Arrestato nigeriano, avrebbe aggredito una guardia giurata al centro commerciale

Dovrà rispondere di violenza, lesioni e resistenza confronti di una guardia giurata in servizio presso il centro commerciale “Auchan” il 32enne nigeriano John Wilfred. Ad arrestarlo, in flagranza di reato, i carabinieri. Si trovava nei pressi del centro commerciale intento a chiedere l’elemosina ed infastidire i clienti. La guardia giurata lo ha così invitato ad allontanarsi, venendo però aggredita con schiaffi e pugni.
Sul posto sono così intervenuti i Carabinieri di Belvedere che hanno prestato soccorso alla guardia giurata ed arrestato il nigeriano che è stato sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio.




Migranti, due sbarchi nella notte: tra Capo Passero ed Avola, soccorsi 86 stranieri

Due sbarchi di migranti nel siracusano, la notte scorsa. Interessate le spiagge di Capo Passero ed Avola. In totale sono 86 gli stranieri recuperati dalla Guardia Costiera insieme al Gruppo Interforze della Procura e condotti per le procedure di identificazione alla tendopoli del porto di Augusta.
Sull’isolotto di Capo Passero sono sbarcati in 41, tra cui 15 donne e 7 minori, ad Avola sono arrivati invece in 45 (9 donne e 10 minorenni). Si tratta principalmente di siriani, afghani e iracheni partiti con ogni probabilità dalla Turchia.
Una volta sotto costa sarebbero stati inviati a scendere dalle imbarcazioni con cui hanno affrontato la traversata.




Siracusa. 1° Premio “Antonio Galvano” ,iniziativa dell’Istituto “Falcone-Borsellino” per ricordare l’operaio morto sul lavoro

Un incontro sul tema della sicurezza del lavoro in occasione del primo Premio Antonio Galvano, organizzato dal secondo istituto comprensivo “Falcone-Borsellino” di Cassibile in memoria di Antonio Galvano, l’operaio morto a seguito di un incidente sul lavoro, il 4 gennaio scorso, precipitando da un capannone, da un’altezza di circa dieci metri. L’iniziativa si svolgerà martedì 30 maggio alle 9,30. All’incontro interverranno Francesco Cavallaro, dell’Ispettorato del Lavoro, lo specialista in Diritto del Lavoro, Giacomo Malfa e Salvatore Virzì dell’istituto comprensivo di Cassibile.




Augusta. Grave incidente a Brucoli, interviene l'elisoccorso. Coinvolta una m famiglia

Sono ancora da chiarire vari aspetti nel terribile incidente avvenuto all’ingresso di Brucoli. Coinvolti nello scontro due mezzi, un furgone e una auto con a bordo una famiglia di cinque persone. È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso per il trasferimento Cannizzaro di Catania di chi versava nelle condizioni più critiche.
Sul posto anche i vigili del fuoco di Augusta.




Siracusa. Sit-in alla ciclabile di Progetto Siracusa, Reale: "Rebuilding the future, costosa inutilità"

Quinto appuntamento con “i sabato dello spreco” di Progetto Siracusa, il movimento guidato da Ezechia Paolo Reale. Attenzioni puntate, questa volta, sulla pista ciclabile e il progetto Rebuilding The Future da cui è nato il parco delle sculture lungo la ciclabile.
Progetto Siracusa denuncia i “numeri da capogiro” dell’operazione: “62mila euro previsti per la Programmazione e Direzione Artistica, 300mila di opere di allestimento, 72mila e 800 destinate a Comunicazione e Marketing ed, infine, per attrezzature, allestimenti arredi e organizzazione di eventi artistici una somma pari a 209mila euro, per un totale di 644.100 eEuro che si conclude con una rendicontazione finale di 599.858,84 euro”.
L’interrogativo posto dal movimento politico è cosa sia rimasto di tutto quel denaro speso. “Come oggi si può definire Re Building the future se non un progetto costosissimo ed, ahimè, di pochissima utilità per la città?”, dice Ezechia Paolo Reale.
Delle 8 opere realizzate (e non 10 come previsto originariamente, ndr) una è stata recentemente rubata (Tornerai alla terra, di Moira Ricci) ed un’altra danneggiata anche dalle intemperie e mai finora ripristinata. “Come si possono prendere 600 mila euro e non pensare alle periferie che non sono state in alcun modo valorizzate, né alcun beneficio hanno tratto? Più che inutili direi che sono stati soldi sperperati”, aggiunge Salvo Sorbello che, a ridosso della realizzazione del progetto, fece una tempestiva richiesta di chiarimenti a cui è giunta una vaga risposta solo dopo due anni. Per non parlare del Bando per la Comunicazione errato, solo il primo dei tanti, per cui il Tar di Catania ha obbligato il Comune al rimborso del secondo aggiudicatario.
“Un’operazione di pubblic art – commenta la storica dell’arte, Ornella Fazzina, presente al Sit-in di Progetto Siracusa – che andava elaborata, tutelata con strategie di sicurezza inserite subito, nel momento in cui si inaugurava l’evento. E poi – aggiunge Fazzina – non è esistita alcuna partecipazione attiva del contesto. Nel momento in cui il cittadino non si sente in dialogo, coinvolto con queste opere, non le comprende e non le rispetta neanche. La mancanza di chi ha realizzato questo progetto è massima, soprattutto non è soltanto la storia di Siracusa che va conosciuta ma anche la storia sociale della città, sconosciuta da chi opera in questo modo”.
Conclusioni affidate al leader, Reale. “Non possiamo tollerare un’idea di arte per pochi, sempre gli stessi, e non per tutti”.




