nazioni di Siracusa. Alla piscina Caldarella si sfideranno Australia, Croazia, Grecia, Russia, Usa e ovviamente Italia. Il coach del Settebello, Sandro Campagna, rifinirà a Siracusa la preparazione per i Mondiali di Budapest, ormai dietro l’angolo: si comincia poco dopo la metà del mese. L’Italia è reduce dall’argento conquistato in World League.
Spettacolo assicurato sino a domenica a Siracusa, con la Cittadella dello Sport che torna ad ospitare un appuntamento di respiro internazionale. Nazionali divise in due gironi. Nel gruppo A Grecia, Russia e Italia. Nel gruppo B Australia, Croazia e Usa.
Ad aprire il Sei Nazioni sarà Grecia-Russia, giovedì 6 luglio alle 18:00. A seguire la cerimonia di apertura, quindi alle 20:00 Usa-Australia. Italia in acqua venerdì 7 alle 19.30 opposta alla Russia. Sabato 8, sempre alle 19.30, incrocio con la Grecia. Domenica le finali, a partire dalle 16:30. Costo del biglietto 3 euro, 5 per la giornata conclusiva.
Questa mattina la presentazione ufficiale del torneo, appuntamento sportivo di cartello inserito nel calendario dei festeggiamenti dei 2.750 anni dalla Fondazione della città

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Siracusa. Incontro con Steve McCurry, il fotografo americano all'ex Convento di San Francesco

Il fotografo americano Steve McCurry a Siracusa. Venerdì 7 luglio alle 20.30, all’interno dell’ex convento di San Francesco d’Assisi – dove è allestita la mostra Icons – verrà intervistato da Roberto Cotroneo, in un incontro pubblico ad ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Dall’India alla Birmania, dal Giappone all’Africa, da Cuba al Brasile con le sue foto Steve McCurry racconta le etnie più lontane e le condizioni sociali più disparate, mettendo in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
Nella stessa giornata la Cooperativa sociale L’Arcolaio, con il supporto del Consorzio di tutela del limone di Siracusa IGP e di Banca Popolare Etica, avvierà all’interno del Complesso dell’ex convento di San Francesco il servizio di ristoro che proporrà al pubblico alcuni selezionati prodotti del territorio




Siracusa. Assistenza domiciliare agli anziani, riscoppia la polemica: "ridotta drasticamente. Perchè?"

A Siracusa sarebbe stata ridotta a poche ore settimanali l’assistenza domiciliare agli anziani. Una decisione per la stagione estiva. I consiglieri comunali di opposizione Cetty Vinci e Salvo Sorbello hanno presentato una interrogazione per conoscere i motivi alla base della scelta.
“Si continua purtroppo a procedere penalizzando gli anziani non autosufficienti, proprio nel periodo più delicato dell’anno, quando è essenziale per la loro stessa vita che non restino mai soli. E il Comune di Siracusa, invece di rafforzare gli interventi di assistenza domiciliare, ritiene invece di proseguire un servizio già carente e su cui gravano pesantissimi problemi procedurali, riducendolo drasticamente”, scrivono i due esponenti di minoranza.
“Per questa amministrazione – proseguono – i più deboli (bambini, disabili, anziani non autosufficienti) vengono evidentemente sempre dopo. Si riveda, come è stato fatto dopo le nostre sollecitazioni quando il servizio di assistenza era stato addirittura sospeso del tutto a fine maggio, la drastica e inaccettabile riduzione. E si proceda – concludono Vinci e Sorbello – anche a promuovere politiche di sostegno del benessere familiare”.




Siracusa. Feste Archimedee verso il gran finale con Arisa: ecco tutti gli appuntamenti, scarica il calendario

