Siracusa. A difesa del Plemmirio sono tornati i volontari di Sea Sheperd: SiracusaOggi.it a bordo della Brigitte Bardot

Per il quarto anno i volontari di Sea Shepherd tornano a “vigilare” sull’area marina protetta del Plemmirio. L’Operazione Siracusa è ormai un appuntamento fisso nel panorama delle attività dell’associazione a difesa del mare e della biodiversità.
Alla banchina della Marina è ormeggiata la Bridgitte Bardot, con equipaggio internazionale capitanato da Roberto Dessena. Il trimarano apre le sue porte, oggi e domani, gratuitamente, a visitatori e curiosi.
Dell’attività di Sea Shepherd a Siracusa, del Plemmirio e della necessità dei controlli abbiamo parlato proprio con il comandante Dessena. L’intervista.




Siracusa. Ex cintura ferroviaria, 2 milioni di euro per trasformarla in uno spazio pubblico: ciclabile, pedonale e car sharing

Esiste un progetto per la rifunzionalizzazione e la riqualificazione urbana della ex cintura ferroviaria tra via Agatocle, piazza Euripide e via Piave. Continua il nostro viaggio nel futuro possibile di Siracusa, con questa quarta puntata dedicata ad un nuovo piano preparato dall’ufficio politiche innovative in collaborazione con lo Smart Lab. Costo complessivo dell’ambiziosa pianificazione è di 1,9 milioni di euro di cui 703.660 disponibili.
Il progetto prevede di utilizzare l’area della dismessa tratta ferroviaria come punto di partenza per ripensare tutta la zona, permettendo così a quella porzione di Borgata di recuperare il deficit funzionale che non ha permesso una crescita di investimenti e insediamenti commerciali e residenziali.
Quindi una allungata “piazza” con percorsi pedonali, pista ciclabile illuminata a led, postazioni car sharing, percorsi per portatori di handicap, un “parco lineare” urbano con panchine e spazi a verde e parcheggi pubblici. Previste anche opere per migliorare la fruizione dei resti delle terme bizantine, nei pressi dell’arsenale greco.
ex cintura ferroviaria




Priolo. Chiosco in fiamme nella notte, probabile origine dolosa. Cna: "pronti a sostenere la ripartenza dell'attività"

Potrebbe essere di origine dolosa l’incendio che nella notte ha distrutto a Priolo il chiosco Il Fenicottero Rosa. Le indagini sono in corso e l’ipotesi è al vaglio degli investigatori. Si profilerebbe, in quel caso, il sospetto di un inquietante atto intimidatorio contro il quale la società civile vuole subito reagire.
Cna, con il presidente comunale Giuseppe Bellanza, si dice pronta a sostenere i giovani imprenditori titolari dell’esercizio affinchè possa riprendere al più presto possibile la normale attività commerciale.




Siracusa. Chiude i battenti lo Sprar Aretusa: trasferiti i migranti ma "abbandonati" i lavoratori siracusani

