Siracusa. Per Confindustria presidente designato è Diego Bivona. "Onorato della scelta della giunta"

La giunta di Confindustria Siracusa ha designato il presidente dell’associazione per il prossimo biennio 2017-2019. E’ Diego Bivona, 70 anni, in passato direttore relazioni esterne di Erg Sicilia e attuale procuratore della Ecocontrol, società di servizi che opera da trent’anni nella zona industriale di Siracusa e che si occupa di servizi alle imprese e alle PA in materia di consulenza, analisi e controlli ambientali, anche nella filiera alimentare, e della sicurezza sul posto di lavoro. L’assemblea dei soci che eleggerà il presidente verrà convocata nei prossimi giorni.
Sta quindi per concludersi il lungo periodo di commissariamento di Confindustria Siracusa che potrà quindi pienamente tornare a svolgere il suo ruolo sociale ed economico.
“Sono onorato della scelta della giunta e, se l’assemblea dei soci mi darà fiducia, conto di rilanciare Confindustria Siracusa nel suo ruolo di importante attore nel processo di sviluppo del territorio”, le prime parole di Bivona.
Il commissario Giovanni Grasso ha espresso la propria soddisfazione per il definitivo completamento della ricostituzione degli organi associativi, che era il mandato a lui conferito dai Probiviri Confederali.
“La positiva conclusione di questa fase complicata della vita dell’associazione di Siracusa – ha dichiarato Grasso – dimostra la capacità di Confindustria di saper risolvere tutte le difficoltà interne che possono configurarsi, grazie anche al proprio sistema di regole consolidato da oltre 100 anni di storia”.




Rifiuti e discariche, Cancelleri (M5S): "dopo Cisma pronti a chiedere revoca autorizzazioni rilasciate da funzionari indagati"

L’intreccio criminalità e rifiuti, svelato dall’operazione Piramide, spinge il Movimento 5 Stelle a chiedere la revoca di tutte le autorizzazioni emesse dai soggetti toccati dall’indagine. Se la criminalità è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi, guardando a quanto emerge dal caso Cisma, “è perché il governo Crocetta non ha mai puntato il faro su un’attenta programmazione dei rifiuti, sostituendola anzi con un caos organizzato. Grazie a questa situazione, anche questa volta è riuscita ad annidarsi la criminalità e la corruzione dei dirigenti regionali”. E’ la ferma posizione dei deputati regionali pentastellati. Nella nostra intervista, Giancarlo Cancelleri, capogruppo Ars del Movimento 5 Stelle.




Rifiuti e inquinamento, don Prisutto: "noi come la Terra dei Fuochi, con il silenzio dello Stato"

La questione ambientale riesplode in tutto il suo fragore a Siracusa. Il caso Cisma, con le accuse di traffico illecito di rifiuti ed uno stoccaggio e trattamento quanto meno sfrontato, riapre un dibattito mai veramente sopito in una provincia ad alta vocazione industriale, soprattutto nella parte nord.
“Siamo come la Terra dei Fuochi, forse anche da prima che si scoprisse la stessa terra dei fuochi. Qui purtroppo c’è stato il silenzio istituzionale dello Stato mai veramente presente nonostante da dieci anni reiteriamo appelli ed esposti”. Sono le parole dell’arciprete di Augusta don Palmiro Prisutto, noto per le sue battaglie ambientaliste. Parole destinate a far discutere, specie quando – in maniera provocatoria – il parroco augustano si domanda come mai le indagini che interessano la zona nascano sempre fuori dalla provincia di Siracusa.




Ippica. Ghja è base del Premio Odissea, II Tris Nazionale.

Premio Odissea, valevole per la II Tris Nazionale, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Sabato 18, alle 16:30, scatterà l’handicap discendente che, sul miglio e in pista grande, impegna i quattro anni e oltre. Il numero 1 dello schieramento Ghja, potrebbe essere il piazzato base visto le categorie superiori affrontati nel periodo; gli avversari sono Celtimar, dalla discreta forma e peso ancora possibile, e Big Ro rientrato davvero bene. Non restano certo fuori dai giochi Cute Lady e Idomeneo, mentre il progresso è atteso Happy And Fast. Una condizionata alla quarta corsa, sul miglio della pista grande, invece, farà protagonisti i cavalli di tre anni. Irish Diamond è il soggetto da battere: buona la forma e corre benissimo nel periodo. Attenzione al rientro, dopo vittoria su handicap principale di gennaio, di Mister Anthony, cavallo dagli ottimi mezzi. Attrezzato per il miglio Captain Glow. Ancora, da non sottovalutare, una Geraldine che allunga la distanza. Il Premio Saffo, poi, abbinato all’ippica nazionale, mostra nel suo campo partenti la linea dettata da Sopran Cosmic, con Zinnobar e Blindman, finiti nell’ordine in una recente condizionata sul dirt. La competizione si riaccende sul doppio km del tracciato in sabbia. In questo handicap discendente potrebbero far bene Ace to Pesca, con perizia ancora possibile e Time Trial che, con 51 kg in sella, potrebbe sfruttare il vantaggio in perizia e ribaltare ogni pronostico. Le sei corse scatteranno dalle 15.25 in poi.




