Siracusa. Ong e migranti, confronto al Festival Sabir: "forse mele marce, ma il sistema volontariato è sano"

Il mondo del volontario e delle Ong si confronta a Siracusa durante Sabir, il festival diffuso delle culture mediterranee. Insieme ai laboratori ed ai momenti di festa e spettacolo, in questa due giorni che oggi si conclude, si susseguono anche gli incontri tra operatori internazionali per un dibattito su migrazione e cooperazione.
Inevitabilmente, però, tiene banco anche il tema caldo delle recenti accuse alle Ong. Che da Siracusa replicano, rivendicando un impegno “che salva vite nel Mediterraneo”. Non escluse eventuali mele marce, “ma il sistema volontariato è sano”.
L’intervista con Manuela De Marco, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas Italia.

Arci, Caritas Italiana, Acli, Asgi ed Amnesty International Italia hanno firmato un appello che parte dal Sabir di Siracusa. Questo il testo. “In Italia, la campagna di diffamazione contro le ONG che stanno svolgendo, dopo la chiusura del programma Mare Nostrum, attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale, ha travolto tutte le organizzazioni che svolgono iniziative di solidarietà e tutela dei diritti umani.
Invece di dare priorità alle attività di ricerca e soccorso per prevenire la morte di migliaia di uomini, donne e bambine che continuano a partire dalla Libia, abbiamo assistito a una vera e propria campagna denigratoria, passando da accuse di ingenuo “buonismo”, a quelle di complicità con i trafficanti e di lucrare sulle attività di solidarietà e in particolare sull’accoglienza.
Salvare vite umane, accogliere chi arriva sulle nostre coste in cerca di sicurezza, garantire protezione a chi fugge da situazioni disperate si sono trasformate in attività sospette, da indagare e perseguire sulla base di affermazioni diffuse ampiamente ancor prima di essere suffragate da prove. A essere messo sotto attacco è lo stesso concetto di solidarietà, che da motivo di orgoglio è diventato oggetto di sospetto.
Se dunque non possiamo non concordare con controlli di legalità e indagini serie, ove vengano portati avanti assicurando i principi costituzionali, non possiamo esimerci dal biasimare con forza la strumentalizzazione degli stessi.
Con questo appello chiediamo a tutte le persone e le organizzazioni che credono nella solidarietà e nei diritti, di schierarsi, come noi abbiamo scelto di fare con convinzione, a fianco di chi salva le vite umane, di chi svolge attività di solidarietà, di chi si batte per affermare i diritti umani per tutti”.




Noto. Eremita col vizio del furto, il diacono lo incastra con una telecamera

Si definiva un eremita ma si è solo guadagnato una denuncia per furto aggravato e continuato. Avrebbe rubato del denaro ad una mensa dei poveri di Noto. Era stato accolto in diocesi dal vescovo di Noto, pare per un presunto cammino di conversione, e qui affiancava un diacono al quale era stato conferito l’incarico di responsabile della mensa dei poveri di via Cavarra.
A febbraio scorso si era verificata una serie di ammanchi di denaro dalla cassa delle offerte. Il diacono, allora, installava all’interno dei locali una telecamera per scoprire cosa stesse accadendo.
In particolare ai primi del mese di marzo scorso, in occasione dell’ennesimo furto, l’identità dell’autore veniva smascherata. Le immagini immortalavano il sedicente eremita – spiegano gli investigatori – nell’atto di aprire la cassa, della quale era riuscito a procurarsi le chiavi, e a prelevare la somma di denaro ivi contenuta. L’ammanco tra febbraio e marzo è di qualche centinaia di euro.




Siracusa, lo studio Aaster racconta come la comunità sta rialzando la testa dopo la crisi