Con il trasferimento degli ultimi richiedenti asilo in altre strutture siciliane, ha chiuso oggi i battenti il centro Sprar Aretusa. La struttura di contrada Spalla era gestita dalla cooperativa sociale di Acireale, Luoghi Comuni. Il Comune di Siracusa, responsabile del progetto di accoglienza, ha deciso per la chiusura viste le inadempienze proprio della cooperativa. E anche le condizioni dei locali sono state al centro di polemiche accese, con il sopralluogo di parlamentari e denunce pubbliche.
Risolto il “problema” dei migranti, rimane tutt’ora quello degli otto operatori che lavoravano all’interno della struttura: 3 operatori, 2 ausiliari, un responsabile inviato da Catania, un’assistente sociale e un consulent. Niente stipendi da mesi, in alcuni casi ben 16. Una lunga attesa scandita da decreti ingiuntivi e pressing dei sindacati, la Uil in particolare. Ma non pare si riesca a venire a capo della vicenda. Con il rischio di servire così all’opinione pubblica un paradosso di semplificazione: migranti tutelati, i lavoratori siracusani abbandonati.
La speranza, almeno in chiave futura, è che possano essere assorbiti nei prossimi progetti di accoglienza che il Comune vuole avviare con la prevista apertura di almeno 4 strutture, sempre per richiedenti asilo, e tali da garantire in totale adeguata accoglienza per almeno 200 migranti. Come spiega l’assessore alle politiche sociali, Giovanni Sallicano, “impossibile inserire negli avvisi una sorta di clausola sociale per garantire questi lavoratori”. Ci si affida, allora, al buon senso. “Molti li conosco e sono validi professionisti”, raccontava alla nostra redazione settimane addietro. “Di certo ci sarà il suggerimento del nostro assessorato di ricorrere ai loro servizi nei nuovi centri che si andranno ad aprire. Purtroppo di più non possiamo davvero fare”.




Siracusa. Intitolare l'Area Marina Protetta ad Enzo Maiorca, c'è la richiesta ufficiale. Comune e Libero Consorzio scrivono al ministro

Intitolare ad Enzo Maiorca l’Area marina protetta del Plemmirio, c’è la richiesta ufficiale. Il sindaco, Giancarlo Garozzo, e il commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Giovanni Arnone, hanno scritto al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, motivando la richiesta.
L’intitolazione è atto dovuto non solo per i meriti sportivi ma soprattutto per la “passione civile” di Maiorca “a tutela del mare e del paesaggio costiero, simbolo originale di legalità e di rigore da preservare per le generazioni future”. Il campione di apnea viene definito “esempio di coerenza ambientale”, impegnato nella “tutela e valorizzazione delle risorse naturali”, portatore di una “preziosa eredità” che non bisogna disperdere.
Di seguito il testo integrale della lettera.

Illustre Sig. Ministro,
con la recente scomparsa di Enzo Maiorca, indimenticabile “signore degli abissi” e uomo dei record subacquei, la città di Siracusa e la sua comunità sono poste dinanzi alla responsabilità di conservare la memoria di un testimone d’eccezione, autentico custode del patrimonio naturale e paesaggistico di cui, fino all’ultimo, abituato a guardare al mare con rispetto e devozione, ha interpretato il grido contro ogni sfruttamento e speculazione.
Maiorca, infatti, al di là dei meriti sportivi universalmente riconosciuti e degli straordinari successi conseguiti, è avvertito e ricordato, nella sua Siracusa dalla storia millenaria e sconfinata tradizione marinara, come un raro, a tratti scomodo, esempio di coerenza ambientale, riferimento essenziale per quanti intendono misurarsi senza cedimenti con le sfide dello sviluppo sostenibile, con l’intelligenza di legare passato e futuro attraverso un costante presente di tutela e valorizzazione delle risorse naturali.
L’Area Marina Protetta del Plemmirio è stata, in questo senso, il laboratorio privilegiato di Enzo Maiorca, luogo che ne segna, più di ogni altro, la vicenda umana e sportiva, trasformato dal campione siracusano in metafora di inossidabile passione civile a tutela del mare e del paesaggio costiero, simbolo originale di legalità e di rigore da preservare per le generazioni future.
Perciò, ben oltre la responsabilità istituzionale, avvertiamo il dovere morale di sottoporLe la proposta di modificare la denominazione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio in AREA MARINA PROTETTA ENZO MAIORCA, non solo e non tanto per celebrare un ineguagliabile uomo di mare, quanto, soprattutto, per non disperdere la sua preziosa eredità, testimonianza pressoché unica di una persona al cui nome, per altissimi meriti di ordine etico e civile legati indissolubilmente alla tutela dell’ambiente marino – costiero italiano, può degnamente titolarsi l’area naturale protetta nazionale della sua amata città.
Nel dirci certi che questa nostra proposta incontrerà la Sua sensibile attenzione, confidiamo che ne apprezzi lo spirito e la finalità.