Siracusa. Tesori perduti: in un video ricostruita la maestosa porta di Ligny, ingresso di Ortigia nel XVII secolo

Una animazione in computer grafica per “riscoprire” un pezzo di storia siracusana andato perduto: l’antica porta di Ortigia. Nota come porta di Ligny, andò distrutta nel 1893. Partendo da una foto del 1858 di Eugène Sevaistre, il siracusano Marco Lazzarini ha ricostruito minuziosamente il monumento in maniera digitale dal suo studio di Bergamo, dove ormai si è trasferito e lavora.
“Desideravo mostrare ai vostri lettori le immagini che ho creato, sperando di suscitare la stessa emozione che provavano gli antichi viaggiatori quando giungevano al cospetto dell’antica porta”, racconta Lazzarini. Erano quelli peraltro gli anni in cui iniziava la costruzione del ponte che collegherà successivamente Ortigia alla terraferma.
Di quella monumentale porta oggi non resta che qualche foto d’epoca e il ricordo. Come riporta nei suoi studi Antonio Randazzo, venne fatta costruire probabilmente nel 1673, da Claudio Lamoral Principe di Ligne (francese Ligny), “viceré del sovrano spagnolo Carlo II, che incaricò per la progettazione e la direzione dei lavori, comprendenti anche le poderose mura della cittadella di Ortigia, uno dei più validi ingegneri del tempo, Carlos De Grunemberg, olandese delle Fiandre, esperto in architettura militare, che aveva già progettato e costruito le fortificazioni della città di Messina”.
Considerata una porta “monumentale e superba” anzi, la più grande delle “superbe porte di Ortigia” venne abbattuta per volontà degli amministratori dell’epoca nel 1893.
Legato alla porta di Ligny c’era anche un vecchio adagio siracusano: “a na cetta ura cu era rintra era rintra e l’autri ristavunu fora”. Si narra, infatti, che dopo un certo orario la porta venisse chiusa e chi restava fuori non aveva più modo di entrare.

Antica porta di Ortigia (Siracusa) from Marco_Lazzarini on Vimeo.




Vendicari. Sbarcati in serata 21 migranti, 2 donne trasferite al Trigona. Nessuna traccia della nave madre

Ventuno migranti sono stati intercettati ieri sera lungo la provinciale Noto-Pachino. Poco prima erano sbarcati a Vendicari. Nessuna traccia dell’imbarcazione con cui hanno affrontato il viaggio della speranza.
Si tratta di 11 uomini e 10 donne. Tutti, ad eccezione di due donne in attesa accompagnate al Trigona, sono stati invece portati al porto commerciale di Augusta per le procedure di identificazione.

foto archivio




Sortino. Ladri all'istituto scolastico San Giuseppe, appello al sindaco: "fondi per riacquistare tutto"

I ladri hanno preso di mira il plesso scolastico San Giuseppe di viale Giardino. Si sono intrufolati all’interno della scuola e indisturbati hanno portato via due televisori, alcuni tablet e palmari, microfoni ed un impianto stereo che era stato recentemente acquistato dall’istituto. Le indagini sono in corso. Ma, intanto, il movimento Sortino al Centro chiede al sindaco Enzo Parlato di voler reperire dei fondi in bilancio per poter subito riacquistare il materiale utile alla didattica quotidiana che ha fatto gola ai ladruncoli.

foto archivio




Connivenze e tangenti per rendere tutto possibile in discarica: le "ricette" della Cisma