Presentato lo studio di ricerca Aaster su Siracusa commissionato da Conad in occasione della tappa di apertura del Grande Viaggio Insieme. Interessante il dato che emerge al termine delle interviste e dello studio condotti da Aldo Bonomi, direttore del consorzio Aaster. Dopo più di due decenni di crisi industriale ed occupazionale, la comunità siracusana sta provando a risalire la china riappropriandosi di una storia secolare “fatta di saperi e di pratiche antiche, per iniziare a ricreare un futuro sostenibile sotto il profilo economico, sociale e ambientale”.
Lo studio è stato presentato nel corso dell’incontro “Fare Comunità nella Comunità di Siracusa”, presso il santuario Madonna delle Lacrime. Un appuntamento che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa Conad Il Grande Viaggio Insieme.
L’indagine condotta da Aaster illustra come il territorio siracusano, al pari di tutta la Sicilia e il Sud Italia, abbia accusato con anticipo e con maggiore vigore i colpi della crisi economica, per effetto del progressivo ridimensionamento del grande polo chimico e della fine degli interventi statali nel Mezzogiorno. Già dagli anni ’90, man mano che l’impatto economico del polo si andava riducendo, si è però fatta strada nella comunità locale “la consapevolezza della necessità di utilizzare le eccellenze locali e il territorio stesso” quale volano di crescita. “Gli attori locali iniziano a comprendere che le vere risorse economiche, quelle che possono permettere di competere nel mondo, sono i beni intrinseci territoriali sui quali era calato il sipario in epoca fordista”, si legge nella sintesi dell’indagine. “Si tratta di beni che non possono essere riprodotti altrove, che fanno discendere dalla loro unicità e localizzazione geografica il proprio valore potenziale”.
È da questa consapevolezza che Siracusa sta ripartendo, emblema di un Sud in perenne equilibrio tra voglia di rivalsa e sopravvivenza, ma che cerca di rialzarsi, cosciente del proprio valore. Non si tratta, però, di un percorso in discesa. Come mette in luce lo studio Aaster, la difficoltà che oggi Siracusa incontra è quella di organizzare e valorizzare i propri patrimoni per far sì che portino ricchezza e benessere. Un’operazione tanto più complessa se si considera che sia i sistemi produttivi, quanto le logiche del mercato stanno facendo i conti con una crisi economica globale che dal 2008 ha stravolto gli assetti esistenti.
Attraverso una serie di interviste lo studio racconta come alcuni protagonisti della comunità hanno messo in atto “buone pratiche di resilienza”, che oggi costituiscono “avanguardie agenti” a cui la comunità guarda con fiducia.
Sono esempio di “buone pratiche” i lavoratori del birrificio Messina, che licenziati nel 2011 hanno investito il loro Tfr fondando una cooperativa e raccogliendo 3,2 milioni di euro di investimenti, e oggi continuano a produrre birra. Oppure i lavoratori della Cooperativa Ovale dell’Anapo, una delle tipicità agroalimentari siracusane, l’arancia ovale, che rischiava di scomparire a causa degli alti costi di produzione, ma che oggi è considerata una delle eccellenze del territorio. Non ultima l’esperienza del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa IGP, che sopravvive alla concorrenza estera proprio perché i suoi componenti hanno compreso l’importanza della promozione e di valorizzazione delle unicità locali.
Di qui nasce la definizione della “comunità operosa”, che per sopravvivere alimenta la contaminazione e l’ibridazione dei propri patrimoni con i saperi moderni: digitalizzazione, innovazione di processo e di prodotto, logistica, comunicazione.




Pallanuoto, Serie A1. Ortigia ok, battuto il Bogliasco è salvezza

Con il supporto di un pubblico caldo e numeroso, l’Ortigia si è guadagnata la permanenza in A1. Battuto il Bogliasco per 14-5 e per il sette biancoverde svanisce l’incubo play-out. Pomeriggio perfetto per la truppa di Gino Leone, con Di Luciano e Patricelli sugli scudi. Grande comunque la prova collettiva.




Pachino. Separazione turbolenta, ruba e rivende oggetti da casa della ex moglie per farla sloggiare

Denunciato a Pachino un uomo di 49 anni per i reati di maltrattamenti in famiglia e per furto.
Le indagini hanno preso avvio nei giorni scorsi, quando è emerso che il denunciato, in fase di separazione dalla propria moglie, aveva sottratto alcuni mobili dalla casa familiare in cui la donna vive insieme ai figli.
Poiché questo non era il primo episodio, i poliziotti si sono mossi alla ricerca degli oggetti sottratti e posti in vendita ad una ditta che si occupa anche di commercio di mobili usati. Gli oggetti sono stati sequestrati e affidati in custodia giudiziale all’avente diritto.
Inoltre visto che nel corso degli ultimi mesi aveva già posto in essere altri fatti delittuosi nei confronti della moglie per obbligarla ad abbandonare la casa familiare, è stato denunciato per i reati di maltrattamenti in famiglia e per furto.