Siracusa. A difesa del Plemmirio sono tornati i volontari di Sea Sheperd: SiracusaOggi.it a bordo della Brigitte Bardot

Per il quarto anno i volontari di Sea Shepherd tornano a “vigilare” sull’area marina protetta del Plemmirio. L’Operazione Siracusa è ormai un appuntamento fisso nel panorama delle attività dell’associazione a difesa del mare e della biodiversità.
Alla banchina della Marina è ormeggiata la Bridgitte Bardot, con equipaggio internazionale capitanato da Roberto Dessena. Il trimarano apre le sue porte, oggi e domani, gratuitamente, a visitatori e curiosi.
Dell’attività di Sea Shepherd a Siracusa, del Plemmirio e della necessità dei controlli abbiamo parlato proprio con il comandante Dessena. L’intervista.




Siracusa. Ex cintura ferroviaria, 2 milioni di euro per trasformarla in uno spazio pubblico: ciclabile, pedonale e car sharing

Esiste un progetto per la rifunzionalizzazione e la riqualificazione urbana della ex cintura ferroviaria tra via Agatocle, piazza Euripide e via Piave. Continua il nostro viaggio nel futuro possibile di Siracusa, con questa quarta puntata dedicata ad un nuovo piano preparato dall’ufficio politiche innovative in collaborazione con lo Smart Lab. Costo complessivo dell’ambiziosa pianificazione è di 1,9 milioni di euro di cui 703.660 disponibili.
Il progetto prevede di utilizzare l’area della dismessa tratta ferroviaria come punto di partenza per ripensare tutta la zona, permettendo così a quella porzione di Borgata di recuperare il deficit funzionale che non ha permesso una crescita di investimenti e insediamenti commerciali e residenziali.
Quindi una allungata “piazza” con percorsi pedonali, pista ciclabile illuminata a led, postazioni car sharing, percorsi per portatori di handicap, un “parco lineare” urbano con panchine e spazi a verde e parcheggi pubblici. Previste anche opere per migliorare la fruizione dei resti delle terme bizantine, nei pressi dell’arsenale greco.
ex cintura ferroviaria




Priolo. Chiosco in fiamme nella notte, probabile origine dolosa. Cna: "pronti a sostenere la ripartenza dell'attività"

Potrebbe essere di origine dolosa l’incendio che nella notte ha distrutto a Priolo il chiosco Il Fenicottero Rosa. Le indagini sono in corso e l’ipotesi è al vaglio degli investigatori. Si profilerebbe, in quel caso, il sospetto di un inquietante atto intimidatorio contro il quale la società civile vuole subito reagire.
Cna, con il presidente comunale Giuseppe Bellanza, si dice pronta a sostenere i giovani imprenditori titolari dell’esercizio affinchè possa riprendere al più presto possibile la normale attività commerciale.