Fino all’8 luglio le Feste Archimedee continuano a riempire Ortigia. Dalla scienza al teatro, passando per la danza, la musica, la lirica e poi ancora letteratura, filosofia, fotografia, arti figurative, innovazione, laboratori didattici. Tutti coinvolti, dai grandi ai piccini, per un festival che per tradizione ha sempre saputo parlare a tutti. Come nello spirito dell’ideatore Carlo Gilistro, pediatra ed allergolo, che da sei anni esplora ogni campo del talento giovanile attraverso le Feste Archimedee, regalando spazi di espressione e approfondimento quasi in ogni angolo del centro storico.
Senza trascurare le grandi serate di gala in piazza Duomo con ospiti come Mario Venuti, Arisa e Mariella Nava.
Questa sera in programma la proiezione di “Tra le onde nel cielo” di Francesco Zarzana, docu-film sui giovanissimi nuotatori azzurri morti a Brema proiettato al Festival di Cannes 2016.
Domani invece l’attesissima “Battaglia delle idee. Pensatori si cresce e non si nasce. Match filosofico tra due squadre di giovani studenti sui grandi temi della vita”, con Stefano Moriggi, filosofo della scienza dell’Università di Milano Bicocca, e Marco Dallari, pedagogista dell’Università di Trento. L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione di Comunità Val di Noto.
Tra venerdì e sabato sarà Piazza Duomo il cuore delle Feste con il Gran Galà condotto da Flaminia Belfiore e i grandi ospiti: Mario Venuti, Mariella Nava, Giulio Scarpati, Andrea Vianello, Carlo Muratori, Giovanni Andrea Zanon, Arisa.
Giulio Scarpati e Andrea Vianello incontreranno anche i giovani siracusani per raccontare le loro esperienze professionali venerdì 7 luglio al Palazzo della Provincia di via Roma rispettivamente alle 18:30 e alle 20.
Per scoprire tutti gli appuntamenti, clicca qui e scarica il calendario completo.

foto: Marcello Bianca




Siracusa. Donna suicida, il responsabile del Pronto Soccorso: "attoniti e sconvolti, ma stavamo seguendo la procedura"

“Siamo sconvolti e attoniti, c’è grande incredulità. E’ un dramma che ci ha colpito”. Il responsabile del pronto soccorso dell’Umberto I di Siracusa, Carlo Candiano, sceglie queste parole per iniziare il suo racconto di quanto accaduto nel giro di pochi minuti nella sala emergenza del reparto.
Quando una 49enne di Floridia, in quel momento sotto osservazione, ha aperto una finestra e si è gettata di sotto. Appena un piano di altezza, ma l’impatto col suolo è avvenuto col capo e le lesioni riportate non hanno lasciato scampo alla donna.
Era arrivata al pronto soccorso poco prima. Aveva tentato di togliersi la vita in casa ingerendo della candeggina. “Era nella sala emergenze ed era seguita data l’importanza del caso”, spiega il primario. “Noi però non abbiamo vigilantes davanti ad ogni malato e in un reparto dinamico come il pronto soccorso, dove l’emergenza è di casa, capita sempre del trambusto”.
La domanda che rimane nell’aria è se si poteva fare qualcosa di più per salvare la donna. “Non c’erano segni o sintomi che lasciassero presagire che si sarebbe lanciata. Aveva già tentato il suicidio e per quello era in ospedale. Lei ci ha tranquillizzati e si è mostrata collaborativa”, racconta ancora Candiano.
Avesse mostrato della pericolosità per sè o per gli altri – anche in forma minima – “si sarebbe magari proceduto con la contrizione”, ovvero strumenti di ritenuta al letto. Visto il quadro generale, si stava procedendo con la valutazione dei danni causati dall’ingestione della candeggina. Spesso occorrono vari minuti per avere un quadro chiaro dell’azione dell’acido all’interno del corpo umano, in base anche alla quantità ingerita.
Improvvisamente viene condotto al pronto soccorso un bambino di 5 anni sbalzato da una moto, l’equipe medica si sposta. Pochi minuti, uno o forse due sembra emergere dagli orari delle varie schede di ingresso e visita in reparto. Sufficienti per una tragedia. La donna, lasciata sola, apre la finestra. E si getta di sotto.
La famiglia si è rivolta alla Procura, che ha aperto una inchiesta. Oggi è stata effettuata l’autopsia. “Il gesto dei familiari è legittimo, non li biasimo. Hanno diritto ad essere sicuri che sia stato fatto il possibile”.




In netto miglioramento le condizioni della bimba che ha rischiato di annegare a Marina di Priolo

Non è ancora la buona notizia che tutti attendono ma è utile ad alimentare un cauto ottimismo. Le condizioni della piccola di 16 mesi che ha rischiato di annegare a Marina di Priolo sono in netto miglioramento. E’ ancora ricoverata a Messina, dove è stata trasferita d’urgenza in elicottero la sera dello scorso 29 giugno e ricoverata in terapia intensiva in coma farmacologico. A prestare i primi, probabilmente decisivi soccorsi sono stati tre bagnanti: Stella, Nicoletta e Leandro.
Il decorso procede bene e lo staff sanitario peloritano potrebbe quanto prima sciogliere la prognosi sulla vita.