Dopo le accuse di Simona Princiotta arrivano le repliche di Pd e Orizzonte Siracusa

Le dichiarazioni di Simona Princiotta, le sue accuse e ricostruzioni provocano la reazione del mondo politico. “Il mettere costantemente in dubbio l’onorabilità e l’integrità di chi
viene considerato un avversario politico non è mai stato nelle corde del Partito Democratico
siracusano”, taglia corto il segretario cittadino, Marco Monterosso. Che difende a spada tratta la parlamentare Sofia Amoddio, duramente attaccata dalla consigliera comunale. “Evidente imbarbarimento della dialettica politica che travalica qualunque tipo di confronto democratico fondato sulle diverse posizione politiche. Il Partito Democratico di Siracusa esprime solidarietà, fiducia e vicinanza a Sofia Amoddio i cui comportamenti politici sono sempre stati, e chiaramente, improntati da rigore ed onestà personale e professionale”, scrive ancora Monterosso che chiede una reazione anche agli alleati di centrosinistra , partiti e movimenti cittadini, per riportare “al centro del dibattito politico i temi amministrativi e le connesse aspettative, in termini di servizi ed opportunità, chiesti a gran voce dai nostri concittadini”.
Dalla direzione provinciale del Pd fanno sentire la loro voce anche Santino Armaro, Michelangelo Giansiracusa, Francesco Italia e Alessandra Furnari. “Non intendiamo più tollerare il terrorismo psicologico attuato da chi, privo di scrupoli, continua a spargere fango sulla città e su tutti coloro che, con impegno, non si piegano alle logiche dei vecchi sistemi e combattono ogni giorno per la legalità”, dicono. “Troppo semplice convocare conferenze stampa dai titoli apocalittici, basate sul nulla, e con il solo obiettivo di insinuare il dubbio sull’operato di chi, con la propria storia, ha già ampiamente dimostrato di non aver nulla da nascondere”. Un comportamento che viene qualificato come “meschino”. Gli esponenti della direzione provinciale del partito si dicono certi che “nelle sedi opportune le accuse si scioglieranno come neve al sole”. Poi la solidarietà incondizionata a tutti i soggetti chiamati in causa da Simona Princiotta.
Anche Orizzonte Siracusa rispedisce al mittente le accuse lanciate al suo consigliere comunale, Dario Tota. “Sono vuote e rimbombanti come un tamburo. Abbiamo avvertito una confusione non apparente, ma sostanziale dettata da un groviglio di registrazioni che danno vita a una sorta di schizofrenia verbale”, dice l’assessore Salvo Piccione, esponente di Orizzonte Siracusa. “Tota ha già dato mandato ai suoi legali di intraprendere le opportune azioni legali; siamo certi che l’autorità giudiziaria saprà trovare tutti i riscontri del caso, saprà verificare la storia di vita, l’attendibilità, i rapporti risalenti nel tempo, eventuali procedimenti penali presenti e passati (anche archiviati, ndr) nonché il contenuto delle indagini svolte e delle informative apprese. Esprimiamo – conclude Piccione – contestualmente una profonda e sincera solidarietà all’onorevole Sofia Amoddio”.




Siracusa. La triste fine di Abdul, il mal d'Africa ed un mea culpa: "forse si poteva fare di più"

I dubbi sulla triste fine di Abdul sono ormai pochi. Si sarebbe trattato di un suicidio. Anche gli amici parlano di un ragazzo ultimamente triste, forse depresso. Voleva tornare a casa, in Niger, nonostante a Siracusa si fosse inserito ormai da tempo con un lavoro e una compagna. Ma niente poteva competere con quella nostalgia, una sorta di mal d’Africa che – alla fine – sembra aver avuto la meglio.
Quello in Niger sarà adesso l’ultimo viaggio di Abu, come lo chiamavano a Siracusa. Lo accompagnerà la sua compagna. Intanto ieri sono arrivati alcuni familiari che parteciperanno a Calarossa, questa sera alle 19, al momento di preghiera inter-religiosa per ricordare il 29enne il cui corpo è stato trovato proprio poco distante lunedì scorso. E’ ancora possibile donare denaro per aiutare la famiglia ad organizzare l’ultimo viaggio di Abdul.
Lo ricorda Ramzi Harrabi, instancabile punto di riferimento per i tanti migranti che scelgono Siracusa per costruire una vita.