Siracusa. Blitz alla fonte Aretusa, sequestri e multe agli ambulanti

Nuovo blitz della squadra Annona della Municipale. Nella zona della fonte Aretusa sono stati bloccati e multati due ambulanti abusivi originari del Bangladesh. Sequestrati i loro prodotti (braccialetti, cinture, occhiali) ed elevati verbali per 1.100 euro. Altri sei si sono dileguati, abbandonando la loro chincagliera: sequestrata, così come i passeggini con cui prendono forma le improvvisate bancarelle. In totale sono stati sequestrati poco meno di 5.000 articoli.
Con questa operazione, salgono a 50 i sequestri dall’inizio dell’anno. Nel 2016 erano stati 23.
un migliaio di pezzi ciascuno, passeggini sequestrati per bancarelle mobili




Augusta. No alla chiusura della sede Inps, sit-in dei sindacati e incontro con il sindaco

Organizzazioni sindacali, amministrazione comunale, cittadini e lo stesso Comitato Provinciale dell’Inps: tutti insieme oggi ad Augusta per dire no alla chiusura della sede megarese. I tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò – insieme alle altre sigle e categorie, si sono ritrovati in piazza Duomo per un sit in davanti al Comune di Augusta.
Ne è seguito un incontro con il sindaco, Cettina Di Pietro, nel corso del quale sono state gettare le basi per un documento unico che verrà sottoscritto da tutte le parti e inviato alla Direzione generale dell’Inps e alla deputazione parlamentare Nazionale e Regionale.
“Abbiamo ribadito che gli uffici di Augusta non possono essere chiusi per una serie di motivi – hanno sottolineato Alosi, Sanzaro e Munafò – Questi uffici, innanzitutto, servono l’utenza dei comuni del triangolo industriale. Più di 60 mila utenti che, oltre che da Augusta, arrivano da Priolo e Melilli. Uffici che, grazie allo stesso indice di produttività, dimostrano tutto il loro potenziale sul territorio nonostante l’attuale organico sia sotto dimensionato: quattro impiegati rispetto ai sette previsti. Per questo, insieme al mantenimento degli uffici, chiediamo l’immediato adeguamento del personale alla pianta organica prevista”.




Siracusa. Traffico caos verso il centro storico: riapre il parcheggio di via Elorina, nuovo percorso per il bus di collegamento

Da domani, sabato 27 maggio, e per tutto il periodo estivo riapre l’area adibita a parcheggio di via Elorina, nei pressi del mercato ortofrutticolo. “Come amministrazione torniamo ad invitare i nostri concittadini ad usare i mezzi pubblici”, l’invito dell’assessore alla Mobilità, Salvatore Piccione.
Al fine di evitare il congestionamento del traffico veicolare lungo via Malta e in Ortigia, durante i weekend verranno predisposti servizi straordinari di bus navetta dai parcheggi di via Von Platen e di via Elorina, a partire dalle 20 e fino all’1.30. I bus navetta che serviranno quest’ultimo parcheggio percorreranno la corsia preferenziale lungo il corso Umberto ed effettueranno un’unica fermata al ponte Umbertino.
Inoltre, da entrambi i parcheggi si potrà usufruire del servizio taxi in convenzione a 2 a persona (con un minimo di 4 passeggeri), tutti i giorni e senza limiti di orario, con fermata sul ponte Umbertino, chiamando i seguenti numeri di radiotaxi 0931 1795 e 0931 1844.