Per salvare la ex Provincia di Siracusa la Regione ci prova: "il Governo restituisca il prelievo forzoso", primo si al ddl

Una potenziale buona notizia per il Libero Consorzio di Siracusa. La Commissione Bilancio dell’Ars ha approvato il Disegno di Legge con primo firmatario Enzo Vinciullo con il quale si chiede al Governo Nazionale di restituire alle ex Province siciliane le somme che sono state incamerate, attraverso un prelievo forzoso. Per Siracusa si parla di una cifra vicina ai 19 milioni di euro.
Il Disegno di Legge voto dovrà adesso avere il via dell’Assemblea Regionale prima di essere sottoposto all’approvazione di Camera e Senato. Una ultima parte di cammino, questa, che si annuncia comunque complessa.




Siracusa. Chiude la parrocchia di San Paolo Apostolo, don Lo Bello: "togliete l'amianto o non riapre"

Disposta la chiusura temporanea della chiesa di San Paolo Apostolo, in Ortigia. Una misura precauzionale e fortemente provocatoria adottata dal parroco, don Rosario Lo Bello, per protestare contro la presenza, nelle immediate vicinanze, di una ampia tettoia in amianto e il silenzio delle istituzioni. “In primavera abbiamo scoperto che uno stabile, limitrofo alla chiesa, era ricoperto da un tetto in amianto grande più di 30 mq e in più parti frantumato”, spiega il prelato. “L’acqua delle precipitazioni cola da questo tetto fino ai tetti dell’oratorio e dei saloni parrocchiali, quini nelle nostre grondaie che giungono fino al piccolo cortile della parrocchia”.
Ai proprietari dell’edificio era stato più volte chiesta la rimozione, anche tramite un avvocato. “I vigili urbani hanno fatto una perizia un mese fa, dichiarando nel verbale che il tetto andava rimosso. Tuttavia l’amianto frantumato è ancora lì. Reputiamo che la sua presenza costituisca per i tanti ragazzi della parrocchia, per nostri bambini, per gli anziani, per tutta la zona limitrofa, un grave rischio per la salute. Pertanto la Chiesa di San Paolo Apostolo rimarrà chiusa finché non si provvederà alla rimozione di tale pericolo”.




Incendio nella Valle dell'Anapo: danni ingenti, a rischio anche la ricca biodiversità

Dopo l’incendio, scattano i divieti nella riserva della Valle dell’Anapo. Il direttore provinciale delle Foreste Demaniali ha disposto la chiusura dei primi tratti di accesso a causa delle prime frane ed alcuni distacchi. E’ una delle prime conseguenze del vasto rogo che ha mandato in cenere oltre cento ettari boschivi, lasciano i fianchi delle colline “scoperti” ed a rischio frana. E questo mentre sui luoghi devastati ha preso corpo una sorta di turismo del macabro: tutti ad immortalare le scene di distruzione di quella che era una delle più importanti aree naturalistiche del siracusano.
Impossibile per ora quantificare i danni. Vale un solo aggettivo: ingenti. I progetti esistenti per la messa in sicurezza della Valle dell’Anapo hanno bisogno di almeno 8 milioni di euro per trasformarsi in realtà. Ma la Regione ne ha solo 1,6 disponibili. Ed è questo il cuore del problema: mancano i soldi e nella riserva non sono state create le stradine tagliafuoco che avrebbero forse aiutato a limitare i danni. E senza soldi niente manutenzione ai mezzi antincendio che – eppure – a Sortino ci sono, nella caserma del Corpo Forestale. Ma non sono pienamente funzionanti: manichette rotte, perdite di gasolio, impianto elettrico non funzionante, etc.
E questo, aggiunto il ritardo nell’invio di canadair (da Civitavecchia!), da il quadro del fallimento del coordinamento regionale delle emergenze. Da commissariare, al di là delle stantie polemiche sulla necessità di mantenere un esercito di forestali in queste condizioni.
C’è poi il danno naturalistico. L’incredibile ricchezza e biodiversità della Valle è stata messa a rischio dalle fiamme. Bruciati decenni di crescita di roverello, leccio ed altre essenze “custodite” nella cava lunga 12km. E vittime silenziose del rogo sono stati gli animali, in particolare le specie in nidificazione come il raro picchio rosso maggiore. Si era anche temuto per le orchidee selvatiche tipiche della Valle dell’Anapo: ben 40 specie minacciate dal rogo. Ma come spiega la guida naturalistica Paolino Uccello, le orchidee sono delle bulbose e quindi la preziosa “testa” conservata sotto la terra dovrebbe in qualche modo aver salvato quella ricchezza unica nella Sicilia e nell’area del Mediterraneo.

Da FM ITALIA TV (canale 872), l’intervento della guida naturalistica Paolino Uccello durante RadioBlog