Le carte dell’operazione Piramide gettano lunghe ombre sul sistema dei controlli in un settore delicato come quello delle discariche. Difficile dire di potersi sentire al sicuro davanti al quadro emerso attorno alla discarica Cisma di Melilli. Un coacervo di interessi, di pressioni e di connivenze a vari livelli che hanno permesso – a leggere le carte dell’accusa – quasi l’inverosimile.
I rifiuti pericolosi, ad esempio, sarebbero stati “trasformati” in non pericolosi attraverso “le ricette”. Così vengono definite in varie intercettazioni tra gli indagati le miscele di rifiuti, calce ed altre sostanze che dovevano sviare i controlli su quanto finiva in discarica.
Come sia stato possibile che quella discarica sia diventa la “pattumeria” dove potevano finire alla luce del sole anche i rifiuti tossici lo raccontano sempre le carte dell’inchiesta. Una ricostruzione certosina da parte degli inquirenti che ritengono di avere individuato i principali artefici di un sistema totalmente marcio e tutti raggiunti dai provvedimenti di ieri.
L’assessorato regionale Territorio e Ambiente ne esce con le ossa rotte: numerosi i funzionari sotto indagine nel filone sul traffico illecito di rifiuti aggravato dal favoreggiamento alla mafia. Per l’accusa avrebbero permesso “la gestione e lo smaltimento abusivo di ingenti quantità di rifiuti” alla Cisma di Melilli. Spesso omettendo di fare quello che avrebbero dovuto: controllare. Le carte, i progetti, le autorizzazioni. Valutare e validare. Una burocrazia che chiudeva gli occhi. Davanti a tutto. Tanto che i funzionari, si legge in alcuni stralci d’indagine, “consentivano alla Cisma Spa la gestione illecita di tonnellate di rifiuti, omettendo di provvedere al rispetto delle prescrizioni contenute nei provvedimenti di VIA e di AIA ed emettendo, contemporaneamente, autorizzazioni in palese violazione di legge”.




La drammatica sequenza dell'uccisione di Tony Drago: parla il legale della famiglia, Dario Riccioli

Tony Drago è stato ucciso, al termine di una aggressione in due tempi. Scenario del probabile atto di nonnismo, la caserma Sabatini di Roma. Qualcuno stava vessando il caporale siracusano, costringendolo a fare delle flessioni nel piazzale. Lo hanno colpito con violenza alle spalle, procurandogli fratture alle costole ed alle vertebre e quella che viene definita “fame d’aria”, una crisi respiratoria. Poi lo hanno finito con uno o più colpi in testa. Una sequenza agghiacciante, ricostruita minuziosamente e grazie a tecnologici esami dal legale della famiglia di Tony Drago, l’avvocato Dario Riccioli. Che questa mattina è intervenuto in diretta su FM ITALIA ed FM ITALIA TV.




Un giovane migrante operato ad Augusta: tornerà a camminare, "grazie Sicilia mi hai donato il futuro"

E’ una storia particolare quella di Mohamed Sambe. Il 18enne migrante sbarcato sulle coste siciliane dopo un peregrinare per l’Africa ed ospitato nel centro Sprar di Canicattini Bagni ha davvero trovato in Sicilia la sua vita migliore. E’ stato infatti sottoposto con successo ad un delicato e complesso intervento di chirurgia ortopedica che gli ha permesso di superare la malformazione che lo accompagna dalla nascita: piedi quasi perpendicolari, “danno” collaterale della denutrizione infantile.
L’equipe medica di Villa Salus di Augusta, diretta dal chirurgo ortopedico Emanuele Lombardo, in convenzione con il servizio sanitario nazionale, ha eseguito il complicato intervento. “Dopo un attento studio radiografico e una tac, abbiamo analizzato la malformazione dovuta principalmente al femore – spiega il medico siracusano – Siamo intervenuti in contemporanea su entrambi gli arti inferiori, con un significativo e delicato intervento di osteotomia del terzo distale del femore procedendo ad una derotazione e ad un allineamento dalla testa del femore fino alle caviglie”.
Sono state applicate delle placche in titanio nel terzo distale del femore con l’obiettivo di realizzare delle osteotomie correttive. “Avrà bisogno adesso di una lunga riabilitazione – conclude Lombardo – I suoi arti si devono adattare ad una situazione che risulta praticamente nuova al suo stesso schema mentale”.
Tra qualche mese, Mohamed potrà camminare come qualsiasi altra persona. “Sono venuto in Italia e ho trovato la mia salute – racconta in francese e con gli occhi lucidi – Ringrazio i medici, Villa Salus e l’Italia intera perché mi hanno donato il mio futuro”.