Siracusa. Chiude i battenti lo Sprar Aretusa: trasferiti i migranti ma "abbandonati" i lavoratori siracusani

Con il trasferimento degli ultimi richiedenti asilo in altre strutture siciliane, ha chiuso oggi i battenti il centro Sprar Aretusa. La struttura di contrada Spalla era gestita dalla cooperativa sociale di Acireale, Luoghi Comuni. Il Comune di Siracusa, responsabile del progetto di accoglienza, ha deciso per la chiusura viste le inadempienze proprio della cooperativa. E anche le condizioni dei locali sono state al centro di polemiche accese, con il sopralluogo di parlamentari e denunce pubbliche.
Risolto il “problema” dei migranti, rimane tutt’ora quello degli otto operatori che lavoravano all’interno della struttura: 3 operatori, 2 ausiliari, un responsabile inviato da Catania, un’assistente sociale e un consulent. Niente stipendi da mesi, in alcuni casi ben 16. Una lunga attesa scandita da decreti ingiuntivi e pressing dei sindacati, la Uil in particolare. Ma non pare si riesca a venire a capo della vicenda. Con il rischio di servire così all’opinione pubblica un paradosso di semplificazione: migranti tutelati, i lavoratori siracusani abbandonati.
La speranza, almeno in chiave futura, è che possano essere assorbiti nei prossimi progetti di accoglienza che il Comune vuole avviare con la prevista apertura di almeno 4 strutture, sempre per richiedenti asilo, e tali da garantire in totale adeguata accoglienza per almeno 200 migranti. Come spiega l’assessore alle politiche sociali, Giovanni Sallicano, “impossibile inserire negli avvisi una sorta di clausola sociale per garantire questi lavoratori”. Ci si affida, allora, al buon senso. “Molti li conosco e sono validi professionisti”, raccontava alla nostra redazione settimane addietro. “Di certo ci sarà il suggerimento del nostro assessorato di ricorrere ai loro servizi nei nuovi centri che si andranno ad aprire. Purtroppo di più non possiamo davvero fare”.




Siracusa. Intitolare l'Area Marina Protetta ad Enzo Maiorca, c'è la richiesta ufficiale. Comune e Libero Consorzio scrivono al ministro

Intitolare ad Enzo Maiorca l’Area marina protetta del Plemmirio, c’è la richiesta ufficiale. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, e il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Giovanni Arnone, hanno scritto al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, motivando la richiesta.
L’intitolazione è atto dovuto non solo per i meriti sportivi ma soprattutto per la “passione civile” di Maiorca “a tutela del mare e del paesaggio costiero, simbolo originale di legalità e di rigore da preservare per le generazioni future”. Il campione di apnea viene definito “esempio di coerenza ambientale”, impegnato nella “tutela e valorizzazione delle risorse naturali”, portatore di una “preziosa eredità” che non bisogna disperdere.
Di seguito il testo integrale della lettera.

Illustre Sig. Ministro,
con la recente scomparsa di Enzo Maiorca, indimenticabile “signore degli abissi” e uomo dei record subacquei, la città di Siracusa e la sua comunità sono poste dinanzi alla responsabilità di conservare la memoria di un testimone d’eccezione, autentico custode del patrimonio naturale e paesaggistico di cui, fino all’ultimo, abituato a guardare al mare con rispetto e devozione, ha interpretato il grido contro ogni sfruttamento e speculazione.
Maiorca, infatti, al di là dei meriti sportivi universalmente riconosciuti e degli straordinari successi conseguiti, è avvertito e ricordato, nella sua Siracusa dalla storia millenaria e sconfinata tradizione marinara, come un raro, a tratti scomodo, esempio di coerenza ambientale, riferimento essenziale per quanti intendono misurarsi senza cedimenti con le sfide dello sviluppo sostenibile, con l’intelligenza di legare passato e futuro attraverso un costante presente di tutela e valorizzazione delle risorse naturali.
L’Area Marina Protetta del Plemmirio è stata, in questo senso, il laboratorio privilegiato di Enzo Maiorca, luogo che ne segna, più di ogni altro, la vicenda umana e sportiva, trasformato dal campione siracusano in metafora di inossidabile passione civile a tutela del mare e del paesaggio costiero, simbolo originale di legalità e di rigore da preservare per le generazioni future.
Perciò, ben oltre la responsabilità istituzionale, avvertiamo il dovere morale di sottoporLe la proposta di modificare la denominazione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio in AREA MARINA PROTETTA ENZO MAIORCA, non solo e non tanto per celebrare un ineguagliabile uomo di mare, quanto, soprattutto, per non disperdere la sua preziosa eredità, testimonianza pressoché unica di una persona al cui nome, per altissimi meriti di ordine etico e civile legati indissolubilmente alla tutela dell’ambiente marino – costiero italiano, può degnamente titolarsi l’area naturale protetta nazionale della sua amata città.
Nel dirci certi che questa nostra proposta incontrerà la Sua sensibile attenzione, confidiamo che ne apprezzi lo spirito e la finalità.