Siracusa. Incredibile: rubata una statua in bronzo dal parco delle sculture lungo la ciclabile

Se qualcuno ha ancora voglia di sbalordirsi ed indignarsi, questa storia torna utile. Succede che una delle opere d’arte installate lungo la pista ciclabile di Siracusa sia stata rubata. Divelta, spezzata e trafugata.
Dal parco delle sculture creato nel 2015 con Rebuilding the Future è scomparsa la statua in bronzo realizzata da Moira Ricci intitolata “Tornerai alla terra”. Riproduceva un soldato, nell’atto di correre, sguardo rivolto al mare siracusano. E’ rimasto solo uno scarpone agganciato al basamento.
L’assessore alla cultura, Francesco Italia, non nasconde il suo sbalordimento. “Serve un salto culturale, uno scatto di civiltà. Finchè non capiremo questo non ci sono telecamere o sorveglianza che tengano”. Il Comune di Siracusa ha presentato denuncia agli organi competenti.




Siracusa. Pronti tre nuovi bus comunali, sul rischio di danno erariale litigano Castagnino e l'assessore Piccione: "nessun danno erariale"

Scintille a distanza tra l’assessore comunale alla Mobilità, Salvo Piccione, e il consigliere comunale di opposizione, Salvo Castagnino. Quest’ultimo, intervenuto su Fm Italia, aveva mostrato dubbi sulla reale possibilità di mettere in atto alcune delle misure allo studio degli uffici comunali per “aiutare” il traffico cittadino, illustrate anche queste su Fm Italia proprio dall’assessore.
“In questi ultimi giorni, in merito all’attività ed ai programmi del settore Viabilità, Mobilità e Trasporti ho sentito e letto ripetutamente affermazioni non corrispondenti al vero”, dice proprio Piccione. Che si concentra poi su alcune in particolare, “destituite di qualunque fondamento, espresse da un consigliere comunale di Siracusa”. Ed il riferimento a Salvo Castagnino è praticamente diretto.
Riguardo al piano che prevede il cambio di sensi di marcia per modificare l’ingresso in Ortigia e l’eventuale istituzione di corsie preferenziali per le navette comunali, “non corrisponde al vero che sia necessaria un’autorizzazione ministeriale”, puntualizza l’assessore smentendo quanto detto dal consigliere. Impossibile utilizzare via Cairoli, perchè “il traffico veicolare è vietato durante le ore serali. Consentirlo, come richiesto da Castagnino, sarebbe un errore”. Quanto ai tre pullman a noleggio che il Comune sta per mettere in strada, non sono elettrici ma a gasolio e non destinati al centro storico. “Verranno utilizzati a scopo turistico lungo la tratta per Fontane Bianche e Cassibile, lungo la tratta per il Castello Eurialo e in direzione della pista ciclabile. Non si capisce, pertanto, in base a quale legge meccanica il predetto Consigliere comunale abbia potuto dedurre ed esporre che tali veicoli sarebbero destinati alla sosta forzata per esaurimento delle batterie elettriche”, dice sarcastico Piccione.
E mettere in strada quegli autobus non comporterà alcuna richiesta di danno erariale da parte di Ast, che ha l’esclusiva del trasporto pubblico locale. Un rischio paventato proprio da Castagnino. “I tre pulmini percorreranno tragitti non coperti dall’Ast, quindi nessun danno sarà prodotto all’azienda siciliana trasporti”, taglia corto Piccione. “Mi permetto di osservare che prima di parlare bisognerebbe conoscere la materia di cui si disquisisce”, chiude piccato l’assessore alla Mobilità e Trasporti.




Siracusa. Passi col rosso? La multa la fa il semaforo: la bufala che diventa virale

Nelle ultime ore ha creato “panico” tra gli automobilisti siracusani un messaggio divenuto virale attraverso lo scambio via Whatsapp e social network. Recita più o meno così: “Da ieri hanno attivato le telecamere ai semafori sia per il rosso che per il telefonino. Verbale da 600 euro”.
Le telecamere in questione sono quelle installate sopra i semafori intelligenti. Dagli uffici comunali specificano subito che non risponde al vero che attualmente siano utilizzate per foto e multe a chi viola il codice della strada nei pressi degli impianti semaforici.
Attualmente, è il messaggio che arriva dal settore competente, quelle telecamere continuano a svolgere la funzione originaria: fornire dati sul flusso del traffico veicolare, per razionalizzare i tempi di alternanza di verde-giallo-rosso agli incroci.
Ma questo non significa che un domani quelle telecamere non entreranno in servizio anche con funzione sanzionatoria. Insomma, multe. Servono però delle specifiche autorizzazioni ministeriali. E in ogni caso una ordinanza con cui dare massima e ampia comunicazione ai cittadini della novità. Insomma, non si comincia “a tradimento”, senza nessun avviso ai siracusani e nei pressi degli impianti semaforici. Ecco perché oggi si può parlare di bufala.