Siracusa. Metastasi ossee, nuova opportunità terapeutica nel reparto di Medicina Nucleare

Il reparto di Medicina Nucleare dell’ospedale Umberto I di Siracusa è stato autorizzato dall’Assessorato regionale della Salute alla somministrazione, in regime ambulatoriale, di un radiofarmaco innovativo, il Radio 223, efficace nel trattamento delle metastasi ossee del carcinoma prostatico, la prima e più importante conseguenza della neoplasia più diffusa tra gli uomini.
Ne dà notizia il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta.
L’equipe di Medicina nucleare dell’ospedale di Siracusa diretta da Salvatore Pappalardo ha trattato nei giorni scorsi il primo paziente. Quello di Siracusa è il terzo Centro pubblico in Sicilia al momento autorizzato alla somministrazione del Radio 223 dopo quelli di Messina e Palermo. Il Radio-223 è in grado di aumentare la sopravvivenza, aumentare il tempo agli eventi scheletrici, ridurre il dolore, migliorare la qualità della vita, a fronte di una tossicità estremamente favorevole. Si tratta di una novità assoluta, considerato che le terapie disponibili per un’azione specifica sull’osso erano farmaci ad azione prevalentemente palliativa, volti a controllare la sintomatologia dolorosa e privi di un’attività anti-tumorale vera e propria.
“La somministrazione del Radio 223 – spiega il direttore della Medicina Nucleare Salvatore Pappalardo – è indicata proprio quando sono presenti le metastasi in uno o più punti delle ossa, responsabili di quella sintomatologia dolorosa che talvolta porta ad una condizione di vera e propria invalidità chi la patisce. Il Radio 223 è un radionuclide che, una volta iniettato per via endovenosa, si lega al tessuto osseo in accrescimento, come quello neoplastico, emettendo nel tempo particelle radioattive, dette alfa, capaci di determinare una distruzione selettiva delle cellule tumorali con un risparmio delle cellule circostanti e sane del midollo osseo. Non solo, ma quanto sopra rappresenta anche un motivo di tranquillità per i familiari, che non vengono interessati dal problema della esposizione alle radiazioni, di solito presente con altri radiofarmaci, in quanto le radiazioni alfa emesse dal Radio non sono in grado di attraversare un foglio di carta e perciò facilmente schermate già dalla cute del paziente. Il risultato più immediato è la remissione del dolore, con notevole sollievo da parte del paziente, mentre i dati degli studi hanno evidenziato anche un significativo aumento della sopravvivenza, dopo fallimento della chemioterapia. Certamente i benefici in termini di qualità di vita e sopravvivenza globale osservati con il Radio-223, rappresentano un grande progresso ed una grande speranza – prosegue Pappalardo – progresso nella lotta alle metastasi ossee, che nei casi di tumore chemioresistente sono dolorose e possono accorciare l’aspettativa di vita, speranza che in tempi brevi il tumore della prostata con metastasi ossee possa essere considerato come una malattia cronica, al pari di tante altre e non più come un pericoloso e preoccupante stadio terminale”. Salvatore Pappalardo ricorda, infine, che con l’inizio della terapia radiometabolica e dopo l’avvio della sezione PET/CT, considerando anche la diagnostica medico-nucleare tradizionale, l’Unità Operativa di Medicina Nucleare da lui diretta completa un percorso “qualitativo” importante iniziato da alcuni anni.




Siracusa città turistica? Tutti i problemi di Fontane Bianche, la contrada balneare da dove non si vede il mare

La vocazione turistica a parole di Siracusa fa a spallate con la realtà. Prendete, ad esempio, Fontane Bianche. La regina delle contrade balneari, una volta cuore della movida estiva, è oggi preda di decine di problemi.
La pulizia, la condizione delle strade, le condizioni delle spiagge libere e la loro fruibilità, i servizi. Residenti e turisti al capezzale di uno dei simboli dello sviluppo turistico mancato, complice anche l’errore storico della tollerata edificazione selvaggia che rende impossibile vedere il mare a Fontane Bianche. Ma non dovrebbe essere quell’azzurro caraibico il protagonista? Dalla strada, però, eccezion fatta per un breve tratto, non si vede. E di passeggiare lungo il mare, neanche a parlarne.